2012_06_21 Corrado D'Elia porta in scena il suo ultimo progetto

dal 21 giugno 2012_06_21 al 14 luglio 2012
Compagnia Teatri Possibili
MERCURIO(MOMENTS IN LOVE)
da Mercurio di Amélie Nothomb
SPETTACOLO INSERITO IN INVITO A TEATRO
progetto e regia di Corrado d'Elia
regista assistente Claudia Negrin 
assistente alla regia Luca Ligato
con
Monica Faggiani (L'infermiera)
Valeria Perdonò (La prigioniera)
Antonio Rosti (Il carceriere, forse ...)
scenografia di Giovanna Angeli e Caterina Turrone
costumi di Stefania Di Martino
luci di Alessandro Tinelli
fonica Mauro Magnani
"Quando si ama veramente qualcuno non ci si può impedire di fargli del male"
per abitare in quest'isola bisogna avere qualcosa da nascondere....
Abbiamo così visto il frutto dell'ultima immaginazione di Corrado D'Elia che prepara la ricetta, la cucina e la serve restando dietro le quinte e lasciando al fronte i tre protagonisti. Una scena essenziale che, con pochi elementi, crea un ambiente raffinato, una camera scura con cornici argentee tutte vuote, senza i ritratti che si sarebbero potuti collocare;  una grande specchio sul fondo che non riflette ma lascia invece trasparire quello che c'è "dietro lo specchio". Una realtà per nulla tragica, come l'orrendo padrone vorrebbe far credere, anzi dietro lo specchio si vede la bellezza negata, ricoperta da una crudele maschera, segregata in quelle stanze dove, siamo in un'isola, la luce arriva come se fosse quella di un faro che aumenta, illumina per un momento e poi scompare, seguendo la musica ripetitiva che ne fa da colonna sonora.
Lei è libera ... ma come si fa ad essere liberi quando la prigione non ha ne muri ne inferriate ma siamo noi stessi a costruircela intorno? Quella è la prigione più terribile, cosi tremenda che diventa "the best of the possible worlds" tanto da rendere impossibile anche pensare di uscire un attimo per andare sulla spiaggia. Valeria Perdonò è la vittima, incollata alla sua maschera, e Monica Faggiani le delicata ma ingeniosa infermiera che cade nella trappola che vittima e carnefice le tendono, credendo di avere la forza di sconfiggerli con la sua pensata sul ... mercurio dei termometri. Il 74enne Capitano è Antonio Rosti che è imperiosa e terribile voce fuori campo, in questa specie di giallo alla ricerca di una vana via di fuga, ed appare in scena solo negli ultimi minuti quando in un vortice di accuse si compiono tutte le tragedie possibili e nell'acqua che da la vita si trova invece la morte. Un terzetto di formidabili attori che danno vita ad un lavoro talmente intrigrante che forse non basta vederlo una sola volta. [Mario Mainino]
QUELLO CHE DOBBIAMO IMMAGINARE .....  
Tre personaggi, un'isola deserta a picco sul mare di nome Morte Frontiere su cui c'è un castello e una barca che fa avanti e indietro dall'isola all'approdo della terra ferma chiamato Nodo.
Un titolo, Mercurio, che è un elemento chimico, ma anche un pianeta e soprattutto è un dio alato, che con la sua velocità sposta e cambia i termini per comprendere.
Un infermiera ingenua che arriva ogni giorno dalla terraferma, novello Caronte, traghettatore curioso con un piano ben preciso.
QUELLO CHE DOBBIAMO SENTIRE...
Le corrispondenze e quello che aprono nomi, numeri e personaggi, lasciandoci trasportare in un luogo, la nostra isola, dove le cose non sono mai quelle che sembrano.
QUELLO CHE DOBBIAMO RISOLVERE...
Chi è la vittima e chi il carnefice in questa storia? 
Il Capitano è davvero il terribile aguzzino che Hazel descrive?
Françoise è davvero animata soltanto da un nobile impulso?
Dove sono i libri di cui si parla tanto?
Dov'è l'unico specchio che si sa essere nel castello?
E se tutto questo è un incubo, chi è che sogna e chi è che viene sognato?
Mercurio può sembrare una favola dark, una storia romantica sull'amore, ma quasi subito ci accorgiamo di avere a che fare con un gioco perverso dove nulla davvero è come appare, un labirinto da cui si può uscire, ma nessuno esce mai. 
L'invito è quello di entrare nel gioco e di farne parte.
La regola è chiara.
Siamo tutti nello stesso tempo vittime e carnefici di noi stessi e degli altri.
Benvenuti a Morte Frontiere...
PREZZI BIGLIETTI
Intero: € 21,00 Under 26: € 17,00 Over 60: € 13,00 allievi con carta TP CARD: € 10,00 
ORARIO SPETTACOLI da lunedì a sabato ore 21.00 domenica: riposo
ORARI E INFO BIGLIETTERIA Dal lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
PRENOTAZIONI È possibile prenotare nelle seguenti modalità: via e-mail scrivendo a biglietteria@teatrolibero.it
chiamando allo 02 8323126
Per informazioni stampa: stampa@teatrolibero.it 02-45497296

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