2016_07_11 MILANO ARTE MUSICA 2016 concerto de La Magnifica Comunitàe

MAM2016 
MILANO ARTE MUSICA 2016 (X edizione)
dal 7 luglio al 25 agosto 2016

Lunedì 11 Luglio 2016_07_11 ore 18.30 e ore 20.30
Chiesa di San Sepolcro (Biblioteca Ambrosiana)
Piazza San Sepolcro, Milano
Antonio Vivaldi: Sonate per violino op. 2
Sonate 1-6: ore 18.30
Sonate 7-12: ore 20.30
posto unico 10 Euro

ORE 18.30

Antonio Vivaldi (1678-1741)
Sonata n. 1 in sol minore, RV 27
Preludio. Andante, Giga. Allegro, Sarabanda. Largo, Corrente. Allegro 
Sonata n. 2 in la maggiore, RV 31
Preludio a capriccio, Corrente. Allegro, Adagio, Giga. Allegro 

Sonata n. 3 in re minore, RV 14
Preludio. Andante, Corrente. Allegro, Adagio, Giga. Allegro

Sonata n. 4 in fa maggiore, RV 20
Andante, Allemanda. Allegro, Sarabanda. Andante, Corrente. Pesto 

Sonata n. 5 in si minore, RV 36
Preludio. Andante, Corrente. Allegro, Giga. Presto

Sonata n. 6 in do maggiore, RV 1
Preludio. Andante, Allemanda. Presto, Giga. Allegro

ORE 20.30

Antonio Vivaldi (1678-1741)
Sonata n. 7 in do minore, RV 8
Preludio. Andante, Allemanda. Allegro, Corrente. Allegro

Sonata n. 8 in sol maggiore, RV 23
Preludio. Largo, Giga. Presto, Corrente. Allegro

Sonata n. 9 in mi minore, RV 16
Preludio. Andante, Capriccio. Allegro, Giga. Allegro, Gavotta. Presto 

Sonata n. 10 in fa minore, RV 21
Preludio. Largo, Allemanda. Allegro, Giga. Allegro

Sonata n. 11 in re maggiore, RV 9
Preludio. Andante, Fantasia. Presto, Gavotta. Allegro

Sonata n. 12 in la minore, RV 32
Preludio. Largo, Capriccio. Presto, Grave, Allemanda. Allegro 

Lunedì 11 luglio, nella chiesa di San Sepolcro, Milano Arte Musica ospita per la prima volta Enrico Casazza e La Magnifica Comunità, e si affida al loro virtuosismo per l’esecuzione, in un doppio appuntamento, delle Sonate per violino e basso continuo op. II di Antonio Vivaldi: alle 18.30 verranno eseguite le Sonate 1-6, alle 20.30 le Sonate 7-12. Il doppio concerto segna il primo degli appuntamenti dedicati all’esecuzione integrale di opere monografiche di autori che hanno fortemente innovato il Barocco musicale, influenzando generazioni successive di musicisti e compositori.

