2010_04_07

Mercoledì 7 aprile 2010 ore 21.00
Teatro Fraschini – Pavia Rassegna Altri Percorsi
IL POPOLO NON HA IL PANE? DIAMOGLI LE BRIOCHES
di Filippo Timi

con
Filippo Timi = Amleto
Paola Fresa =Ofelia
e Lucia Mascino, Luca Pignagnoli, Marina Rocco
regia Filippo Timi e Stefania De Santis
Produzione Santo Rocco e Garrincha
In collaborazione con Nuovo Teatro Nuovo di Napoli – Artedanza E 20 – Teatro Stabile dell’Umbria

In il popolo non ha il pane Timi prende a prestito la tragedia del Bardo. Ma si immagina un Amleto furioso, il primo ad avere coscienza di essere un ruolo, perchè da quattrocento anni muore ogni sera, e allora lo riscrive di sana pianta (è il suo primo testo teatrale, condiviso con Stefania De Santis) come se il Principe di Danimarca fosse ormai stanco di subire il proprio destino.
Come la frase attribuita a Maria Antonietta è un paradosso, così Amleto è tutto un paradosso; come quelle parole sono una risposta assurda dei potenti alle esigenze concrete della gente, anche Amleto, consapevole dall’ambiente da cui proviene, cosciente di sé, stanco del suo ruolo, vuole svelare il gioco della finzione teatrale a tutti i personaggi. Strizzando un po’ l’occhio ad uno dei suoi miti, Carmelo Bene, fa esplodere, all’interno di una vicenda tragica, una vitalità dirompente: la trasforma in un gioco comico, tutto metateatrale: Amleto mette in scena Amleto davanti alla corte, e, sempre paradossalmente, manovra abilmente i personaggi senza nemmeno riuscire a portare a termine il famoso monologo. I due autori riscrivono le parti per ogni personaggio e sono tutti impegnati a smontare pezzo dopo pezzo l’impianto originale del testo. L’unica a rimanere attaccata al “suo ruolo” sarà Ofelia, tutta concentrata nell’innamoramento, ignara di un amato tutto preso da se stesso. Il risultato è comico, colorato, dal sapore vintage (costumi e scene), frivolo e segnato a tratti di vivace sensualità e follia.

Filippo Timi, oggi al massimo della popolarità, è già stato incoronato dal cinema con una carrellata di personaggi da Saturno contro di Ozpetek al doppio ruolo in Vincerò di Bellocchio. Ha vinto il Premio Martini a Milano e il Premio Pasinetti a Venezia. In teatro si è accaparrato il Premio Ubu come miglior attore under 30 nel 2005, dopo aver lavorato con la Valdoca, la Societas Raffaello Sanzio, soprattutto con Barberio Corsetti, con il quale ha condiviso undici anni di palcoscenico. Si è cimentato anche nella scrittura, il primo romanzo nel 2006 su tutta una serie di sventure Tuttalpiù muoio fino a Peggio che diventare famoso. Ha iniziato a fare l’attore per caso, è stato adottato da Milano, si prepara, con il cinema, a varcare i confini nazionali.

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