44ª STAGIONE OPERISTICA 2018-2019
CIRCOLO MUSICALE
MAYR-DONIZETTI
ente senza fini di lucro - direzione artistica Damiano Maria Carissoni & Valerio Lopane
CIRCOLO MUSICALE
MAYR-DONIZETTI
ente senza fini di lucro - direzione artistica Damiano Maria Carissoni & Valerio Lopane
TEATRO SAN GIOVANNI BOSCO
Bergamo – via San Sisto, 9 (quartiere Colognola)
Bergamo – via San Sisto, 9 (quartiere Colognola)
Venerdì 14 dicembre 2018 - ore 21:00
L'ITALIANA IN ALGERI
dramma giocoso per musica in due atti, di Angelo Anelli
Musica di Gioachino Rossini
Dopo la calorosa accoglienza riservata a La figlia del Reggimento, la 44ª stagione del Mayr-Donizetti prosegue con L’Italiana in Algeri di Rossini, come sempre al Teatro San Giovanni Bosco di Bergamo il 14 dicembre alle 21.
Nel 1868 a Parigi si spegneva Gioachino Rossini (Pesaro, 29 febbraio 1792 – Passy, 13 novembre 1868). Oggi, nel centocinquantenario dalla sua morte, il Circolo Musicale Mayr-Donizetti propone uno dei suoi più grandi e compiuti capolavori giovanili: L’Italiana in Algeri (prima: Teatro San Benedetto, Venezia, 22 maggio 1813). In questo dramma giocoso, la precoce maturità compositiva emerge felicemente associata a guizzi trascinanti di vitalità giovanile. Basti pensare alla grande Sinfonia di apertura oppure al finale primo, momento di puro genio e nonsense.L’allestimento è anche l’occasione per ricordare una delle più amate interpreti rossiniane di tutti i tempi: il contralto Lucia Valentini Terrani, di cui ricorrono i vent’anni dalla prematura scomparsa. A questa artista, creatrice di un’Isabella inarrivabile per stile e vocalità, è dedicata la serata.
Nel 1868 a Parigi si spegneva Gioachino Rossini (Pesaro, 29 febbraio 1792 – Passy, 13 novembre 1868). Oggi, nel centocinquantenario dalla sua morte, il Circolo Musicale Mayr-Donizetti propone uno dei suoi più grandi e compiuti capolavori giovanili: L’Italiana in Algeri (prima: Teatro San Benedetto, Venezia, 22 maggio 1813). In questo dramma giocoso, la precoce maturità compositiva emerge felicemente associata a guizzi trascinanti di vitalità giovanile. Basti pensare alla grande Sinfonia di apertura oppure al finale primo, momento di puro genio e nonsense.L’allestimento è anche l’occasione per ricordare una delle più amate interpreti rossiniane di tutti i tempi: il contralto Lucia Valentini Terrani, di cui ricorrono i vent’anni dalla prematura scomparsa. A questa artista, creatrice di un’Isabella inarrivabile per stile e vocalità, è dedicata la serata.
È possibile scaricare liberamente il libretto alla pagina: http://www.librettidopera.it/zpdf/italgeri.pdf
Note di regia
L’Italiana in Algeri è
un’opera che non richiede la ricerca di particolari trovate sceniche:
tutto è già presente nella spumeggiante e vivida comicità di un libretto
di rara arguzia e in una musica di ispirazione sbalorditiva. Per questo
motivo la mia regia percorrerà la strada già tracciata da Anelli e
Rossini stessi, privilegiando la chiarezza narrativa e l’intento ironico
e canzonatorio. Proporrò quindi un impianto scenografico semplice e
tradizionale, sostenuto da colori decisi, nel quale i personaggi
potranno sfogare quella “follia organizzata e completa” (per dirla con
le parole di Stendhal), che rappresenta il filo rosso di tutta l’opera.
Ho scelto come ironica cornice visiva gli eccentrici interni del
Castello di Sammezzano (Firenze), visionaria architettura arabesca… in
piena terra italiana!
Valerio Lopane
Damiano Maria Carissoni dirigerà la Piccola orchestra dei Colli Morenici e il Coro sinfonico Ticino.
Con la sensibilità stilistica che lo contraddistingue, il maestro ha
raccolto per questo appuntamento un cast di provata esperienza
rossiniana. Il ruolo di Isabella sarà sostenuto da Daniela Pini, contralto al suo debutto al Mayr-Donizetti; completano il cast femminile il soprano Paola Molinari (Elvira), e il mezzosoprano Manuela Barabino (nel ruolo caratterista di Zulma). I ruoli maschili sono affidati al tenore Rodrigo Trosino e al buffo Maurizio Leoni (rispettivamente Lindoro e Taddeo - già applauditi nel recente allestimento di Flauto magico), e al basso Andrea Porta (Mustafà). Gradito ritorno del baritono Roberto Maietta nel ruolo di Haly. I costumi e i copricapi sono creazioni originali di Franz Cancelli che, per la confezione degli abiti del coro, si è avvalso della collaborazione dell’Associazione Scuola SILV design di moda di Bergamo. Scene EMFG con animazioni di Enrico Maffi; interverrà Studio Danza Ieva su coreografie di Anna Maria Ieva. Regia di Valerio Lopane.
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