Associazione Culturale La Cappella Musicale
Milano Arte Musica
XI edizione 2017
Milano Arte Musica
XI edizione 2017
Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
Via Vincenzo Bellini 2, 20122 Milano
Tel / fax 02.76317176
e-mail lacappellamusicale@libero.it
sito www.lacappellamusicale.com
Milano Arte Musica programma XI edizione 2017
Associazione Culturale La Cappella Musicale
Via Vincenzo Bellini 2, 20122 Milano
Tel / fax 02.76317176
e-mail lacappellamusicale@libero.it
sito www.lacappellamusicale.com
Milano Arte Musica programma XI edizione 2017
Giovedì 24 agosto 2017, ore 20.30
Basilica di Santa Maria della Passione
via Conservatorio 16, Milano
Concerti e Concerti Grossi
Musiche di Corelli, Vivaldi, Händel, C.P.E. Bach, Giardini
Accademia dell’Annunciata
Giuliano Carmignola, violino
Riccardo Doni, direzione e clavicembalo
Violini I Carlo Lazzaroni,* Carmen Munoz, Regina Yugovich, Archimede De Martini
Violini II Angelo Calvo,* Pierfrancesco Pelà, Cristiana Franco, Matilde Tosetti
Viole Maria Bocelli,* Filippo Bergo
Violoncelli Maria Calvo*, Anna Grendene
Violone Paolo Bogno
Liuto Elisa La Marca
Cembalo e Direzione Riccardo Doni
*Prime parti
PROGRAMMA
Antonio Vivaldi (1678-1741)
Concerto in do maggiore RV 114 per archi e b.c.
Allegro - Adagio - Ciaccona
Concerto in re maggiore “Il Grosso Mogol” RV 208 per violino solo, archi e b.c.
Allegro - Grave Recitativo - Allegro
Arcangelo Corelli (1653-1713)
Concerto grosso Op. 6 n. 4 in re maggiore per archi e b.c.
Adagio, Allegro - Adagio - Vivace – Allegro
Carl Philipp Emanuel Bach(1714-1788)
Concerto in re minore Wq22
Trascrizione dal concerto per Cembalo di Olivier Faurè
Allegro - Un poco andante - Allegro molto
Georg Friedrich Händel (1685-1759)
Concerto grosso in sol maggiore Op. 6 n. 1 HWV 319
A tempo giusto - Allegro - Adagio - Allegro - Allegro
Felice Giardini (1716-1796)
Concerto II Op. 15 in re maggiore
Allegro - Adagio - Allegro assai
“Concerti e Concerti Grossi” è il programma con cui l’Accademia dell’Annunciata, per la prima volta ospite del festival, chiuderà giovedì 24 agosto l’edizione 2017 di Milano Arte Musica. Nella suggestiva cornice di S. Maria della Passione, l’orchestra barocca composta da giovani musicisti, sotto la direzione di Riccardo Doni, violino solista Giuliano Carmignola, omaggerà il genere del concerto, offrendo una panoramica del passato, dal capostipite romano Corelli all’esuberanza veneziana di Vivaldi, passando per C.P.E. Bach, Händel e Giardini, e dimostrando come la storia del concerto sia inesorabilmente legata allo sviluppo dello strumento violino, alla sua morfologia e alla tecnica esecutiva.
La nuova musica strumentale s’organizza nel Seicento intorno a diverse, concomitanti, innovazioni: innanzitutto l’autonomia crescente dalla parola cantata, pure mantenendo certe movenze espressive. Poi l’attestarsi di un linguaggio armonico orientato fra le polarità maggiore e minore, il cui spazio sempre più si va organizzando in strutture minime e in percorsi logici che diventano consueti (e, infine, “naturali”). Da ultimo, l’emergere della famiglia del violino, portata a compimento da Stradivari. Bisognerebbe sottolineare anche l’importanza delle corde filate, cioè rivestite e quindi ispessite, probabilmente usate per la prima volta a Bologna, che ha irrobustito il suono del violoncello, sancendo il predominio degli archi nella nascente orchestra. Concerto, quindi, è un generico nome dato alla musica strumentale per orchestra, intendendo quest’ultima come una compagine in assestamento, ma già basata sul quartetto d’archi e sugli strumenti del continuo, il supporto armonico. Sin dai primi tentativi di Arcangelo Corelli, ci sono due possibilità per articolare il discorso musicale: alternare uno strumento solista all’intera orchestra, oppure trattare le prime parti (o un gruppo ristretto), dette concertino, come se fossero un solista. Concerto solista e concerto grosso, appunto.
