Sabato 20 ottobre 2012_10_20, ore 20.30
Parma - Casa del Suono
Concerto di musica elettronica
Per il secondo dei concerti puramente elettronici in programma in questa XXII edizione di Traiettorie, un pezzo di Iannis Xenakis del 1962, Bohor, segna la distanza e le analogie che corrono fra la ricerca elettronica degli anni Sessanta e le produzioni più recenti, qui esemplificate in un pezzo della quarantenne inglese Natasha Barrett e due recenti creazioni di quel colosso della musica elettronica che è il californiano Curtis Roads, uno dei compositori più eseguiti nel corso di questi ventidue anni della rassegna.
Con Bohor siamo infatti in presenza dell'applicazione al mezzo elettronico di un modo di fare musica che non differiva molto da quello che Xenakis applicava in campo acustico: utilizzo della statistica, ampliamento della gamma espressiva, lavoro sull'articolazione interna al suono. L'elettronica gli consentiva tuttavia di costruire una grande struttura musicale, oltre ventun minuti di violento impatto sull'ascoltatore ma di complessità e purezza matematica.
Lontano e vicino allo stesso tempo da questo mondo, nel primo decennio del XXI secolo l'elettronica apre a diverse dimensioni. Il caso di Natasha Barrett, che oggi lavora prevalentemente in Norvegia, è del tutto particolare. La sua predilezione è la piattaforma acusmatica, e anche Kernel Expansion dimostra come si possa lavorare su complesse spazializzazioni (in questo caso usando una tecnica ambisonic) per evidenziare suoni che da solo l'orecchio non potrebbe percepire. L'effetto è quello di cercare la loro origine, la loro essenza, la loro natura, non più in uno spazio ma in una psiche, in una reminiscenza.
Nel 2009 Traiettorie propose proprio in apertura di rassegna Touche pas di Curtis Roads in prima italiana; era allora una creazione freschissima: lavorando su un breve segmento sonoro con metodi di granulazione, la sua tecnica più caratteristica, Roads aveva notato la somiglianza con un vecchio pezzo del suo maestro Morton Subotnick, Touch. Ne è nata questa elaborazione, qui riproposta in apertura di serata, che evoca somiglianze e complessità psicologiche attraverso la reazione fisiologica, così come il piacere della sonorità di Epicurus (2010), prodotto attraverso complesse ricomposizioni di suoni elaborati in Pulsar Synthesis e granulazione digitale: le molteplici strade della musica elettronica del XXI secolo passano anche da queste piccole contrazioni emotive.
Per informazioni e prenotazioni:
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Casa della Musica: tel. 0521 031170
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