2011_02_24 Teatro Lirico Magenta con le magie di Raul Cremona

Giovedì 24 febbraio 2011_02_24 ore 21
Teatro Lirico di Magenta
Teatro comico d’autore
Hocus Molto Pocus
Raul Cremona in scena
Lo spettacolo è fuori abbonamento.

Il pubblico ha imparato ad apprezzarlo attraverso il piccolo schermo ma la carriera di Raul Cremona si è costruita in tanti anni di spettacoli nei locali milanesi con personaggi a sfondo magico e per lo più grottesco per poi spostarsi su altre tematiche.
Lo spettacolo in scena giovedì 24 al Lirico di Magenta è un una forma di teatro-magia con prestigiazione, gag, musica, macchiette di alcuni dei suoi personaggi più famosi. Il titolo richiama una delle più famose formule magiche e proprio la magia, o meglio l’illusionismo, è stata la vera passione adolescenziale di Cremona. L’artista è affiancato in scena dall’attore comico Felipe, l’immancabile spalla da strapazzare con battute fulminanti, e dal pianista Lele Micò. La regia è di Raffaele De Ritis, collaboratore del Cirque du Soleil, di Disney on Ice e del Circo Barnum.
A dominare la scena nella prima parte saranno le gag e i giochi di “prestidirigirizzazione” di Silvano il mago di Milano, in particolare quelli con le carte, vera passione dell’attore che ha imparato i giochi di prestigio quando era piccolo, con una scatola magica acquistata da un rigattiere. Elemento portante delle gag di Raul Cremona è il contatto con il pubblico, che coinvolge nei suoi numeri di magia con la creatività, l’intelligenza e l’immancabile sorriso stampato in faccia che caratterizza i maghi come Silvano. Più pacioso il Mago Oronzo, personaggio altrettanto famoso, soprattutto per le gag televisive. Panciuto e dalle maniere poco ortodosse, più che di magia si occupa di scaramanzia, aiutato dalle capacita’ di medium e dalle abilità da truffatore. Dal mondo della magia, nella seconda parte dello spettacolo Cremona passa ad interpretare alcuni dei suoi personaggi più celebri come il misogeno Omen, che con le “supposte di saggezza” sbeffeggia il sesso femminile in una sorta di sfogo “Altrimenti l’uomo somatizza”, o il gassmaniano Jacopo Ortis, pronto a recitare davanti al pubblico pagante le sue “Ultimissime lettere”. 

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