2009 08 30 A Palazzo Merula lo spettacolo organizzato da Mario Mainino (www.concertodautunno.it) per la Pro Loco di Vigevano

Vigevano è edizione 2009
Domenica 30 agosto 2009 ore 21.00
Cortile di Palazzo Merula
Ricordando Fiorella
Grami Gente nuovo concerto de "I Barabàn"
Ingresso libero.
 
Si ringrazia il Festival "Borghi e Valli – Sulle Note di Feste&Patroni per l'inserimento nel suo calendario e la promozione della iniziativa organizzata da Mario Mainino per la Pro Loco Vigevano.
 
"Grami Gente" è il titolo del nuovo appuntamento che è  in programma per la serata di domenica 30 Agosto, a Vigevano. Ospitati nella cornice del Cortile di Palazzo Merula, a partire dalle ore 21, si esibiranno i "Barabàn", compagnia che, attingendo ai saperi della "grama" gente del Nord Italia, lungo la linea del fiume Po, metterà in scena un nuovo spettacolo multimediale basato sul patrimonio musicale e culturale di queste terre. Suoni di violini e xilofoni, organetti, plettri e ocarine, canti solistici e a cappella, faranno da colonna sonora a immagini del paesaggio, usanze e mestieri che fluiscono sullo schermo.
Un concerto di musica popolare, organizzato in memoria di Fiorella Scaglioli, infaticabile e appassionata operatrice culturale.

Fiorella Scaglioli
Sono passati dieci anni dalla sua scomparsa. Fiorella Scaglioli è stata per molti amici che l'anno conosciuta ed amata una amica straordinaria. Non era necessario frequentarla quotidianamente. Io stesso non posso dire di essere stato un amico molto presente nella sua vita, e purtroppo nemmeno quando stava lottando con la malattia che ce l'ha portata via.
Ma anche in quei giorni in cui lei aveva problemi cosi gravi da affrontare bastave incontrarla per caso in una via ed ecco che ti buttava le braccia al collo con una gioia che ti faceva sentire al centro dei suoi pensieri, come se l'avessi visto l'ultima volta solo pochi giorni prima mentr invece erano passati dei mesi.
Fiorella Scaglioli è stata un lievito che ha prodotto nella nostra città dei momenti di aggregazione e formazione culturali di grandissima importanza quanto di scarsissima eradità. Il suo interesse di studiosa della musica popolare, di ricercatrice sul campo, quasi una novella epigone di Bela Bartok, ci ha fatto conoscere dai canti sardi, alle tradizioni quasi dimenticate del Carnavale Bianco in agosto, al tradizionale di Bagolino, sino a stimolare anche la formazione di nuovi esecutori che si sono dedicati alla musica della tradizione popolare.

I Baraban
Il gruppo è nato a Milano nel 1982, per iniziativa di quattro fra i più attivi musicisti e ricercatori dell'Italia settentrionale: Vincenzo Caglioti, Aurelio Citelli, Giuliano Grasso e Guido Montaldo. Compagnia fra le più rappresentative della scena folk italiana, apprezzata in Europa e America, "Barabàn" ha sviluppato un percorso che rivisita la tradizione musicale del nord Italia con un linguaggio e una sensibilità contemporanea. L'ensemble mescola melodie, lingue, ritmi e sonorità dell'Italia settentrionale, polifonie della pianura Padana, liriche contemporanee, canti arcaici dell'Appennino, musiche swing e dal sapore yiddish. Da sempre attento alle tematiche sociali e civili, più recentemente Barabàn si è dedicato all'interpretazione di brani composti da discendenti di immigrati italiani in Sud America e alla creazione di una nuova musica sperimentando l'incontro tra le liriche di scrittori contemporanei (Loi, Biamonti) e proprie composizioni in cui gli stili e le sonorità della musica di tradizione si aprono alla contaminazione multietnica.
 
Vigevano
La parte più vecchia è datata al Basso Medioevo, quando la città venne fortificata lungo uno dei lati della pianura del Ticino. Il paese divenne indipendente grazie alla sua posizione strategica e, per questo, centro di conflitti frequenti tra Pavia e Milano. Il 14 Marzo 1530 la città divenne sede vescovile e, successivamente, feudo di diverse famiglie: i Della Torre e i Visconti durante il Medioevo e gli Sforza nel Cinquecento. Durante il periodo sforzesco Vigevano entrò nel suo periodo aureo, divenendo residenza ducale ed un centro commerciale di notevole importanza. Il 9 Agosto 1848 venne firmato, presso l'attuale vescovado, l'armistizio Salasco, che prevedeva una tregua di sei settimane tra Austria e Piemonte, nel corso delle Prima Guerra d'Indipendenza.
 
Palazzo Merula
Ex convento del XVII secolo ed ex orfanotrofio maschile, ospita una grande quantità di tesori presso il Museo dell'Imprenditoria Vigevanese e l'Archivio Storico Comunale; quest'ultimo, in particolare, contiene una eccezionale esposizione di antichi documenti, pergamene, incunaboli e cinquecentine. Il palazzo si trova a pochi metri dal Teatro Cagnoni
 
 
 
 
 
 

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