Dal 26 Ottobre al 27 Novembre 2016
TEATRO ALLA SCALA - MILANO
Wolfgang Amadeus Mozart
LE NOZZE DI FIGARO
CAST
Il Conte Carlos Álvarez (26, 29 ott. 2, 5 nov.) , Simon Keenlyside (8, 10, 16, 19, 24, 27 nov.)
La Contessa Diana Damrau
Figaro Markus Werba
Susanna Golda Schultz
Cherubino Marianne Crebassa
Marcellina Anna Maria Chiuri
Bartolo/Antonio Andrea Concetti
Don Basilio/Don Curzio Kresimir Spicer
Barbarina Theresa Zisser*
Contadine
Francesca Manzo*
Kristin Sveinsdottir*
*Allieva dell'Accademia Teatro alla Scala
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Direttore Franz Welser-Möst, Michele Gamba (19 nov.)
Regia Frederic Wake-Walker
Scene e costumi Antony McDonald
Luci Fabiana Piccioli
Nuova produzione Teatro alla Scala
Non sono solo io ad essere stato scandalizzato ... NON DAL S.... ORA.... (ovvio che mi bastava già tutto il resto del visto e sentito nel corso degli atti precedenti!) inscenato nel finale atto quarto.
WAM-Nozze ovvero una folle giornata non per il ritmo, non per la vorticosità delle situazioni e la bellezza musicale associata da WAM ai versi di Da Ponte, che creano un meraviglioso tessuto teatrale, poetico, sociale e sentimentale.
Nooooooooo, niente di tutto ciò.
Le situation continuano a cambiare da un inizio classico con la scena della misurazione della camera, al teatro delle maschere con l'apparizione di Balanzone (pardon dottor Bartolo, dottor Bartolo) e Marcellina che restano tali sia in nero che in bianco.
Passano le varie "serve di scena" che fanno una cosa - nuovissima - nel fare le rumoriste a vista e sonorizzare i vari schiaffi che si scambiano durante l'opera, cosa MAI vista prima, ovvio solo per chi entrava in teatro per la prima volta nella sua vita.
Per "par condicio" il Conte sarà in scena seduto in un angolo del palcoscenico quando Figaro "gli canta" il "Se vuol ballare signor contino", e Figaro sarà seduto all'altro lato quando il Conte gli canterà "Vedrò mentr'io sospiro".
Ma la meraviglia della scena "Che soave zefiretto" dove - belle luci però - le due povere stralunate sembrava aspettassero il metrò sulla panchina?
E il finale atto secondo con la finestra incriminata dalla quale Figaro non solo entra ma pure esce con tanto di scala, non Teatro alla Scala, ma una vera scala appoggiata al davanzale, retaggio del futuro Barbiere rossiniano in anticipo di ben trentanni.
E la scena a poco a poco si sporca con oggetti vari sparsi in giro che mi facevano già sobbollire il sangue, quando poi con il dottor Bartolo le serve di scena cominciano a sparpagliare tutto il codice per ogni dove non mi sono tratteno dall'esclamare "Ma questo è un vero letamaio!"
Nella scena del ballo, che eleganza mettere il Conte sotto una scrivania e che trovata poi i fari che inseguono Barbarina alla ricerca della spilla!. Per il finale dell'opera già detto, un pudico cappello tenuto da Susanna a coprirle il volto ci salva dal constatare quando sia dotato il suo Figaro, ma il Conte (trapezzista di passaggio, mutande bianche, nudo il petto, mantello da diavolo volante) si scandalizza eccome e trae dal loro nascondiglio la folla degli smutandati.
Qualcuno mi ha chiesto chi fosse e cosa significasse il suggeritore prima a sinistra poi a destra in veste di vecchietto su di una seggiolina, io l'ho visto come un vecchio Da Ponte che in America segue uno dei suoi meravigliosi spartiti stampati, non so de il regista Frederic Wake-Walker, l'abbia poi immaginato così.
Dirò anche che la RAI ha trasmesso la diretta della prima, con tanto di commenti osannanti alla meraviglia di questa edizione mentre in sottofondo passavano alcuni sonori "Buuuu" che i commentatori hanno ignorato.
La musicalità di Franz Welser-Möst, esperto mozartiano, è stata stupenda, secondo me è andato a lezione da San Giuseppe falegname, che di solito dirige i suoi lavori brandendo la pialla.
Delle voci salvo al 100% il Figaro di Markus Werba e anche Golda Schultz Susanna, sull'altra coppia ho dubbi, non credo che basti invecchiare per poter passare da Susanna alla Contessa, ruolo che Diana Damrau canta per la prima volta e forse ultima, Carlos Álvarez è un Cont)adino più che un Cont)e, persino due arie bellissime come quelle riservate a Cherubino (Marianne Crebassa) vengono quasi sprecate in una messa in scena del genere.
Le nuove Nozze di Figaro "con un cast di stelle" avevano bisogno di nuove e valide pile per brillare, aimè. [by mm]
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