Siamo giunti alla fine dell'anno e riprendono gli appuntamenti con Ghislieri Musica per la rassegna che presenta a Vigevano la Fondazione di Piacenza in Vigevano con la direzione artistica del maestro Giulio Prandi. Lo scorso anno gli appuntamenti si erano intitolati "Natale sotto la torre" quest'anno si presentano senza un titolo preciso ma come continuazione di quelli tenutisi a Vigevano prima della estate.
In aprile e maggio - 2023 - abbiamo visto tornare a Vigevano nel secondo appuntamento l'Ensemble Puracorda, nel primo appuntamento del 16 aprile abbiamo conosciuto l'Ensemble madrileno l'Apothéose e nell'ultimo del 27 maggio a San Dionigi si è tenuto il bel concerto di Marco Saccardin, tiorba e voce (baritono). Arrivati a novembre il primo appuntamento sarà domenica 12 novembre 2023 ma non in Auditorium San Dionigi bensì alla Cappella dell’Istituto Pio Negrone ed alle ore 21.
Renato Cadel, direttore Schola Gregoriana Ghislieri con l'accompagnamento di Maria Cecilia Farina all'organo presenterà "HEURE MYSTIQUE: Il Canto gregoriano e gli organisti della Schola Cantorum".
Domenica 17 dicembre lo stesso maestro Giulio Prani dirigerà, in Auditorium San Dionigi alle 17.00 il Coro e Ensemble Universitario del Collegio Ghislieri in un programma dal titolo che evoca purtroppo i problemi che vediamo nella situazione climatica attuale "NATURA MATRIGNA, NATURA AMICA". Sarà il primo concerto di Ensemble e Coro Universitario insieme per celebrare la Natura attraverso citazioni in musica attraverso i secoli.
Musica a San Dionigi 2023
Festival di Natale
Direzione artistica Giulio Prandi
In collaborazione con il Centro di Musica Antica Ghislieri
INGRESSO GRATUITO
Domenica 12 Novembre 2023_11_12 ore 21.00
Vigevano, Cappella dell’Istituto Pio Negrone
HEURE MYSTIQUE
Il Canto gregoriano e gli organisti della Schola Cantorum
Schola Gregoriana Ghislieri
Renato Cadel, direttore
Maria Cecilia Farina, organo
(Italia, 8 musicisti)
Vexilla regis, stendardi regali; Arbor una nobilis, il più nobile fra tutti gli alberi. Con queste parole mistiche e trionfali, Venanzio Fortunato (530-607) descrive gli instrumenta passionis e in particolare il legno della Croce. Del poeta tardo-antico (vescovo di Poitiers, venerato come santo) sono i due inni dedicati alla Croce che ancora oggi risuonano nella liturgia della Settimana Santa: il Vexilla regis e il Crux fidelis. Questi due capolavori di poesia innodica non sono però nati per l’attuale collocazione liturgica, bensì per una circostanza solenne del 569: l’arrivo a Poitiers di una reliquia della Croce, donata dall’imperatore d’Oriente a Radegonda, la regina dei Franchi ritiratasi a vita claustrale.
Lungo il Medioevo e nell’Ancien Régime, le reliquie della Passione furono un costante emblema delle dinastie regnanti: dalla corona di spine custodita dai re francesi alla Sainte-Chapelle, ai vasi del sangue di Cristo dei Gonzaga, fino alla Sindone in casa Savoia. La storia di queste reliquie si intreccia dunque con quella del potere, nei tempi in cui la politica cercava una legittimazione sacrale.
Fondamento patristico di questo legame è l’orazione che S. Ambrogio tenne nel 395 per le esequie dell’imperatore Teodosio. Volendo sancire il dovere dell’imperatore di difendere la fede cattolica, il vescovo di Milano narrò la storia di Elena madre di Costantino, che aveva ritrovato la croce e i chiodi della crocifissione, uno dei quali sarebbe stato fuso nel diadema imperiale. Si tratta dell’attestazione più antica del racconto dell’inventio crucis, che diverrà una leggenda diffusa lungo tutto il Medioevo e immortalata negli affreschi di Piero della Francesca ad Arezzo.
Fino al Concilio Vaticano II, il calendario presentava due festività per la Croce: l’Invenzione (il ritrovamento da parte di S. Elena) il 3 Maggio e l’Esaltazione il 14 Settembre, data in cui si ricordavano la fondazione della basilica costantiniana presso il Golgota (335) e il ritorno della Croce in Gerusalemme nel 630 dopo il furto da parte dei Persiani.
Il programma del concerto si ispira a queste vicende storiche, attingendo alla tradizione del Canto gregoriano. Proponiamo così gli inni di Venanzio Fortunato e alcune antifone dell’Ufficio dell’Invenzione, dove sono citate la leggenda di S. Elena e le sue parole di adorazione davanti al legno ritrovato (O crux benedicta). Sono infine presenti dei canti comuni alle liturgie dell’Esaltazione e della Settimana Santa, come l’introito Nos autem e il graduale Christus factus est.
Domenica 17 Dicembre 2023_12_17 ore 17
Vigevano, Auditorium di S. Dionigi
NATURA MATRIGNA, NATURA AMICA
Coro e Ensemble Universitario del Collegio Ghislieri
Gli appuntamenti vigevanesi fanno parte del festival che si tiene a Pavia dove saranno eseguiti:
Lunedì 13 novembre, ore 21:00 - Basilica di S. Pietro in Ciel d'oro -PAVIA
VEXILLA REGIS
Il Canto gregoriano e il culto delle reliquie
SCHOLA GREGORIANA GHISLIERI
Maria Cecilia Farina, organo Lingiardi op. 266
Renato Cadel, direttore
Concerto in occasione del XIII centenario della traslazione delle reliquie di S. Agostino.
Mercoledì 15 novembre, ore 21:00 - Aula Magna del Collegio Ghislieri - PAVIA
ANTOLOGIA CAMERISTICA N.3
Musiche di Haydn,Mozart, Rossini, Leclair
ENSEMBLE UNIVERSITARIO DEL COLLEGIO GHISLIERI
Carlo De Martini, Maestro concertatore
Concerto in ricordo di Elio Cannillo
Biglietti presto in prevendiita su Vivaticket e in vendita la sera dello spettacolo.
Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri
Piazza Ghislieri 5 27100 Pavia
+39 0382 3786266
musica@ghislieri.it
ghislieri.it
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