Sabato 13 Marzo 2010 ore 21.00
Cassinetta di Lugagnano (MI)
Nell'ambito della rassegna "IL Sabato a Teatro" Cassinetta di Lugagnano 2010
Spazio Ex Scuola Materna, Via Negri 3 entrata gratuita
Cantosociale nello spettacolo
Ballate per gli umili
Canzoni di e per Pier Paolo Pasolini
Cassinetta di Lugagnano (MI)
Nell'ambito della rassegna "IL Sabato a Teatro" Cassinetta di Lugagnano 2010
Spazio Ex Scuola Materna, Via Negri 3 entrata gratuita
Cantosociale nello spettacolo
Ballate per gli umili
Canzoni di e per Pier Paolo Pasolini
"Non vedo perché sia la musica che le parole delle canzonette non dovrebbero essere più belle. Un intervento di un poeta colto e magari raffinato non avrebbe niente di illecito. Anzi la sua opera sarebbe sollecitabile e raccomandabile.
" Pier Paolo Pasolini
Non tutti sanno che oltre alle poesie ai numerosi scritti, ai film , nella sua all'attività di intelletuale a 360° Pasolini ha anche scritto canzoni, poche ma significative della sua poetica . Canzoni scritte per il cinema, canzonette scritte tanto per divertirsi (ma non tanto), poesie messe in musica. I Cantosociale insieme la poeta performer calabro-pavese Tito Truglia hanno realizzato BALLATE PER GLI UMILI un omaggio a P.P. P. su vari livelli . Un repertorio reso ancor più suggestivo dagli arrangiamenti del gruppo talvolta vicini al jazz e al blues talaltra al folk e alla ballata popolare.non mancheranno anche sconfinamenti verso la musica sperimentale persino il rap.
I temi maggiormente toccati sono quelli del rapporto di Pasolini con la gente e i luoghi ai margini delle città., la sua critica al consumismo, causa principale della perdita dei valori della civiltà contadina e del disagio dei più poveri, quegli umili infelici perché non possono raggiunge i miraggi luccicanti del "finto progresso sociale"
Così dalle grandi opere letterarie ai saggi, dalla poesia al cinema fino ad arrivare alla canzone i forti segni del pensiero pasoliniano, più che mai profetici e attuali anche oggi, verranno proposti e aggiornati. Si tratta di rare canzoni scritte negli anni 60' e musicate pur con l'inequivocabile stile della canzone leggera d'epoca con un certo gusto sperimentale da musicisti di prestigio come Ennio Morricone, Piero Piccioni, Piero Umiliani In versione da trio con voce, chitarra, flauto, contrabbasso, percussioni con la consueta passionalità renderanno omaggio oltre che a Pasolini anche ai cantanti suoi amici :Sergio Endrigo, Domenico Modugno, Gabriella Ferri e soprattutto Laura Betti che fornirono intense interpretazioni dei suoi versi naturalmente ignorate dall'establishment dello spettacolo dell'epoca e tutt'ora ai margini della canzone che "conta". Si partirà da un filmato con lo stesso autore a leggere le sue poesie accompagnato da immagini suggestivi di Roima e dei suoi film seguiranno poi le poesie in friulano appositamente tradotte e mixate a quelle più vicine alla tradizione lombardo-piemontese e rivestite melodie e ritmi folk-rock per poi continuatre con quelle più poltico sociali.e approdare al periodo romano con canzoni molto legate alla parlata romanesca delle periferie .
