2023_11_09 Il Gala A.M.O. diventa un omaggio a Carlo Coccia dedicatario del teatro novarese

Teatro C.Coccia di Novara

STAGIONE 2023

Giovedì 09 Novembre 2023_11_09 - ore 20.30


GALA AMO - OMAGGIO A CARLO COCCIA
Arie d’opera di repertorio e di nuova composizione
Direttore Vincitore Concorso Internazionale
per Direttori d’Orchestra “Luigi Mancinelli”
Drammaturgia Emanuela Ersilia Abbadessa
Voce narrante Edoardo Siravo
Cast Allievi Accademia AMO
Regia Accademia AMO
Primo quadro – regia di Ilaria Sainato e Giuseppe Trovato
Secondo quadro – regia di Giulio Leone e Vittoria Licostini
Terzo quadro – regia di Erika Chilò ed Enrica Rebaudo

Teatro Coccia, Novara

Giovedì 9 Novembre 2023 alle 20.30 va in scena Omaggio a Carlo Coccia. 
Una nuova opera dedicata ai 150 anni dalla scomparsa del Maestro Carlo Coccia
OMAGGIO A CARLO COCCIA. Una vita in tre quadri
Produzione di Accademia dei Mestieri d’Opera del Teatro Coccia AMO
Una vita in tre quadri, opera in un atto, su drammaturgia e libretto di Emanuela Ersilia Abbadessa, che vanta la partecipazione straordinaria dell’attore Edoardo Siravo nel ruolo del maestro Carlo Coccia. 
Direzione d’Orchestra del Maestro Camilla Rossetti, in buca l’Orchestra Classica di Alessandria.

Lo scoro 13 Aprile sono ricorsi i 150 anni dalla scomparsa del Maestro Carlo Coccia a cui è intitolato il Teatro di Novara, la programmazione d’Opera della Stagione 2023 celebra questa commemorazione e questo importante artista con una nuova produzione frutto del lavoro dell’Accademia dei Mestieri d’Opera del Teatro Coccia AMO.
L’opera è il risultato dell’intenso e proficuo impegno dell’Accademia dei Mestieri dell’Opera del Teatro Coccia, che ne firma totalmente il progetto: dalle composizioni originali e rielaborazioni orchestrali alla regia, dall’allestimento di scene e costumi al cast degli interpreti. Coinvolgendo in tutto circa 40 allievi, coordinati e supervisionati dai professionisti docenti AMO: Marco Taralli (composizione), Claudia Mariano (maestri collaboratori), Deda Cristina Colonna (regia), Paoletta Marrocu e Giovanni Botta (canto lirico), Helenio Talato (tecnici macchinisti), Ivan Pastrovicchio (tecnici luci), Silvia Lumes (sartoria), Rosalia Visaggio (trucco e acconciature).
La pièce ripercorre i momenti più significativi della storia del melodramma attraverso gli occhi del grande compositore nato a Napoli nel 1782 che, tra il serio e il faceto, svela “convenienze e inconvenienze” della scena lirica, vizi e virtù degli interpreti.
Lo spettacolo unisce arie d’opera celebri di Rossini, Cimarosa, Piccinni, Verdi, Donizetti, Mozart e Puccini e composizioni originali, firmate da Giuseppe Guerrera, Davide Sebartoli, Lorenzo Sorgi, giovani compositori della classe di composizione di Marco Taralli.
Una trittico il cui fil rouge è appunto la figura di Carlo Coccia, impersonato da Edoardo Siravo, testimone e narratore della scena lirica.
► Nel primo quadro, Coccia, in un caffè napoletano, si intrattiene con una giovane cameriera e un militare suo amante (figure tipiche dell’opera buffa partenopea): sono gli anni in cui la Scuola musicale napoletana è al suo apice e Coccia stesso, in questa scena, rivive e fa rivivere i fasti dell’epoca attraverso la musica e il serenatismo.
► Nel secondo quadro vede Coccia immerso nell’atmosfera del teatro lirico ottocentesco: è nell’ambiente che gli è più consono e lì, al braccio di un soprano che riveste il ruolo della primadonna archetipica, discute con un giovane compositore che spera di far fortuna in quel mondo e diventare celebre come i quattro grandi operisti. Ad apertura di questa scena, è incastonato l’Inno a Carlo Alberto composto da Carlo Coccia nel 1847.
► Nel terzo quadro dello spettacolo si racconta invece l’eredità artistica di Carlo Coccia e di quanti come lui hanno dato vita al teatro lirico. Insieme a lui sono in scena due cantanti nelle vesti di due giovani del pubblico novarese che si appassionano all’opera e scoprono la bellezza del melodramma. È questo il momento in cui Carlo Coccia può dirsi soddisfatto e può uscire di scena con un monologo scritto da Siravo in cui, come un maturo Falstaff, si guarda indietro e trae le sue considerazioni. 

Teatro Coccia

Via Fratelli Rosselli 47
28100 NOVARA
Orari biglietteria:
da Martedì a Sabato, esclusi i festivi,
con orario continuato 10:30 - 18:30
Contatti
Tel. +39 0321 233201
E-mail biglietteria@fondazioneteatrococcia.it
Biglietteria online
www.fondazioneteatrococcia.it

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