Domenica 1 Settembre 2019, ore 11.00
Sala Alessi – Palazzo Marino Piazza della Scala 2, Milano.
Il neoclassico tra Novecento e contemporaneo
mdi ensemble
Ingresso gratuito con prenotazione
80 biglietti potranno essere riservati online a questo link a partire dalle 10.00 del giovedì precedente ogni concerto.
40 biglietti saranno disponibili presso la biglietteria delle Gallerie d’Italia in Piazza della Scala 6, a partire dalle ore 10.00 del giovedì precedente il concerto.
E' possibile ritirare fino a due biglietti a persona.
Per motivi di sicurezza, al momento dell’ingresso a Palazzo Marino, è obbligatorio mostrare un documento di riconoscimento.
www.palazzomarinoinmusica.it
Dopo la pausa estiva prosegue domenica 1 settembre alle ore 11.00, la nuova stagione 2019 della rassegna Palazzo Marino in Musica, dal titolo “Classico, Neo-Classico? Razionalità ed equilibrio nella civiltà musicale Europea.”
In Sala Alessi mdi ensemble, uno dei gruppi cameristici più interessanti della musica contemporanea nel panorama italiano e internazionale presenta un concerto dal titolo “Il neoclassico tra Novecento e contemporaneo”. L'ensemble si presenta in formazione quartettistica, con Lorenzo Gentili-Tedeschi e Lorenzo Derinni violini, Paolo Fumgalli alla viola e Giorgio Casati al violoncello.
Il concerto propone un percorso tra alcuni dei maggiori e più interessanti compositori italiani nel Novecento e di oggi: la riscoperta e la riscrittura della musica antica di Malipiero (maggiore rappresentante italiano del Neoclassicismo musicale) e Maderna, tra i primi compositori a ricercare in archivio per portare alla luce capolavori sepolti. Nell’ambito dell’avanguardia internazionale del secondo dopoguerra, Bruno Maderna e Luciano Berio, nati nei primi anni ’20 del Novecento, rappresentano la punta di diamante della “scuola italiana”, pur nelle differenze della loro carriera compositiva. Dalla polifonia rinascimentale allo stile galante, il periodo d’oro a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, continua a essere punto di riferimento anche per i compositori di oggi come Stefano Gervasoni.
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