Stefano Montanari |
Giovedì 29 ottobre 2015_10_29 alle 20.30
Sabato 31 ottobre 2015_10_31 alle ore 20.30
TEATRO FRASCHINI - Circuito Lirico Lombardo ora OperaLombardia
STAGIONE FRASCHINI2015
STAGIONE FRASCHINI2015
STAGIONE d’OPERA 2015
Wolfgang Amadeus Mozart
LE NOZZE DI FIGARO
In scena tra gli altri i vincitori del 66° Concorso per giovani cantanti a cura di AsLiCo (Nizzardo, Lombardi, Drei, Qekezi, Bolcato).
Il Cast:
Vincenzo Nizzardo (conte, baritono)
Lucrezia Drei (Susanna, soprano)
Federica Lombardi (la contessa, soprano)
Andrea Porta (Figaro, baritono)
Francesco Milanese (Bartolo, basso)
Marigona Qerkezi (Marcellina, mezzo soprano)
tenori Matteo Macchioni, Ugo Tarquini che si alternano nelle parti di Basilio e Curzio
Giulia Bolcato (Barbarina, soprano)
le contadine Anna Piroli ed Elena Caccamo
i pavesi Cecilia Bernini (Cherubino, mezzosoprano)
Carlo Checchi (Antonio, baritono)
Direttore Stefano Montanari
Regia Mario Martone
Coproduzione dei Teatri di OperaLombardia: Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Grande di Brescia, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Sociale di Como –Teatro Donizetti di Bergamo.
Si alza il sipario del Teatro Fraschini, giovedì 29 ottobre alle 20.30 e in replica sabato 31 ottobre sempre alle ore 20.30. Apre la Stagione d’Opera del Teatro Fraschini con Le nozze di Figaro di Mozart nella versione del regista Mario Martone. Direttore Stefano Montanari.
Note dal teatro ...
Sebbene la commedia di Beaumachais, da cui Da Ponte trasse il libretto, fosse considerata pericolosa a causa della satira sociale e della critica alla nobiltà, l’opera di Mozart stempera il carattere rivoluzionario pur salvaguardando la dignità eroica del personaggio di Figaro e presenta al suo interno uno spettro ampio di sentimenti. Con l’equilibrio vocale e musicale, la varietà melodica, le arie, i duetti e terzetti, il riscontro del pubblico fu immediato e straordinario.
Stefano Montanari affianca alla sua attività di concertatore – è diplomato in violino e pianoforte- quella di direttore di prestigiosi ensemble. L’allestimento è ideato dal regista teatrale e cinematografico Mario Martone.
NOTE a cura di Mariateresa Dellaborra:
A due anni di distanza dalla prima rappresentazione teatrale parigina della commedia di Beaumarchais, Mozart mise in scena a Vienna, con un cast davvero eccellente, la versione musicale della storia delle Nozze di Figaro, dopo averla lungamente studiata e riconsiderata nei suoi dettagli col fidato librettista Lorenzo Da Ponte. Come al solito, gli interessava ritrarre personaggi precisi, veri tipi umani, concentrarsi sull’esaltazione dell’amore galante (incarnato nella deliziosa figura del paggio Cherubino), lasciando in sottofondo questioni politiche e non interessandosi minimamente di giudizi morali. Al testo francese - che presentava un nobile spagnolo, tronfio del suo rango e della sua ricchezza, innamorato di una fanciulla che intendeva sedurre mettendo in atto vari stratagemmi, tutti vanificati dalla stessa fanciulla, dal suo promesso sposo e dalla moglie del signore - vengono aggiunti i personaggi secondari di Bartolo, Marcellina e Basilio per rendere ancora più divertente e intricata la vicenda. La varietà dei mezzi musicali, sebbene realizzata attraverso le consuete forme dell’opera buffa, è davvero stupefacente e segue minuziosamente il cangiare degli stati d’animo o delle situazioni: recitativi secchi, che assicurano la comprensione della storia e arie che ora si riferiscono genericamente a una situazione esteriore, ora si soffermano sull’elemento spirituale e delineano un’immagine precisa del personaggio, ora descrivono un pregnante stato d’animo momentaneo derivato da una certa situazione, ora seguono la trasformazione dei singoli caratteri in corrispondenza dell’evoluzione della vicenda. Nei momenti culminanti, dove l’intreccio si infittisce, i personaggi vengono ravvicinati attraverso momenti d’assieme (duetti e terzetti) e splendidi concertati che eliminano ogni staticità ed alimentano un agile stile vocale di conversazione grazie al quale i tipi caratteriali si estendono, si diramano e interagiscono. Ogni personaggio infatti non si presenta con uno specifico e inattaccabile comportamento dal quale deriva un unico modo d’agire, ma si modella in funzione degli incontri che avvengono durante la narrazione, delle idee che scambia con gli altri e delle azioni che si succedono: il suo agire non è altro che il gioco delle forze interiori tradotto in azione. Su tutta questa pienezza e varietà di forme e di vita domina una miracolosa unità generata dalla costante presenza della medesima atmosfera di fondo, ma soprattutto dal fatto che uno stesso stato d’animo viene rispecchiato in rifrazioni sempre nuove. L’ouverture infine, nata come tutte le altre, a opera terminata, non fa allusione diretta ai personaggi ma si compone di un susseguirsi ininterrotto di immagini proposte in un movimento travolgente e suggellate da una imponente coda. Fin dalla sua prima rappresentazione, dopo sei sole settimane di lavoro creativo in gran segreto, l’opera sollevò notevoli entusiasmi.
