2017_07_10 MAM Milano Arte Musica Jos van Immerseel, fortepiano

Associazione Culturale La Cappella Musicale

Milano Arte Musica
XI edizione 201
7
Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
Via Vincenzo Bellini 2, 20122 Milano
Tel / fax 02.76317176
e-mail lacappellamusicale@libero.it
sito www.lacappellamusicale.com
Milano Arte Musica programma XI edizione 2017

Lunedì 10 Luglio 2017_07_10 ore 20.30
Chiesa di San Sepolcro
Bach e le tastiere del suo tempo II: Il Fortepiano
Jos van Immerseel, fortepiano
PROGRAMMA

Johann Sebastian Bach (1685-1750) 
Suite inglese n.3 in sol minore BWV 808
Preludio - Allemanda - Corrente - Sarabanda - Gavotta I & II - Giga

Preludio, fuga e allegro in mi bemolle maggiore BWV 998
Preludio - Fuga - Allegro

Suite francese n. 5 in sol maggiore BWV 816
Allemanda - Corrente - Sarabanda - Gavotta - Bourrée - Loure - Giga

Aria variata in la minore BWV 989

Partita n. 6 in mi minore BWV 830
Toccata - Allemanda - Corrente - Air - Sarabanda - Tempo di Gavotta - Giga

Lunedì 10 luglio, alle ore 20.30, Milano Arte Musica presenta il secondo appuntamento del ciclo “Bach e le tastiere del suo tempo. Nella chiesa di San Sepolcro, Jos van Immerseel, solista tra i più apprezzati nel panorama musicale barocco, eseguirà al fortepiano alcune tra le pagine più intense del grande Kantor. Il fortepiano protagonista dell’evento è una copia dello strumento costruito da Jean-Louis Dulcken nel 1790, conservato al National Museum of American History di Washington.

Che il termine Klavier abbia nella Germania di Johann Sebastian Bach un valore generico, ad indicare tutte le tastiere in uso nel tempo ad eccezione dell’organo grande da chiesa con più tastiere e corpo di pedale autonomo, è ormai cosa risaputa. La formazione del suonatore esperto che passa, appunto, attraverso le diverse parti della Clavier-Übung (esercizio o forse meglio pratica della tastiera) è un percorso che unisce abilità tecniche sempre crescenti, consapevolezza delle diverse forme di scrittura e conoscenza “tattile” di clavicordo, clavicembalo, organo e anche fortepiano. Il metodo d’insegnamento di Bach è anche approfondimento della padronanza di diversi stili, condensa la composizione alla tastiera col mestiere, inteso come abilità massima di gestire le diversi situazioni alle quali il musicista si troverà esposto: dalla musica d’intrattenimento per la corte al salotto, dalla chiesa all’educazione di altri allievi. Si deve poi tenere in considerazione che i significati delle parole cambiano: così accade nei circa vent’anni che distanziano i due libri del Wohltemperierte Klavier.
Negli anni Quaranta del Settecento il fortepiano era, ormai, più che una curiosità.
Bach probabilmente incontra e utilizza il nuovo tipo di tastiera negli anni centrali di Lipsia, quelli dei concerti del Collegium. È del giugno 1733 una nota che parla di un nuovo clavicymbel “mai udito prima” in città, capace di piani e forti. Proprio in quel periodo si trasferiva da Dresda il costruttore Zacharias Hildebrandt. Presumibilmente il nuovo strumento fu pagato dal mercante di caffè Zimmermann. Altre tracce rimangono nella biografia e nell’opera di Bach riguardo la sua familiarità col fortepiano, come la ricevuta di vendita di uno strumento Piano e forte nel maggio 1749, inviato ad un nobile acquirente nell’Est della Polonia, oppure l’indicazione nell’Offerta musicale di Clavier Forte-und-Piano. Lo strumento in questione, di valore, si ricollegava alla moda della corte. Nonostante le tracce di contatto e frequentazione non manchino, nessuna musica di Bach è però associata direttamente al fortepiano e ciò, probabilmente, perché la destinazione specifica sarebbe risultata restrittiva. L’esplorazione del repertorio per tastiera sul fortepiano non appare quindi arbitraria, anzi è pienamente legittima e mette in luce aspetti del pensiero compositivo che collegano la tastiera al mondo musicale che la circonda in maniera ancor più evidente. È il caso della dinamica, del rapporto fra tutti e soli, insomma dell’alternanza di piani sonori che fanno parte del linguaggio orchestrale e che trovano nel fortepiano nuovi mezzi di realizzazione. Si prenda il preludio della Suite inglese in sol minore, in forma di concerto, come pure la giga finale, una vera e propria fuga. Ma stiamo parlando anche dell’espressività delle linee solistiche, della sottile catena di ornamentazioni per renderne la cantabilità, dell’esplorazione delle diverse maniere. Ecco allora che anche la successione delle danze stilizzate, per carattere e ornamentazione, nelle due suites può acquistare nuovi colori e sfumature, se confrontata con l’esecuzione al clavicembalo. Ancora il fortepiano si presta ai repentini sbalzi d’umore, alla libertà d’espressione della sensibilità del tastierista. Così il percorso nelle singole variazioni dell’Aria BWV 989, basate su diversi artifici contrappuntistici che modificano il tema originale, diventa anche occasione per vestire diversi affetti, o stati d’animo interiori da parte dell’esecutore. Una “dimensione sonora dell’individualità” comune ad altri strumenti: ad esempio il liuto, primo e principale destinatario del Preludio Fuga e Allegro BWV 998.

BIGLIETTI

10 luglio posto unico 10 €

Giovani fino 26 anni: posto unico 5 € (disponibilità limitata)
Gruppi: Ufficio Gruppi Vivaticket gruppi@bestunion.com
Abbonamenti: 120 €
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00.
Prevendite biglietti, carnet e abbonamenti (con diritto di prevendita):
Circuito Vivaticket www.vivaticket.it

SEDE
Chiesa di San Sepolcro
Piazza San Sepolcro
MM Duomo, tram 1, 2, 3, 12, 14, 15, 16, 24

PER INFORMAZIONI

Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176
e-mail mail@lacappellamusicale.com
Twitter @lacappellamusic

Nessun commento:

Posta un commento

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)