SECONDO GIOVANNI, LA PASSIONE SI FA MUSICA
In Cattedrale la nuova meditazione artistica e spirituale di Rosanna Virgili e Alberto Sala
«Dimmi che mi ami », «Ma certo che ti amo», «Dimmelo ancora, Pietro».
Un dialogo tra il Risorto e il primo degli apostoli conclude l’oratorio della Passione secondo Giovanni di Alberto Sala presentata in prima esecuzione venerdì 11 aprile nel Duomo di Novara.
È la seconda opera di questo genere all’attivo del musicista, che nel marzo 2010 aveva presentato in Cattedrale l’oratorio della Passione secondo Luca, nell’ambito degli eventi della quinta edizione di Passio.
E a quattro anni di distanza il comitato organizzatore del progetto di “Cultura e arte attorno al mistero pasquale” si è rivolto di nuovo a lui per narrare in musica il mistero pasquale tramandato dal quarto Vangelo. «Abbiamo voluto metterci in ascolto del racconto di Giovanni, dando voce agli echi che esso suscita nella cultura contemporanea – spiega il vice presidente Stefano Ferrari – grazie ai commenti poetici di Rosanna Virgili e a un linguaggio musicale che si ponga al servizio del testo per innalzarne l’impatto emotivo e comunicativo».
Un linguaggio che Sala compone mettendo in gioco la multiforme eredità della tradizione musicale europea, a partire dal brano introduttivo – in cui l’assolo della viola accompagna la lettura del capitolo 17 del Vangelo, affidata a don Silvio Barbaglia, e nei recitativi – in cui il baritono Lorenzo Battagion, nel ruolo di evangelista, si alterna agli interventi dei tenori Carlo Putelli e Dario Prola (Gesù e, rispettivamente, Pilato) e del soprano Teresa di Bari, che dà voce alle figure femminili del testo.
Ma l’arte dei suoni dispiega interamente le sue potenzialità nei brani di commento, dall’«Ecce homo» che Pilato, guardando al Cristo incoronato di spine, intona in una melodia che attinge alle suggestioni del gregoriano, al ritmo di bolero di «la sete si fa acqua, la lancia si fa sangue» in cui i solisti contemplano la morte di Gesù, alternandosi agli interventi del grande coro – composto dai gruppi vocali di Aranco, Masera, Montecrestese, Pella e dal coro delle celebrazioni vescovili di Novara – e del coro e dell’orchestra della Cappella strumentale del Duomo di Novara, diretti da Paolo Monticelli. «È una produzione interamente “domestica”, realizzata con le nostre forze, che mi rende fiero di essere italiano e novarese – dichiara il vescovo Franco Giulio Brambilla, congedando il pubblico –. E siamo lieti di dedicarla come Diocesi in segno di gratitudine al papa emerito Benedetto XVI, al quale offrirò in dono lo spartito e il libretto in occasione dell’assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana del prossimo mese di maggio».
La registrazione audio professionale dell’esecuzione dell’Oratorio sarà pubblicata in un cofanetto CD, prenotabile al sito passionovara.it
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