2018_02_26 INNER_SPACES 2017-2018 Otolab e Daniela Cattivelli

Lunedì 26 febbraio 2018, ore 21.00
Auditorium San Fedele (Via Ulrico Hoepli, 3/b)  – Milano
INNER_SPACES 2017-2018 – identità sonore elettroniche
in collaborazione con Digicult – direttore Marco Mancuso
Otolab (I) Infinito incompleto
Daniela Cattivelli (I) Uit
Regia acusmatica: Giovanni Cospito
Regia tecnica: Filippo Berbenni

Ingressi:  € 6 studenti / € 8 fino al giorno prima del concerto * / €  12 il giorno del concerto
info e prevendite: Biglietteria Auditorium lun-ven 10 / 12.30 – 14 / 18 - tel.0286352231
Acquisto on line: CLICCA QUI, – Evento Facebook
www.centrosanfedele.net
*in biglietteria e on line + prevendita

La quarta edizione di INNER_SPACES – ‘Identità sonore elettroniche’ propone una serie di artisti che portano avanti una personale ricerca musicale e riservano una grande cura alla qualità sonora e timbrica delle loro performance per ascoltarle nelle migliori condizioni attraverso la diffusione spazializzata dell’Acusmonium Sator di San Fedele. La stagione è organizzata in collaborazione con Plunge, progetto curatoriale attivo a Milano. In collaborazione con Digicult – direttore Marco Mancuso
Due significative presenze italiane raggruppate in una serata multimediale. Il collettivo Otolab, dal 2012 in residenza a San Fedele, con una nuova opera audiovisiva. Al centro della ricerca di Otolab vi è un'indagine sulla percezione, in particolare sui temi della sinestesia e sul rapporto simbiotico tra immagini e suono. Le opere del collettivo esplorano l'inganno percettivo provocato da illusioni ottiche e la costruzione di realtà virtuali immersive.
Daniela Cattivelli porterà a Milano l’opera UIT, un tentativo di ricostruire un ambiente sonoro che riproduca l’esperienza acusmatica di una passeggiata in un bosco, con lo spaesamento dovuto alla percezione di suoni a cui non si è in grado d’attribuire una concreta sorgente fisica. Prevalgono tecniche di mimetismo acustico generate principalmente da una serie di richiami per uccelli.

OTOLAB Infinito incompleto
Infinito incompleto è una live audiovisual performance di natura caotica, fondata sull'utilizzo del feedback come forma espressiva; Il live riprende l’immaginario e la tecnica di generazione visiva da Hemline, progetto audiovisivo di Otolab del 2003, recuperando tecnologie vintage in disuso come il mixer video analogico Panasonic WJ-MX5 accanto a mini-synth LDR auto-costruiti (Lumanoise) ed effetti digitali, per esplorare in tempo reale il flusso generativo irripetibile di suoni e immagini.
Le tecniche utilizzate nella generazione di audio e video consistono nel rientro in ingresso di un segnale in uscita, secondo modalità regolate da alcuni limiti di soglia, in corrispondenza dei quali si trova una zona di equilibrio acusticamente eufonica e visivamente ricca di pattern caotici.
Infinito incompleto è una performance alchemica, imprevedibile e con poche certezze, con una partitura essenziale eseguita intuitivamente nella totale improvvisazione per la creazione di un viaggio audiovisivo sintetico e ipnotico.
Quattro performer, due al video e due all’audio, generano un racconto in continua metamorfosi partendo da spunti minimali e costruendo paesaggi illusori densi di trame vibranti.
Otolab nasce nel 2001 a Milano da un gruppo di affinita’ che vede musicisti, dj, vj, videoartisti,videomaker, web designer, grafici e architetti unirsi nell’affrontare un percorso comune nell’ambito della musica elettronica e della ricerca audiovisiva. I progetti vengono sviluppati attraverso il lavoro di laboratorio, i seminari e le live performance, secondo principi di mutuo confronto e sostegno, di libera circolazione dei saperi e di sperimentazione. La produzione si compone di progetti collettivi e individuali per i quali vengono utilizzati linguaggi che vanno dall’elettronica sperimentale alla techno, dal dub alle sonorità industriali, sempre alla ricerca di un rapporto simbiotico con l’immagine e il video. Otolab è un’associazione culturale che produce live media, progetti audio e audiovisivi, installazioni, seminari e workshop. In questi anni di lavoro, sono stati ospitati in festival, manifestazioni culturali, musei e gallerie nazionali e internazionali e hanno collaborato alla realizzazione di iniziative culturali autogestite.
Live video:
Silvio Mancini (video mixer analogico)
Martino Coffa (generazione video da PC)
Live audio:
Luca Pertegato (Lumanoise)
Massimiliano Gusmini (mixer, feedback ed effetti)

