2018_07_11 Milano Arte Musica Ensemble Trio d’archi Il Furibondo

Associazione Culturale La Cappella Musicale
Milano Arte Musica
XII edizione 2018
Direzione Artistica Maurizio Salerno
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Milano Arte Musica programma XII edizione 2018
Mercoledì 11 luglio 2018, ore 20.30
Chiesa di San Sepolcro Piazza San Sepolcro, Milano
Mozart trascrive Bach, padre e figlio
Trio d’archi Il Furibondo

W. A. Mozart(1756-1791) / J. S. Bach(1685-1750)
Adagio e fuga n. 1 in re minore (dalla Fuga 8 in re minore BWV 853, Clavicembalo ben temperato I)
Adagio e Fuga n. 2 in sol minore (dalla Fuga 14 in fa diesis minore BWV 883, Clavicembalo ben temperato II)
Adagio e Fuga n. 3 in fa maggiore (dalla Fuga n. 13 in fa maggiore BWV 882, Clavicembalo ben temperato II)
Adagio e Fuga n. 4 in fa maggiore / re minore (Adagio e dolce in fa maggiore dalla Sonata per organo III BWV 527 / Fuga contrapunctum 8 in re minore, dall’Arte della Fuga BWV 1080)
Largo e Fuga n. 5 in mi bemolle maggiore / do minore (Largo e fuga dalla Sonata per organo II BWV 526)
W. A. Mozart / W. Fr. Bach (1710-1784)
Adagio e Fuga n. 6 in fa minore (dalla Fuga in fa minore F 31/8)

Il secondo appuntamento dedicato al filone delle trascrizioni si sposta nella chiesa di San Sepolcro per accogliere, per la prima volta a Milano Arte Musica, il trio d’archi Il Furibondo.
Liana Mosca (violino), Gianni de Rosa (viola da gamba) e Marcello Scandelli (violoncello) presenteranno mercoledì 11 luglio alle ore 20.30 le opere di Bach (padre e figlio) trascritte dal “bambino prodigio” Wolfgang Amadeus Mozart.

