Wolfgang Amadeus Mozart
DON GIOVANNI
Dramma giocoso in due atti su libretto di Lorenzo Da Ponte
(Edizione Alkor-Baerenreiter, Kassel. Neue Mozart Ausgabe e cura di Wolfgang Plath e Wolfgang Rehm;rappr. per l'Italia Casa Musicale Sonzogno di Pietro Ostali)
Teatro alla Scala - Opera Don Giovanni - calendario recite
Sab 06.05.2017 20:00
Mar 09.05.2017 20:00
Ven 12.05.2017 20:00
Dom 14.05.2017 15:00
Mer 17.05.2017 20:00
Ven 19.05.2017 20:00
Dom 28.05.2017 20:00
Mer 31.05.2017 20:00
Sab 03.06.2017 20:00
Personaggi ed interpreti:
Don Giovanni - Thomas Hampson
Commendatore - Tomasz Konieczny
Don Ottavio - Bernard Richter
Donna Anna - Hanna Elisabeth Müller
Donna Elvira - Anett Fritsch
Leporello - Luca Pisaroni
Zerlina - Giulia Semenzato
Masetto - Mattia Olivieri
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Direttore - Paavo Järvi
Regia - Robert Carsen
Scene - Michael Levine
Costumi - Brigitte Reiffenstuel
Luci - Robert Carsen e Peter Van Praet
Coreografia - Philippe Giraudeau
Produzione Teatro alla Scala
Durata spettacolo: 3 ore e 30 minuti incluso intervallo
PRIMO ATTO: 1 ora e 35 minuti / Intervallo: 30 minuti / SECONDO ATTO: 1 ora e 25 minuti
L'OPERA IN POCHE RIGHE (secondo quanto dice il teatro, badate ben NON IO!)
Intelligente e spettacolare, lo spettacolo di Robert Carsen che aprì tra specchi e sipari, illusioni e disillusioni la stagione 2011/2012, torna in scena segnando la prima volta alla Scala di Paavo Järvi.
Il Maestro estone, Direttore Musicale dell’Orchestre de Paris, è un interprete mozartiano di vaglia, come più volte dimostrato in concerto alla testa dei Wiener Philharmoniker. Il libertino al tramonto, colto nel momento in cui la sua capacità di sedurre sembra esaurirsi, è impersonato da un carismatico Thomas Hampson in un cast che include la giovane Hanna-Elisabeth Müller come Donna Anna, il Don Ottavio di Bernard Richter e il Leporello di Luca Pisaroni.
... ed ora SOGGETTO DON GIOVANNI secondo (s)Carsen (by mm)
Atto primo
"... In un vecchio palco della Scala" un elegante uomo maturo ma non troppo, si spupazza una avvenente ragazza, la cui sottoveste mi sembra più lunga di quella della edizione 2011/12, e questa anima il rapporto dimenandosi con finte opposizioni, sino a quando non viene sorpresa dal padre che le viene ucciso dal compagno occasionale di giochi erotici.
Lo sfigato pretendente di lei, certo Ottavio, si occupa del trasporto della salma, e credulone come sempre, si beve tutte le invocazioni di vendetta dell'amata.
Un operatore di palcoscenico, certo Leporello, che conosce bene il dandy signor Giovanni e lo rimprovera delle sue gesta, quando arriva dalla Malpensa la moglie abbandonata nella loro luna di miele in Spagna, ovviamente la poverina è incazzatuccia ma Giovanni svicola lasciando a Leporello il compito di informarla sulla sua natura di libertino incallito.
Passando da via Montenapo incontra un gruppo di giovani che stanno facendo un'apericena di addio al celibato per Zerlinetta Gentile e Masetto Orsone, al che si innescano gli ardori non sfogati completamente e Giovanni pensa bene di mandare tutti a casa sua a proseguire l'apericena trattenendosi il bocconcino per se, lusingandola con eventuale proposta di matrimonio.
La foga lo spinge a incorrere in una serie di inghippi, con la moglie che lo raggiunge e invano cerca con giochi di scambi d'abito di eccitarlo, Giovanni lei lo sa che è un maniaco della moda e non sa mai come vestirsi infatti va sempre in giro con appendiabiti appresso.
Ma alla fine sta festa si fa, solo che tre strani compari si presentano in maschera e non sono altro che Elvira, l'amante sedotta e resa orfana della prima scena, il suo credulone spasimante e la moglie(ex), benissimo "anche con loro prove farà d'amor".
Non serve offrire caffè, cioccolata o balli, perchè quando Giovanni in disparte le mette le mani addosso la Zerlinetta urla come una ossessa, richiamando l'attenzione di tutti, e allora lui da la colpa al povero Leporello, che, quando è libero dal lavoro alla Scala, fa pure il cameriere da Giovanni.
Atto secondo
Giovanni e Leporello scappati dalla festa errando per le vie notturne, si recano al Motel di Elvira e Giovanni pensa subito di fare uno scambio di coppia, Leporello si vestirà con i suoi pantaloni (ma le calze no, che schifo) e si farà Elvira e Giovanni in veste da servitore si farà la cameriera.
Ma la cosa non funziona bene per entrambi, Elvira è una rompi, si capisce perchè Giovanni l'ha piantata, con lei Leporello dopo "un'ora circum circa" che ci prova non è ancora riuscito a concludere, mentre Giovanni si mette in disparte a palpeggiarsi la servetta, che come modella è uno schianto, e si gode in disparte, come se fosse in teatro, le disavventure di tutti gli altri che se la prendono tra di loro.
Il povero Ottavio, come al solito, parla al vento non lo sta mai a sentire nessuno, quando attacca lui a parlare tutti se ne vanno,
Quando finalmente Leporello e Giovanni si ritrovano, una spettatore incazzatissimo dal palco reale con voce tonante gli urla "di ridere finirai pria dell'aurora", ovvero ma la vuoi piantare con sti casini e te ne vai a casa a dormire.Giovanni non si scompone ma anzi lo invita a cena.
A cena poverino c'è un sacco di roba da mangiare, vino buono, dall'Italia un bel Marzemino, ma un fagiano non ce la fa da solo a mangiarselo, per fortuna il Leporello che è di servizio anche questa sere se ne "sgagna" (termine dialettale per dire se ne trangugia) un bel boccone.
Ma come si fa a stare tranquilli, la moglie a chiedergli di riprenderla, e quando capisce che è inutile e se ne va incontra quello spettatore incazzato che altri non è che il padre di Elvira, lui è a dieta, non si pasce di cibo mortale e dice a Giovanni di venire lui a cena, ma Giovanni al pensiero di quello che si potrebbe mangiare gli vengono i brividi e una acidità di stomaco tremenda quando Commendatore gli mette in pancia il suo fioretto.
Fumo ed effetti speciali e Giovanni si eclissa ... e tutti ci credono, la moglie andrà in convento, Elvira a cercarsi amanti nuovi tanto Ottavio aspetterà ancora un anno almeno, e Leporello non si scompone troverà ancora qualche servizio da fare per sbarcare il lunario ....
... ma Giovanni, che ha organizzato tutta la messa in scena, se la ride alle loro spalle e partirà alle ricerca di nuove avventure.
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