2021_09_25 Doppio appuntamento con la lirica nel pavese, Puccini in scena a Vigevano ed a Casteggio

 La fondazione "Etta e Paolo Limiti" che promuove l'omonimo Premio dedicato a giovani cantanti ha accolto l'invito da OperaPromotion a dedicare l'ultima edizione del premio alla selezione di voci adatte alla messa in scena del Trittico di Giacomo Puccini e si sono così formati i cast del due primi titoli SUOR ANGELICA e GIANNI SCHICCHI, opere in un solo atto ma che prevedono un buon numero di personaggi in scena e danno quindi la possibilità di fare lavorare contemporaneamente un buon numero di artisti.
Con lo SCHICCHI si ricorda anche il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri che nelle sua Divina Commedia ha collocato il povero Schicchi reo di falso in testamento.

LA PRODUZIONE DE "IL TABARRO" E' RINVIATA ALLA PRIMAVERA 2022

Il Comune di Vigevano ha accolto e deliberato l'iniziativa a maggio 2021, grazie al progetto offerto gratuitamente dalla fondazione LIMITI e mettendo quindi a disposizione il magnifico scenario della Piazza Ducale.
 
Sabato 25 settembre 2021 ore 21.00
PIAZZA DUCALE di VIGEVANO
Associazione Etta e Paolo Limiti
(Daria Pesce, presidente)
Comune di Vigevano
Giacomo Puccini
GIANNI SCHICCHI
opera lirica in un atto dal Trittico
su libretto di Giovacchino Forzano 
Il costo del biglietto di Vigevano è 25 euro prime file e 18 euro ultime file.

basato su un episodio del Canto XXX dell'Inferno di Dante (vv. 22-48)
Prima rappr. assoluta 14 dicembre 1918 al Metropolitan di New York
Prima rappr. italiana 11 gennaio 1919 Teatro Teatro Costanzi, Roma
Personaggi ed interpreti
Gianni Schicchi, 50 anni (baritono) DOMENICO COLAIANNI
Lauretta, sua figlia, 21 anni (soprano) FRANCESCA VITALE
Zita detta "La Vecchia", cugina di Buoso, 60 anni (contralto) PATRIZIA PATELMO
Rinuccio, nipote di Zita, 24 anni (tenore) GIUSEPPE INFANTINO
Gherardo, nipote di Buoso, 40 anni (tenore) MANUEL RODRIGUEZ
Nella, sua moglie, 34 anni (soprano) ROXANA HERRERA
Gherardino, loro figlio, 7 anni (soprano) CHIARA MERRA
Betto Di Signa, cognato di Buoso, povero e malvestito, età indefinibile (basso) LORENZO MAZZUCCHELLI
Simone, cugino di Buoso, 70 anni (basso)PAOLO BATTAGLIA 
Marco, suo figlio, 45 anni (baritono) FRANCESCO BOSSI
La Ciesca, moglie di Marco, 38 anni (mezzosoprano) MARA GAUDIENZI
Maestro Spinelloccio, medico (basso) LORENZO BARBIERI
Messer Amantio Di Nicolao, notaro (baritono) FILIPPO ROTONDO
Pinellino, calzolaio (basso) NICOLA CIULLA
Guccio, tintore (basso) NICOLA CIULLA
BUOSO DONATI NICOLA CIULLA
UN OPERAIO ALESSANDRO GAUTIERO 
Orchestra Filarmonica Italiana
Direttore e concertatore Maestro Giovanbattista Rigon
Regia Davide Garattini Raimondi
Scene Paolo Vitale
Costumi Giada Masi
Per informazioni e acquisto biglietti: Teatro Arcimboldi di Milano o Tabaccheria Pipe & Pupi di Vigevano
Date e luoghi potranno subire variazioni in base alla emergenza sanitaria in corso ed alle condizioni atmosferiche.

