2011_02_17 Teatro Lirico Magenta Antonio Viganò presenta FRATELLI

Giovedì 17 febbraio 2011_02_17 ore 21
Teatro Lirico di Magenta
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FRATELLI
di Carmelo Samonà, Michele Fiocchi, Remo Ristagno, Antonio Viganò
regia di Antonio Viganò
con Michele Fiocchi e Antonio Viganò


La storia di due fratelli, una storia particolare, ricca di umanità, di desiderio di conoscere e accettare l’altro, il diverso. Questo è “Fratelli”, spettacolo di Carmelo Samonà, Michele Fiocchi, Remo Ristagno, Antonio Viganò dedicato alla ricerca strenua e tenace di un fratello, sano, nei confronti dell’altro, malato, cui la malattia ha reso la vita confusa e la parola ingarbugliata. Egli ha un modo di fare e di comportarsi del tutto suo. Ha bisogno del fratello sano e il fratello sano vuole aiutare il fratello malato. Farebbe di tutto per lui. Da tempo registra i suoi gesti, i suoi movimenti, le sue bizzarrie, perchè non può sopportare l’idea che suo fratello possa nascondere linguaggi che egli non riesce a comprendere. Per aiutarlo non ha altra strada che tentare di scoprire la logica di ciò che fa e di ciò che dice.

Non si rassegnerà mai, sarebbe un’offesa alla propria intelligenza. Del resto il loro rapporto e cosi stretto che anche lui, in fondo, ha bisogno del fratello malato. Ha scoperto, per esempio, che quando questi entra in una storia, sembra felice. E allora, via, a raccontare storie. Ma le storie, purtroppo, si interrompono, si spezzano, perdono il capo e la coda ed allora si entra nel mondo delle piccole cose quotidiane, nelle certezze degli oggetti presenti. La vita nell’appartamento porta a stabilire delle relazioni che sembrano quasi piccoli rituali o, volendo, un gioco. Lo spettacolo racconta la storia del rapporto tra i due fratelli. Il linguaggio e semplice, poetico, intensamente emotivo: movimenti danzati, brani di storie conosciute, gesti come espressione di desideri e scambi di intenzioni. “L’omonimo libro di Carmelo Samonà, “Fratelli”, ci ha spinti a compiere un viaggio nel mondo delle relazioni umane, ad esplorare zone non ancora conosciute ma che pure ci appartengono da sempre. Un viaggio sui sentieri che portano a cercare l’altro, il diverso, senza stancarci mai. A cercarlo, anche se ci sembra già di averlo trovato”, commentano gli autori dello spettacolo.

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