2018_05_20 Terzo incontro della nuova rassegna ideata dal duo Fulvio Luciani – Massimiliano Motterle

Domenica 20 Maggio 2018 - ore 11.00
M.A.C. piazza Tito Lucrezio Caro 1 - Milano
Stagione 2017/18 MUSICA DA CAMERA laVerdi
Il tempo di Mozart, un tempo di fantasia
Terzo incontro della nuova rassegna ideata
dal duo Fulvio Luciani – Massimiliano Motterle
Programma
Il tempo di Mozart, un tempo di fantasia 2
Wolfgang Amadeus Mozart
Sonata in do maggiore K.296 (Mannheim 1778)
Sonata in si bemolle maggiore K.378 (Salisburgo 1779 o Vienna 1781)
Dodici variazioni sulla canzone anonima “La bergère Célimène”
(Vienna 1781) in sol maggiore K.359
Olivier Messiaen
Thème et variations per violino e pianoforte (1932)

Torna il ciclo Il tempo di Mozart, un tempo di fantasia, la nuova rassegna inserita nella stagione di Musica da camera de laVerdi ideata dal violinista Fulvio Luciani e dal pianista Massimliano Motterle, che si concluderà il prossimo anno: terzo appuntamento, in programma Domenica 20 Maggio (ore 11.00) al M.A.C. in piazza Tito Lucrezio Caro 1 – Milano.
È il terzo dei nove concerti che vedranno l’esecuzione integrale delle Sonate e Variazioni per pianoforte e violino di Wolfgang Amadeus Mozart in ordine cronologico, come sempre accostate da Luciani e Motterle ad altro, per affinità o per contrasto, per derivazione storica o stilistica, “o semplicemente per il gusto di metter vicine cose che normalmente vicine non starebbero – afferma Fulvio Luciani - e già siamo nel cuore del problema”.
Del genio di Salisburgo sono in programma la Sonata in do maggiore K.296, la Sonata in si bemolle maggiore K.378, quindi le dodici variazioni sulla canzone anonima “La bergère Célimène” in sol maggiore K.359. Chiude la locandina Thème et variations per violino e pianoforte di Olivier Messiaen.
“Il terzo dei nostri concerti affronta finalmente il problema della variazione – spiega Fulvio Luciani -. In sé la forma della variazione è poco appassionante: un tema, diviso in due perché lo si riconosca per bene, ornato prima ad una maniera, poi ad un’altra: tante formalità, poche sorprese.
“Sarà che, come dicono i poeti, l’aumentare dei vincoli non pone un freno alla libertà di espressione ma al contrario la favorisce, così già con Mozart quello schema rigido sembra nascondere qualcosa di più, un racconto sottinteso. E un racconto chissà dove può portare.
“È Beethoven ad inoltrarsi per quella strada senza paura, fino a fare della tecnica della variazione il motore primo della sua scrittura. E chi è venuto dopo - Brahms, Wagner - prosegue ancora. Una volta di più è il viaggio a contare, non l’idea in sé.
“Le Variazioni K.359 su La bergère Célimène, tradizionali in tutto e per tutto, sono in un certo senso al punto zero della variazione - ma quanto potente e violenta è la Variazione VII, e quanto distante dalla canzoncina del tema? -, e le Variazioni di Messiaen lo sono altrettanto, come se al termine del viaggio, varcato l’Ottocento e trascorso anche il primo Novecento, fosse necessario tornare per una volta a quella forma pura e neutra, dopo averla usata in tutti i modi.
“Altre variazioni troveremo nel nostro percorso, meno innocenti di queste. Teniamo a mente, per allora, il punto di partenza”.
Fulvio Luciani e Massimiliano Motterle  sono al quarto grande ciclo per laVerdi, dopo “Intorno a Brahms”, “Romantico Bach” replicato per EXPO 2015, e “Beethoven, l’invenzione della musica”: una collaborazione straordinariamente fruttuosa e duratura, che prosegue con successo dal 2013 e giunge qui al ragguardevole traguardo del trentunesimo concerto.

(Biglietti: euro 20,00/10,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org). 

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