Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Milano - largo Mahler
Organizzato da LaVerdi Milano
UN’ESTATE CON LA MUSICA 2014
Insalata portena (Insalata porteña)
tango e dintorni per ragazzi e non solo…
arrangiamento musicale a cura di Giovanni Bacalov
ideato da Marina Rivera, per la regia di Carlos Branca
Ensemble da camera dell’Orchestra Sinfonica
di Milano Giuseppe Verdi
diretto da Giovanni Marziliano
Coro di Voci Bianche de laVerdi, diretto da Maria Teresa Tramontin
Ruben Peloni e Marcela Szurkalo
attrice Yamila Suarez, coautrice dei testi con Marina Rivera
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Festival Tango chiude con uno spettacolo inedito tra musica, immagini e parole, per raccontare i segreti del tango ai più giovani e alle famiglie. E una prima assoluta di Luis Bacalov: il Tango per il Papa.
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org , biglietti euro 15,00/12,50/9,00).
Tutti i segreti del tango e della sua città elettiva – Buenos Aires – raccontati a giovani, meno giovani e alle famiglie, in uno spettacolo inedito e originale. E una prima assoluta: Papa sudamericano, ovvero il Tango per il Papa, scritto da Luis Bacalov con testi di Janna Carioli.
Domenica 7 settembre (ore 18.00), Festival Tango riserva al pubblico un menù pieno di sorprese, pensato e realizzato su misura per questo ultimo appuntamento della rassegna curata da Luis Bacalov per Un’estate con la musica 2014, la stagione estiva de laVerdi.
L’Auditorium di Milano sarà animato da Insalata porteña: tango e dintorni
per ragazzi e non solo…, inedito show ideato da Marina Rivera, per la regia di Carlos Branca, entrambi argentini.
Protagonisti sul palco di largo Mahler una selezione da camera dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, diretta da Giovanni Marziliano; il piccolo Coro di Voci Bianche de laVerdi, diretto da Maria Teresa Tramontin; le voci di Ruben Peloni e Marcela Szurkalo e l’attrice Yamila Suarez, coautrice dei testi con Marina Rivera; l’arrangiamento musicale è a cura di Giovanni Bacalov.
“Il tango non è solo per adulti – spiega Marina Rivera – e l’idea dello spettacolo nasce proprio da questa considerazione. Il progetto di Insalata porteña si propone di avvicinare e far conoscere a un pubblico di ragazzi e alle loro famiglie i diversi aspetti del tango e delle musiche di Buenos Aires: dai ritmi che gli hanno dato origine, come l’habanera e la milonga, fino alla letteratura e all’immagine. Un percorso che accompagnerà il pubblico nei luoghi dove nasce e si sviluppa la musica urbana della Reina del Plata, Buenos Aires appunto, in modo agile e articolato, abbinando tre forme espressive che nell’insieme producono uno spettacolo di musica, immagini e parole, per farne un racconto coinvolgente e sensato anche sotto i profili storico e filologico. Per questo motivo, oltre naturalmente ad alcuni grandi classici del tango, sono state inserite canzoni popolari argentine, che hanno origini musicali differenti”.
Ecco dunque che protagonista sul palco sarà proprio un ragazzo dei sobborghi di Buenos Aires: il Pibe, interpretato da Yamila Suarez, che racconterà al pubblico – rendendolo partecipe - la sua storia e i suoi sogni, interagendo con i cantanti-attori Ruben Peloni e Marcela Szurkalo.
E veniamo alla musica. La grande sorpresa – come accennato in apertura – sarà la prima esecuzione assoluta di Papa Sudamericano, un Tango per Papa Bergoglio, scritto dal Premio Oscar Luis Bacalov – argentino che ha fatto dell’Italia la sua seconda patria - con testo dell’italianissima Janna Carioli: un omaggio dall’Italia al Papa argentino.
Il programma della serata comprende musiche di Astor Piazzolla (la ballata Chiquilin de Bachin, con testo di Horacio Ferrer; Libertango, Balada para un loco), Atahualpa Yupanqui (Duerme Negrito), Ángel Villoldo (El Choclo), Juan Puey (El sueño del pibe, testo di Reinaldo Yiso), Ernesto Rossi/Héctor Varela (Azucar, pimienta y sal), Vinicius De Morales (La pulce), infine Maria Elena Walsh, popolarissima musicista argentina scomparsa nel 2011 (El reino del revés).
La musica sarà accompagnata da una selezione di testi di autori argentini per ragazzi, tradotti in italiano. Questi brani serviranno a creare un filo conduttore e a far capire alcuni argomenti trattati nei brani musicali, che avranno i testi proposti sempre in lingua originale. Infine l’insieme sarà “condito” dalla proiezione di immagini e animazioni dei personaggi e dei luoghi del racconto (la città di Buenos Aires, Juanito, Laguna, el canillita, el pibe del futbol, el malevo).
Infine una nota del regista Carlos Branca, che approfondisce la natura dello spettacolo:
“Per fare una insalata porteña sicuramente c'è bisogno di un poco di zucchero, pepe e sale; zucchero per addolcire la vita perché nella periferia di Buenos Aires la vita è dura; pepe per avere la forza di andare avanti nonostante le vicissitudini; sale perché è necessario procurarsi il pane di tutti i giorni....il salario!
“Ma è anche importante riuscire ad esaudire i desideri e avverare i sogni che ci siamo promessi quando, bambini, giocavamo in strada, o meglio sul marciapiede (la vereda), perché per noi argentini figli di immigranti, il luogo dei sogni è la vereda appunto, da dove guardando il cielo ciascuno sogna il gol che deve fare al mondo per poter diventare campione e aiutare la famiglia e gli amici che non sono riusciti a realizzare i loro sogni; perché, come dice Borges, <....per gli argentini l'amicizia è una passione...>.
Da questi marciapiede, dove regna il dolore e manca tutto ,viene il nostro Papa, Francesco, che proprio perché ha vissuto gran parte della vita fra i poveri delle villas miseria della Capitale argentina, arrivato a Roma ha scelto di portare il nome del Poveretto d'Assisi, e invece di indossare i sontuosi abiti papali si è spogliato per assomigliare ed essere più vicino agli uomini, predicando e praticando la carità.
“In un'insalata porteña non può mancare Mafalda con il suo mondo alla rovescia, perché per cambiarlo questo mondo forse bisogna proprio rovesciarlo e cominciare a guardarlo con gli occhi limpidi dei bambini e con l'entusiasmo e la forza dei ragazzi. E neanche può mancare la fantasia e un po' di pazzia: il Loco che ci prende per mano, e sulle note di Piazzolla e la favola di Ferrer ci fa fare un viaggio bellissimo e magico per le strade di Buenos Aires.
“A volte noi argentini, gente che viene da quella terra che sta alla fine del mondo, desidereremmo che tutti i bambini del mondo potessero esaudire il loro sogno di essere Maradona, Messi, Gardel o Papa Francesco; qualche volta questo sogno si compie: una Abuela, una Nonna che da trentasei anni sognava di abbracciare suo nipote, strappato alle braccia di sua figlia da uomini che hanno fatto molto male all'Argentina, negli anni dell'ultima dittatura militare; che per trentasei anni ha lottato per ritrovarlo, pochi mesi fa ha ricevuto il premio di incontrarlo e finalmente abbracciarlo. A nonna Estela è dedicato il nostro spettacolo”.
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