2017_11_15 Atir in tournèe forzata approda al Teatro Gerolamo

Il Teatro Gerolamo ospita Atir Teatro Ringhiera nella stagione “On the road” con due monologhi di Testori presentati da Arianna Scommegna, il 15 e 16 “Mater Strangosciàs” e il 17 “Cleopatras”, allego comunicato e foto, cordiali saluti Maurizia Leonelli – 347.5544357
15-16-17 novembre 2017
Teatro Gerolamo, piazza Beccaria 8 Milano
Atir Teatro Ringhiera presenta
GIOVANNI TESTORI - ARIANNA SCOMMEGNA 
Il Teatro Gerolamo ospita Atir Teatro Ringhiera, nella sua stagione “On The Road”, con due monologhi di Testori presentati da Arianna Scommegna.
Il 15 novembre, prima dello spettacolo “Mater Strangosciàs” ci sarà una breve presentazione a cura di Giuseppe Frangi, Presidente dell’Associazione Giovanni Testori. Il 17 novembre la presentazione sarà a cura di Davide Dall’Ombra, docente dell’Università Cattolica di Milano.
15 e 16 novembre – ore 20 – MATER STRANGOSCIÀS
di Giovanni Testori / regia Gigi Dall’Aglio / con Arianna Scommegna / alla fisarmonica Giulia Bertasi / scene Maria Spazzi / luci Pietro Paroletti / produzione Atir Teatro Ringhiera
Mater strangosciàs è l'ultimo dei "Tre lai", i tre monologhi scritti da Giovanni Testori negli ultimi giorni della sua vita. Tre lamenti funebri ispirati a tre straordinarie figure femminili: Cleopatra, Erodiade e La Madonna. Mater strangosciàs è una donna del popolo, umile, semplice, pura.  La sua terra: la Valassina brianzola. 
Piange la perdita del figlio. Si rivolge a Lui. Gli chiede perché gli uomini debbano patire così tanta sofferenza. Gli domanda la ragione, il senso di quel "Sì" che lo ha portato al sacrificio più grande di tutti: la perdita della propria vita. Lo fa in dialetto brianzolo, la lingua della terra sua e dello stesso Testori. Una lingua che il poeta ha reinventato mescolandola con il latino, lo spagnolo, il francese. Mater strangosciàs è l'ultima opera di Testori. E' un addio. Una preghiera. Un testamento. Un lascito di speranza.
'Lora stringiati
e strangosciati incosì
e insema anca
in 'sta strana manera fiduciati,
diso al sipario:
prendi, o fradel
e, insema, gran vesta del teatro,
prenditi a muovare...
Ce dobbiamo, amici tanti e cari,
saludare?
No,
che 'sto imbrassamento va per semper sè sè a durare,
'des, chi,
duman, altrove
e dopu ammò!"

Come in Cleopatràs, il monologo diventa un dialogo con lo strumento della musica dal vivo. La fisarmonica di Giulia Bertasi accompagna il respiro poetico dell'opera. Il mantice, come un polmone, segue il canto della Mater fino all'ultima nota.
17 novembre – ore 20 – CLEOPATRÀS
di Giovanni Testori / regia Gigi Dall’Aglio / con Arianna Scommegna / al violoncello Antony Montanari / scene Maria Spazzi / luci Pietro Paroletti / produzione Atir Teatro Ringhiera
“Ormai, i soli nomi che riesco a scrivere senza essere sopraffatto da un’impressione di falsità, sono i nomi dei luoghi d’origine della mia famiglia: Lasnigo, Sormano... Per me, deve esistere sempre, mentre scrivo, una precisa incarnazione, o co-incarnazione. Così, man mano che scrivo, questi nomi mi vengono fuori per necessità naturale. Cos’hanno di speciale Lasnigo, Chiavenna, Magreglio, il lago del Segrino? Eppure, letti nel contesto, questi nomi acquistano un potere di evocazione capace, credo, di toccare anche chi non ha conosciuto quei luoghi”. Giovanni Testori
La forza interpretativa di Arianna Scommegna si sprigiona tutta in questo spettacolo della sua trilogia di monologhi. Un allestimento semplice, tribale, dove la parola è regina con il suo suono al di là della comprensione, accompagnata dall’improvvisazione musicale della calda voce di un violoncello.
“Oh Cleopatra, oh poera gaina Cleopatràs, anch’io voglio potermi addossare tutto il monte di una felicità negata e, con l’autore, voglio pure avere la forza visionaria di portare questo peso con un corpo che si dilata, si radica e si specchia nella dimensione di una coscienza grande come tutto il mio mondo conosciuto. Da Como a Lecco, preso nella cerchia delle acque del lago Segrino, si estende poi da un passato di ricordi, di suoni, di musiche, di cibo, di vino, di tramonti, di parole, di lingua a un futuro di vuoto, di assenza, di nichil, di nient e vive in un presente che si consuma qui in questo teatro, davanti a questo pubblico mentre mi arrabatto con i turbamenti di una sessualità prepotente e frustrata ed il senso “delle cose della natura” che ci abbandonano nella morte, ci riempiono la bocca di parole nate col nostro corpo, con la nostra terra e che si disperdono nei nostri teatri.”
ARIANNA SCOMMEGNA - Premio Hystrio 2011 all’interpretazione – Premio Associazione Nazionale dei Critici di Teatro
ORARI: feriali ore 20
BIGLIETTI: da 6 a 28 euro
PRENOTAZIONI
Tel. 02.36590120 - 02.45388221 (negli orari e giorni di apertura) - vendita online www.vivaticket.it
Mail: biglietteria@teatrogerolamo.it

TEATRO GEROLAMO
Piazza Cesare Beccaria, 8 – 20122 Milano - tel 02.36590120 – fax 02.36590130
info@teatrogerolamo.itwww.teatrogerolamo.it

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