2016_04_01 Rassegna di musica da Camera di Totem Magenta

Stagione Musicale Totem Magenta
al CineTeatro Agorà di Robecco
Rassegna di musica da Camera
Venerdì 1 aprile 2016 ore 21.00
Musica da camera
CELLO SUITE
(In abbonamento)
                       
Johan Sebastian Bach (1685 - 1850)
Suite n.1 in Sol maggiore
Prélude - Allemande - Courante - Sarabande - Menuet I - Menuet - Gigue

Suite n.2 in Re minore
Prélude - Allemande - Courante - Sarabande - Menuet I - Menuet - Gigue

Suite n. 4 in Mib maggiore
Prélude - Allemande - Courante - Sarabande - Bourrée I - Bourrée II - Gigue
                                   

La stagione di Musica da Camera 2016 si chiude venerdì 1 aprile alle 21 propone il terzo e ultimo appuntamento al CineTeatro Agorà di Robecco. Inserita da quest’anno all’interno della Stagione Musicale del Teatro Lirico sotto la direzione artistica di Totem - inaugurando così la proposta di una programmazione diffusa sul territorio - la stagione di Musica da Camera ha offerto finora momenti di grande musica dando spazio a artisti molto promettenti. Giovani che ci hanno trasmesso il loro entusiasmo, la passione con cui studiano i loro strumenti e la consapevolezza di quanto talento il nostro Paese sappia esprimere.
La risposta del pubblico è stata molto positiva, con ben oltre le 100 presenze alle serate e forte partecipazione di giovani. Molto stimolante è stata anche la scelta musicale, improntata su proposte che affiancano autori classici ad altri contemporanei, come nel caso nel concerto del Quartetto Teseiron del 18 marzo.
L'attuale concerto si preannuncia altrettanto interessante: avrà come protagonista il violoncellista Stefano Cerratodiplomato, appena quindicenne, con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio G. Verdi e che ha già inanellato una serie di valide collaborazioni e riconoscimenti. Di assoluto valore il programma con tre delle sei Suite per violoncello solo di Johan Sebastian Bach. 

Note di sala a cura di Stefano Cerrato
Sotto il titolo di SuiteJohan Sebastian Bach condusse, come è ben noto, alcune raccolte, in tempi diversi e con destinazioni strumentali differenti: l’elenco, che qui non è il caso di esporre nella sua completezza, comprende le 6 Suites inglesi e le 6 Suites francesi per clavicembalo, le 4 Suites (o Ouverture) per orchestra, nonché le 6 Suites per violoncello solo. Questa elencazione consente di notare che alla voce suite corrispondono, in sostanza, schemi di massima e che gli svolgimenti sono all’insegna di una originalità ricercata, non fine a se stessa, ma ovunque destinata ad assecondare, sottolineare e potenziare i caratteri in funzione di un’intenzione precisa.

Il fatto che Bach fu legato per tutta la vita alle commissioni, a al servizio di qualche corte aristocratica, non gli impedì, nel caso delle suites, di essere di volta in volta mondano, didattico o solitario esploratore della spiritualità.

Le Suites per violoncello, come quelle per violino, appartengono evidentemente ad una dimensione astratta, di sperimentalismo tecnico, di religioso richiamo meditativo e dalle Suites orchestrali si differenziano maggiormente per l’interpretazione diversissima che si dà dello spirito del ballo. Là, con l’orchestra, un coinvolgimento che sfiora il richiamo coreografico; qui, con il solo strumento ad arco, è la memoria della danza ad affiorare con la carica di nuda energia che nelle Sarabanda, ad esempio, si fa traccia di un canto perpetuo e ritrovato.
Lo schema fondamentale, e sempre ripetuto, nelle 6 Suites per violoncello solo, si fonda sulla successione diAllemandaCorrente - che di regola è una danza più vivace della precedente - Sarabanda - di origine forse orientale - e Giga - che ben si presta, per la sua incisività e la ripetitività del ritmo, ad una funzione conclusiva.
Stupisce quanto tale solidità, scaturita da una lucidissima coerenza, accompagni qualunque determinazione: non c’è danza di ugual nome che possa dirsi simile all’altra: per ognuna vi è una fisionomia riconoscibile immediatamente riconoscibile rapportata con la Suite alla quale appartiene.
Le Suites bachiate sono state intese, alla luce della lunga storia dello strumento, come “la sintesi più alta dei problemi tecnici ed espressivi del violoncello, impegnato in una sorta di contemplazione di se stesso” secondo Lorenzo Pinzauti.
Create all’epoca del servizio a Köthen (1717-1722), epoca dei Concerti Brandeburghesi e di decisivi avvenimenti nella sfera privata, le Suites, perduto l’autografo, vennero pubblicate solo nel 1825. Di lì il diffondersi di quella carica di fascinazione che tuttora appare straordinariamente viva.

Gli altri appuntamenti della stagione di musica da camera:

Giovedì 04 Febbraio 2016_02_04 ore 21
A TUTTO BRASS!Brass quartet
“Dal barocco alla musica leggera e dalle arie d’opera alla musica da film”
Trombe, Pietro Martinoli, Pietro Locati
Tromboni, Davide Pogliani, Alessandro Pogliani
al CINEMATEATRO AGORA' ROBECCO

Venerdì 18 Marzo 2016_03_18 ore 21
STRING QUARTETQuartetto Teseiron
Ludwing van Beethoven (1770 – 1827)
Quartetto in Fa magg. Op. 135
Alfred Schnittke (1934 – 1998)
Quartetto n.3 (1983)
Franz Schubert (1797 – 1828)
“Quartettsatz” in Do min. D103
violini, Francesco Della Volta, Marina Mainardi
viola, Lorenzo Scaglione
violoncello, Carlo Mainardi
al CINEMATEATRO AGORA' ROBECCO

Venerdì 01 Aprile 2016_04_01 ore 21
CELLO SUITEJohann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Suite n.1 in Sol Magg.
Suite n.2 in Re min.

Suite n. 4 in Mi b Magg.
Violoncello, Stefano Cerrato
al CINEMATEATRO AGORA' ROBECCO

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