2017_05_18 Gianni Schicchi John Axelrod dirige laVerdi nell’opera pucciniana

Giovedì 18 Maggio 2017_05_18 ore 20.30 
Venerdì 19 Maggio 2017_05_19 ore 20.00 
Domenica 21 Maggio 2017_05_21 ore 16.00
Auditorium di Milano - largo Mahler
STAGIONE SINFONICA 2017
Giacomo Puccini
Gianni Schicchi
John Axelrod dirige laVerdi nell’opera pucciniana
in forma di concerto all’Auditorium di Milano
Gianni Schicchi, 50 anni (baritono) - ALEX MARTINI
Lauretta, sua figlia, 21 anni (soprano) - MARTA TORBIDONI
Zita detta "La Vecchia", cugina di Buoso, 60 anni (contralto) - MARINA OGII
Rinuccio, nipote di Zita, 24 anni (tenore) - ROSOLINO CLAUDIO CARDILE
Gherardo, nipote di Buoso, 40 anni (tenore) - JIANGMIN KONG
Nella, sua moglie, 34 anni (soprano) - ERIKA TANAKA
Gherardino, loro figlio, 7 anni (soprano) - VIOLA TORCELLI
Betto Di Signa, cognato di Buoso, povero e malvestito, età indefinibile (basso) - TOMMASO CARAMIA
Simone, cugino di Buoso, 70 anni (basso) - PAOLO PORFIRI
Marco, suo figlio, 45 anni (baritono) - ABRAHAM GONZALEZ
La Ciesca, moglie di Marco, 38 anni (mezzosoprano) - LUISA TAMBARO
Maestro Spinelloccio, medico (basso) - GIOVANNI MARIA PALMIA
Messer Amantio Di Nicolao, notaro (baritono) - GIOVANNI MARIA PALMIA
Guccio, tintore (basso) - RAFFAELLO BELLAVISTA
Pinellino, calzolaio (basso) - ALESSANDRO RAVASIO

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore John Axelrod

Biglietti: euro 52,00/20,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar/dom, ore 10.00/19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org / www.vivaticket.it   
Sarà in MaestroJohn Axelrod a condurre il tradizionale appuntamento annuale che laVerdi riserva all’opera. Il direttore di Houston (Texas) – una delle “bacchette” più eclettiche e versatili del panorama internazionale – alla sua prima performance stagionale guiderà l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi nel Gianni Schicchi di Giacomo Puccini. La terza e ultima opera in atto unico del “trittico”, con Il tabarro e Suor Angelica, basata su un episodio del XXX Canto dell’Inferno di Dante, sarà eseguita in forma di concerto, per la prima volta, all’Auditorium di Milano, in collaborazione con la Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna.
Tre le date disponibili in calendario: giovedì 18 (ore 20.30), venerdì 19 (ore 20.00) e domenica 21 maggio (ore 16.00), all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, per un in contro con la lirica che sottolinea – anche in questa occasione - la sensibilità de laVerdi per la grande produzione musicale italiana del Novecento.
Accolta trionfalmente fin dal suo debutto al Metropolitan di New York nel 1918 come uno dei più originali lavori del compositore toscano, Gianni Schicchi, complice anche l’acuto libretto di Giovacchino Forzano, non ha mai smesso di mostrare al grande pubblico la sua vitalità teatrale e musicale, animata ora dalla simpatica irriverenza del protagonista (Monologo: Ah che zucconi!), ora dalla genuina dolcezza della figlia Lauretta (Aria: O mio babbino caro).
Sul palco di largo Mahler, laVerdi sarà affiancata dalle voci della Scuola dell'Opera del Comunale di Bologna; di seguito il cast:  

Giovedì 18 maggio 2017 , sempre in Auditorium (Foyer della balconata, ore 18.00, ingresso libero), la tradizionale conferenza di introduzione all’ascolto   dal titolo: “Guida all’ascolto di Gianni Schicchi”, relatore Laura Nicora.  
laVerdi dedica l’esecuzione e parte dell’incasso della “prima” di giovedì 18 maggio al Comitato Lombardia AIRC, grazie ad una collaborazione con l’Università degli Studi di Milano Bicocca.
laVerdi aveva eseguito Gianni Schicchi nel 2009 al Festival dei due Mondi di Spoleto, direttore James Conlon, per la regia di Woody Allen.

Programma

Gianni Schicchi, terza delle tre opere in un atto che costituiscono il Trittico, venne composto nella primavera del 1918 ed eseguito per la prima volta al Metropolitan di New York il 14 dicembre dello stesso anno. E’ l’unica opera comica di Giacomo Puccini. Il libretto narra di una beffa messa in atto ai danni della famiglia del ricco mercante Buoso Donati da Gianni Schicchi, personaggio noto nella Firenze del Trecento per l’acume e l’ingegno. Alla morte del mercante, si scopre con disappunto che Buoso, diseredando tutti i parenti, ha lasciato i suoi averi ai frati di un convento; si decide di ricorrere a Gianni Schicchi per trovare un espediente con cui aggirare il testamento. Gianni Schicchi ordina di nascondere in un’altra stanza il defunto e si sostituisce a Buoso fingendosi ancora moribondo, e convoca il notaio per dettare le sue ultime volontà. Contrariamente a quanto si aspetta la famiglia Donati, egli nomina erede delle proprietà più cospicue se stesso, con l’intento di procurare a sua figlia una dote che le consentirà di sposare Rinuccio, un giovane parente di Buoso. Gli eredi beffati vorrebbero opporsi, ma la legge punisce allo stesso modo, con l’esilio e il taglio della mano, chi si sostituisce a una terza persona e i suoi complici. Si vedono quindi costretti al silenzio, e l’opera si conclude con un lieto fine per i due giovani innamorati. 

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