Martedì 28 settembre 2021_09_28 ore 21.00
CERTOSA di CASTEGGIO
Associazione Etta e Paolo Limiti
(Daria Pesce, presidente)
Comune di Casteggio
Giacomo Puccini
SUOR ANGELICA
opera lirica in un atto dal Trittico
su libretto di Giovacchino Forzano

Per Suor Angelica a Casteggio il prezzo unico del biglietto è euro 25 compreso ingresso al Museo.
Prima rappr. assoluta 14 dicembre 1918 al Metropolitan di New York
Prima rappr. italiana 11 gennaio 1919 Teatro Teatro Costanzi, Roma
Personaggi e interpreti
Suor Angelica (soprano) DIANA ROSA CARDENAS 
La zia principessa (contralto) PATRIZIA PATELMO
La badessa (mezzosoprano) SOFIA FERRARI
La suora zelatrice (mezzosoprano) SOFIA FERRARI
La maestra delle novizie (mezzosoprano) SOFIA FERRARI
Suor Genovieffa (soprano) FRANCESCA VITALE
Suor Osmina (soprano) ROXANA HERRERA
Suor Dolcina (soprano) SARA INTAGLIATA
La suora infermiera (mezzosoprano) MARA GAUDENZI
Le cercatrici (soprani, coro) GIUSI MARESCA
Le novizie (soprani, coro) GIUSI MARESCA
Le converse (soprano e mezzosoprano, coro) ELENA SERRA
Chiara Pelusi, Jessica Rapelli, Cecilia Uberti Foppa: danzatori mimi
Elementi della Orchestra Filarmonica Italiana, flauto e percussioni
Maestro al pianoforte Maria Silvana Pavan
Direttore e concertatore Maestro Giovanbattista Rigon
Regia Davide Garattini Raimondi
Scene e luci Paolo Vitale
Costumi Giada Masi
Per informazioni e acquisto biglietti: Teatro Arcimboldi di Milano
Date e luoghi potranno subire variazioni in base alla emergenza sanitaria in corso ed alle condizioni atmosferiche.

SEGUE COMUNICATO STAMPA DEGLI ORGANIZZATORI:
“Associazione Etta e Paolo Limiti” e “OperaPromotion”
progetto:  Trittico Tricolore
La Presidente dell'Associazione Etta e Paolo Limiti, Avvocato Daria Pesce, che organizza il Concorso “Premio Etta e Paolo Limiti” per aiutare i giovani talenti alla carriera lirica, per l'edizione del 2021 ha voluto associare il Trittico al Concorso e ha inviato la Commissione Giudicatrice a scegliere tra i partecipanti al Concorso il cast delle due opere, programmate a Vigevano in Piazza Ducale  e alla Certosa di Casteggio. Il Trittico Tricolore è un progetto che nasce dal profondo desiderio di OperaPromotion di portare l’opera lirica italiana nel cuore dei centri cittadini avvalendosi delle bellezze del patrimonio artistico e culturale della Regione Lombardia e permettendo allo spettatore di immergersi in un’esperienza unica e totalizzante all'insegna dell’arte in tutte le sue forme.

L’Italia è, senza dubbio, il Paese che vanta le più grandi ricchezze artistiche al mondo e da lì vogliamo ripartire, dopo questo lungo e inaspettato momento di crisi dettato dall'emergenza sanitaria. Ripartire dall'arte e dalle bellezze naturali italiane è doveroso per una nazione, come la nostra, ricca di luoghi storici e di immensa bellezza, unica al mondo per la sua tradizione operistica. L’opera lirica nasce in Italia e l’italiano è la sua lingua madre, quest’arte può costituire una grande opportunità per l’Italia di oggi. Il melodramma può arricchire ancora di più i nostri siti, siano essi naturalistici o d’arte. Riteniamo di poter partire per questa valorizzazione dal trittico pucciniano, formato da: Il tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi. I tre titoli di Giacomo Puccini sono celebri in tutto il mondo, tre opere della durata di un’ora che si prestano particolarmente a luoghi diversi dalle sale teatrali, al momento ancora poco sfruttabili. 
Nel progetto i tre titoli valorizzerebbero tre ambientazioni differenti, ma con una forte matrice italica. 
  • Tabarro, forse l’opera più sconosciuta nel trittico, potrebbe essere rappresentata in tutti i laghi lombardi, siano essi porti, spiagge, fiumi e tutto quello che richiama il mare e l’acqua, in una regione come la Lombardia. 
  • Suor Angelica, per ovvi motivi, un’opera così legata al mondo religioso potrà mettere in luce le bellezze clericali, siano essi chiostri o sagrati e tutti quei luoghi che possono ospitare un’opera con questo genere di ambientazione. 
  • Gianni Schicchi, una pedina fondamentale per valorizzare palazzi o luoghi storici come cortili e piazze. Ospitare questo titolo è estremamente facile, non ci resta che l’imbarazzo della scelta sul nostro meraviglioso territorio lombardo. 
Il progetto si prefigge un duplice scopo, da un lato il forte desiderio di far conoscere l’opera italiana al vasto pubblico, dall'altro tornare a far rivivere e animare i luoghi preziosi di cui il nostro territorio è fecondo. Ed è così che il progetto è in grado di unire profondamente la cultura al turismo nazionale e internazionale. Infine il trittico è un capolavoro di facile fruizione e agile rispetto ad altre opere più mastodontiche e la struttura delle opere e della loro naturale scenografia creerà un’intimità tale tra cantante e spettatore che quest’ultimo non si sentirà più solamente spettatore, bensì attore. 