Qualche curiosità può suscitare Il Grosso Mogol, scritto probabilmente verso la fine degli anni dieci del 1700. Vivaldi compose anche un Grande Mogol, concerto solistico per flauto riemerso in Scozia. Il Mogul era il reggente dell’India e forse il concerto era stato eseguito come intermezzo per un’opera ambientata in quella regione. In ogni caso è un esempio di virtuosismo violinistico, specialmente nelle lunghe cadenze interamente scritte.
La seconda parte del concerto continua l’esplorazione dei due tipi di concerto, spostandosi in ambito europeo e procedendo cronologicamente. Il Concerto in re minore, da un originale per cembalo di Faurè, è un bell’esempio di come il concerto fosse un genere permeabilissimo, la cui destinazione solistica poteva essere facilmente adattata o a esigenze diverse di organico, oppure alla curiosità dei nobili patroni dell’arte. Fiorisce così una consolidata pratica di trascrizione, adattamenti, revisioni, che continua ancora ai giorni nostri.
Sempre d’ambiente londinese è l’ultimo autore in programma, seppur nato a Torino nel 1716. Felice Giardini, virtuoso e pedagogo, passa gran parte della sua vita musicale a Londra, dove collabora con l’altro figlio di Bach, Johann Christian, con Abel e con Fischer, suonando nei migliori salotti. È considerato uno dei migliori rappresentanti del cosiddetto stile concertante, dove le parti solistiche si avvicendano, coinvolgendo successivamente tutti gli strumenti. Nello stile galante la musica strumentale assume sempre più i tratti di una garbata conversazione da salotto, svolta secondo le regole della buona creanza e della raffinatezza.
BIGLIETTI
24 agosto posto unico 10 €
Giovani fino 26 anni: posto unico 5 € (disponibilità limitata)
Gruppi: Ufficio Gruppi Vivaticket gruppi@bestunion.com
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00.
Prevendite biglietti e abbonamenti (con diritto di prevendita):
Circuito Vivaticket www.vivaticket.it
SEDE
Basilica di Santa Maria della Passione
via Conservatorio 16
MM San Babila, tram 9, 23, bus 54, 61, 94
PER INFORMAZIONI
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via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176
e-mail mail@lacappellamusicale.com
sito www.lacappellamusicale.com
Basilica di Santa Maria della Passione
via Conservatorio 16, Milano
Concerti e Concerti Grossi
Musiche di Corelli, Vivaldi, Händel, C.P.E. Bach, Giardini
Accademia dell’Annunciata
Giuliano Carmignola, violino
Riccardo Doni, direzione e clavicembalo
Violini I Carlo Lazzaroni,* Carmen Munoz, Regina Yugovich, Archimede De Martini
Violini II Angelo Calvo,* Pierfrancesco Pelà, Cristiana Franco, Matilde Tosetti
Viole Maria Bocelli,* Filippo Bergo
Violoncelli Maria Calvo*, Anna Grendene
Violone Paolo Bogno
Liuto Elisa La Marca
Cembalo e Direzione Riccardo Doni
*Prime parti
Antonio Vivaldi (1678-1741)
Concerto in do maggiore RV 114 per archi e b.c.
Allegro - Adagio - Ciaccona
Concerto in re maggiore “Il Grosso Mogol” RV 208 per violino solo, archi e b.c.
Allegro - Grave Recitativo - Allegro
Arcangelo Corelli (1653-1713)
Concerto grosso Op. 6 n. 4 in re maggiore per archi e b.c.
