2012_06_16 Città ideale in tono minore ad Abbiategrasso

Una edizione di Città ideale che si è rinnovata ad Abbiategrasso nella giornata e serata di sabato 16 giugno 2012, un programma di eventi che si sono protratti sino oltre la mezzanotte ma che hanno visto un giro di pubblico piuttosto svogliato seguire le varie proposte in luoghi al chiuso o sotto portici e per la via come nella più consolidata tradizione di questa manifestazione ma che ha perso molto del lustro anche solo rispetto alla precedente edizione 2011.
Abbiamo seguito il saggio di danza alla EX Chiesa della Annunciata che è iniziato dopo molte difficoltà dovute all'impianto elettrico che ci ha ormai abituato alle improvvise interruzioni e che è andato molto oltre l'ora di durata prevista.
E' piuttosto intrigante scoprire che i programmi delle scuole di danza locali si siano così contaminati (positivamente) inserendo danze di culture diverse, dalla prima parte dedicata alla Spagna con Sevillanas, Caracoles, Tango alla seconda parte molto più articolata e meglio ritmata rispetto alla prima.
Un gruppo di allieve di diverse fasce di età (assenti i maschietti) hanno dato vita a ricostruzioni molto curate di danze del ventre, danze con tamburello, la danza nuziale dei candelabri con uno sfoggio di costumi degno di professionisti. Oltre alle allieve anche alcune insegnanti e danzatrici ospiti che si sono esibite in numeri solistici. Di seguito alcune immagini della serata.

I bambini in prima fila si sono goduti lo spettacolo.




Allieve giovani e insegnanti soliste ...






Dalla Spagna all'Oriente ..





Dalla danza del ventre a quella con i cimbali ..



Alla danza nuziale con i candelabri ..



Molto scenografica e tecnicamente difficile per l'equilibrio richiesto ...



Pure i piccolissimi spettatori si sono divertiti ...



Unico difetto è stata a mio parere una amplificazione intollerabile con un volume di suono che ha UCCISO le musiche rendendole irriconoscibili rispetto alla bellezza dei suoni "acustici" che si sarebbero potuti apprezzare, un esempio il suono bellissimo delle basi usate in piazza Castello dalla spettacolo Carillo, una specie di carillon meccanico dove gli attori hanno mimato come fossero automi una parodia della famosa Carmen di Bizet ma in quel caso l'amplificazione era ottima con un cura nel timbro che dava la giusta importanza alla bellezza del suono.

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