Il concerto odierno ci trasporta a uno snodo cruciale della storia della musica occidentale. Vienna, anni Ottanta del Settecento. Li inaugurano due eventi epocali: il 30 novembre 1780 assume i pieni poteri l’imperatore Giuseppe II, sovrano fra i più interessati alla sfera musicale; il 2 maggio si trasferisce in città Wolfgang Amadé Mozart. Entrambi i personaggi segneranno la storia della musica di quel decennio, di cui delimiteranno anche il termine, congedandosi dalla scena del mondo rispettivamente il 20 febbraio 1790 e il 5 dicembre 1791. Proprio a Vienna negli anni dell’affermazione dello stile classico riveste una particolare importanza un fenomeno imprevisto: l’assimilazione del linguaggio musicale di Johann Sebastian Bach. Chiariamo subito un equivoco: Bach non era all’epoca un perfetto sconosciuto, come talvolta si crede. La riproposta della Passione secondo Matteo nel 1829 sotto la bacchetta di Mendelssohn segnala la riscoperta del Bach vocale (le passioni, le cantate ecc.), davvero sostanzialmente ignoto per ragioni legate a quel genere di musica, manoscritta e privo di circolazione. Le opere strumentali, specialmente quelle dedicate alla tastiera, la cui stampa lo stesso Bach aveva curato in vita (ad esempio, le quattro parti della Clavier-Uebung), erano invece perfettamente note. Lo stesso padre Martini scriveva da Bologna a un suo corrispondente il 14 aprile 1750, tre mesi prima della morte del compositore: «Stimo superfluo voler descrivere il merito singolare del Sig. Bach […] solam.te dico che stimo difficile trovare un professore che lo superi, perché oggi giorni egli può giustam.te vantarsi di esser uno de primi che corrano per l’Europa».
Ciò che accade a Vienna è però un fenomeno nuovo. Già dal 1737 Bach era stato attaccato per una quella che era stata avvertita come un’inopportuna deviazione «dal naturale all’artificioso», colpevole di «oscurare la bellezza con un eccesso di arte». La vocazione alla semplificazione e alla naturalezza dell’incipiente stile galante aveva condannato la scrittura bachiana come irrimediabilmente fuori moda. Mezzo secolo più tardi si avverte l’esigenza di compensare l’accattivante, affettuosa affabilità messa a punto dallo stile galante con la solidità estetica d’una nuova complessità, accantonata nel cuore del Settecento. La composizione viene concepita con una serietà d’intenti e una progettualità ignote dalla generazione di Bach, grazie al ricorso al cesello d’un gioco contrappuntistico che innerva ogni dettaglio: un pensiero contrappuntistico diffuso che costituisce il fondamento del Classicismo viennese di Haydn, Mozart e poi Beethoven. L’epicentro di questa rivoluzione è la Vienna degli anni Ottanta, in cui un ruolo preminente spetta al cenacolo promosso nella residenza cittadina del barone Gottfried van Swieten, prefetto della Biblioteca imperiale, presidente della Commissione per l’educazione e la censura, e già ambasciatore a Berlino; compositore dilettante, Swieten è in stretti rapporti con Carl Philipp Emanuel Bach, autore dei libretti dei grandi oratori tedeschi di Haydn e dedicatario della Prima sinfonia di Beethoven. Grande estimatore di quella che oggi chiameremmo “musica antica”, l’aristocratico teneva delle riunioni domenicali dedicate all’esecuzione di musica di Händel, Bach e dei figli di quest’ultimo: appuntamento che rappresentò un’esperienza fondamentale per Mozart. L’assimilazione della scrittura bachiana col suo contrappunto rigoroso passava in particolare attraverso il processo della trascrizione e dell’adattamento per un organico diverso, per le diverse combinazioni della musica da camera, tanto congeniali allo stile classico e ai suoi autori. In quel contesto Mozart trascrisse per quartetto d’archi, probabilmente nel 1782, cinque fughe dal II libro del Clavicembalo ben temperato (K. 405). Mozart, appunto. La sua relazione con i pezzi in programma questa sera non è in realtà accertata. Le trascrizioni per trio d’archi di un Adagio, un Largo e cinque fughe da diverse fonti bachiane (i due libri del Clavicembalo ben temperato, L’arte della fuga e una Sonata a tre per organo) e da una fuga del primogenito maschio di Bach, Wilhelm Friedemann, accompagnate a quattro introduzioni lente originali, non ci sono pervenute attraverso autografi mozartiani, bensì tramite fonti secondarie, databili tra il 1785 e il 1800. La nuova edizione del catalogo Köchel delle opere mozartiane è pertanto orientata a confutarne l’autenticità – né peraltro questi lavori compaiono negli opera omnia mozartiani. Ma importa davvero che la mano che ha guidato la trascrizione, invero piuttosto libere, di queste pagine bachiane sia quella di Mozart? L’interesse andrà piuttosto ricercato nella predisposizione dei numerosi, agguerritissimi musicisti attivi a Vienna (è stato fatto anche il nome di Johann Georg Albrechtsberger, maestro di Beethoven) verso l’assimilazione del contrappunto bachiano (interessante la circostanza che in area viennese le copie manoscritte coeve del Clavicembalo ben temperato comprendano solo le fughe, prescindendo dai preludi), la tensione a confrontarsi con quel modello, aggiornandolo nel pensiero armonico e nello stile, ricreandolo per l’uditorio e la sensibilità di tempi nuovi. Una temperie culturale, questa, cui Mozart – autore o meno di queste pagine – fu protagonista e che produsse musica vitalissima, ancora in grado di parlare in termini eloquenti al pubblico di oggi con il linguaggio convincente di una bellezza frutto di tre generazioni di compositori del Settecento.

2018_06_28 Milano Arte Musica Pergolesi Stabat Mater

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Giovedì 28 giugno 2018, ore 20.00
Basilica di Santa Maria della Passione
via Conservatorio 16, Milano
G. B. Pergolesi: Stabat Mater
Sandrine Piau, soprano
Christopher Lowrey, contralto
Les Talens Lyriques
Christophe Rousset, direzione

PROGRAMMA

Leonardo Leo(1694-1744)
Beatus vir qui timet
per contralto, violini e basso continuo

Nicola Porpora (1686-1768)
Salve Regina in sol maggiore
per soprano, violini e basso continuo

Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736)
Stabat Mater
per soprano, contralto, violini e basso continuo

Giovedì 28 giugno alle ore 20.00 presso la Basilica di Santa Maria della Passione, si chiude il trittico di concerti proposti da Christophe Rousset e da Les Talens Lyriques, che insieme al soprano Sandrine Piau e al contralto Christopher Lowrey, proporranno un programma incentrato su brani musicali ispirati dalla devozione mariana: Beauts vir di Leonardo Leo, Salve regina di Nicola Porpora e lo Stabat Mater di G. B. Pergolesi, in cui il compositore abbandona decisamente la ridondanza e la complessità della scrittura barocca, portando al massimo sviluppo quella ricerca di chiarezza armonica che aveva caratterizzato le sue opere teatrali.

