2016_08_25 Giuseppe Grazioli alla guida de laVerdi

Giovedì 25 Agosto 2016_08_25 (ore 20.30)
Domenica 28 Agosto 2016_08_28 (ore 18.00)
Auditorium di Milano, largo Mahler
laVerdi Estate 2016
A Tribute to John Williams

Luca Santaniello, violino
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi



laVerdi dedicherà l’ultimo concerto della Stagione estiva di domenica 28 agosto 2016 (Auditorium di Milano, ore 18.00), alle vittime del terremoto dell’Italia centrale e devolverà l’incasso alla Croce Rossa Italiana.

La Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi esprime il profondo cordoglio dei Soci, degli Abbonati, dei complessi artistici, del personale, per le vittime del terremoto che ha devastato le Province di Ascoli Piceno, Perugia e Rieti. è vicina alle popolazioni e alle loro Amministrazioni, colpite da gravissimi danni umani e materiali. Sostiene e partecipa alle iniziative per i soccorsi immediati e per le opere di ricostruzione.
A questo scopo la Fondazione devolve l’incasso mediante versamento sull’Iban:
IT40F0623003204000030631681, utilizzando la causale “Terremoto Centro Italia”.


PROGRAMMA:
John Williams (1932)
Harry Potter Suite Sinfonica
Tema dal film Schindler’s List - Luca Santaniello, violino
Inno dei Giochi Olimpici di Los Angeles 1984
Tema dal film Le ceneri di Angela
Devil’s Dance dal film Le streghe di Eastwick
Tema dal film Jurassic Park
Raiders March dal film I predatori dell'Arca perduta
Adventures on Earth dal film E.T. l'extra-terrestre

Dopo il rinnovato successo con le musiche dei film della saga di Star Wars, sotto l’abile direzione di Simone Pedroni, le emozionanti colonne sonore scritte dall’americano John Williams tornano protagoniste all’Auditorium di Milano, in un doppio concerto a chiusura di Estate 2016 – la Stagione estiva de laVerdi. Appuntamento Giovedì 25 (ore 20.30) e Domenica 28 Agosto (ore 18.00) alla “Casa della musica” in largo Mahler, con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta per l’occasione dal “veterano” Giuseppe Grazioli, esperto di musica per il cinema e grande studioso, tra l’altro, di Nino Rota.
Il programma ci offre una ricca selezione della produzione dell’impareggiabile compositore newyorkese, che spazia dal cinema di Spielberg, a collaborazioni con altri registi, a un assaggio della sua musica non cinematografica – Olympic Fanfare and Theme, inno ufficiale delle Olimpiadi di Los Angeles 1984 – facendoci assaporare la variegata arte williamsiana in tutti i suoi aspetti musicali e in tutti i suoi colori emotivi – dal grottesco, al fantastico, al gioioso, al tragico, al comico. Ne emerge appieno sia l'impareggiabile talento che Williams sfodera come narratore musicale, sia la bellezza, la profondità e la potenza della sua musica.
Durante i concerti serali, il pubblico dell’Auditorium avrà a disposizione un buffet allestito nel Foyer del bar (costo euro 12,00, solo su prenotazione; modalità: al momento della prenotazione del biglietto del concerto o scrivendo direttamente a info@auditoriumdimilano.org).

(Biglietti euro 25,00/10,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).

John Williams. Un'introduzione di Emilio Audissino, University of West London
Ancora ben attivo a 84 anni – e con sessant'anni di carriera alle spalle – John Williams può essere considerato una della più grandi star del cinema di Hollywood. Se il suo nome e il suo volto non sono noti a tutti, di certo lo è la sua musica, che è stata la protagonista di moltissimi film e ha fatto da colonna sonora alla vita di milioni di persone in tutto il mondo.
Inizia gli studi musicali del pianoforte, con l'obiettivo di diventare un concertista classico – “Direi che il mio sogno era suonare alla Carnegie Hall”. Il suo talento al pianoforte è tale da essere accettato nella prestigiosa Juilliard School di New York nella stessa classe di Van Cliburn, e a New York lavora anche come musicista jazz.  Oltre al piano, studia   la tromba, il trombone, il clarinetto, il fagotto e il violoncello, e divora tutti i manuali di orchestrazione e strumentazione che riesce a trovare. Williams infatti è da sempre affascinato dall'orchestra sinfonica, dai suoi colori e impasti. Presto capisce che, più che suonare il piano, il suo vero interesse è far suonare l'orchestra: per lui l'orchestra sinfonica è “una delle più grandi invenzioni della cultura occidentale”. Il cinema può offrirgli questa opportunità. Comincia come pianista nell'orchestra della Columbia Pictures e impara il mestiere dai maestri che la musica per film l'avevano fondata e consolidata: Alfred Newman, Bernard Herrmann, Franz Waxman..., diventandone di fatto l'erede e il maggior continuatore del gransinfonismo tardoromantico tipico dell'età d'oro di Hollywood. A questa formazione variegata, che spazia dagli studi classici, al jazz, a Hollywood, Williams aggiunge un'impressionante comprensione ed empatia verso le specifiche esigenze musicali di ogni singolo film su cui è chiamato a lavorare – “Quando visiono un film, la prima cosa che mi chiedo è: 'Che suono deve avere questo film qui?'”. La musica per film di Williams raggiunge così un equilibrio straordinario tra la versatilità necessaria ad accontentare le esigenze di ogni pellicola – si confronti Schindler's List con Indiana Jones – e una chiara personalità autoriale – quale che sia lo stile, la mano di Williams è sempre riconoscibilissima dietro ogni suo pezzo.
La carriera di Williams sarebbe già impressionante se si fosse limitato a lavorare per il cinema – ha vinto cinque Premi Oscar e, ancor più notevole, ha raccolto 50 nomination, più di qualsiasi altro compositore nella storia e quasi tante quante Walt Disney. Ma Williams è anche un prolifico compositore da concerto – con commissioni ricevute da istituzioni quali la Chicago Symphony e la New York Philharmonic – e un apprezzato direttore d'orchestra, essendo stato per 15 anni alla guida della Boston Pops Orchestra, l'orchestra più famosa d'America. Da anni è anche il nome a cui rivolgersi per musiche che celebrino con la giusta pompa occasioni di rilevanza nazionale e internazionale, come i giochi olimpici – ne sentiremo un esempio questa sera – il centenario della Statua della Libertà, l'insediamento del presidente Obama...
Williams è uno degli ultimi rappresentanti della vecchia scuola, in cui si componeva con matita e carta, non con computer e sintetizzatori, e in cui l'ambizione era scrivere musica per film che fosse funzionale al film ma anche buona musica in se stessa. La musica di Williams è grande musica per film proprio perché è capace di coniugare queste due esigenze: musica che serve il film ma anche musica ottimamente scritta in grado di stare in piedi da sola anche in sede concertistica. Come ne abbiamo prova nel doppio concerto de laVerdi.

