2022_10_27 Renata Tebaldi se ne ricorda la sua figura umana ed artistica a Vigevano

Vigevano, giovedì 27 ottobre 2022 ore 21.00
In collaborazione con il Museo Renata Tebaldi di Busseto (PR) per "Tebaldi 100"
CENTO VOLTE TEBALDI
Ne parla Giampaolo ZECCARA
presso la sede di ASTROLABIO - Via Riberia, 14 Vigevano
INGRESSO A OFFERTA LIBERA

Un serata in suo ricordo, della "signorina" Renata Tebaldi, come ebbe a dirmi ella stessa quando la conobbi nel 2002. Entrammo insieme al Teatro alla Scala, che l'avrebbe omaggiata in occasione del suo 80 esimo compleanno, io la incrociai davanti all'ingresso e la salutai ma mi sbagliai chiamandola "Signora Tebaldi" e lei mi corresse subito "Signorina Tebaldi, prego" era rimasta tale per tutta la vita.
Aveva ancora una bellissima figura, sempre con la sua pettinatura impeccabile ed elegante come sempre e come sempre accompagnata dalla sua dama di compagnia.
Fu la prima ed unica volta che la vidi dal vivo e potei parlarle, non l'ho mai ascoltata cantare dal vivo ma almeno l'avevo avvicinata. Mentre la "Maria" non la vidi mai ne ascoltai mai dal vivo.

Inghippo dell'ultimo momento la serata slitta appunto al 27 rispetto alla prevista data del 20 ottobre.

"Festeggiamo Renata Tebaldi nell’anniversario della nascita (1 febbraio 1922) della più grande cantante lirica italiana ed una delle più eclatanti espressioni artistiche della storia del Melodramma nel Mondo.
Era bella, professionale, maestosa e dalla voce d'angelo, anzi “la” voce d’angelo, come la definì Arturo Toscanini, qualifica che le rimase per antonomasia.
Considerata la più bella voce lirica del dopoguerra, ampia e calda, dal timbro sopraffino, grande musicalità e scuola irreprensibile. Il suo repertorio, senza essere sterminato, toccò anche Rossini (Assedio di Corinto, Guglielmo Tell) e Wagner (Lohengrin, I Maestri Cantori, Tannhauser) sempre cantato in italiano.
Per non intaccare la bellezza proverbiale della sua voce, evitò il francese per non assumere intonazioni nasali, il tedesco per non prendere suoni gutturali. Eccelse nei ruoli lirici della fine del XIX secolo, sia di Verdi, Boito, Catalani sia della Giovane Scuola: Puccini, Giordano.
Insieme all'esperto di musica classica e operistica Giampaolo Zeccara, ricorderemo Renata anche con alcune proiezioni di spezzoni d'opera e interviste dell'epoca, nella nostra sede." Presentazione di Astrolabio.

Dopo una importante carriera che la vide osannata nei più importanti teatri d'opera della sua epoca, tanto da acquistarsi l'appellativo di MISS SOLD OUT (Signorina Tutto Esaurito) perchè quando cantava lei i teatri erano sempre pieni, nel 1976 il declino si fece sentire e arrivò ad annullare il suo penultimo concerto quando già il pubblico era in sala. Purtroppo era già tardi perchè la sua "voce d'angelo" come fu chiamata si era incrinata pericolosamente creando imbarazzo nel folto pubblico dei suoi fan che l'avrebbero preferita inossidabile nel tempo.
Era 16 gennaio 1976: Renata torna in America per un concerto alla Carnegie Hall. Quando inizia a cantare, Renata si rende conto che la voce non risponde, aveva contratto un raffreddore. Annuncia che non può cantare. “Sing anything you want!”, grida il pubblico supplichevole, risponde Renata “ I can’t sing tonight, forgive me. But I will come back”. Torna a cantare il 19 febbraio. Fu un recital magico. Quella sera Renata aveva dato l’addio al pubblico americano. Tornata in Italia il 23 maggio, la Scala mise in programma un recital di Renata, che devolse il suo cachet ai terremotati del Friuli. Cantò arie di Gluck, Mascagni, Tosti, Wolf Ferrari, Verdi, Rossini. Sette bis. L’ultimo: “Non ti scordar di me.

Scomparve il 19 dicembre 2004, ed è sepolta nel cimitero di Mataleto, Langhirano (Parma).