«Corri, vola a Napoli, ad ascoltare i capolavori di Leo, di Durante, di Jommelli, di Pergolesi», scriveva Jean-Jacques Rosseau alla voce «Genio» del Dizionario di musica uscito a Parigi nel 1768, perpetuando il mito d’una città che già vent’anni prima il presidente del Parlamento di Borgogna Charles de Brosses aveva proclamato «la capitale del mondo musicale». Esattamente questa esperienza propone il concerto di questa sera, che segue pressoché alla lettera la lista proposta dal philosophe ginevrino al compositore in erba desideroso di mettersi alla prova, sostituendone due nomi con quello dell’antesignano dello stile galante, Nicola Porpora, che avremo modo di riascoltare fra meno d’un mese in questa rassegna. Lo sguardo sulla Napoli del primo Settecento (sul secondo quarto del secolo, più precisamente) si concentra su un’unica angolatura, tra le più significative e ricche di esiti estetici altissimi, la musica da chiesa, e, all’interno di questo ambito, nella sua particolare declinazione secondo lo stile moderno. Perfetto corrispettivo devozionale della rappresentazione degli affetti profani messi in scena dal teatro d’opera, il nuovo stile fa leva sul fascino della voce solistica – analogamente alle Leçons des Ténèbres francesi ma sotto tutt’altro cielo estetico, nonostante la relativa modestia dello scarto cronologico –, in particolare di quel registro femminile, teso tra lirismo e agilità, carissimo al gusto del secolo. Alla devozione barocca subentra così un’esperienza individuale e soggettiva del sentimento religioso, che rispetto al rigore razionale del severo stylus antiquus privilegia la via d’una comunicazione più diretta e sentimentale: una rilettura “affettuosa” del sacro, analoga ai modi pittorici d’un Solimena o di un Tiepolo, che si traduce nella semplificazione del linguaggio musicale, dal piano armonico alla costruzione delle melodie per brevi incisi, spesso pregnanti e memorabili, al perfetto adeguamento del ductus melodico alla prosodia dei testi latini, in un’invenzione, insomma, d’infallibile grazia e freschezza. Di questo ideale di musica sacra incontriamo questa sera tre campioni, impegnati nell’intonazione di altrettanti testi centrali negli usi liturgici cattolici: il salmo vespertino CXII Beatus vir e due testi di devozione mariana, l’antifona Salve Regina, impiegata per il tratto più lungo dell’anno liturgico, dalla domenica della Trinità alla I d’Avvento, e lo Stabat Mater, sequenza tardomedievale introdotta ufficialmente nel 1727 nel Messale romano. Leonardo Leo fu per trent’anni figura centrale del mondo musicale napoletano. Operista di vaglia, dal successo nazionale e internazionale, sia nel serio che nel comico, primo maestro di due dei quattro conservatori, detentore progressivamente di tutte le cariche della Cappella prima vicereale e poi reale, autore di squisita musica strumentale, Leo rappresenta la quintessenza della produzione musicale nella Napoli del primo Settecento, terminato di fatto con la sua morte, che lo colse appena cinquantenne nel 1744, due giorni dopo aver celebrato con un solenne Te Deum la vittoria di Carlo di Borbone a Velletri. Alla musica da chiesa, tanto sul versante moderno qui rappresentato, quanto su quello dello stile antico, Leo offrì un apporto imponente per quantità e qualità, la cui eco raggiunse sia Verdi che Wagner e che contribuì non poco a recepirlo come uno dei capiscuola della civiltà musicale napoletana del Settecento. Non meno talento esprime la figura di Nicola Porpora, che si muove su un palcoscenico più internazionale: «Persona nota a tutta l’Europa», lo definirà a ragione Metastasio, di casa a Londra, a Vienna, a Dresda, attraverso i propri lavori ma anche con i propri allievi di canto, tra cui i leggendari Farinelli e Caffarelli. Tanta perizia nelle potenzialità della voce umana è messa al servizio d’una produzione chiesastica in gran parte dedicata a tre dei quattro ospedali veneziani di cui Porpora fu maestro di coro – la carica più alta e prestigiosa – a più riprese per vent’anni, tra il 1726 e il 1747.
Non mette conto presentare Giovanni Battista, d’una generazione più giovane dei colleghi, ma percepito già alla fine del Settecento, per prendere in prestito le parole di Charles Burney, come il «principale perfezionatore d’uno stile di composizione, sia per la chiesa per il teatro, che è stato costantemente praticato dai suoi successori, e che, a mezzo secolo dal breve periodo in cui [Pergolesi] fiorì, regna ancora in tutta Europa». La rivelazione folgorante d’un modello paradigmatico di espressione musicale del sacro s’incarnò per i contemporanei innanzitutto nello Stabat Mater, forse commissionato nel 1734 dai cavalieri dell’Arciconfraternita della Beata Vergine dei Dolori per rimpiazzare lo Stabat di Alessandro Scarlatti, dal medesimo organico vocale e strumentale, eseguito da vent’anni nella Chiesa di San Luigi di Palazzo tutti i venerdì di marzo, se non già concepito originariamente per la Congregazione de’ Musici, cui Pergolesi apparteneva. Scritto plausibilmente tra il 1735 e il ’36, ultimo anno di vita del musicista appena ventiseienne, questo “duetto spirituale”, dall’intimo spirito cameristico, sviluppa ordinatamente, nell’alternanza di cinque arie e sette duetti, le venti strofe della sequenza, inanellando la serie di variazioni ossessive sulla scena della Mater dolorosa sotto la Croce con un’intensità emotiva che indusse perfino il Bach della piena maturità a rielaborarne la partitura.

