Associazione Culturale La Cappella Musicale
Milano Arte Musica
XI edizione 2017
Milano Arte Musica
XI edizione 2017
Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
Via Vincenzo Bellini 2, 20122 Milano
Tel / fax 02.76317176
e-mail lacappellamusicale@libero.it
sito www.lacappellamusicale.com
Milano Arte Musica programma XI edizione 2017
Associazione Culturale La Cappella Musicale
Via Vincenzo Bellini 2, 20122 Milano
Tel / fax 02.76317176
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Milano Arte Musica programma XI edizione 2017
Giovedì 10 agosto, ore 18.30 e ore 20.30
Sala Capitolare del Bergognone
via Conservatorio 16, Milano
Bach e le tastiere del suo tempo IV: Il Clavicordo
PROGRAMMA
Johann Sebastian Bach (1685-1750)Partita II in re minore (per violino solo) BWV 1004
Allemanda - Corrente - Sarabanda - Giga – Ciaccona
Variazioni Goldberg BWV 988
Aria
Variazione 3 - Canone all’Unisono a 1 Manuale
Variazione 6 - Canone alla Seconda a 1 Manuale
Variazione 9 - Canone alla Terza a 1 Manuale
Variazione 12 - Canone alla Quarta a 1 Manuale
Variazione 15 - Canone alla Quinta a 1 Manuale
Variazione 18 - Canone alla Sesta a 1 Manuale
Variazione 21 - Canone alla Settima a 1 Manuale
Variazione 24 - Canone all’Ottava a 1 Manuale
Variazione 27 - Canone alla Nona a 2 Manuali
Variazione 30 - Quodlibet a 1 Manuale
Aria
Fantasia cromatica e fuga in re minore BWV 903
Joel Speerstra, clavicordo
Con il doppio concerto di giovedì 10 agosto alle ore 18.30 e alle ore 20.30, terminano gli appuntamenti dedicati alle tastiere dell’epoca barocca. A chiudere il ciclo, nella Sala Capitolare del Bergognone, saranno l’artista svedese Joel Speerstra e il clavicordo, strumento poco noto al vasto pubblico, per l’intimità del suono e la sua natura poco adatta ai grandi spazi, ma dalle notevoli possibilità espressive. In programma alcune tra le partiture più intense del repertorio bachiano, tra cui i brani canonici delle Variazioni Goldberg.
Wanda Landowska (1879-1959), pioniera a tratti inconsapevole della rinascita del clavicembalo, diceva che l’idea di suonare le grandi pagine bachiane sul clavicordo era semplicemente perversa. Fortunatamente la ricerca musicologica e organologica ha colmato molte lacune e, oggi, Joel Speerstra può presentare alcune delle somme opere di Johann Sebastian Bach su un clavicordo da lui costruito, dopo aver scritto una brillante dissertazione dottorale dal titolo Bach e il clavicordo a pedale. Se organo e cembalo, le altre tastiere storiche maggiormente frequentate dal Cantor, sono a poco a poco entrate anche nell’immaginario medio dell’ascoltatore contemporaneo, ormai abituato ad associare i corali di Lipsia alle sonorità dell’organo Ahrend, per rimanere in uno dei luoghi frequentati da questo festival, il clavicordo rimane ancora inconsueto, tocco di estrema sciccheria quasi naïve. Eppure lo strumento era storicamente diffusissimo fra i musicisti professionisti. Bach e i suoi figli ne possedevano diversi, e il termine stesso clavier ha indicato, per un certo tempo, preferibilmente proprio questo strumento. È stato dimostrato anche che il clavicordo è lo strumento didattico per eccellenza, perché proprio per il metodo di produzione del suono (la tangente percuote e determina al tempo stesso la lunghezza vibrante della corda, trasformando l’energia cinetica impressa al tasto dal dito immediatamente in energia vibratoria) il clavicordo suona male o proprio non suona se sollecitato con la tecnica sbagliata. Inoltre, il peso naturale necessario per far risuonare al meglio lo strumento è prossimo a quello per avere il pieno controllo sull’attacco e sul rilascio dei grandi organi meccanici delle chiese (gelide e scomode nei mesi invernali). Il clavicordo, però, ha un volume di suono relativamente modesto: è strumento domestico, di studio e lavoro, non strumento pubblico da concerto. La dimensione privata, intima, diventa anche l’ambiente idoneo per esprimere l’individualità dell’esecutore. Siamo già nel clima che porterà allo stile galante, basato sulla sensibilità, Empfindamskeit. Proprio Carl Philip Emmanuel Bach sarà uno dei massimi virtuosi del clavicordo, traducendo i moti del suo animo geniale in effervescenze musicali (parafrasando uno scritto di Schubart).
Esplorare le opere di Johann Sebastian al clavicordo significa, quindi, entrare in una dimensione interiore, dove l’esecutore si confronta immediatamente con la pagina e la sua resa sonora allo strumento, lascia che i suoi stati d’animo influiscano sui parametri dell’esecuzione, entra in dialogo con l’intenzione del compositore. Sappiamo poco di cosa Bach suonasse per sé a casa, ma sappiamo dalla corrispondenza che gli piaceva eseguire le sue stesse composizioni per violino alla tastiera. I primi quattro movimenti della Partita per violino in re minore saranno suonati dalla partitura originale, tentando di ricreare all’improvviso il tipo di accompagnamento estemporaneo che Bach realizzava. La ciaccona è invece l’esecuzione di una trascrizione elaborata da Edoardo Bellotti.
In una serie di concerti del 2009, Speerstra aveva già percorso le Variazioni Goldberg al clavicordo, limitandosi a quei numeri considerati “di carattere” appropriato allo strumento. In quest’occasione, proporrà invece un altro terzo delle variazioni, quello appropriato a uno strumento a singolo manuale. La Fantasia Cromatica e Fuga è molto spessa ascoltata al clavicembalo, per la sua irruenza spettacolare. La dinamica espressiva del clavicordo le dona i tratti di un’opera in miniatura, accentuandone tutta la drammaticità. Il clavicordo è quindi capace di far affiorare stati d’animo profondissimi, sia nell’esecutore, sia negli ascoltatori. Sembra che i sentimenti più delicati e intimi si liberino nel silenzio appena rotto: lo diceva, nel 1754, Justus Friedrich Wilhelm Zacharie nella poesia Il mio clavicordo:
Oh eco dei miei lamenti,
mio fedele strumento a corde,
ora dopo giorni tetri giunge
la notte, la meta dei lamenti.
Obbeditemi, corde gentili,
e aiutate a combattere la mia sofferenza;
Ma no, lasciatemi il mio dolore
e la mai tenerezza.
BIGLIETTI
10 agosto posto unico 10 €
Giovani fino 26 anni: posto unico 5 € (disponibilità limitata)
Gruppi: Ufficio Gruppi Vivaticket gruppi@bestunion.com
Abbonamenti: 120 €
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto e presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00.
Prevendite biglietti, carnet e abbonamenti (con diritto di prevendita):
Circuito Vivaticket www.vivaticket.it
SEDE
Sala Capitolare del Bergognone (Basilica di Santa Maria della Passione)
via Conservatorio 16
MM San Babila, tram 9, 23, bus 54, 61, 94
PER INFORMAZIONI
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via Vincenzo Bellini 2 - 20122 Milano
tel e fax 02.76317176
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