Dal 15 al 20 gennaio 2019
Sala Shakespeare, Elfo Puccini
MAR-SAB 20.30 / DOM 16.00
TEMPO DI CHET La versione di Chet Baker
testo Leo Muscato e Laura Perini
musiche originali Paolo Fresu
regia Leo Muscato
con Paolo Fresu, tromba
Dino Rubino, piano
Marco Bardoscia, contrabbasso
e con gli attori Alessandro Averone, Rufin Doh, Simone Luglio, Debora Mancini,
Daniele Marmi, Graziano Piazza, Mauro Parrinello, Laura Pozone
produzione Teatro Stabile Di Bolzano
Martedì 15 Gennaio 2019_01_15
Mercoledì 16 Gennaio 2019_01_16
Giovedì 17 Gennaio 2019_01_17
Venerdì 18 Gennaio 2019_01_18
Sabato 19 Gennaio 2019_01_19
Domenica 20 Gennaio 2019_01_20
Chet Baker rivive in un progetto che fonde scrittura drammaturgica e partitura musicale, creando un flusso organico di parole, immagini e note che fanno dialogare un eccezionale cast di attori e musicisti e rievocano lo stile di questo jazzista maledetto e leggendario.
Paolo Fresu alla tromba, Dino Rubino al piano, Marco Bardoscia al contrabbasso affiancano gli attori Alessandro Averone, Rufin Doh, Simone Luglio, Debora Mancini, Daniele Marmi, Graziano Piazza, Mauro Parrinello, Laura Pozone.
La regia di Leo Muscato modula un incessante oscillare tra passato e presente, che fa affiorare fatti ed episodi disseminati lungo l’esistenza di Chet Baker, da quando bambino suo padre gli regalò la prima tromba, fino al momento prima di volare giù dalla finestra di un albergo di Amsterdam.
«Un jazz club, racconta Muscato. L’assolo straziante di un trombettista fa esplodere applausi e schiamazzi che ben presto si trasformano in qualcosa che assomiglia a un ricordo, o a un sogno. Appare un uomo con la testa riversa sul bancone del bar: è Chet Baker, uno dei miti musicali più controversi e discussi del Novecento, il grido più struggente del ventesimo secolo.
Ogni apparizione apre il sipario su una fase della vita dell’artista, che ha passato molti periodi lavorando e vivendo in vari luoghi d’Italia, facendo emergere anche il sapore di epoche diverse, di differenti contesti socioculturali e visioni del mondo. Si delinea la figura del grande trombettista, che fra sogni, incertezze, eccessi ha segnato una delle pagine più importanti della storia della musica».
«Se la sua vita e la sua morte sono ancora oggi avvolte dal mistero, la sua musica è straordinariamente limpida, logica e trasparente, forse una delle più razionali e architettonicamente perfette della storia del jazz», riflette Fresu. «Analizzando tutti i suoi assolo è raro trovarvi una nota fuori posto. L’impressione è di essere davanti a una struttura ideata con estrema chiarezza, dove ogni suono si incastra in un ricco mosaico assemblato in forme perfette e con tasselli dai colori sgargianti che bene si amalgamano tra loro. Ci si chiede dunque come mai la complessità dell’uomo e il suo apparente disordine (conflittuale?) abbiano potuto esprimersi in musica attraverso un rigore formale così logico e preciso. Lungi da noi il volere dare risposte».
Sala Shakespeare, Elfo Puccini – Dal martedì al sabato ore 20.30, domenica ore 16:00 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org - Prezzi: Intero € 32.50, Ridotto € 17, Martedì € 21,50 www.elfo.org
Nessun commento:
Posta un commento