2018_06_27 Milano Arte Musica Trois Leçons de Ténèbres

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Milano Arte Musica programma XII edizione 2018
Mercoledì 27 giugno 2018, ore 20.30
Chiesa di Santa Maria Segreta
via Mascheroni 10, Milano
F. Couperin: Trois Leçons de Ténèbres
Céline Scheen, soprano
Eugénie Warnier, soprano
Kaori Uemura, viola da gamba
Christophe Rousset, organo, clavicembalo e direzione

PROGRAMMA
Marc-Antoine Charpentier(1643-1704)
Seconde Leçon du Jeudi Saint H103
«Lamed. Matribus suis dixerunt» per due voci e basso continuo

Septième Répons après la première leçon du troisième nocturne H117
«Seniores populi» per voce e basso continuo

Cinquième Répons après la seconde leçon du second nocturne H115
«Eram quasi agnus» per voce e basso continuo

Second Répons après la seconde leçon du premier nocturne H112
«Tristis est anima mea» per due voci e basso continuo

François Couperin (1668-1733)
Trois Leçons de Ténèbres pour le Mercredi Saint
Première Leçon per voce e basso continuo
Troisième Leçon per due voci e basso continuo

La celebrazione del 350° anniversario della nascita di François Couperin continua durante la serata del 27 giugno alle ore 20.30 presso la Chiesa di Santa Maria Segreta. Christophe Rousset, stavolta in veste anche di organista e direttore, i soprani Céline Scheen ed Eugénie Warnier e la violista Kaori Uemura, propongono l’opera più importante che Couperin scrisse nel campo della musica vocale: le Leçons de Ténèbres, composte sul testo delle “Lamentazioni” di Geremia, con vocalizzi di straordinaria intensità espressiva. Durante la serata saranno proposte anche alcune tra le Leçons de Ténèbres di Marc-Antoine Charpentier, in un confronto tra i due massimi esponenti della musica sacra francese.