UIT Live-set for birdcalls and laptop 
Daniela Cattivelli
con la partecipazione di Camillo Prosdocimo
produzione Xing/Live Arts Week, col supporto di Tempo Reale
UIT è un evento sonoro generato attraverso richiami per uccelli, impiegati come dispositivi in grado d’attivare un processo di trasfigurazione sonora.
L’intenzione compositiva di questo brano si costruisce attorno ad un meccanismo d’inganno, a uno spostamento d’uso, a un ripensamento delle tecniche e modalità con cui questi strumenti sono abitualmente adoperati. Nel birdwatching (la nuova frontiera del divertimento bucolico) e nella caccia, i richiami sono a tutti gli effetti delle “esche sonore”, finalizzate alla simulazione, la più fedele possibile, del canto degli uccelli.  UIT, prendendo le distanze dall’ipotesi imitativa e perseguendo l’idea della “trappola sonora”, apparecchia un tavolino con birdcalls e gioca sul piano  della massima contraffazione e mimetizzazione sonora. L’uso di questi richiami non ha pretese o fini descrittivi con il suono della natura, l’identificazione con essa passa piuttosto attraverso il tentativo di ricostruire un ambiente sonoro che riproduca l’esperienza acusmatica di una passeggiata in un bosco, lo spaesamento dovuto alla percezione di suoni a cui non si è in grado d’attribuire una sorgente concreta, un’immagine fisica precisa.
Daniela Cattivelli: musicista elettroacustica, compositrice e performer.
Si forma attraverso esperienze musicali eterogenee: dalla musica industriale a quella colta contemporanea, da quell’improvvisata alla musica di scena.
Il focus del suo percorso artistico è da anni orientato verso pratiche interdisciplinari con progetti in solo o in collaborazioni con artisti provenienti da altri linguaggi.
Il suo lavoro compositivo si esplica attraverso una molteplicità di forme  (sound performance, live set audio-video, installazione multimediale, sculture sonore) e l’utilizzo di dispositivi analogici e digitali. Oltre a progetti in solo ha avviato nel corso degli anni formazioni con artisti e/o musicisti , tra queste: CANE con l’attrice Federica Santoro e Sigourney Weaver con il performer e danzatore Biagio Caravano. Nel 2002 fonda, assieme al video artista Lino Greco, Mylicon/en. Il duo, oltre a realizzare progetti installativi, opere audio-video e site specific, sperimenta nuove forme compositive all’interno della dimensione del live set audio-video. Con questa formazione partecipa a importanti festival e rassegne di arte e new media, in Italia e all’estero. 
Daniela Cattivelli, ha inoltre collaborato e suonato sotto la direzione di noti musicisti della scena sperimentale internazionale: Fred Frith, Barry Guy, Zeena Parkins, Charles Hayward, Butch Morris, Jon Rose, John Oswald ecc 
Affianca all’attività artistica quella didattica, da anni è docente del corso di sound design presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Di recente ha avviato una stretta collaborazione con TEMPO REALE,  il centro di ricerca e produzione musicale fondato a Firenze dal compositore Luciano Berio.

L’Auditorium San Fedele è l’unica sala in Italia dotata di acusmonium, un’orchestra di 50 altoparlanti che consente la spazializzazione del suono. Ideato su disegno di Eraldo Bocca, il sistema SATOR è costituito da diverse tipologie di diffusori distribuiti lungo tre corone concentriche e una sezione di effetti che, attivato da due mixer, consente la diffusione di musica acusmatica, elettroacustica e mista. Questa particolare strumentazione viene impiegata anche per valorizzare, attraverso un’interpretazione live, di quei capolavori della storia del cinema che presentano materiale sonoro di  particolare interesse ed elaborazione. L’acusmonium rende la sala uno spazio acustico tridimensionale, nel quale il suono costruisce effetti di profondità e lontananza inimmaginabili con un semplice impianto provvisto di surround, offrendo dunque allo spettatore un’esperienza unica e coinvolgente.
INNER_SPACES 2017-2018
Una produzione San Fedele Musica
Guest curator Plunge
Con il contributo di Fondazione Cariplo
In collaborazione con
EUNIC - Instituto Cervantes di Milano, Forum Austriaco di Cultura,
Goethe-Institut Mailand, Ambasciata di Finlandia, Consolato Generale della Repubblica di Polonia in Milano e Milano Musica – Associazione per la musica contemporanea
Media Partner
Digicult, Lifegate, Poliradio, Ursss, Zero
Con il patrocinio diComune di Milano
Un’iniziativa di Fondazione Culturale San Fedele
www.centrosanfedele.net
Per informazioni
Auditorium San Fedele via Hoepli 3/b, 20121 Milano
Rosa Tanzillo tel.0286352231 Segreteria.ccsf@sanfedele.net

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