Dal 2 al 24 Settembre 2017
Engelbert Humperdinck
HÄNSEL UND GRETEL
Pantomima in tre quadriLibretto di Adelheid Wette
(Edizione C F Peters Musikverlag. Urtext edition; rappr. per l'Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali)
Progetto Accademia
Coro di Voci Bianche e Orchestra dell'Accademia Teatro alla Scala
Solisti dell'Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala
Nuova produzione Teatro alla Scala
Durata spettacolo: 1 ora e 30 minuti
Direttore Marc Albrecht
Regia Sven-Eric Bechtolf
Scene Julian Crouch
Costumi Kevin Pollard
Luci Marco Filibeck
Video Designer Joshua Higgason
CAST
Prova generale del 30 agosto 2017
Hansel (mezzosoprano), Anna Doris Capitelli
Gretel (soprano), Francesca Manzo
Pietro (baritono), Gustavo Castillo
Geltrude (soprano), Chiara Isotton
Strega Marzapane Rosina Boccafina (mezzosoprano), Mareike Jankowski
ll Nano sabbiolino (soprano) Céline Mellon
ll Nano rugiadoso (soprano) Enkeleda Kamani
Altre recite
Hansel (mezzosoprano):
Anna Doris Capitelli (2, 6, 8, 21, 24 set.)
Dorothea Spilger (4, 16, 20 set.)
Gretel (soprano):
Francesca Manzo (2, 6, 8, 21, 24 set.)
Sara Rossini (4, 16, 20 set.)
Pietro il padre (baritono):
Gustavo Castillo (2, 6, 8, 21, 24 set.)
Paolo Ingrasciotta (4, 20 set.)
Gertrud la madre, Geltrude (soprano):
Chiara Isotton (2, 6, 8, 21, 24 set.)
Ewa Tracz (4, 16, 20, set.)
Knusperhexe, Strega Marzapane Rosina Boccafina (mezzosoprano):
Mareike Jankowski (2, 6, 8, 16, 21, 24 set.)
Oreste Cosimo (4, 20 set.)
Taumännchen ll Nano sabbiolino (soprano): Céline Mellon
Sandmännchen ll Nano rugiadoso (soprano): Enkeleda Kamani
Un’ora prima di ogni recita, per i possessori del biglietto, è prevista una introduzione curata dal Professor Franco Pulcini presso il Ridotto dei Palchi “Arturo Toscanini”.
Sabato 2 settembre 2017 al Teatro alla Scala di Milano, dopo ben 50 anni di mancanza dalle scene milanesi, tornerà la fiaba Hansel e Gretel di Engelbert Humperdinck alla Scala, in un progetto che viene realizzato con i giovani dell'Accademia della Scala.
Abbiamo avuto la fortuna di assistere alla generale di Hansel e Gretel di Engelbert Humperdinck alla Scala, che si è tenuta mercoledì 30 agosto 2017, di fronte a una, credo inaspettata, affluenza di pubblico che ha visto il teatro preso d'assalto nonostante il periodo appena post feriale e nonostante il titolo non fosse sicuramente quello del grande repertorio.
Quello che poi abbiamo trovato in scena è stato uno degli spettacoli che fanno meritare alla Scala il titolo di “tempio delle meraviglie” uno spettacolo di un fascino assoluto dove si comprende come l'unità di intenti tra l'aspetto musicale e visivo dello spettacolo può creare veramente un incantevole ed affascinante spettacolo che colpisce sicuramente qualsiasi tipo di spettatore, per qualunque fascia di età e per qualunque preparazione musicale possa avere.
Il cast di giovani interpreti propone delle voci veramente interessanti quindi musicalmente al livello di tutti gli altri spettacoli in stagione.
Cosa sia l'opera Hansel e Gretel di Engelbert Humperdinck alla Scala e come sia collocata musicalmente lo troviamo su qualunque pagina internet che ne parli, un'opera che arriva alla fine dell'800 in periodo wagneriano tanto da meritare l'appellativo di “Wagner di marzapane”, come sarà presentata in una conferenza dedicata, ma io direi che molti non sottolineano la presenza di una leggerezza musicale ed una serie di ritmi che ricordano forse più l’operetta viennese al limite quasi della citazione o del esserne successivamente citata.
Un vero rammarico è che sul sito ufficiale del Teatro della Scala non siano presentate le note di regia perché credo che in questo caso sarebbe interessante controllare quali sono stati questi intenti di Sven-Eric Bechtolf, perché l'opera che noi vediamo non è per niente una favoletta qualunque, per quanto sia simpaticamente rappresentata dai vari fanciulli in scena e dai motivi leggeri che ricordano i girotondi infantili.
Forse già lo sapevate che tutte le favole non sono per niente allegre, anzi alcune sono veramente orribili, ma destinate, nell'intento generale della favola, a formare le nuove menti per cui molte volte si forma l'individuo adulto attraverso alcune impressionanti situazioni che lo devono condizionare quando il ragazzo è in età infantile.
Per questo molte favole sono piene di mostri, orchi, lupi mannari e streghe che mangiano i bambini, come ovviamente in Hansel e Gretel, ma qui il mangiare alla fine è molto delicato perché i bimbi prima vengono prima trasformati dal forno magico in dolcetti e poi vengono mangiati e non in una sanguinolenta grigliata .