Tre temi s’intrecciano nel tessere il concerto di questa sera: la scrittura chiesastica per voce sola, la devozione cattolica dell’Ufficio delle tenebre e la tradizione francese di musica da chiesa. Il primo fenomeno da considerare è l’affermazione, nel corso del Seicento, d’una forma di espressione moderna della devozione cattolica che ricorre, sia in ambito liturgico che extraliturgico, alla voce sola, di casa all’opera e nella cantata da camera, per vivificare i tradizionali temi teologici con il linguaggio appassionato degli affetti profani. I testi latini fungeranno da volano per le potenzialità della musica, che ne sfrutterà il repertorio di immagini esaltandolo con efficace pittura sonora. Questa produzione intima, fondata sulla polarità essenziale tra una/due voci e il basso continuo, trova una delle strade più suggestive nell’Ufficio delle tenebre (Officium Tenebrarum), rito composto dal mattutino e dalle lodi del Giovedì, Venerdì e Sabato santo, da celebrarsi la sera precedente ciascuno dei tre giorni. Il rito prevede l’esecuzione delle Lamentationes Jeremiae Prophetae (le Leçons de Ténèbres), dei Responsoria (Répons), di alcuni salmi (tra cui il Miserere) e del cantico di Zaccaria (il Benedictus), a formare una meditazione severa sul tema della Passione di Cristo. La voce assume in questo contesto il timbro del lamento, carissimo a tutta la cultura musicale del barocco europeo, giungendo a sfruttare a fini espressivi persino le lettere ebraiche con cui esordiscono i versetti del compianto sulla distruzione di Gerusalemme attribuito al profeta Geremia, fioriti in elaboratissimi melismi che si piegano a inflessioni dolorose potenzialmente infinite. Il programma di questa sera declina questa produzione liturgica in una tradizione specifica, quella del tardo barocco francese, di cui accosta due degli autori sommi, tra i massimi esponenti del genere.
Marc-Antoine Charpentier, allievo a Roma di Carissimi, figura chiave del mondo musicale francese dell’età del Re Sole, rivale di Lully ma noto ai più per il preludio del Te Deum che funge da sigla dell’Eurovisione, oltre che operista di vaglia fu autore fecondissimo di musica da chiesa. Maestro della Chiesa di Saint-Louis e della Sainte-Chapelle, aveva l’onere di provvedere alle messe solenni cui assisteva a Parigi il re. Ne scrisse dodici, così come oltre 400 tra mottetti e salmi. L’Ufficio delle tenebre, che proprio con la sua generazione si iniziò a intonare in toto, cioè non più alternatim con versetti in gregoriano, occupa nel suo catalogo un posto singolarissimo. Nell’arco di trent’anni Charpentier realizzò ben 32 Leçons de Ténèbres, 19 responsori, sette salmi e un Benedictus. La Leçon e i tre responsori in programma provengono da due volumi autografi e furono utilizzati dalle monache cistercensi della parigina Abbaye-aux-Bois, com’è attestato da una cronaca del «Mercure de France» del 1680, data in cui la revisione del breviario di Parigi suggerì al compositore l’interruzione della fornitura di serie complete per l’Ufficio delle Tenebre. L’associazione di questo repertorio alla preghiera delle monache, che per i riti della Settimana Santa ospitavano anche cantanti professionisti dell’opera, ritorna anche nell’unica serie pervenutaci di François Couperin, che alla musica da chiesa dedicò meno energie, esclusivamente nell’ultimo scorcio del regno di Luigi XIV. Composta di tre lamentazioni per il Mercoledì Santo e pubblicata a stampa tra l’uscita del I (1713) e quella del II volume di Pièces clavicembalistiche, forse nel 1714, l’opera attendeva un completamento, sempre secondo lo schema di un’unica voce solista per le prime due e due voci per la terza Leçon, che mai ci fu, benché Couperin dichiarasse d’aver già composto e fatto eseguire dalle monache dell'Abbazia di Longchamp, nei sobborghi di Parigi, un’altra serie per il Venerdì Santo. Considerate il capolavoro vocale del compositore, le tre Leçons mettono potenzialità del linguaggio armonico e raffinato cesello melodico al servizio di un’intensità espressiva che scava le anse più recondite del testo per vivificarlo e offrire una lettura vergine e di grande potenza del dramma che rappresenta. Nonostante le patenti differenze di contesto temporale e natura della fruizione, secolare e non devota, con cui oggi delibiamo questa musica, la qualità altissima della sua invenzione, affidata a interpreti in grado di restituirne asprezze e dolcezze, ne assicura intatto il fascino, pur sotto altri cieli e in un mondo profondamente trasformato.

