mercoledì 16 aprile 2014_04_16
(ore 20.30, ingresso libero) Duomo di Milano
martedì 15 aprile
2014_04_1 5 (ore
20.00)
venerdì 18 aprile aprile
2014_04_18 (ore
20.00)
Auditorium di Milano,
largo Mahler
Stagione Sinfonica
2013/14 “del Ventennale”
laVerdi in Duomo con la Passione di
Bach
Johann Sebastian Bach
Passione secondo Giovanni per soli, coro e orchestra BWV 245 (durata 134')
(Wiki)
(Wiki)
Soprano:Diana Tomsche
Soprano:Livia Fumagalli (Ancilla)
Controtenore:Filippo Mineccia
Tenore:Bernhard Berchtold (Evangelista)
Tenore:Anicio Zorzi Giustiniani
Tenore:Francesco Frasca (Servus)
Baritono:Oddur Jonsson
Baritono:Christian Senn
Baritono:Daniele Caputo (Petrus/Pilatus)
Viola da gamba:Cristiano Contadin
Maestro del Coro:Erina Gambarini
Orchestra
Giuseppe Verdi diretti da Ruben Jais
PRIMA PARTE:
“Chorus” introduttivo
Gli eventi della cattura; Gesù da Anna e da Caifa
Commento (aria del contralto, aria del soprano)
Negazione di Pietro
Commento (aria del tenore)
SECONDA PARTE:
Gesù processato da Pilato
Commento (arioso del basso, aria del tenore)
Condanna
Commento (aria del basso)
Crocifissione
Commento (aria del contralto, aria del basso, arioso del tenore, aria del soprano)
Sepoltura
“Chorus” finale e Corale “teologico”
È una tradizione nordeuropea felicemente importata
a Milano da laVerdi, quella di eseguire le
Passioni di Bach nel periodo pasquale. Quest’anno il consueto appuntamento
– vero e proprio must del cartellone milanese e non solo - diventa un evento eccezionale offerto alla città o
- meglio - un evento nell'evento, perchè la
Cattedrale aprirà le proprie porte alla musica immortale del genio di Eisenach.
Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico Giuseppe Verdi di Milano, diretti rispettivamente da Ruben
Jais ed Erina Gambarini,
porteranno infatti in Duomo per la prima
volta la Passione
secondo Giovanni (Johannespassion) per soli, coro e
orchestra, mercoledì 16 aprile (ore 20,30, ingresso libero fino a esaurimento
posti). L'esecuzione di questo
capolavoro della musica sacra chiuderà l'edizione 2014 dei Dialoghi di Quaresima, che si erano aperti sempre in Duomo, lo
scorso 12 marzo, con la Via Crucis di Mario Luzi.
La serata si aprirà con l'introduzione all'opera
bachiana dei musicologi Laura Nicora
e Armando Torno.
La Passione secondo Giovanni - 30° programma della Stagione del Ventennale de laVerdi - sarà eseguita in doppia replica anche
all'Auditorium di Milano in largo Mahler, martedì 15 e venerdì 18, alle ore 20.00.
L'opera sarà introdotta in un incontro con il
pubblico martedì 15 (ore 18.30), nel Foyer del primo piano dell'Auditorium, con
Laura Nicora affiancata da mons.
Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo.
Delle tre Passioni (note) bachiane, quella secondo
Giovanni è la più antica. La formula scelta dal compositore poggia sul
rispetto scrupoloso dei dettami evangelici, assunti a base di tutte le parti
narrative della Passione di Cristo e affidati alla declamazione di un
Evangelista e dei personaggi che gli si affiancano. Il cast è composto da
alcuni tra i maggiori interpreti del repertorio barocco: Diana Tomsche (soprano), Filippo Mineccia (controtenore); Bernhard
Berchtold (tenore, Evangelista);
Anicio Zorzi Giustiniani (tenore, Arie); Oddur Jonsson (Basso,
Gesù); Christian Senn (basso, arie); Daniele Caputo (Petrus/Pilatus/Pontifex/Judas);
Livia Fumagalli (Ancilla); con la
Viola da gamba affidata a Cristiano Contadin.
(Info e prenotazioni: Auditorium di
Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel.
02.83389401/2/3, www.laverdi.org.
Biglietti: per le
date di martedì 15 e venerdì 18 all'Auditorium di Milano: euro 50,00/40,00/33,00/13,00;
la rappresentazione di mercoledì 16 al
Duomo di Milano sarà invece a
ingresso libero, fino a esaurimento posti).
Programma
La
Johannes-Passion (BWV 245) è la prima
delle due grandi Passionsmusiken oggi
conosciute di Johann Sebastian Bach (1685-1750). L’altra è la Matthäus-Passion (BWV 244).
La
prima esecuzione della Johannes-Passion
avvenne il 7 aprile 1724 a Lipsia - chiesa di San Nicola - durante la Settimana
Santa, anche se non si esclude una precedente versione composta negli anni di
Weimar (1717). E’ la più grandiosa trasposizione in musica della Passione di
Cristo scritta fino a quel momento.
La
Johannes-Passion venne revisionata
più volte da Bach (arie sostituite, strumentazione modificata, cori spostati)
però l’essenza dell’opera è rimasta immutata.
Il
genere musicale della “Passione” vanta tradizioni molto antiche. La recitazione
della Historia Passionis costituì fin
dai primi secoli del Cristianesimo uno dei momenti più importanti della
liturgia della Settimana Santa. Col tempo la Passione divenne un genere
musicale autonomo: la ripartizione del testo fra più cantori e l’introduzione
della polifonia diede alla Passione ampie possibilità compositive.
Nacque
così intorno al XVII secolo la Passione oratoriale; al testo biblico, affidato
principalmente all’Evangelista, vennero aggiunte parti testuali non evangeliche
utilizzate per le arie, gli ariosi e i cori accompagnati dal basso continuo e
da altri strumenti. Questo genere di Passione ebbe particolare fortuna anche
nella musica sacra protestante e trovò il suo apice nelle Passioni di Johann
Sebastian Bach.
La
Johannes-Passion è articolata in due
parti (originariamente tra la prima e la seconda parte si teneva una predica).
La composizione, ricca di grande drammaticità, inizia e termina con due grandi
brani corali; la passione di Cristo è raccontata dall’Evangelista, con interventi
di altri personaggi (Gesù, Pilato, Simon Pietro ecc.). L’azione si svolge
attraverso le loro voci con la forma del recitativo, sorretto dal basso
continuo (organo). In partitura sono presenti anche molti corali, ben 11, per
ottemperare alla tradizione luterana, così come arie e ariosi cantati dalle
voci di soprano, alto, tenore e basso. Durante questi momenti musicali,
dedicati alla riflessione, l’azione si ferma. Le caratteristiche di questi
pezzi solistici e l’importanza dell’organico strumentale avvicinano il genere
della Passione a quello del melodramma. [Laura Nicora]
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