2014_04_24 SPAZIO E SUONO, FINITO E INFINITO NELLA GRANDE ILLUSIONE BAROCCA

Giovedì 24 Aprile 2014_04_24 ore 17.00 
SALONE BORROMINI della Biblioteca Vallicelliana
Piazza della Chiesa Nuova, 18 00186 Roma
IL CIELO IN UNA STANZA 
SPAZIO E SUONO, FINITO E INFINITO
NELLA GRANDE ILLUSIONE BAROCCA
a cura di 
Giovanni Cappiello musicologo 
Lucia Franzina soprano
Riccardo Pisani tenore
Silvia De Maria viola da gamba
Sara Osenda virginale
INGRESSO LIBERO

Parleremo delle composizioni musicali su ostinato - quelle basate sulla ripetizione continua di uno schema melodico e/o armonico - e sulle loro relazioni con l'estetica, la cultura e la visione del mondo tipiche del periodo barocco. La presenza della musica dal vivo ci permetterà di aggiungere all'esposizione multimediale degli argomenti, la fragranza dell'ascolto diretto.

Opere basate sulla ripetizione di uno schema armonico, melodico, o ritmico si ritrovano in tutto il repertorio musicale occidentale, sin dalle più antiche composizioni di cui si ha traccia scritta. Ma indubbiamente è nel corso del Barocco che la presenza di questo genere di musica tocca il suo apice con una produzione che per frequenza e quantità assume caratteri quasi compulsivi. A prima vista siamo di fronte ad una delle tante contraddizioni del Seicento, un secolo che proprio nell'insofferenza agli schemi e nel superamento di ogni rigidezza sembra trovare la sua ragione d'essere. Ma i luoghi in cui si sviluppano le contraddizioni sono da sempre quelli più fertili da esplorare se si vuole cercare di capire lo spirito del tempo e superare gli stereotipi che spesso si addensano sulla nostra percezione del passato. E ciò è ancor più vero per l'ostinato, genere che da un lato si ricollega ad ancestrali pratiche sciamaniche e dall'altro rimanda alle recenti scoperte che il Barocco stava acquisendo attraverso il novum organum scientifico e una inedita attenzione ai moti dei sensi e della psiche. Un orizzonte vastissimo che esploreremo riscoprendo le origini delle due forme più diffuse di brani su ostinato, la ciaccona e la passacaglia, per arrivare a formulare alcune ipotesi sulle ragioni che legano questo tipo di musica alla società, all'arte e alla visione del mondo barocca. Ancora una volta scopriremo che la musica può regalare uno sguardo inedito e fragrante sulla storia, spingendoci a considerare il ruolo che la ripetizione, la dialettica tra coerenza e variazione, il contrasto tra finito e infinito assunsero nella cultura  del XVII secolo. L'esecuzione dal vivo di alcuni tra i brani su ostinato più interessanti e significativi del repertorio seicentesco darà ulteriore immediatezza alle parole, alle immagini, ai video e ai contributi multimediali che ci faranno compagnia nel nostro viaggio nel cuore della grande illusione barocca.

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