1990_11_08 Coccia-riscoperto a Savona con Caterina di Guisa

L'informatore vigevanese Anno XLVI N. 43 - giovedì 8 novembre 1990
Con l'opera “Caterina di Guisa”
Riscoperto Coccia

Teatro Chiabrera di Savona, 30.10.1990
Carlo Coccia
CATERINA DI GUISA
opera in due atti di Carlo Coccia, su libretto di Felice Romani. 
Rappresentata per la prima volta il 14 febbraio 1833 al Teatro alla Scala di Milano con esito trionfale.
Enrico, Duca di Guisa -- Stefano Antonucci
Caterina di Cleves -- Carmela Apollonio
Arturo di Cleves -- Nicoletta Ciliento
Conte di San Megrino -- Mario Leonardi
Coro Francesco Cilea di Reggio Calabria
Orchestra Filarmonica Italiana
Banda Antonio Forzano di Savona
Direttore : Massimo de Bernart

di Mario Mainino 
Dopo più di un secolo di oblio, è tornata sulle scene del Teatro Chiabrera di Savona l'opera «Caterina di Guisa» del novarese di adozione, ma napoletano di nascita, Carlo Coccia.



L'opera di Coccia riprende vita mentre l'omonimo teatro di Novara è chiuso per restauri, come il nostro Cagnoni. Ma a Novara sembra che i lavori siano a buon punto, e non hanno comunque perso l'annuale appuntamento con l'opera lirica, trasferendo le manifestazioni nella stagione estiva all'aperto.
Carlo Coccia, maestro di Cappella della Cattedrale di Novara, come Antonio Cagnoni, sebbene non più rappresentati, sono stati autori considerati molto positivamente dai loro contemporanei.
Questa «Caterina di Guisa», rappresentata alla Scala nella stagione 1832-33, racconta dell'amore della Duchessa Caterina di Guisa per il Conte di San Megrino, e del marito di lei, che si vendica del tradimento della moglie, costringendola ad invitare nottetempo l'amante nelle sue stanze per ucciderlo sotto gli occhi della donna sgomenta. Trama consueta per l'opera dell'ottocento, ma meritevole di essere recuperata per offrirci una pagina notevole di quella “opera minore”, tutt'altro che minore.
L'opera è stata rappresentata con la direzione di Massimo de Bernart, scene e costumi di Lele Luzzati e regia di Filippo Crivelli. La compagnia di canto era composta da giovani emergenti, non è più il caso di una Callas o di una Gencer che si offrono per una riscoperta.
 Purtroppo, nonostante il materiale vocale che poteva essere sufficiente, presentavano tutti un notevole affaticamento. Carmela Apollonio, nel ruolo della protagonista, ha cominciato ad ingranare solo nel secondo atto; il tenore Mario Leonardi, nel ruolo del Conte, ha mancato completamente la parte, piuttosto impacciato, dotato vocalmente, ma con una tecnica tutta da raffinare; buono il Duca di Guisa, reso da Stefano Antonucci, e molto impegnata in un ruolo da grande mezzosoprano virtuosistico Nicoletta Ciliento (il paggio Arturo).
Come ultima indiscrezione sembra che una delle prossime riproposte, forse entro il '92, sarà proprio un'opera di Antonio Cagnoni.


A miracle written twice: Caterina di Guisa by Alexander Weatherson
(This article was originally written for the programme for the production of the opera
at the Teatro Chiabrera, Savona, in October/November 1990)

Una realizzazione video di fortuna ma pur sempre un documento imperdibile e fortunosamente esistente.


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