2013_07_29 MAM Milano Arte Musica in due serate le Suite inglesi nella interpretazione di Ottavio Dantone

a Milano, dal 16 luglio al 29 agosto 2013
La settima edizione di Milano Arte Musica prosegue con altri due appuntamenti.

Lunedì 29 luglio 2013_07_29 ore 18.30 e ore 20.30
Chiesa di San Bernardino alle Monache 
Via Lanzone 13, Milano 
J. S. Bach: Le Suites Inglesi n. 1-2-3
Ottavio Dantone, clavicembalo

Martedì 30 luglio 2013_07_30 ore 18.30 e ore 20.30
Chiesa di San Bernardino alle Monache 
Via Lanzone 13, Milano 
J. S. Bach: Le Suites Inglesi n. 4-5-6
Ottavio Dantone, clavicembalo 

Biglietti
29 e 30 luglio posto unico 10 Euro 

Non più alla testa dell’Accademia Bizantina, ma come solista al clavicembalo, Ottavio Dantone torna per la sesta e la settima serata dell’edizione 2013 di Milano Arte Musica. Lunedì 29 luglio (ore 18.30 e ore 20.30) e martedì 30 luglio (ore 18.30 e ore 20.30) ascolteremo in due serate (ciascuna in doppio turno) l’esecuzione completa delle 6 Suites Inglesi di Johann Sebastian Bach nella tranquilla chiesa di San Bernardino alle Monache (via Lanzone 13).

Il periodo di Köthen (1717-1723), particolarmente fecondo nell’attività compositiva di Bach, vede anche la nascita del Clavicembalo ben temperato e delle due serie di Suites per tastiera. Le attribuzioni di francesi e inglesi furono adottate successivamente con motivazioni oggi ancora incerte.
La successione tonale delle Suites inglesi (La magg. - La min. - Sol min. - Fa magg. - Mi min. - Re min.), secondo il gusto dell’artificio allusivo di Bach, costituiscono l’inizio del corale Jesu, meine Freude (La-La-Sol-Fa-Mi-Re). 
Le Suites inglesi si distinguono dalle Suites francesi soprattutto per la presenza di un Prélude. A parte il primo, che è di sole 37 battute e in tempo di Giga (12/8), gli altri Préludes sono assai ampi (tra le 108 e le 213 battute) e concepiti nello stile del concerto italiano con alternanza di tutti e solo, ma con grande varietà di strutture formali. Nel Prélude della VI suite una breve sezione in stile di fantasia (37 battute) precede l’ampia sezione in forma di concerto.
Le danze sono tutte di chiaro stile francese. Ogni Suite ha una sua particolare successione di danze ad arricchire e variare la successione di base comune (Allemande - Courante - Sarabande - Gigue). Nella I e nella II entra la Bourrée; nella II e nella VI la Gavotte; nella IV il Menuet; nella V il Passepied. 
In queste Suites Bach, attraverso la risorsa del double o della versione ornata della stessa danza, sviluppa fino all’estremo l’arte dell’ornamentazione come intensificazione espressiva, senza però mai privare la scrittura della danza dell’apporto della sapienza contrappuntistica, usandone le caratteristiche tecniche retoriche. Evita così la banalità di una scrittura accademica delle danze, profondendovi un caleidoscopio di invenzioni: si ascolti con attenzione la chiusura della Giga dell’ultima Suite.

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