2018_06_26 Milano Arte Musica Christophe Rousset, clavicembalo

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Milano Arte Musica programma XII edizione 2018
Martedì 26 giugno 2018, ore 20.30
Chiesa di San Sepolcro
Piazza San Sepolcro, Milano
F. Couperin: 350° anniversario della nascita
Christophe Rousset, clavicembalo

PROGRAMMA

François Couperin (1668-1733)
Troisième Ordre, Premier Livre de pièces de clavecin (1713)
Allemande. La Ténébreuse
Première Courante
Seconde Courante
Sarabande. La Lugubre
La Lutine
Chaconne. La Favorite 

Septième Ordre, Second Livre de pièces de clavecin (1716)
La Ménétou
Les Petits Âges – La Muse naissante
Les Petits Âges – L’Enfantine
Les Petits Âges – L’Adolescente
Les Petits Âges – Les Délices
Les Amusements

Dix-septième Ordre, Troisième Livre de pièces de clavecin (1722)
La Superbe ou La Forqueray
Les Petits Moulins à vent
Les Timbres
Courante
Les Petites Crémières de Bagnolet

Vingt-cinquième Ordre, Quatrième Livre de pièces de clavecin (1730) La Visionnaire
La Mystérieuse
La Montflambert
La Muse victorieuse
Les Ombres errantes



Con l’appuntamento di martedì 26 giugno alle ore 20.30, presso la chiesa di San Sepolcro, Milano Arte Musica celebra un importante compleanno: i 350 anni del grande compositore, clavicembalista e organista François Couperin. A rendere omaggio al musicista francese, il conterraneo Christophe Rousset, che eseguirà al clavicembalo un programma monografico tratto dai quattro libri di Pièces de clavecin, capolavoro di questo musicista definito da Claude Debussy «il più poeta dei nostri clavicembalisti».

Un secolo fa, in piena Grande Guerra, Maurice Ravel omaggiava l’illustre connazionale con il capolavoro pianistico e poi sinfonico del Tombeau de Couperin, mirabolante, modernissima rivisitazione della clarté settecentesca, dedicata a sette amici caduti al fronte. Un quarto di secolo più tardi, al di là del Reno Richard Strauss onorava da Garmisch-Partenkirchen l’artista della nazione nemica ispirandovisi per il Divertimento op. 86 per piccola orchestra, come già aveva fatto con quella Tanzsuite destinata alla coreografia di un balletto rappresentato nel 1923 a Vienna. Sarebbero forse sufficienti i tributi di due dei massimi musicisti del Novecento a certificare la statura di François Couperin, la sua giusta pretesa della considerazione e dell’ascolto dei posteri. Naturalmente è però soltanto l’esperienza diretta della musica di Couperin a poter gratificare compiutamente l’ascoltatore e dar ragione dell’unicità di accento del musicista.
Se la musica da camera, con i Concerts royaux o raccolte come Les Goûts réunis e Les Nations, realizza una sintesi originale tra gusto francese e stile italiano (con un singolare omaggio a Corelli, cui il collega d’Oltralpe molto deve), sono i quattro libri di Pièces de clavecin, che formano probabilmente tutt’oggi la sua maggior gloria di Couperin, il luogo in cui risplende con più evidenza lo spirito squisitamente francese dell’ispirazione del compositore. Rampollo, come molti colleghi della sua generazione, d’una famiglia di musicisti, François Couperin si affermò nella Parigi del vecchio Re Sole, per diventare solo nel 1717, alla vigilia dei 49 anni, clavicembalista del successore, Luigi XV. Alla maturità di Couperin risale anche la pubblicazione di tutte e quattro le raccolte cembalistiche, condotta sistematicamente tra il 1713 e il 1730. Della messa generosa di questi 63 ordre (cioè suite) – un vero labirinto di titoli tra i più estrosi e misteriosi, dai significati criptici, ancora largamente reticenti – il programma accuratamente impaginato da un finissimo conoscitore ed estimatore di Couperin qual è Christophe Rousset offre alla delibazione una selezione squisita: un mosaico che si ripropone di comporre un ritratto dello stile inconfondibile del compositore, il timbro d’una voce a un tempo oratoria e cantabile, tenera e nobile.
Il percorso, ordinato cronologicamente, prende avvio dalle regioni luttuose che connotano la prima parte (sei numeri in sé conclusi, accomunati dalla tonalità di do minore) del terzo ordre del I libro: il buio è già nei titoli dei pezzi, il timbro severo del cordoglio nell’invenzione musicale, sin dall’abbrivio delle prime note dell’Allemande. La Ténébreuse, che nemmeno danze tradizionali come le due Courante consecutive valgono a stemperare, e che la conclusiva chaconne-rondeau La Favorite, singolarmente in metro binario, ribadisce con ostinata determinazione. Gli ordre tratti dal II e dal III libro si aprono su ritratti musicali di altrettanti musicisti, rispettivamente Françoise Charlotte de Ménethoud, bambina prodigio cui è dedicato un rondeau d’infinita tenerezza, e tuttavia non privo di difficoltà tecniche né di sottigliezze armoniche, e Antoine Forqueray, virtuoso della viola da gamba, che neppure Rameau o Leclair mancheranno di omaggiare. La severità del cipiglio dello strumentista è dispersa dall’inanellarsi di pagine dalla vocazione altrimenti descrittiva, che imbandiscono una sconcertante e sapidissima varietà di umori, così come La Ménétou si accompagna a quattro deliziosi cammei infantili. Il culmine del mistero si raggiunge però con l’ordre trascelto dal IV libro, il 25°. Inconsueto vi è il ricorso a ben tre tonalità, misteriosi sono i titoli, contraddittori gli atteggiamenti espressivi (lo si verifichi anche soltanto con l’inaugurale Visionnaire), nervosa la gestualità, sofisticate le armonie, notevolissima nella sua suggestione la pagina conclusiva, Les Ombres errantes, che chiude la suite languissamment, in funereo do minore. Non sarà un caso se a entrambe alle pagine ora menzionate s’intitolano due degli otto movimenti del Divertimento straussiano citato, mentre La Forqueray e Les Petits Moulins à vent fanno la loro comparsa nell’altrettanto citata Tanzsuite.