Gli anni dal 1703 al 1709 sono, per Antonio Vivaldi, il momento d’affermazione sia come compositore maturo, sia come virtuoso del violino. Le dodici Sonate a violino e basso per il cembalo op. II (1709) sono la prima raccolta che egli dedica a uno strumento solista, dopo l’esordio del 1705 (forse retrodatabile al 1703) con le sonate a tre. Proprio quest’ultima tipologia era considerata il banco di prova per i giovani compositori, che, seguendo l’esempio delle sonate corelliane, dovevano dimostrare la loro disinvoltura nel maneggio dei materiali musicali, ovvero la capacità di metter in dialogo le parti e di costruire un buon ordito contrappuntistico ‘alla moderna’.
Diversamente andava per le sonate solistiche, dove l’attenzione si spostava sulla padronanza della melodia e della tecnica strumentale. Sempre di più, infatti, allo strumento veniva richiesto di rivaleggiare con quanto la voce umana riusciva a compiere sul palco dei teatri: alle prime donne non potevano che rispondere “le prime parti”. Non è quindi un caso che lo strumento scelto per oltre i due terzi delle sonate solistiche vivaldiane sia proprio il violino. Sin da questa prima raccolta, Vivaldi dimostra totale controllo e capacità di sfruttare appieno le potenzialità timbriche ed espressive di questo strumento, nella sua forma compiuta e ‘moderna’, come usciva in quelli stessi anni ad esempio dalla bottega di Antonio Stradivari.
Dedicate al re Federico IV di Danimarca e Norvegia e forse eseguite in occasione del suo passaggio in città, tra la fine del 1708 e l’inizio del 1709, alle sonate op. II è stata attribuita anche una valenza didattica, visto che Vivaldi aveva già assunto il posto d’insegnante. Si pensa, infatti, che le diverse e crescenti difficoltà tecniche siano presentate in maniera da offrire alle allieve dell’Ospedale della Pietà materiali musicali sui quali affinare le loro capacità esecutive e il loro gusto interpretativo.
Legate al modello della sonata da camera, tutte le sonate presentano un preludio iniziale e, tranne la n. 2, sono in quattro o tre tempi distinti. Per molti movimenti la struttura è quella binaria, con la possibilità di eseguire ornamentazioni anche estemporanee nella ripetizione delle due sezioni. Prevalenti sono i movimenti di danza stilizzata, ai quali sono accostati i due capricci e la fantasia, rispettivamente nelle sonate n. 9 e 12 e nella n. 11. I tempi lenti offrono maggior spazio per l’esplorazione di figurazioni espressive, quasi in stile recitativo, come nel caso dell’Adagio, terzo tempo della sonata n. 2, che è anche l’unico movimento ad essere scritto in una tonalità diversa (fa diesis minore) rispetto a quella d’impianto.
Vivaldi dimostra una piena maturità nella gestione fra la parte solistica e il basso. Anzi, come giustamente osserva Cesare Fertonani, sembra essere “il rapporto più intenso e il più contrappuntisticamente elaborato dell’intera produzione vivaldiana di sonate solistiche.” In alcuni casi lo stesso materiale viene riproposto sia dal violino sia dal cembalo, in altri al basso è affidata una parte non solo di supporto armonico, ma anche di ricerca virtuosistica, tramite l’inserimento di passaggi veloci in dialogo, nuovamente, con la parte superiore. Non deve poi stupire l’ascoltatore il fatto che siano presenti più strumenti nella realizzazione della parte del basso. Se il clavicembalo, anche nel titolo, ha un ruolo privilegiato, le sfumature di colore degli altri strumenti che realizzano le armonie (violoncello barocco, tiorba e organo) contribuiscono in maniera determinante alla riuscita del dialogo e al sostentamento della parte acuta affidata al violino.
La ricerca virtuosistica si sente forse in maniera più evidente nel Capriccio della sonata n. 12, per l’insistenza sui registri acuto e sovracuto, con certi arpeggi che ricordano gli episodi solistici dei concerti dell’Estro armonico.  

UNA PROMOZIONE RISERVATA AGLI ASCOLTATORI DI MILANO ARTE MUSICA

Grazie alla collaborazione con MilanoCard, che gestisce l’apertura e le visite alla Cripta di San Sepolcro appena restaurata e riaperta al pubblico, gli ascoltatori di Milano Arte Musica hanno diritto allo sconto del 10% sul prezzo del biglietto d’ingresso alla cripta. Per avvalersi di questa opportunità è sufficiente presentare il biglietto per uno dei concerti del festival alla biglietteria della cripta.

In occasione del concerto di lunedì 11 luglio, proprio per favorire la visita da parte del pubblico di Milano Arte Musica, la Cripta di San Sepolcro rimarrà aperta fino alle ore 22.30.


Informazioni Cripta di San Sepolcro:
Orario di apertura: tutti i giorni dalle ore 12.00 alle ore 20.00
Ingresso e biglietti da Piazza San Sepolcro, lato destro della Chiesa
Biglietti: ingresso intero 10€; accesso gratuito per bambini accompagnati dai genitori (formula famiglia, biglietto richiesto solo per i genitori), per le guide turistiche e per gli accompagnatori di disabili (1 ogni 4)
Contatti: email cripta@milantourismpoint.com, telefono: +39.340.4085729, sito http://www.criptasansepolcromilano.it/

Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 12.00.
Abbonamenti: 140 euro (tel 02.76317176)
Prevendite biglietti (diritto di prevendita Euro 1,80):
Circuito Vivaticket www.vivaticket.it
Call center (servizio a pagamento): Vivaticket 892.234 (from outside Italy: +39.041.2719035)
App Vivaticket Mobile per iPhone e Android disponibile sull’app Store e su Google play
Punti vendita Vivaticket, elenco alla pagina http://www.vivaticket.it/index.php?nvpg[ricercaPV]

SEDE DEL CONCERTO
Chiesa di San Sepolcro (Biblioteca Ambrosiana)
Piazza San Sepolcro
MM Duomo, tram 1, 2, 3, 12, 14, 15, 16, 24, 27

Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176            e-mail mail@lacappellamusicale.com
twitter @lacappellamusic

Direzione Artistica: Maurizio Salerno
Coordinamento e comunicazione: Lucia Olivares, Luana Castelli, Federica Parati

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