Data :01/12/2020
Giancarlo Cauteruccio torna in scena a Firenze!
Sede Teatro Niccolini – via Ricasoli, 3/5
Città: Firenze
Sezione #concertodautunnonews: teatro
Descrizione: Due assoli al Teatro Niccolini:
L'ULTIMO NASTRO DI KRAPP di Samuel Beckett
FAME, MI FA FAME
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Martedì 07 Dicembre 2021_12_07
Mercoledì 08 Dicembre 2021_12_08
Giovedì 09 Dicembre 2021_12_09
ore 19.30
L'ULTIMO NASTRO DI KRAPP
di Samuel Beckett
traduzione di Carlo Fruttero
diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio
Costumi e assistente alla regia Massimo Bevilacqua
Compagnia Teatro Studio Krypton
In accordo con Arcadia & Ricono Ltd
per gentile concessione di The Estate of Samuel Beckett e Curtis Brown Group Limite
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Venerdì 10 Dicembre 2021_12_10
Sabato 11 Dicembre 2021_12_11
ore 19,30
Domenica 12 Dicembre 2021_12_12
ore 16
FAME, MI FA FAME
scritto, diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio
assistente alla regia Massimo Bevilacqua
riprese e elaborazioni video Stefano Fomasi
Compagnia Teatro Studio Krypton
"Fame, mi fa fame" prende corpo da "Panza, Crianza, Ricordanza", poemetto in dialetto calabrese scritto nel 2009 da Giancarlo Cauteruccio (edizioni della Meridiana). La sua fame, condizione disperante, rifugio, luogo poetico e creativo ad un tempo, diviene occasione di dirompente denuncia contro l'orrore. Un lavoro della memoria sulla memoria, sulla fame onnivora che tutto ricorda, dove nulla è suo ma tutto le appartiene. Solo in scena, affiancato dai suoi fantasmi e dai suoi sensi, il regista/attore con i suoi versi affronta lo smembrarsi del tempo, dei fatti, dei luoghi portando su di sé i segni della sua condizione di ammalato di fame insaziabile e affidando alla sua lingua madre questa nuova messa in gioco di tutto il suo corpo, poetico, fisico, teatrale. Versi che si situano nelle pieghe, nelle differenze, nelle disparità, nella vecchia dicotomia di un occidente troppo grasso per pensare, dalla mente poco sgombra, e di un oriente produttore di saperi e figure sottili, vittima di una fame senza rimedio. FAME, mi fa fame è un lamento, un grido che lentamente si fa poesia per raccontare la guerra del cibo, la guerra dei ricchi e dei poveri, attraversando l'immaginario letterario e artistico medievale e rinascimentale (paese di cuccagna, guerra di quaresima e carnevale) e le opere di Artaud, Celine e Hamsun. Giancarlo Cauteruccio qui prende con sé tutto il dolore di chi mette in gioco la propria carne nella propria carne, amplificando l'ambiguità di una condizione disperante e tragica. Ne fa urlo, strepito, canto, un canto che si leva sui conflitti del mondo pur rimanendo nel mondo, opponendosi all'orrore quotidiano che è solo una ripetizione di quello trascorso, della guerra che è sempre la stessa, della distruttività umana inalterata nel tempo. I suoi versi esaltano il paradiso possibile di un ritrovato equilibrio con la natura da cui egli preleva gli elementi semplici, come quelli evocati dalle ricette culinarie della sua terra, come la sua lingua, ristoro, risorsa e piacere.
Un'alchimia di suoni e sapori da contrapporre al puzzo mefitico di infera memoria che uccide la natura corrompendone la bellezza.
Contatti: Programma e info sul sito ufficiale www.teatroniccolini.com - tel. 055 094 6404. Direttore artistico Roberto Toni.
Teatro Niccolini
Via Ricasoli, 3/5 - Firenze
Info tel. (055 7378721 – press@eventipagliai.com)
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Indirizzo e-mail : info@teatroniccolini.com
Numero di cellulare:
Numero fisso: 055 0946404
Sito Web: www.teatroniccolini.com
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