2011_04_26 Teatro Libero Milano

Martedì 26 aprile 2011_04_26 ore 21.00
Teatro Libero
via Savona 10, 20144 Milano
dal 26 al 30 aprile 2011
PAPPAZZUM
'70 MI DA' TANTO
memorie dei mitici anni '70
testo e regia di Eugenio Allegri
allestimento scenico di Lucia Giorgio
disegno luci di Ivo Ghignoli
PRENOTAZIONI
È possibile prenotare nelle seguenti modalità:
via e-mail scrivendo a biglietteria@teatrolibero.it
chiamando allo 02 8323126

Approdano a Teatro Libero i Pappazzum con uno spettacolo musicale di eccezione per rievocare l'immaginario degli indimenticabili anni '70
Si chiamano Pappazzum, un nome onomatopeico che evoca atmosfere circensi e festose.
La banda del paese? Per certi aspetti si. Una sgangherata fanfara balcanica? Anche.
Ma forse i Pappazzum, sono semplicemente… i Pappazzum. Per scoprirli ecco il loro spettacolo, evoluzione di un progetto nato in strada a contatto con il pubblico di mezza Italia.
Grazie alla sapiente guida di Eugenio Allegri, la carovana dei Pappazzum raggiunge ora, con una virata decisa, l'immaginario degli anni '70, dal look demodé (pantaloni a zampa, stivaletto d’ordinanza, camicia colorata con colletto a punta) alle evocazioni beat, dagli echi della dance music all’invasione degli elettrodomestici.
Fanno sorridere si, ma la scrittura di Allegri muove sottilmente anche altre corde, entrando quasi proustianamente nella memoria di quegli anni irripetibili tra ironia, inquietudini, fermenti sociali e politici: si permette qui e là tributi cinematografici (Arancia Meccanica, Easy Rider, Brazil), accende veri e propri flash fotografici sulla guerra in Vietnam, gli anni di piombo, i Mondiali in Messico, evoca lo sparo assassino a John Lennon, regala immagini “cult” (dal Carosello allo strip della Fenech), infine ci unisce in un comune sentimento, quasi di malinconica resa. Una salto, anzi una capriola a ritroso, nella quale i Pappazzum si cimentano alla loro maniera: surreali e imprevedibili, anti-convenzionali e irridenti, stralunati e giocosi…
La musica è collante fondamentale di questo percorso: i Pappazzum in verità gli strumenti li suonano, ma si divertono anche a cambiarne completamente la funzione (il paragone d’obbligo è con la Banda Osiris): danno vita ad improbabili balletti, improvvisano una inguardabile break-dance, diventano un “corpo unico” e poi si “frangono” in svariati sketch per poi nuovamente riunirsi in performance musicali di impatto.
I Pappazzum sono questo: follia e genialità, virtuosismo musicale e improvvisazione…

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