Chi è John Williams
John Towner Williams nasce a Flushing, Queens (New York), l’8 febbraio 1932. Il padre è John Francis Williams, percussionista membro del celebre “Raymond Scott Quintette”. John inizia a suonare il pianoforte a sette anni, studiando anche il trombone, il clarinetto, la tuba, il violoncello e il fagotto.
Nel 1948 si trasferisce a Los Angeles con la famiglia. Dirige e arrangia per le orchestre studentesche fin dai tempi del liceo. Diventa allievo del pianista e orchestratore hollywoodiano Robert Van Epps e in seguito del compositore Mario Castelnuovo Tedesco. Frequenta anche i corsi di musica della UCLA - University of California at Los Angeles.
Dal 1952 al 1954 svolge il servizio militare in aeronautica, arrangiando e dirigendo musica per la banda militare. Si trasferisce poi a New York, dove viene ammesso alla prestigiosa Juillard School of Music studiando pianoforte con la famosissima Rosina Lhévinne ed avendo come compagno di classe Van Cliburn. Contemporaneamente lavora come pianista jazz nei locali della città.
Nel 1956 si trasferisce a Los Angeles e viene assunto dalla Columbia Pictures and Records come pianista. Attivo come compositore cinematografico dall'inizio degli anni '60 – con il nome di “Johnny Williams” – nel 1969 riceve la prima nomination all’Oscar per Boon il saccheggiatore (The Reivers) e nel 1972 vince il primo dei suoi cinque Oscar per la direzione e gli arrangiamenti musicali di Il violinista sul tetto (Fiddler on the Roof).
Sugarland Express (1974) segna l'inizio di un lungo e fruttuoso sodalizio artistico con Steven Spielberg, che con Lo squalo (Jaws, 1975) darà enorme visibilità a entrambi – il film fa vincere a Williams il suo secondo Oscar (ma il primo per musiche originali).
Nel 1977 inizia il lungo percorso a fianco di George Lucas nella saga di Star Wars e vince il terzo Oscar. Williams continuerà a lavorare alla saga di Star Wars per i successivi 38 anni.
Nel 1980 viene nominato direttore della Boston Pops Orchestra (l'orchestra più famosa d'America). Nel 1985 compie la prima tournee americana con i Boston Pops e nel 1987 la prima tournee in Giappone. Alla fine del 1993 lascia la carica e diventa direttore emerito, mantenendo un'attiva collaborazione con l'orchestra.
Nel 1984 viene chiamato a scrivere il tema ufficiale delle Olimpiadi di Los Angeles (Olympic Fanfare and Theme), iniziando una lunga collaborazione con il Comitato Internazionale Olimpico: nel 1987 scrive We're Looking Good per le Paralimpiadi; nel 1988 Olympic Spirit per i giochi di Seul, e nel 1996 il tema ufficiale del centenario delle Olimpiadi moderne (Summon the Heroes). Nel 2002, nel giorno del suo settantesimo compleanno, dirige in mondovisione Call of the Champions, per le Olimpiadi invernali di Salt Lake City. Williams è stato insignito dell'Ordine Olimpico.
Nel 2006, è candidato all'Oscar per due film – cosa non inusuale per lui – e sorpassa così le 43 nomination del compositore Alfred Newman, diventando la seconda persona con più candidature nella storia – dopo Walt Disney. Ad oggi, Williams ne ha accumulate 50. Compositore di molta musica concertistica oltre che di musica per film, Williams è tutt'ora attivissimo: l’estate scorsa è stato eseguito a Lenox (Massachusetts, U.S.A.) Just Down West Street…On the Left, commissionatogli per il 75° anniversario del Tanglewood Music Center. Ha terminato la registrazione delle musiche del nuovo film di Steven Spielberg, Il Grande Gigante Gentile (The Big Friendly Giant), tratto dall'omonimo libro di Roald Dahl. Il 19 aprile è stato insignito del “Ordre National des Arts et Lettres”, la più importante onorificenza del governo francese nel campo delle arti. Il 9 giugno ha ricevuto il premio alla carriera dell'American Film Institute, la prima volta per un musicista.

laVerdi ringrazia per la collaborazione:  COLONNESONORE.NET

Nessun commento:

Posta un commento

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)