Corsi & Concorsi = 2009 11 29 Le Buoneparole ad Abbiategrasso

Concorso letterario di "Abbiategusto 2009"
LE BUONEPAROLE
Il concorso è aperto a tutti.
Torna il Concorso organizzato da Iniziativa Donna Abbiategrasso (MI); la firma sull'incipit di quest'anno è di Valeria Montaldi

COME SI PARTECIPA
Occorre scrivere un racconto, di qualsiasi genere letterario, il cui incipit (l'inizio del racconto) è obbligatoriamente quello firmato dalla scrittrice Valeria Montaldi.
Il racconto non deve superare le quattro cartelle dattiloscritte.
I testi manoscritti saranno automaticamente esclusi.
L'autore del racconto dovrà indicare cognome, nome, indirizzo e proprio recapito telefonico.
I racconti dovranno pervenire entro il 15 novembre 2009 all'"Altra Libreria" di via Annoni, 32 ad Abbiategrasso; potranno essere consegnati oppure inviati via e-mail all'indirizzo: altralib@netsys.it.
La premiazione avverrà ad Abbiategrasso domenica 29 novembre 2009 alla presenza di Valeria Montaldi.
Saranno premiati con buoni per l'acquisto di libri tre racconti scelti dalla giuria.
L'autore del miglior racconto sarà premiato anche con un invito per due persone ad una cena offerta dall'organizzazione del concorso che si terrà ad Abbiategrasso e alla quale parteciperà anche l'autrice dell'incipit.
L'INCIPT : LA CASA SUL NAVIGLIO

L'uomo avanzava cauto sul sentiero, fissando stupito il baluginare tremulo che proveniva dalla finestra della casa diroccata. L'erba, coperta da un sottile strato di ghiaccio, scricchiolava sotto le suole pesanti delle sue scarpe vecchie.
Una solitaria raffica di vento gelido bucò la nebbia e portò con sé un suono di campane. Nella chiesa del paese doveva essere cominciata la messa di Natale.
Il guizzo di luce si spense.
L'uomo si fermò. Il Naviglio era a pochi passi, e in tutto quel buio sarebbe bastato mettere un piede in fallo per scivolarci dentro. Rabbrividendo di freddo, strinse più forte il collo della bottiglia che teneva in mano. Sorrise: il vino era di quello buono e gli avrebbe tenuto compagnia per tutta la notte. Con l'altra mano si tastò la tasca del cappotto: era talmente gonfia che l'orlo si era scucito e l'involto con la pagnotta e il mascarpone sporgeva per metà. Lo ricacciò bene in fondo e riprese a camminare.
La luce ricomparve. Guidato dal chiarore, si affrettò verso la casa. Sugli scalini, quasi del tutto invasi dall'erba, si spandeva una bava di luce. L'uomo si nascose dietro la porta scardinata e occhieggiò all'interno.
Disposti su una panca sghemba due moccoli ardevano fiochi: a terra, un'altra candela intonsa aspettava il fuoco. Infagottato in un giaccone più grande di lui, un vecchio era accosciato a gambe incrociate e tentava di accenderla: la afferrava e ci avvicinava il fiammifero, ma quando la fiamma arrivava a sfiorare lo stoppino il tremito violento delle sue mani lo aveva già spento. La donna accucciata al suo fianco si mise a ridere: era una risata roca, greve, benevola. Gli tolse di mano i fiammiferi e accese il cero. Il nuovo bagliore disegnò ombre fluttuanti sul muro.
L'uomo dietro la porta esitò. Cosa ci facevano lì quei due? Perché erano finiti proprio lì, nel suo rifugio? E adesso cosa doveva fare? Entrare e farli sloggiare o passare la notte della vigilia con loro?
Spinse l'uscio e i cardini arrugginiti cigolarono. Il vecchio e la donna sollevarono la testa di scatto. [Valeria Montaldi]
Concorso "Le buone parole" ideato da
Iniziativa Donna con la collaborazione de L'Altra Libreria

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