2018_11_27 LE NINFEE DI MONET al Cineteatro AGORA' - Robecco


Programmazione Musica e teatro
Cineteatro AGORA' - Robecco sul naviglio (Mi)
Stagione 2018 - 2019 Stagione d’ Opera, Danza e Grande Arte
http://www.concertodautunno.it/agora-robecco/agora-robecco-1819.htm
CineTeatroAgorà P.zza XXI luglio Robecco sul Naviglio
www.cineteatroagora.it info@cineteatroagora.it Cell. 349 82 53 070

Martedì 27 Novembre 2018 ore 21:00
La Grande Arte

LE NINFEE DI MONET, Un incantesimo di acqua e luce  
“LE NINFEE DI MONET, Un incantesimo di acqua e luce” Monet e la rivoluzione della pittura moderna è diretto da Giovanni Troilo con la sceneggiatura di Giorgio D’Introno, Giovanni Troilo e Marco Pisoni, con la colonna sonora originale di Remo Anzovino
“Se sono diventato pittore lo devo ai fiori” Claude Monet
Nel maggio del 2016 abbiamo incontrato Claude Monet, in una serata che aveva condiviso con l’arte di Matisse nell’affrontare la rappresentazione visiva dell’incanto di luce dei giardini lussureggianti di fiori. L’arte di dipingere il giardino moderno racconta a tutti gli effetti una storia d’amore. Racconta la passione che lega alcuni dei più grandi artisti moderni - Monet, Matisse, Bonnard, Renoir, Kandinskij, Pissarro, Sorolla, Nolde, Libermann - ai loro giardini prediletti. Monet è forse il più noto ed importante pittore di giardini nella storia dell’arte, appassionato ed esperto orticoltore, Monet coltivò ed allestì numerosi giardini in ciascuna delle sue residenze, da Sainte-Adresse a Giverny, dove si spense 90 anni fa. 
Claude Monet regista della natura: Monet si svegliava all’alba, dipingeva sotto il sole cocente e sotto la pioggia battente per studiare tutte le infinite sfumature della luce. Intorno alla sua casa rosa a Giverny aveva creato un giardino con uno stagno e un ponte giapponese, che ancor oggi accoglie migliaia di visitatori con le sue tinte e i suoi avvolgenti profumi e le famose nifee cui viene dedicata la proiezione di questa sera.
Dalle passeggiate sulle colline intorno alla proprietà, Monet tornava con semi di fiori selvatici per aiole. Papaveri di campo, primule, violette, margherite, fiordalisi e digitali che erano l’anima del suo giardino.
Prima di diventare tele dipinte come “regista della natura” creava con i fiori i “quadri” reali che poi avrebbe ritratto sotto le cangianti visioni create dalla luce.
Il film è dedicato al padre dell’Impressionismo e alla sua ossessione per le ninfee, con la partecipazione straordinaria dell’attrice Elisa Lasowski (attrice di Trono di Spade), della fotografa Sanne De Wilde, della giardiniera della Fondation Monet a Giverny, Claire Hélène Marron.  Con la supervisione scientifica di Ross King, autore de Il mistero delle ninfee. 
Quando l’ex Primo Ministro Francese George Clemenceau si recò a Giverny, trovò parecchie tele accatastate nella cantina della ricca abitazione in cui era ospite. Numerose rappresentavano fiori esotici, presentati per la prima volta all’Esposizione Universale di Parigi del 1889. Il giardino, lo stagno, le tele che rendono unica tra tutte quella casa sono opere di Claude Monet, il padre dell’Impressionismo. 
E quei fiori dai petali carnosi, che galleggiano sulla superficie dell’acqua ed estendono le proprie radici nelle acque paludose, sono nénuphar-gigli d’acqua, ma per Monet saranno sempre e soltanto Nymphéas, Ninfee. Le ninfee  prodotto da Ballandi Arts e da Nexo Digital  condurrà il pubblico a Parigi, tra il Musée Marmottan, il Musée de l’Orangerie e il Musée D’Orsay, a Giverny con la Fondation Monet, la casa e il giardino dell’artista, e tra i magnifici panorami di Étretat.

Note di sala a cura di Mario Mainino www.concertodautunno.it

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