2016_10_20 Kolja Blacher dirige il31° appuntamento della Stagione sinfonica de laVerdi

Kolja Blacher sarà protagonista del 31° appuntamento della Stagione sinfonica de laVerdi nel doppio ruolo di direttore e solista: giovedì 20, venerdì 21 e domenica 23 ottobre, all’Auditorium di Milano in largo Mahler. Come solista, la guest star tedesca eseguirà il Concerto per violino e orchestra di Brahms.
Giovedì 20 Ottobre 2016_10_20 
Venerdì 21 Ottobre 2016_10_21 
Domenica 23 Ottobre 2016_10_23 
Auditorium di Milano, largo Mahler 
Stagione sinfonica 2016 
Kolja Blacher, quando bacchetta e archetto si incrociano…  
Il fuoriclasse tedesco per la prima volta con laVerdi
nel doppio ruolo di direttore e solista
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi 
Direttore e Violino Kolja Blacher

Kolja Blacher, violinista di fama mondiale, sarà ospite per la prima volta de laVerdi nel ruolo di direttore e solista: doppia veste per la quale l’artista berlinese è ricercato in tutto il mondo, presso le maggiori orchestre e le più prestigiose sale da concerto. Un “salto triplo” attende il talento del fuoriclasse d’Oltralpe, insieme all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, giovedì 20 (ore 20.30), venerdì 21 (ore 20.00) e domenica 23 ottobre (ore 16.00), all’Auditorium di Milano, per una locandina da grande occasione, all’insegna di tre mostri sacri del repertorio universale: Mozart, Brahms, Caikovskij. Dell’austriaco ascolteremo in apertura l’Ouverture de Le nozze di Figaro; del tedesco lo sfavillante Concerto per violino e orchestra in Re maggiore; infine del russo la Serenata per archi in Do maggiore.
Giovedì 20, sempre in Auditorium (ore 18.00, ingresso libero, Foyer del balconata), si terrà la tradizionale conferenza di introduzione al programma: i relatori Eugenio Della Chiara e Laura Nicora parleranno de L’arte del virtuosismo.  
Il virtuosismo ha caratterizzato interi periodi della storia della musica. Molto diffuso nel Settecento, conobbe un nuovo slancio nel secolo successivo. Trascendendo dalla pura esibizione, grazie a strumenti musicali sempre più perfetti, divenne un mezzo per conoscere territori musicali inesplorati, raggiungendo livelli di valore assoluto soprattutto nelle composizioni violinistiche e pianistiche. 

(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line:  www.laverdi.org o www.vivaticket.it ). 

Programma
La sinfonia de Le nozze di Figaro o sia la folle giornata K. 492 (1786) è forse la più celebre della produzione operistica di Mozart e ci introduce in modo estremamente efficace nella “folle giornata” che si svolgerà durante i quattro atti dell’opera nel castello del Conte di Almaviva presso Siviglia. E’ un brano esclusivamente strumentale: un Presto (Re maggiore) e un Andante con moto (Re minore) dalla melodia briosa e trascinante.
Segue il Concerto in Re maggiore per violino e orchestra op. 77 di Brahms (1879), l’unico scritto dal compositore per violino solista. E’ un’opera solenne e ieratica, caratterizzata da tecnica perfetta, da un canto spontaneo, da una fantasia originale, da melodie festose tipiche della gaiezza viennese, ma anche da intimità commossa, triste e nostalgica. Il concerto è oggi famosissimo, ma impiegò anni per imporsi. E’ molto difficile dal punto di vista tecnico e alcuni critici e colleghi, tra cui Gabriel Fauré, la ritennero “grigia e monotona”. Divenne celebre dall’inizio del XIX secolo, quando virtuosi come Enescu e Kreisler ne fecero un vero e proprio cavallo di battaglia. Oggi è considerata una delle più alte opere della letteratura violinistica.
La Serenata per archi in Do maggiore Op. 48 di Caikovskij (1880) è una composizione articolata in quattro movimenti, un omaggio alle forme settecentesche e a Mozart di cui imita un poco lo stile. Alterna brani eleganti e ricchi di inventiva a melodie ampie, fluide e sensuali, attraverso una scrittura intensa e accurata con un richiamo a temi popolari russi. L’opera entrò ben presto nel cartellone di molte sale da concerto e il suo successo venne previsto dall’autore in una lettera scritta al suo editore: “Mi è capitato di scrivere una Serenata per archi... che le spedirò dopodomani... amo questa serenata all’inverosimile... e auspico con fervore che venga stampata al più presto”. 
Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi - www.laverdi.org

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