PERCORSI DI CONOSCENZA di Mario Martone:
Concludo, con l’allestimento di Nozze di Figaro, un viaggio durato sette anni nel teatro di Mozart e Da Ponte. Ho avuto la libertà di sperimentare un impianto scenico certamente inusuale ma che mi ha consentito di esplorare pienamente la dimensione teatrale di questo capolavoro.
Non c’è nulla di più potente di un concertato di Mozart sui versi di Da Ponte: diversi personaggi esprimono stati d’animo, compiono azioni, elaborano pensieri tutti diversi tra loro e tutto avviene contemporaneamente, esattamente come nella vita. La differenza è che qui la vita è trasfigurata in musica. Ho immaginato un teatro essenziale, fatto di pochi elementi, ma che consente al palcoscenico di sporgersi in sala e aprirsi praticamente a trecentosessanta gradi intorno all’orchestra: ciò ha significato poter schiudere dall’interno il meccanismo teatrale di questi concertati e manifestarlo spero con chiarezza allo sguardo dello spettatore, che in opere come questa deve essere vigile quanto il suo ascolto.
Se si prende la trilogia mozartiana (Le nozze di Figaro, Don Giovanni Così fan tutte) dal lato di ciò che racconta – il disordine dei sentimenti – colpisce che nell’ultima ci siano due coppie di giovani fidanzati e nella prima una coppia di coniugi maturi; in mezzo c’è comunque Don Giovanni, la sua indefinibile età, il suo incontro col castigo. Quello che intendo dire è che questa trilogia poggia sull’intero arco dell’esperienza che nella vita ciascuno compie quando viene attraversato dal demone ambiguo della seduzione, dall’illusione e dalla disillusione amorosa, dalla scoperta della doppiezza e della fragilità che tanto spesso si annidano nel nostro animo. Ma seguendo il percorso a ritroso, che è toccato a me, a concludere la trilogia è il perdono che la Contessa accorda a suo marito e che quasi all’improvviso conclude Le nozze di Figaro. La conclusione matura e crepuscolare, bellissima e amara, di una tempesta che ha attraversato tre opere e che ha scosso, tra commedia e dramma, gli animi non solo del Conte di Almaviva, ma di Fiordiligi, Dorabella, Ferrando, Guglielmo, Despina, Donn’Anna, Donna Elvira, Leporello, Zerlina, Figaro, Susanna, Cherubino… C’è chi è sparito tra le fiamme come Don Giovanni e chi forse proprio dalle fiamme è tornato a mostrare la spietata verità della propria filosofia, come Don Alfonso.
Ma è in Nozze di Figaro che gli uomini e le donne appaiono nella loro essenziale e malinconica fisionomia, ognuno preso dal proprio rovello, foglie al vento della vanità e della storia, che in quest’opera è ben più di uno sfondo.
RITORNO ALLE ORIGINI di Stefano Montanari:
Le nozze di Figaro… La mia prima opera! L'Opera che ha segnato la mia vita da direttore d'orchestra, esattamente 10 anni fa, medesima situazione, la stagione operistica del Circuito Lirico Lombardo, stessa orchestra, I Pomeriggi musicali di Milano. Evidentemente un'opera a cui sono molto legato anche e soprattutto per motivi personali.
Mi ritrovo dunque dopo 10 anni al punto di partenza, per me tutto sommato una sfida, come se in questo momento dovessi tirare le fila del lavoro, dello studio degli ultimi 10 anni, diciamo una sorta di verifica.
È molto interessante rivedere la mia partitura del 2005, e rendersi conto di quello che facevo, che pensavo e oggi cambio, o che confermo sia dal punto di vista interpretativo che tecnico: mi diverte ed allo stesso tempo mi sorprende!
Al di là di tutto questo, rimane l'ammirazione e lo stupore di fronte ad un’opera che costringe chi suona, chi canta e chi dirige ad entrare completamente nel senso profondo della storia, addentrandosi poi negli aspetti più specificamente retorici del linguaggio musicale e del messaggio anche politico che si cela dietro al lavoro mozartiano.
Un lavoro che ogni volta lascia sorpresi, per la potenza espressiva del testo e della musica.
In questa edizione trovo un cast giovane ma molto valido, entusiasta, disposto a mettersi in gioco completamente; i cantanti hanno voglia di entrare nel personaggio e nel ruolo di ogni protagonista dell'opera, elemento fondamentale senza il quale il castello costruito da Mozart crollerebbe in pochi secondi!
Buon divertimento!
OperaLombardia è un progetto promosso, sostenuto e coordinato da Regione Lombardia, con il quale si è voluta valorizzare la ricca tradizione operistica dei Teatri di Tradizione lombardi. Il circuito regionale ha permesso di realizzare e promuovere programmazioni liriche di grande qualità attraverso la formazione di un sistema strutturato di coproduzione, distribuzione e promozione.
BIGLIETTERIA
C.so Strada Nuova 136 - Pavia
Aperta dal lunedì al sabato dalle ore 11 alle 13 e dalle 17 alle 19
Aperta un’ora prima di ogni spettacolo
Tel. 0382-371214
Dal 26 ottobre sono in vendita i biglietti per Nozze di Figaro e tutte le altre opere in cartellone.
PREZZI
Da 55 euro (platea e palchi centrali) a 14 euro (posti in piedi non numerati).
Sono riconosciute riduzioni, oltre che di legge, anche per le scuole e gli studenti universitari.
Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito www.teatrofraschini.org <-ACQUISTO ON LINE
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