2017_07_17 MAM Milano Arte Musica

Associazione Culturale La Cappella Musicale

Milano Arte Musica
XI edizione 201
7
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Associazione Culturale La Cappella Musicale
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Milano Arte Musica programma XI edizione 2017

Lunedì 17 Luglio 2017_07_17 ore 20.30
Chiesa di San Sepolcro
Tartini tra amici e rivali
Musiche di Tartini, Corelli, Vandini, Vivaldi, Veracini

PROGRAMMA

Arcangelo Corelli(1653-1713) 
Sonata in re maggiore per violino e basso Op. 5 n. 1 (versione con le ornamentazioni originali di G. Tartini)
Grave, Allegro, Adagio, Grave, Allegro, Adagio - Allegro - Adagio - Allegro

Antonio Vandini (1690-1778) 
Sonata in do maggiore “a violoncello solo” e basso
(Andante) - Allegro - (Minuetto)

Giuseppe Tartini (1692-1770) 
Sonata in la maggiore “Pastorale”, per violino “discordato” e basso Op. 1 n. 13 (B.A 16)
Grave - Allegro - Largo - Presto - Largo - Presto - Andante

Antonio Vivaldi (1678-1741) 
Concerto in re maggiore Op. 3 n. 9 (trascrizione per cembalo solo di J. S. Bach BWV 972)
Allegro - Larghetto - Allegro

Giuseppe Tartini (1692-1770) 
L’Arte dell’Arco Variazioni composte sopra alla più bella Gavotta del Corelli 
Opera Quinta per violino e basso
Tema, 20 Variazioni

Francesco Maria Veracini(1690-1768) 
Sonata in re minore per violino e basso Op. 2 n. 12
Passagallo (Largo assai, e come sta, ma con grazia - Andante)
Capriccio Cromatico, con due soggetti veri e loro rovesci  
(Allegro, ma non presto) - Adagio - Ciaccona (Allegro, ma non presto)

Un trio tutto italiano per un omaggio al cirtuosismo violinistico: lunedì 17 luglio alle ore 20.30, nella chiesa di San Sepolcro, L’Arte dell’Arco, trio composto da Federico Guglielmo (violino), Francesco Galligioni (violoncello) e Roberto Loreggian (clavicembalo), eseguirà brani di Tartini, Vandini, Vivaldi, Veracini e Corelli, considerati tra i più importanti e influenti violinisti e compositori del periodo barocco e tardo-barocco.

Corelli è considerato il padre nobile della scuola violinistica, specialmente con le sue sonate dell’Opera 5, dove scrittura idiomatica, linguaggio armonico e tecnica strumentale trovano un primo calibrato compimento. Ma è Tartini, con lo sviluppo a lui associato della tecnica virtuosistica, la scoperta del terzo suono e una vastissima esperienza didattica, a essere il padre del violino italiano. Che Tartini non possa essere ridotto a un semplice per quanto geniale virtuoso lo dimostra sia il suo rapporto con eruditi del suo tempo, fra tutti padre Martini, con il quale rimane un denso epistolario ricco di discussioni teoriche, sia quello che sarebbe stato pubblicato nel 1750 col titolo di Trattato di Musica secondo la vera scienza dell’armonia. Frutto di lunghe riflessioni, iniziate fra l’altro col viaggio a Roma intorno al 1740, il volume dimostra l’interesse di Tartini per l’origine dei fenomeni musicali e dimostra l’acuto spirito critico d’osservazione del musicista.
Il riferimento a Corelli come modello è evidentissimo sia nell’impianto armonico sia nelle figurazioni, aspetti entrambi ricollegabili a uno stile esecutivo “sullo strumento” che si andava evolvendo nelle mani di abili virtuosi. Tartini costruisce la tecnica violinistica su Corelli: bastino i due brani proposti in programma che attraverso i due complementari mezzi dell’ornamentazione (soprattutto nella Sonata in Re maggiore) e della variazione (espressa già nel titolo l’Arte dell’Arco). La ricerca fisico-acustica va per Tartini di pari passo alla conoscenza e all’innovazione tecnologica del suo strumento (arco compreso). La scordatura non diventa un mezzo per esprimere un virtuosismo sterile, ma un mezzo per ampliare le capacità espressive dello strumento che non appare mai sforzato, ma sempre elegante e raffinato, com’è il caso della sonata Pastorale.
Amico di Tartini fu certamente Antonio Vandini, virtuoso del violoncello di origini bolognese, ma attivo dal 1721 sino al 1770 nell’orchestra della basilica Antoniana a Padova. Stabilitosi a Praga nel 1722, partecipò insieme a Tartini all’incoronazione di Carlo VI, fermandosi poi nella capitale sino al 1726 con l’amico. A lui è attribuito un manoscritto di appunti sulla biografia di Tartini, oltre alle sonate per violoncello solista fra le quali quella in programma, in due movimenti e datata maggio 1717. L’impianto è quello tradizionale del primo Settecento, con un scrittura idiomatica per arco, dalle figurazioni semplici e ben caratterizzate.
Tartini scrisse sia sonate solistiche per violino, sia concerti. Qui il raffronto con il veneziano Vivaldi passa attraverso una trascrizione per tastiera, ma rimane la cantabilità “vocale” del prete rosso che risulta, a tratti, meno idiomatica sugli strumenti ad arco. Francesco Maria Veracini, fiorentino, proveniente da una famiglia di musicisti dai quali, oltre a personaggi come Feroci e Gasparini, assorbì le prime competenze musicali, frequentò durante il suo primo soggiorno veneziano del 1712-13 Tartini. Veracini è il virtuoso del suo tempo, almeno così ce lo presenta Charles Burney, preferendolo a Tartini, Locatelli e allo stesso Geminiani, con il quale rivaleggiava nel suo periodo a Londra. La raccolta più importante è di certo l’Opera 2, le dodici Sonate accademiche pubblicate nel 1744 ma scritte molti anni prima. Accademiche perché spiegano le “intenzioni dell’autore”, come Veracini scrive nell’introduzione. La tecnica si fa ardita, i percorsi tonali più originali, mentre la ricerca espressiva è più personale, a tratti quasi intima.
In sintesi questo programma ci offre un’immagine del virtuosismo ben lontana dallo stereotipo del fenomeno da baraccone, capace di suonare a velocità impressionanti migliaia di note e di piegare il violino a ogni capriccio. L’arte dell’arco di Tartini, Veracini e prima ancora di Corelli è ricerca espressiva, esplorazione di colore, garbata conversazione settecentesca che per essere interessante ha bisogno di molteplici elementi e non solo dello sfoggio di bravura. Una padronanza tecnica, insomma, che presuppone una conoscenza musicale.


BIGLIETTI

17 luglio posto unico 10 €

Giovani fino 26 anni: posto unico 5 € (disponibilità limitata)
Gruppi: Ufficio Gruppi Vivaticket gruppi@bestunion.com
Abbonamenti: 120 €
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00.
Prevendite biglietti, carnet e abbonamenti (con diritto di prevendita):
Circuito Vivaticket www.vivaticket.it

SEDE
Chiesa di San Sepolcro (Biblioteca Ambrosiana)
Piazza San Sepolcro, Milano
MM Duomo, tram 1, 2, 3, 12, 14, 15, 16, 19, 24, bus 73

PER INFORMAZIONI

Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176
e-mail mail@lacappellamusicale.com
Twitter @lacappellamusic

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