2018_11_13 LA BAYADÈRE il balletto di Minkus da Londra al Cineteatro AGORA' - Robecco


Programmazione Musica e teatro
Cineteatro AGORA' - Robecco sul naviglio (Mi)
Stagione 2018 - 2019 Stagione d’ Opera, Danza e Grande Arte
http://www.concertodautunno.it/agora-robecco/agora-robecco-1819.htm
CineTeatroAgorà P.zza XXI luglio Robecco sul Naviglio
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Martedì 13 Novembre 2018 ore 20:15
Aloisius Ludwig Minkus
LA BAYADÈRE Balletto

Live dal Royal Opera House Londra - La produzione di Natalia Makarova di questo balletto classico del IXX secolo dà vita a un mondo esotico di danzatori del tempio e guerrieri nobili.


LA BAYADERE (1877) di Minkus - Petipa
DANZA in diretta  dal Royal Opera House Londra 
Durata circa due ore e cinquanta, tre atti compreso intervalli.   

19:55 – 20:15 Immagini di attesa diretta MEZZE LUCI Conto alla rovescia – musica di sottofondo
20:15 – 20:32 Inizio evento LUCI SPENTE Introduzione - presentazione
20:32 – 21:34 LA BAYADÈRE – Atto I LUCI SPENTE

21:34 – 21:46 Intervallo 12 minuti circa MEZZE LUCI Conto alla rovescia

21:46 – 21:57 Introduzione atto successivo LUCI SPENTE Introduzione – presentazione
21:57 – 22:36 LA BAYADÈRE – Atto II LUCI SPENTE

22:36 – 22:49 Intervallo 13 minuti circa MEZZE LUCI Conto alla rovescia

22:49 – 22:54 Introduzione atto successivo LUCI SPENTE Introduzione – presentazione
22:54 – 23:24 LA BAYADÈRE – Atto III LUCI SPENTE
23:24 Applausi Orario previsto termine evento 

Un classico del Royal Ballet, il romantico balletto La Bayadère, dove la ricca produzione della coreografa Natalia Makarova si integra alla perfezione con il balletto originale del XIX secolo. I punti salienti di questa produzione comprenderanno il famoso “ballet blanc”, fiore all’occhiello del corpo di ballo. Coreografia originale di Marius Petipa, Musiche di Ludwig Minkus - orchestrate da John Lanchbery. Nella coreografia spiccano due ballerine contrapposte, mentre un idolo di bronzo prende vita in un sorprendente assolo. Questo balletto può essere l’emblema del romanticismo e dell’esotismo.
ROMANTICISMO, che noi immaginiamo come “I fidanzatini di Peynet” tutto baci e carezze, invece è ben altra cosa. Il “romanticismo” è coniugare l’amore con la morte, una scena tipica è il finale de “I masnadieri“ (in tedesco, Die Räuber ) - dramma in cinque atti di Friedrich Schiller musicato come opera lirica da Giuseppe Verdi – dove il grande amore di Amalia fa si che lei chieda all’amato Carlo di ucciderla piuttosto che di lasciarla per unirsi alla masnada di banditi, e lui? Lui lo fa! Questo è il romanticismo vero, e in questo balletto vediamo il trionfo di questo matrimonio amore-morte nel grande “atto bianco”, immancabile in tutti i balletti dell’800 ambientato niente meno che nel “regno delle ombre”.
Il secondo elemento è l’ESOTISMO, che pervade tutta Europa affascinata dalla scoperta dei modi di vivere e delle tradizioni dei paesi lontani con i quali si veniva in contatto, dalla isole oceaniche de “I pescatori di Perle” di Georges Bizet (1863), all’Africa de “L'Africaine” di Giacomo Meyerbeer (1865), alla misteriosa India che troviamo nella “Lakmé” di Leo Delibes (1883), sino al Giappone del nostro Giacomo Puccini con “Madama Butterfly” (1904).
La Bayadère fu una creazione originale di Marius Petipa su musica del compositore austriaco Léon Minkus. Il termine bayadera indica le danzatrici indiane: la storia si svolge infatti in una terra antica ed esotica tra scene di mimo e sontuose atmosfere che richiamano la moda romantica di quegli anni. Il Grand Pas Classique (noto anche con il titolo Il regno delle ombre) è uno dei pezzi più famosi del balletto ma anche di tutta la storia della danza: ambientato nel regno dei morti, fonde geometrie rigorose e figurazioni complesse in un'atmosfera ricca di suggestioni. La prima rappresentazione avvenne a San Pietroburgo nel 1877 e fu seguita da numerosi altri allestimenti e rivisitazioni. 
La storia narra del guerriero Solor, innamorato della baiadera Nikiya che lo costringe ad un giuramento d'amore eterno. A Solor viene però offerta la mano di Gamzatti, la figlia del Rajah, ed egli accetta dimenticandosi la promessa fatta. Nikiya si oppone inutilmente a questo fidanzamento. Quindi la schiava Aya suggerisce a Gamzatti di uccidere Nikiya. Aya offre infatti a Nikiya un cesto di fiori nel quale è nascosto un serpente velenoso che morde la fanciulla. Il bramino le propone di salvarla a patto che lei accetti di sposarlo. Nikyia rifiuta e danza fino a morire. Solor, distrutto dal dolore, fuma uno speciale veleno, si addormenta e si ritrova nel regno delle ombre dove rincontra anche l'amata Nikiya alla quale giurerà fedeltà eterna. 

