2017_08_03 MAM Milano Arte Musica la Venexiana

Associazione Culturale La Cappella Musicale

Milano Arte Musica
XI edizione 201
7
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Milano Arte Musica programma XI edizione 2017

Giovedì 03 Agosto 2017_08_03 ore 20.30
Chiesa di San Pietro in Gessate
Devozione barocca, Monteverdi e i suoi eredi
Musiche di Monteverdi, Cavalli, Legrenzi, Bassani
Raffaele Pe, controtenore
Violino Efix Puleo
Organo Davide Pozzi
PROGRAMMA
Annibale Gregori (Seconda metà 1500-1633)Ruggiero à un soprano
Claudio Monteverdi Pianto della Madonna
Dario Castello (1621-1658)Sonata terza a due, secondo libro
Francesco Cavalli (1602-1676)O quam suavis
Giovanni Battista Riccio (1570?-1621)Canzon La Grileta
Giovanni Legrenzi (1626-1690)Angelorum ad convivia
Giovanni Battista Bassani(1647-1716)Tantum ergo (inedito)
Giovanni Antonio Pandolfi Mealli (1624-1687)Sonata “La Castella”
Benedetto Ferrari Queste pungenti spine(1603-1681)
La celebrazione del 450° anniversario della nascita di Claudio Monteverdi continua durante la serata del 3 agosto (ore 20.30), nella chiesa di S. Pietro in Gessate. Il controtenore Raffaele Pe e l’ensemble La Venexiana, per la prima volta ospiti di Milano Arte Musica, faranno rivivere la magia della Venezia Seicentesca, culla dei maggiori compositori e operisti dell’epoca barocca, eseguendo musiche di Monteverdi, Castello, Cavalli, Giovanni Battista Riccio, Legrenzi, Bassani, Pandolfi Mealli, e Benedetto Ferrari.

L'ECLETTICO - web "aperiodico" a proposito di Raffaele Pe, controtenore

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La Venezia nella quale si trovò dal 1613 Claudio Monteverdi come maestro di cappella della Basilica di San Marco era uno dei centri culturali ed economici più importanti d’Europa. Per dominio diretto o influenza politica molte delle città vicine cadevano sotto il suo controllo e questo faceva sì che in laguna arrivassero non solo grandi letterati, pittori e compositori, ma anche i migliori artigiani, costruttori e musici. La raffinatezza e il buon gusto del patriziato, l’ingente disponibilità economica, lo stesso spirito intraprendente dei veneziani offrono le condizioni ideali per lo sviluppo della nuova musica moderna, i cui germi erano partiti dalla Firenze degli anni Settanta del Cinquecento, per attecchire poi alla corte dei Gonzaga e in altri centri di potere.
A Venezia Monteverdi trova i migliori musicisti, i migliori cantanti e i migliori costruttori di strumenti, soprattutto a fiato (cornetti e flauti).
Dalla vicina Germania famiglie intere di mastri liutai si sono trasferiti fra Padova e Venezia, così come celeberrimi trombettai. Il sontuoso apparato insieme statale e religioso che contraddistingue le celebrazioni a San Marco può così contare di una combinazione di voci e strumenti pressoché unica nel suo genere. Ma se la cerimonia è rappresentazione dei poteri che reggono la città, il cuore di questa pulsa per vicende molto più umane: le passioni e gli scontri della quotidiana esperienza, finalmente raccontati in musica sulla scena dei teatri. E il nuovo stile del recitar cantando deve trapassare gli animi, soggiogare le menti, stupire e muovere. Che sia il lamento di Arianna abbandonata o la Madonna che piange il Cristo morto, il paradigma espressivo è lo stesso, come pure la vestizione sonora: voce sola, libera d’esprimere con le mille inflessioni gli stadi di un cuore turbato e un accompagnamento flessibile, dinamicamente in grado di seguire gli scompigli emotivi del canto. Tutto il programma è uno spaccato di questo dialogo fra senso religioso, devozione che sta in bilico fra la sfera privata e atto pubblico, e celebrazione di una società aristocratica e mercantile con i suoi valori (e i suoi piaceri). Ma è anche un dialogo fra la voce umana, che modula secondo i nuovi modi del canto recitativo parole sacre dall’eco a volte molto terrena, con gli strumenti: cornetti (i più flessibili e simili alla voce umana, marcatore sonoro di un tardo Rinascimento che sta lasciando il posto alla modernità) e poi violini.
Annibale Gregori, nato a Siena, fu primo cornetto del Palazzo civico e poi maestro di cappella del Duomo della sua città. Pubblica postuma, nel 1635, una raccolta di Ariosi concerti, brani ricchi di diminuzioni nel nuovo stile strumentale, basati su danze e bassi, come nel caso di Ruggiero.
Anche Dario Castello fu uno strumentista a fiato, capo della compagnia dei fiati per San Marco e la Serenissima, ma anche violinista eccellente. Scrisse canzoni da sonar ancora nella forma rinascimentale di successione di blocchi compatti, ma ricche di figure e passi diversi, ad imitazione dello stile vocale.
Altro prolifico autore di canzoni strumentali è Giovanni Battista Riccio, protetto del vescovo Grimani, organista della confraternita di San Giovanni a Venezia. Le sue composizioni presentano punti di novità, ad esempio nell’organico: due violini, violino e trombone, flauto sopranino.
Giovanni Legrenzi, di Bergamo, fu allievo di Rovetta e discepolo di Monteverdi. Ricoprì diversi incarichi, fra i quali quello di organista di Santa Maria Maggiore a Bergamo, sino ad essere nominato vice maestro di cappella a San Marco nel 1681. Qui portò il numero degli strumentisti a trentaquattro, contribuendo non poco a fare del complesso uno dei più grandi e versatili del tempo.
Bassani fu allievo di Legrenzi e ne riprese lo stile, specialmente nelle arie a voce sola. Mealli era originario di Perugia, ma fu attivo a Innsbruck e scrisse una serie di sonate da chiesa e per la camera. Benedetto Ferrari fu conosciuto per esser un ottimo tiorbista, legato quindi all’accompagnamento dei cantanti sia sulle scene sia in chiesa.
Del cremasco Cavalli, l’altro grande iniziatore del teatro e della nuova vocalità a Venezia insieme a Monteverdi, bisognerebbe parlare soprattutto delle musiche di scena. Qui, come nel caso del Divino Claudio, le stesse movenze sono destinate a un mottetto su testo sacro, contenuto in un’antologia di
Diversi eccellentissimi autori del 1645. Di lui Doglioni nel 1655 diceva: “Veramente in Italia non ha pari, e per esquisitezza del suo canto, e per valore del suono dell’organo, e per le rare di lui composizioni musicali”.


BIGLIETTI

3 agosto posto unico 10 €

Giovani fino 26 anni: posto unico 5 € (disponibilità limitata)
Gruppi: Ufficio Gruppi Vivaticket gruppi@bestunion.com
Abbonamenti: 120 €
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00.
Prevendite biglietti, carnet e abbonamenti (con diritto di prevendita):
Circuito Vivaticket www.vivaticket.it

SEDE
Chiesa di San Pietro in Gessate
piazza San Pietro in Gessate
MM San Babila, tram 9, 12, 19, 27, bus 60, 65, 73, 84, 94

PER INFORMAZIONI
Associazione Culturale La Cappella Musicale
via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176
e-mail mail@lacappellamusicale.com
Twitter #MilanoArteMusica @lacappellamusic

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