Auditorium di Milano
Architettura Musica 1938-2018
edito da Silvana Editoriale Prezzo di copertina €18
Dopo la mostra alla Triennale un libro racconta la storia della “casa” dell’Orchestra Verdi
Nell’ottobre
del 1938 Giò
Ponti
chiedeva dalle colonne del “Corriere della Sera” la realizzazione
di un auditorium per Milano. Negli stessi giorni sorgeva nell’antico
Borgo San Gottardo il Cinema-Teatro Massimo, uno dei più grandi e
moderni del tempo, opera di Alessandro
Rimini.
L’appello di Ponti restò inascoltato e il nome di Rimini fu
occultato a seguito delle leggi razziali. Ma 60 anni dopo proprio il
“Massimo” diventerà l’Auditorium della città, realizzato da
Giancarlo
Marzorati
come sede stabile dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe
Verdi. Inaugurata il 6 ottobre 1999
con
l’Orchestra Verdi diretta da Riccardo Chailly, la sala è divenuta
nel corso di vent’anni un polo culturale imprescindibile nella
vivace zona milanese dei Navigli e della Darsena.
Il
volume, curato da Pasquale
Guadagnolo,
raccoglie ricerche, scritti e parte della documentazione sulla cui
base è stata ordinata la mostra tenutasi, con lo stesso titolo alla
Triennale di Milano dal 7 novembre al 5 dicembre 2018.
Una
prima sezione del libro è dedicata all’iniziativa imprenditoriale,
ai caratteri progettuali, ai lavori edilizi e impiantistici che hanno
segnato la realizzazione dell’Auditorium di Milano. La successiva
illustra sinteticamente attraverso le figure delle principali
formazioni artistiche e dei direttori musicali che si sono succeduti
dal 1993, l’attività dell’Orchestra sinfonica e coro sinfonico
di Milano Giuseppe Verdi. Una terza sezione ricostruisce la storia
dell’edificio dalla sua origine quale cinema-teatro e nella sua
“collocazione urbana”.
Il volume contiene anche scritti di Giovanna D’Amia, (docente al Politecnico) dell’architetto Giancarlo Marzorati, Liliana Rimini (in ricordo del padre), Ruben Jais (direttore artistico e esecutivo de laVerdi) e Gianni Cervetti (presidente de laVerdi), oltre all’articolo di Giò Ponti del 1938. La mostra, ed ora il volume, hanno anche l’intento di contribuire alla conoscenza e alla giusta rivalutazione della figura e dell’opera di Alessandro Rimini. Il volume è corredato da oltre 80 foto, molte delle quali inedite e provenienti dagli archivi del Comune di Milano.
Il volume contiene anche scritti di Giovanna D’Amia, (docente al Politecnico) dell’architetto Giancarlo Marzorati, Liliana Rimini (in ricordo del padre), Ruben Jais (direttore artistico e esecutivo de laVerdi) e Gianni Cervetti (presidente de laVerdi), oltre all’articolo di Giò Ponti del 1938. La mostra, ed ora il volume, hanno anche l’intento di contribuire alla conoscenza e alla giusta rivalutazione della figura e dell’opera di Alessandro Rimini. Il volume è corredato da oltre 80 foto, molte delle quali inedite e provenienti dagli archivi del Comune di Milano.
L’Auditorium
di Milano - Architettura Musica 1938-2018 è
edito
da
Silvana Editoriale,
casa
editrice specializzata nella produzione di libri illustrati d’arte,
il cui ricco catalogo, che annovera titoli italiani e stranieri,
spazia dall’archeologia all’arte contemporanea, dalla storia
all’architettura, dal design alla fotografia. Il volume è
distribuito in tutte le librerie ed è disponibile anche al bookshop
dell’Auditorium. Prezzo
di copertina €18.
E’ uscito con l’etichetta Glossa il CD
Zelenka Missa Omnium Sanctorum
registrato da laBarocca diretta da Ruben Jais
Il CD Glossa “Jan Dismas Zelenka Missa Omnium Sanctorum” (numero di catalogo 924103 - durata di 50' 16") è stato registrato presso l’Auditorium di Milano il 7 e 9 settembre del 2018 ed è già in vendita. In questa registrazione Ruben Jais è accompagnato da una squadra di solisti di primo piano, composta da Carlotta Colombo (soprano), Filippo Mineccia (alto) , Cyril Auvity (tenore) e Lukas Zeman (basso), con contributi più che importanti da parte delle forze corali e strumentali de la Barocca.
Nuova registrazione con l'etichetta Glossa dell’Ensemble laBarocca diretto da Ruben Jais Dopo la musica di Bach e Gluck, è la volta del compositore boemo Jan Dismas Zelenka (Louňovice, 16 ottobre 1679 - Dresda, 23 dicembre 1745) autore di opere estremamente originali e inusuali per la sua epoca, di straordinaria bellezza.
Personalità eminente del periodo tardobarocco, stimatissimo da Johann Sebastian Bach e da molti altri compositori dell’epoca, Zelenka che per più di 30 anni lavorò come compositore e contrabbassista alla corte di Dresda, fu dimenticato subito dopo la morte, per essere riscoperto solo nel XIX secolo. La Missa Omnium Sanctorum per solisti, coro e orchestra fu completata nel 1741, quando Zelenka aveva sessant'anni.
Come scrive Raffaele Mellace nel booklet del CD: “Nel 1735 per Zelenka arrivò il titolo di Kirchen Compositeur che costituiva la cifra definitiva del percorso esistenziale e creativo del musicista. A sessant’anni Zelenka mise così mano al progetto cui operava da ormai trent’anni, le Missae utltimaes. Dedicata a tutti i santi e intitolata significativamente con profetico intento testamentario, Missa ultimarum et forte omnium ultima, la messa qui registrata rappresenta dunque l’estremo promontorio della creatività del compositore, attestato da una data precisa, 3 febbraio 1741, apposta a conclusione del fascicolo del Gloria. Si tratta di una missa tota, cioè dell’intonazione completa delle cinque sezioni dell’ordinarium missae, proposta nella forma della cosiddetta “messa napoletana”, la moderna messa concertata articolata in più sezioni corali e solistiche che intonano brevi porzioni testuali alternando omofonia e contrappunto. Modello della musica da chiesa di Zelenka sono evidentemente i compositori italiani (…)”
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