Gianni Schicchi:  è ambientato a Firenze alla fine del XIII secolo. Gianni Schicchi (rappresentante della - gente nova) viene chiamato a malavoglia dai parenti del defunto Buoso Donati che nel testamento ha lasciato tutto in eredità ad un convento di frati per avere un suo consiglio su come non perdere tutti i beni di Buoso. All'inizio lui rifiuta di aiutarli ma la figlia Lauretta lo convince ad aiutare la famiglia Donati, perchè è innamorata di Rinuccio, il nipote di Buoso e le loro nozze non si potrebbero fare. Schicchi ha una idea per risolvere la situazione, fa nascondere il cadavere di Buoso e si infila nel suo letto per poterlo imitare e fare un falso testamento chiamando immediatamente un notaio. Schicchi rassicura i parenti che accontenterà tutti e rammenta loro che per falso in testamento in Firenze si viene condannati all'esilio e al taglio di una mano. All'arrivo del notaio Gianni Schicchi detta il testamento ma dopo avere destinato le bazzecole ai vari parenti ed una parte comunque ai frati "ma solo una parte prima che si dica che sono soldi ... rubati", lascia a sé stesso i beni più importanti la mula, i mulini e la casa di Firenze dove vivranno i due giovani Lauretta e Rinuccio che si potranno finalmente sposare e alle proteste dei parenti agita la mano infilata nella manica del vestito come un moncherino e canticchia il tema dell’esilio ricordando a tutti il rischio che corrono se non stanno buoni, caccia tutti dalla casa ormai divenuta sua. " per questo suo misfatto Dante lo ha messo all'Inferno" 


Suor Angelica narra la vicenda di una giovane monaca del XVII secolo in un monastero vicino Siena. Angelica, ragazza di nobile famiglia, è stata costretta a diventare monaca a causa di una relazione illecita dalla quale è nato un bambino, che le è stato strappato e di cui ella ignora il destino. Sua zia Principessa va a parlarle in convento, Angelica si aspetta di essere perdonata dopo sette anni di convento e di conoscere il destino del suo bambino, ma la vecchia zia è venuta lì per chiederle solamente di rinunciare alla sua parte del patrimonio familiare per darlo come dote a sua sorella minore. 
Angelica è disposta a cedere ma chiede insistentemente notizie del suo bambino alla zia, la quale in maniera sprezzante le dice che il suo bambino è morto da due anni di malattia. La monaca, sconvolta, cade a terra straziata. Ma la zia, imperterrita, dopo aver ottenuto la firma sull'atto, se ne va lasciando Angelica col suo dolore. Angelica medita di uccidersi e scende nell'orto del monastero per preparare una bevanda con erbe velenose che lei ben conosce per raggiungere il suo bambino, ma mentre sta morendo, chiede perdono alla Vergine del suo peccato commesso con il suicidio,  mentre esala l’ultimo respiro Angelica scorge la Madonna che le porge il suo bambino come un segno di perdono divino.

§§§

Nessun commento:

Posta un commento

Contatore visite e album degli ospiti (se volete lasciare un commento, grazie)