Le canzoni : Macrì Teresa detta Pazzia, Ballata del suicidio,I ragazzigiù nel campo,Valzer della toppa, C'è forse vita sulla terra? ci daranno la chiave per capire le storie , la vita di quei personaggi pasoliniani ancora oggi ben presenti nella nostra società soprattutto nelle periferie , sradicati dalle propria terra senza aver trovato posto reale nella società e nelle città. Un mondo parallelo ai margini della "normale " vita delle città fatto di gente umile con le paure, i sentimenti, una poetica spesso cruda di miserie, brutture ma anche di slanci di vero amore, orgoglio e dignità
Non mancheranno nello spettacolo-recital anche brani originali del gruppo ispirati ai diversi interventi critici dei suoi saggi e dei suoi articoli sul corriere della Sera , quegli scritti corsari spesso feroci sulla società italiana avviata di gran corsa verso il consumismo sfrenato. Del resto questo tema strettamente collegato alla perdita delle radici popolari e della memoria civile è particolarmente caro sia all'autore che al gruppo lomellino-milanese I CANTOSOCIALE infatti negli ultimi anni hanno realizzato concerti e spettacoli teatrali riproponendo a fianco del canto popolare, di lavoro, protesta e tradizione contadina sconfinamenti frequenti e apprezzati nella "canzone- letteraria" e nella poesia recuperando testi inediti o dimenticati di autori come Calvino, Fortini, Rodari...Una ricerca che non poteva che approdare a Pasolini,la cui attenzione per la cultura popolare è stata peraltro fondamentale per tutta la sua opera.
I temi maggiormente toccati sono quelli del rapporto di Pasolini con la gente e i luoghi ai margini delle città., la sua critica al consumismo, causa principale della perdita dei valori della civiltà contadina e del disagio dei più poveri, quegli umili infelici perché non possono raggiunge i miraggi luccicanti del "finto progresso sociale"
Così dalle grandi opere letterarie ai saggi, dalla poesia al cinema fino ad arrivare alla canzone i forti segni del pensiero pasoliniano, più che mai profetici e attuali anche oggi, verranno proposti e aggiornati. Si tratta di rare canzoni scritte negli anni 60' e musicate pur con l'inequivocabile stile della canzone leggera d'epoca con un certo gusto sperimentale da musicisti di prestigio come Ennio Morricone, Piero Piccioni, Piero Umiliani In versione da trio con voce, chitarra, flauto, contrabbasso, percussioni con la consueta passionalità renderanno omaggio oltre che a Pasolini anche ai cantanti suoi amici :Sergio Endrigo, Domenico Modugno, Gabriella Ferri e soprattutto Laura Betti che fornirono intense interpretazioni dei suoi versi naturalmente ignorate dall'establishment dello spettacolo dell'epoca e tutt'ora ai margini della canzone che "conta". Si partirà da un filmato con lo stesso autore a leggere le sue poesie accompagnato da immagini suggestivi di Roima e dei suoi film seguiranno poi le poesie in friulano appositamente tradotte e mixate a quelle più vicine alla tradizione lombardo-piemontese e rivestite melodie e ritmi folk-rock per poi continuatre con quelle più poltico sociali.e approdare al periodo romano con canzoni molto legate alla parlata romanesca delle periferie .
Le canzoni : Macrì Teresa detta Pazzia, Ballata del suicidio,I ragazzigiù nel campo,Valzer della toppa, C'è forse vita sulla terra? ci daranno la chiave per capire le storie , la vita di quei personaggi pasoliniani ancora oggi ben presenti nella nostra società soprattutto nelle periferie , sradicati dalle propria terra senza aver trovato posto reale nella società e nelle città. Un mondo parallelo ai margini della "normale " vita delle città fatto di gente umile con le paure, i sentimenti, una poetica spesso cruda di miserie, brutture ma anche di slanci di vero amore, orgoglio e dignità
Non mancheranno nello spettacolo-recital anche brani originali del gruppo ispirati ai diversi interventi critici dei suoi saggi e dei suoi articoli sul corriere della Sera , quegli scritti corsari spesso feroci sulla società italiana avviata di gran corsa verso il consumismo sfrenato. Del resto questo tema strettamente collegato alla perdita delle radici popolari e della memoria civile è particolarmente caro sia all'autore che al gruppo lomellino-milanese I CANTOSOCIALE infatti negli ultimi anni hanno realizzato concerti e spettacoli teatrali riproponendo a fianco del canto popolare, di lavoro, protesta e tradizione contadina sconfinamenti frequenti e apprezzati nella "canzone- letteraria" e nella poesia recuperando testi inediti o dimenticati di autori come Calvino, Fortini, Rodari...Una ricerca che non poteva che approdare a Pasolini,la cui attenzione per la cultura popolare è stata peraltro fondamentale per tutta la sua opera.
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