Adagio, Allegro - Adagio - Vivace – Allegro
Carl Philipp Emanuel Bach(1714-1788)
Concerto in re minore Wq22
Trascrizione dal concerto per Cembalo di Olivier Faurè
Allegro - Un poco andante - Allegro molto
Georg Friedrich Händel (1685-1759)
Concerto grosso in sol maggiore Op. 6 n. 1 HWV 319
A tempo giusto - Allegro - Adagio - Allegro - Allegro
Felice Giardini (1716-1796)
Concerto II Op. 15 in re maggiore
Allegro - Adagio - Allegro assai
“Concerti e Concerti Grossi” è il programma con cui l’Accademia dell’Annunciata, per la prima volta ospite del festival, chiuderà giovedì 24 agosto l’edizione 2017 di Milano Arte Musica. Nella suggestiva cornice di S. Maria della Passione, l’orchestra barocca composta da giovani musicisti, sotto la direzione di Riccardo Doni, violino solista Giuliano Carmignola, omaggerà il genere del concerto, offrendo una panoramica del passato, dal capostipite romano Corelli all’esuberanza veneziana di Vivaldi, passando per C.P.E. Bach, Händel e Giardini, e dimostrando come la storia del concerto sia inesorabilmente legata allo sviluppo dello strumento violino, alla sua morfologia e alla tecnica esecutiva.
La nuova musica strumentale s’organizza nel Seicento intorno a diverse, concomitanti, innovazioni: innanzitutto l’autonomia crescente dalla parola cantata, pure mantenendo certe movenze espressive. Poi l’attestarsi di un linguaggio armonico orientato fra le polarità maggiore e minore, il cui spazio sempre più si va organizzando in strutture minime e in percorsi logici che diventano consueti (e, infine, “naturali”). Da ultimo, l’emergere della famiglia del violino, portata a compimento da Stradivari. Bisognerebbe sottolineare anche l’importanza delle corde filate, cioè rivestite e quindi ispessite, probabilmente usate per la prima volta a Bologna, che ha irrobustito il suono del violoncello, sancendo il predominio degli archi nella nascente orchestra. Concerto, quindi, è un generico nome dato alla musica strumentale per orchestra, intendendo quest’ultima come una compagine in assestamento, ma già basata sul quartetto d’archi e sugli strumenti del continuo, il supporto armonico. Sin dai primi tentativi di Arcangelo Corelli, ci sono due possibilità per articolare il discorso musicale: alternare uno strumento solista all’intera orchestra, oppure trattare le prime parti (o un gruppo ristretto), dette concertino, come se fossero un solista. Concerto solista e concerto grosso, appunto.
Qualche curiosità può suscitare Il Grosso Mogol, scritto probabilmente verso la fine degli anni dieci del 1700. Vivaldi compose anche un Grande Mogol, concerto solistico per flauto riemerso in Scozia. Il Mogul era il reggente dell’India e forse il concerto era stato eseguito come intermezzo per un’opera ambientata in quella regione. In ogni caso è un esempio di virtuosismo violinistico, specialmente nelle lunghe cadenze interamente scritte.
La seconda parte del concerto continua l’esplorazione dei due tipi di concerto, spostandosi in ambito europeo e procedendo cronologicamente. Il Concerto in re minore, da un originale per cembalo di Faurè, è un bell’esempio di come il concerto fosse un genere permeabilissimo, la cui destinazione solistica poteva essere facilmente adattata o a esigenze diverse di organico, oppure alla curiosità dei nobili patroni dell’arte. Fiorisce così una consolidata pratica di trascrizione, adattamenti, revisioni, che continua ancora ai giorni nostri.
Sempre d’ambiente londinese è l’ultimo autore in programma, seppur nato a Torino nel 1716. Felice Giardini, virtuoso e pedagogo, passa gran parte della sua vita musicale a Londra, dove collabora con l’altro figlio di Bach, Johann Christian, con Abel e con Fischer, suonando nei migliori salotti. È considerato uno dei migliori rappresentanti del cosiddetto stile concertante, dove le parti solistiche si avvicendano, coinvolgendo successivamente tutti gli strumenti. Nello stile galante la musica strumentale assume sempre più i tratti di una garbata conversazione da salotto, svolta secondo le regole della buona creanza e della raffinatezza.
BIGLIETTI
24 agosto posto unico 10 €
Giovani fino 26 anni: posto unico 5 € (disponibilità limitata)
Gruppi: Ufficio Gruppi Vivaticket gruppi@bestunion.com
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00.
Prevendite biglietti e abbonamenti (con diritto di prevendita):
Circuito Vivaticket www.vivaticket.it
SEDE
Basilica di Santa Maria della Passione
via Conservatorio 16
MM San Babila, tram 9, 23, bus 54, 61, 94
PER INFORMAZIONI
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