2014_03_21 Ricaldone celebra con un concerto il compleanno di Luigi Tenco

Venerdì 21 marzo 2014_03_21 ore 21:00
Teatro Umberto I Via Roma,  Ricaldone (Al)

Tenco & De André. Lunga storia di una breve amicizia

Il 21 marzo 1938 nasceva Luigi Tenco. Ricaldone, il comune in provincia di Alessandria dove Tenco visse prima di trasferirsi a Genova, ha deciso di celebrarne il “compleanno” con uno spettacolo dedicato all'amicizia del cantautore con Fabrizio De André.
Il recital, intitolato “Tenco & De André. Lunga storia di una breve amicizia” andrà in scena, appunto, il 21 marzo 2014, alle 21, nel Teatro Umberto I di Ricaldone (Al). 
In scena ci saranno Elena Buttiero (pianoforte, voce, narrazione), Claudio Sanfilippo (voce, chitarra, narrazione) e Ferdinando Molteni (voce, chitarra, narrazione).

Lo spettacolo
Luigi Tenco e Fabrizio De André si incontrano di nuovo. E raccontano la loro amicizia. Breve, singolare e intensa. Sulla scena due musicisti – uno che canta Tenco, l'altro che canta De André – e una donna, anche lei musicista, seduta dietro al pianoforte. Forse la ragazza che ballò con Faber sulle note di Quando di Tenco, forse l'ombra di Dalida che attraversò, spezzandola, quell'amicizia.
Si videro poche volte, nella loro vita. De André diceva una ventina, più o meno. Eppure condivisero idee, sentimenti, l'amore per la musica e la poesia. Faber avrebbe detto, tanti anni dopo la morte di Luigi, che senza Tenco lui non ci sarebbe stato.
Questo racconto teatrale, fatto di parole (spesso degli stessi Tenco e De André) e di tanta musica, cerca di rievocare la stagione di quell'amicizia. E l'amore per la musica di due meravigliosi artisti.

Gli artisti

Elena Buttiero è una musicista e docente. Suona pianoforte, spinetta, arpa celtica e ghironda. Ha inciso due album con la formazione Birkin Tree, due con il mandolinista Carlo Aonzo e uno con il trio Arethusa Consortium. Ha effettuato tournée di concerti in tutta Europa, negli Stati Uniti, dove suona regolarmente, e in Canada. Ha di recente preso parte, come pianista, allo spettacolo Luigi Tenco. L'ultima notte diretto e interpretato da Roberto Tesconi. Ha scritto metodi di solfeggio e di didattica pianistica pubblicati dalle Edizioni Carisch.

Claudio Sanfilippo nel 1985, dopo le prime esperienze dal vivo viene invitato da Amilcare Rambaldi a partecipare al Club Tenco. Nello stesso periodo inizia la sua attività di autore per altri interpreti. Dal 1986 a oggi le sue canzoni sono state cantate – tra gli altri – da Mina, Eugenio Finardi, Pierangelo Bertoli, Cristiano De André, Carlo Marrale (Matia Bazar), Cecilia Chailly, Donati, Lu Colombo, Michael Girard, e dai tenori Salvatore Licitra e Marcelo Alvarez. Ha scritto anche canzoni per bambini, uscite nella collana di Genonimo Stilton. Ha pubblicato quattro album, tra cui “Stile libero” (premiato con la Targa Tenco).

Ferdinando Molteni ha pubblicato una ventina di volumi per case editrici come Vallecchi, Electa, Arcana. Ha scritto e scrive di cultura sul Secolo XIX di Genova, sul Foglio di Giuliano Ferrara e su Diario di Enrico Deaglio. Il suo ultimo saggio è “Controsole. Fabrizio De André e Creûza de mä” (Arcana). Per Massimo Ghini ha scritto il testo “La strana morte di un cantautore” (in onda su Raidue nella serie “Delitti rock”) e per Roberto Tesconi l'atto unico “Luigi Tenco. L'ultima notte” (De Ferrari Editore). Ha tenuto concerti in Italia, Svizzera, Francia e Stati Uniti. Ha inciso un album con il trio Arethusa Consortium. L'ultimo disco, registrato con Elena Buttiero, s'intitola “Saluti dall'Italia”.

Il TEATRO
Il Teatro Umberto I è un piccolo teatro da 100 posti. L’edificio, un fabbricato in muratura a pianta rettangolare, è stato costruito alla fine del XIX secolo. L’aspetto esterno è molto semplice: la facciata principale presenta elementi decorativi con risalti a frontone ed è intonacata, le altre sono in mattoni a faccia a vista. La copertura è a tetto, con travata portante in legno e tegole.
La sala interna è davvero graziosa, non a torto viene definita una piccola bomboniera.Ric_tea_Palc
Il palcoscenico, demolito nell’immediato dopoguerra per aumentare la capienza della sala, che in quel periodo era diventata sala cinematografica, è stato ricostruito pochi anni fa riproducendo il più possibile le condizioni originali.
Le logge del piano superiore, che corrono su tre lati, sono in legno con pilastrini portanti in ghisa.
Dopo anni di inattività, l’edificio è stato recentemente ristrutturato e riaperto al pubblico.

LA SOCIETA’ DEL TEATRO
La società del teatro di Ricaldone venne costituita nel lontano 1886 mediante una libera sottoscrizione alla quale parteciparono tutti gli abitanti del paese, dando un raro esempio di compartecipazione corale di una popolazione per una finalità culturale.
A tutt’oggi, la composizione della Società è basata su 288 quote sociali, ripartite tra oltre un centinaio di famiglie ricaldonesi, ma anche molte famiglie emigrate od oriunde che hanno mantenuto legami con il paese d’origine.
Il Teatro alle sue origini dava ospitalità a quelle piccole compagnie di spettacolo che a cavallo tra il XIX e il XX secolo percorrevano l’Italia vivendo d’arte e di stenti.
Da quando è stato riaperto, l’attività principale è imperniata sulla prosa e vi vengono regolarmente presentate commedie sia in lingua che in dialetto piemontese, ma non mancano spettacoli musicali, sia musica classica che leggera, grazie all’ottima acustica della sala.

Nessun commento:

Posta un commento

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)