VERDI E' COME IL MAIALE
DI LUI NON SI BUTTA VIA NULLA
Archivisti presso l'Istituto Americano per gli Studi verdiani hanno scoperto anni fa un documento che getta nuova luce sull'attività di Verdi, poco prima della composizione della sua ultima opera, Falstaff.
In una lettera dell'editore Giulio Ricordi a Verdi in data 22 agosto 1890, il Ricordi si congratula con Verdi sul successo del lancio di una nuova attività: la vendita di carne di maiale preparata nella fattoria del compositore, Sant'Agata.
Ricordi, dopo aver acquistato una spalla di maiale con "G.V.marchio", riferisce di aver trovato il prezzo "un po' salato", ma dopo avere assaggiato la carne squisita disse anche che avrebbe pagato "né una lira di più, né una lira di meno".
Questo secondo il documento "Nuovo Verdi scoperto" di Martin Chusid (newsletter Verdi XX [1992] pag. 23).
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