LA TRAMA in dettaglio
ATTO PRIMO
Prima di partire con i suoi guerrieri per la caccia alla tigre, Solor incarica il fachiro Mahedawee di comunicare a Nikia che l'attenderà al tempio. Dal tempio escono solennemente il Grande Brahmino e gli altri sacerdoti per celebrare il rito di adorazione del fuoco. I fachiri e le baiadere, tra cui la bella Nikia, eseguono le danze sacre. Incurante del suo ruolo e del voto di castità, il Grande Brahmino dichiara a Nikia il proprio amore, giurando di deporre ai suoi piedi tutte le ricchezze dell'India, ma ottiene il rifiuto della ragazza. Intanto Mahedawee le trasmette segretamente il messaggio di Solor. Quando scende la notte Solor e Nikia si ritrovano al tempio. Nonostante la sorveglianza del fedele fachiro, che veglia sul loro incontro, il Grande Brahmino riesce di nascosto ad ascoltare la loro conversazione, il giuramento di fedeltà eterna di Solor, la proposta di fuggire insieme. La sua vendetta sarà tremenda. Il mattino seguente il Rajah annuncia alla figlia Gamzatti che oggi potrà finalmente vedere l'uomo da lui sceltole come promesso sposo, il coraggioso Solor. Il Rajah presenta i due giovani e li dichiara ufficialmente fidanzati. Solor è colpito dalla bellezza di Gamzatti, ma il ricordo di Nikia e del giuramento lo tormenta. Prima della festa di nozze, cui dovrà partecipare anche Nikia, come danzatrice del tempio, il Grande Brahmino si reca dal Rajah, chiedendogli udienza riservata per rivelargli un segreto. Sospettando che quanto sta avvenendo sia legato al suo fidanzamento, Gamzatti si nasconde per origliare la conversazone dei due, apprendendo così dell'amore di Nikia e Solor. Anche se adirato nei confronti di Solor, il Rajah non cambia la sua decisione: Solor e Gamzatti si sposeranno e la baiadera dovrà morire. A nulla valgono preghiere e minacce del Brahmino, che non si aspettava una simile decisione: il Rajah è irremovibile. Intanto, Gamzatti convoca Nikia per comunicarle che dovrà danzare alla sua festa di nozze e le mostra il ritratto del fidanzato. Alla vista di Solor, Nikia si rifiuta di danzare, grida che Solor ama solo lei, rifiuta sdegnosamente i regali che Gamzatti le propone perché rinneghi il proprio amore, affema che preferisce morire piuttosto che rinunciare a Solor e, in un impeto di disperazione, cerca di pugnalare la figlia del Rajah.
ATTO SECONDO
Nel giardino del palazzo del Rajah si sta celebrando la festa nuziale. Nikia deve intrattenere gli ospiti danzando, ma non riesce a nascondere il dolore e la delusione. Quando un fachiro le consegna un cesto di fiori a nome di Solor, la danza della baiadera si colma di incontenibile gioia ma, all'improvviso, viene morsa da una serpe, nascosta tra i fiori. Morendo, Nikia intuisce l'inganno e comprende che ad ucciderla è la vendicativa Gamzatti. Il Grande Brahmino le promette guarigione e felicità se solo Nikia gli prometterà amore, ma la baiadera rifiuta, fedele al suo amato Solor. Mentre Nikia muore, Solor si dispera e fugge dalla cerimonia.

ATTO TERZO

Inconsolabile e tormentato dal rimorso, Solor prega il fachiro Mahedawee di distrarlo dai suoi tetri pensieri. Sotto l'effetto dei fumi del narghilé e della danza magica del fachiro, Solor sprofonda nel mondo dei sogni. Davanti a lui dalle tenebre emergono le ombre, come una lunga catena scendono dai pendii dei monti. Tra le ombre Solor vede Nikia. Risvegliatosi, Solor si precipita al tempio per chiedere perdono agli dei, ma è troppo tardi. La loro furia lo punisce per l'amore tradito, mentre tra tuoni e lampi crollano le pareti del tempio. Per Solor il mondo reale cessa di esistere e l'ombra di Nikia lo trascina con sé.
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Note di sala a cura di Mario Mainino www.concertodautunno.it

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