2010_09_05 Ultrapadum doppio ore 16 e 21,15

Festival Ultrapadum 18a Edizione
Domenica 5 Settembre 2010_09_05 ore 16
Lirikabaret
con Pippo Santoanastaso, Claudia Minozzi, Silvia Felisetti, Claudio Corradi  e il Quintetto Cammerton
Palazzo Arnaboldi - Campospinoso (PV)
Ingresso libero
Programma di Lirikabaret
con Pippo Santonastaso, attore
Claudia Minozzi, ballerina
Silvia Felisetti, soprano
Claudio Corradi, tenore
Quintetto Cammerton:
Daniele Greco D'Alceo Fabio Codeluppi, trombe
Dario Venghi, corno
Cristiano Boschesi, trombone
Andrea Affardelli, tuba

PROGRAMMA
J. Offenbach: Champagne
F. Lehar: Tace il labbro
Operetta che passione:Collage
E.De Curtis: Non ti scordar di me
V. Mascheroni :Fiorin Fiorello
M. Frustaci :Sentimental
R. Falvo: Dicitenciello vuje
S. Gambardella: Ninì Tirabusciò
Medley
R. Morbelli: Baciami piccina
C. Bixio : Parlami d'amore
Mariù
D'Anzi Day
Domenica 5 Settembre 2010_09_05 ore 21,15
I got rhythm
Omaggio a George Gershwin
con le voci soliste Brunella Boschetti e Claudio Borroni e il duo pianistico Antonella Moretti e Mauro Ravelli
Direttore e solista: Gilberto Tarocco
Castello di Piazza Vittorio Emanuele - Castello d'Agogna (PV)
Ingresso 10 euro
Doppio appuntamento con il Festival Ultrapadum che domenica 5 Settembre porterà le sue proposte musicali in quel di Campospinoso per poi fare tappa serale a Castello d'Agogna.
Il palinsesto domenicale prevede un primo appuntamento alle 16 a Palazzo Arnaboldi  in quel di Campospinoso con lo spettacolo Lirikabaret, una divertente combinazione di operetta, balletto e cabaret che vede protagonista uno dei comici di punta della televisione italiana degli anni Settanta, Pippo Santoanastaso. Santoanastaso dividerà il palco insieme alla ballerina Claudia Minozzi, al soprano Silvia Felisetti e al tenore Claudio Corradi, accompagnati dal Quintetto di fiati Cammerton (Daniele Greco D'Alceo e Fabio Codeluppi alla tromba, Dario Venghi al Corno, Cristiano Boschesi al trombone e Andrea Affardelli alla tuba).
In programma brani di Offenbach, Lehar, Bixio e D'Anzi.
Per la proposta serale il Festival Ultrapadum si sposta a Castello d'Agogna. Protagonista dello spettacolo sarà George Gershwin: I got rhytm è un omaggio al grande compositore americano autore di capolavori quali Rhapsody in Blue e Porgy and Bess. In scaletta Porgy and Bess Suite, I can't take started, Let's call the whole thing off, Someone to watch over me, They can't take that away from me, I got rhythm Variations e Rhapsody in Blue. Il cortile del Castello sarà lo scenario dove rivivere le atmosfere metropolitane del grande compositore americano grazie alle voci di Brunella Boschetti e Claudio Borroni accompagnate dal duo pianistico composto da Antonella Moretti e Mauro Ravelli, qui diretti da Gilberto Tarocco autore delle elaborazioni di I got rhytm variations e Rhapsody in blue.
Il cortile del Castello sarà accessibile sin dal pomeriggio: è previsto altresì un servizio di ristorazione a partire dalle 19,30 (cena a 10 euro, non è necessario prenotare).
Info per il pubblico
Società dell'Accademia di Voghera, tel: 0383/46918, 335/66.80.112, 349/18.80.328, www.festivalultrapadum.com
Programma del Concerto della

Blue Band.ita, ensemble


I GOT RHYTHM - OMAGGIO A GEORGE GERSHWIN
Direttore e solista:Gilberto Tarocco
Voci soliste: Brunella Boschetti e Marco Carnelli
Duo pianistico:Antonella Moretti e Mauro Ravelli
PROGRAMMA
Porgy and Bess Suite (arr. S. Nestico)
I can't take started (V. Duke - I. Gershwin)
Let's call the whole thing off Voce solista: Claudio Borroni
Someone to watch over me Voce solista: Brunella Boschetti
They can't take that away from me Voci soliste: Brunella Boschetti e Claudio Borroni

I got rhythm Variations (elab. G. Tarocco)
Duo pianistico: Antonella Moretti e Mauro Ravelli

Rhapsody in Blue (elab. G. Tarocco)
Duo pianistico: Antonella Moretti e Mauro Ravelli

NOTA INTRODUTTIVA
Narrano, le cronache, di un giovane George Gershwin che, già famoso e acclamato sia  in America sia in Europa,  crucciandosi per la troppa leggerezza e facilità della propria musica, decise di rivolgersi a un anziano e importante compositore europeo, Maurice Ravel, per approfondire la grammatica dello scrivere accademico.
Il diniego dell'aristocratico musicista francese era prevedibile, dato il carattere assolutamente originale e compiuto dell'opera di Gershwin, che superava con disinvoltura ogni rigida distinzione tra musica "seria" e musica "leggera", celebrando uno smagliante  connubio tra la civiltà musicale del Vecchio Continente, rappresentata dal concerto, dalla sinfonia e dal melodramma, e il jazz, una musica assolutamente giovane, emblema sfavillante del melting pot americano.  
Proprio dallo stupore e dall'entusiasmo per tale irreversibile e unica promiscuità di popoli, storie e culture, nel 1924, era scaturita l'ispirazione per la "Rhapsody in Blue", di cui l'autore stesso aveva detto: "Ho costruito la Rhapsody come una specie di caleidoscopio musicale dell'America, con il nostro miscuglio di razze, il nostro favoloso brio nazionale, i nostri blues, la nostra follia metropolitana."
E, nonostante la musica di G. Gershwin non possa essere riconosciuta come jazz, gli esiti  del suo lavoro di compositore furono un fervido e brillante preludio all'affermazione di questa straordinaria civiltà musicale.   di Antonella Moretti e Mauro Ravelli

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