L'informatore Week End 28/02/2002 Pag. 58
Oggi a Milano viene presentato un volume sulla Tebaldi
Buon compleanno Renata, voce d'angelo della lirica.
Gli anni di una signora non si dovrebbero mai dire e noi non li diciamo, ma è bello che sia ancora tra noi e che insieme si possa oggi festeggiarla. Già qualche giorno fa a Milano era stato organizzato un incontro per lei, ma la sede scelta oggi è sicuramente quella più adatta a ricordare e manifestare il grande affetto che tutto il pubblico della lirica tributa a Renata Tebaldi. 
Oggi pomeriggio alle 18 si tiene nel ridotto del Teatro Alla Scala, un incontro per presentare il volume “Omaggio a Renata Tebaldi” a cura di Paolo Isotta. Questo avvenimento, esaurito da tantissime richieste, testimonia che la “voce d’angelo”, come fu definita, ancora oggi non è stata dimenticata. 
Dal suo debutto nel suo primo concerto ufficiale ad Urbino dove venne diretta nientemeno che da Riccardo Zandonai, inebriato dalla voce della ragazza, divenne una regina della scena lirica per un lungo periodo del novecento. Nell'ultimo trentennio sono apparse delle ottime interpreti e alcune hanno ottenuto una discreta fama, ma niente di paragonabile alle due grandi divine Maria Callas e Renata Tebaldi, che ai tempi del loro massimo fulgore accesero gli animi delle opposte fazioni di sostenitori dell’una e dell’altra; pare comunque che personalmente non furono mai nemiche. 
Entrambe ebbero un partner vocale con il quale fecero coppia fissa “sulle scene” la Callas con Di Stefano e la Tebaldi con Del Monaco. Di lei un grande critico, Rodolfo Celletti ha scritto “ricordo certi effetti di rinforzamento della Tebaldi, attaccava pianissimo taluni acuti e attraverso l’intensificazione giungeva a risonanze stupefacenti”. Dotata di un timbro di voce molto bello seppe anche affrontare un repertorio molto adatto alle sue qualità vocali. Le sue registrazioni discografiche sono ancora esempi di riferimento per tanti giovani cantanti. Buon compleanno Renata. [Mario Mainino]

Questo l'articoletto che scrissi collaborando allora con L'INFORMATORE VIGEVANESE.

TEBALDI100
Renata Tebaldi, La Voce Di Puccini



Una vita molto esibita


Definire “DIVA” Renata Tebaldi, una delle più famose “primedonne” dell’opera, non è del tutto pertinente se alla parola “DIVA” si attribuiscono le caratteristiche che il luogo comune le impone: l’esibizione imperiosa di una supremazia, il capriccio fatto arte, una vita che con astuzia si discosta da quella piatta delle mortali, amori che possano affollare le cronache forse più delle cronache di eccelse interpretazioni.
A questa stregua la Tebaldi non è stata una “DIVA”: Renata è stata musica fatta voce. Può sembrare questa una affermazione riduttiva o di eccessiva ammirazione se non rispecchiasse la realtà. Naturalmente schiva, non timida, la Tebaldi ha riservato la sua statuaria bellezza alle sue eroine musicali, custodendo gelosamente la privatezza e impedendo intrusioni di qualsiasi tipo nella sua vita di donna: questo, talvolta, anche a scapito della sua immagine che il pubblico avrebbe forse preferito consona ai canoni del “divismo” di maniera. Ma il fascino di una voce imparagonabile e la sapienza di musicista hanno fatto comunque della Tebaldi la “DIVA” che tutto il mondo ha osannato e che oggi rimpiange.
Il peso storico che la sua grande Desdemona, la sua tragica Tosca, la sua struggente Mimì, la sua appassionata Manon hanno assunto: esempi per il futuro, indelebili ricordi per chi ha avuto la fortuna di udirne l’esecuzione da quella voce che dell’angelo aveva il suono e della donna il cuore.
Tratto da:
https://www.museorenatatebaldi.it/tebaldi-100/il-programma-delle-manifestazioni/
Info: 338.4890594 | 0524.97870 | info@museorenatatebaldi.it

Ma Renata Tebaldi è legata alla città di Vigevano che le assegnò la SCARPA D'ORO 1957 (l'anno dopo averla assegnata a Maria Callas) così nel gennaio del 1957 Renata Tebaldi fu immortalata a Palazzo Esposizioni di Vigevano con le scarpette ricevute in dono dalla Città in occasione delle Fiera Internazionale della Calzatura.

Nella foto dei F.lli Dainesi, Renata Tebaldi con le Scarpette d'oro
(Foto liberamente disponibile nel web)




 

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