L'impianto scenografico sfrutta appieno tutte le possibilità tecniche del palcoscenico e della illuminotecnica della Scala alternando scene che si spostano dall'alto verso il basso, da sinistra verso destra, da enormi uccelli che appaiono nella scena del bosco a luci che discendono dal cielo, a coriandoli luccicanti che piovono sopra i personaggi, a videoproiezioni mirate che cascano esattamente sulle strutture in palcoscenico.
Nella foto Oreste Cosimo con il grande LORENZO SACCOMANI |
I costumi sono di buon livello se pensiamo che il buon livello sia ricostruire l'abito del perfetto clochard. Infatti la storia viene ambientata in una periferia urbana dove gli abitanti di Straccilandia girano alla ricerca dei rifiuti riciclabili della società per riempirne i loro carrelli da supermercato, mentre in casa dei due piccoli protagonisti si fa la fame, fino al giorno in cui arriva il padre reduce da una grandiosa vendita delle scope create da loro e finalmente si potrebbe mangiare, ma i piccoli nel frattempo si sono persi nella foresta dove incontreranno Rosina Boccafina, la strega, che non riuscirà a mangiarsela ma che loro riusciranno a far cadere nel suo stesso forno liberando i bambini vittime del’incantesimo.
Da notare che per tutto lo spettacolo rimane in scena uno scatolone di cartone dove, nel prologo, i due piccoli protagonisti interpretati da due bambini e non dalle cantanti che poi seguito dell'opera saranno in scena si nascondono e si addormentano, al termine dell'opera i nostri straccioni vagabondi arriveranno dietro il coro degli angeli (voci bianche) portando sulle braccia due bambini morti; non sarà che abbiamo semplicemente visto il loro ultimo sogno prima di spegnersi per il freddo, come purtroppo ogni tanto succede nella realtà a chi vive sulla strada e dorme nelle case di cartone?
Un'altro bellissimo momento che ho individuato in questa rappresentazione è il secondo sonno quando i bambini addormentati da mago Sabbiolino nella foresta prendo finalmente sonno. A questo punto arrivano di nuovo questi angeli straccioni con i loro carrelli e donano ai due fanciulli tutti i loro averi, bottiglie di plastica e schifezze varie che hanno raccolto, e con questi coprono i due bambini dormienti prima di salire come angeli o fantasmi verso il cielo.
Insomma tirando le somme è un vero peccato che non vi siano rimasti poi tantissimi biglietti a prezzi accessibili, perché la maggior parte sono già stati veduti e rimangono solo ad alto costo, ma se no sarebbe veramente il caso di portare alla Scala tanti giovani a vedere questo Hansel e Gretel di Engelbert Humperdinck, uno spettacolo del quale sicuramente se ne potrebbero innamorare ed innamorarsi dell’Opera. [mm]
L'OPERA IN POCHE RIGHE
L’Accademia Teatro alla Scala è una realtà unica al mondo: un’istituzione didattica con oltre 1.200 studenti, strettamente connessa con la vita artistica del Teatro, che permette a giovani provenienti di tutto il mondo di apprendere le arti e le professioni dello spettacolo e alla Scala di tramandare la sua tradizione. Negli ultimi anni la Scala ha investito sull’Accademia raddoppiando il numero degli allievi di canto e moltiplicando l’impegno dei Professori dell’Orchestra nell’insegnamento.
Ma soprattutto presenta ogni anno un’importante nuova produzione con orchestra e cantanti dell’Accademia guidati da un direttore e un regista di rango che lavorano con loro per un anno in una serie di workshop. Nel 2016 sono stati Adam Fischer e Peter Stein a costruire Die Zauberflöte con i giovani musicisti; nel 2017 il direttore Marc Albrecht e l’attore, regista e dal 2014 direttore della programmazione artistica del festival di Salisburgo Sven-Eric Bechtolf lavoreranno a una nuova produzione dell’incantevole Hänsel und Gretel di Humperdink.
Si ringrazia Fondazione Max Kohler e Kuehne + Nagel
Tratto da WikiPedia
Hansel e Gretel è un'opera romantica in tre atti di Engelbert Humperdinck su libretto di Adelheid Wette (sorella del compositore), tratta dalla fiaba omonima dei fratelli Grimm.
Composta a Francoforte sul Meno nel 1891, venne rappresentata per la prima volta a Weimar il 23 dicembre 1893, diretta con successo da Richard Strauss, che scrisse a Humperdinck : «A dire il vero ecco un capolavoro di prima categoria. Da molto tempo un'opera non mi faceva una tale impressione. Che spirito piacevole, che incanto, che semplicità nella melodia, che arte e che abilità nella conduzione dell'orchestra, che trionfo nella struttura generale. Mio caro amico, voi siete un grande maestro». Hänsel era il soprano Pauline de Ahna che divenne la moglie di Strauss nel settembre 1894.
L'opera vede un tema principale "la preghiera degli angeli custodi" esposto subito nell'Ouverture, base della pantomima degli angeli al secondo atto, e che conclude ammonitore alla fine. Altro tema fondamentale è quello della strega.
Esiste la possibilità, prevista in partitura, di unire primo e secondo atto senza pausa.
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