2018_06_29 Milano Arte Musica Due Organi in Concerto

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Venerdì 29 giugno 2018, ore 20.30
Basilica di Santa Maria della Passione
via Conservatorio 16, Milano
Due Organi in Concerto

PROGRAMMA
Gioseffo Guami (1542-1611)
Canzon a 8 in sol minore (2 organi)

Samuel Scheidt (1587-1654)
Canzon O Nachbar Roland in do maggiore (2 organi)

Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Preludio e Fuga in do minore BWV 549 (Ton Koopman)

Georg Friedrich Händel(1685-1759)
Concerto in si bemolle maggiore Op. 4 n. 6 HWV 294 (2 organi)

G. F. Händel / J. W. Marsh(1956-     )
For unto us a child is born in sol maggiore (2 organi) 

Fantasia in sol maggiore BWV 572 (Ton Koopman)

Antonio Soler(1729-1783)
Concerto n. 1 in do maggiore (2 organi) 
Andante - Minué  

Johann Sebastian Bach
Schmücke dich, o liebe Seele in mi bemolle maggiore BWV 654(Ton Koopman)
An Wasserflüssen Babylon in sol maggiore BWV 653 (Ton Koopman)

Antonio Soler 
Concerto n. 2 in la minore (2 organi)
Andante - Allegro - Minué

Venerdì 29 giugno alle ore 20.30, Ton Koopman suonerà per la prima volta presso la Basilica di Santa Maria della Passione, unica chiesa in Lombardia a disporre di due organi dialoganti. Il poliedrico musicista olandese e la moglie Tini Mathot proporranno un programma a due organi a cavallo tra il diciassettesimo e il diciottesimo secolo, eseguendo alcune tra le pagine più belle di Bach, Händel, Marsh e Soler.

Il concerto di questa sera è costruito su un contrappunto di voci e colori. Le prime sono le «cento voci e cento», come si leggerebbe in un libretto del Settecento, sprigionate dai due magnifici organi Mascioni che dialogano da due lati dell’Ottagono di questa basilica. I colori sono quelli che animano, secondo un criterio di contrasto, il percorso scandito dal programma: un programma in cui domina il timbro della festa, congeniale a mettere in luce lo splendore degli strumenti, la potenza sonora e la varietà dei registri, contrappuntato dal profilo rilevato delle quattro importanti pagine bachiane per organo solo, che stemperano in una dimensione meditativa – ma in un caso al contrario esaltano – il gioco brillante del dialogo strumentale. Infine, un significativo valore aggiunto deriva dal percorso prescelto, un formidabile tour musicale lungo quasi due secoli, dall’alba del Sei alla seconda metà del Settecento, attraverso una serie impressionante di stazioni, da Lucca a Halle, da Weimar e Lipsia a Londra, da Madrid ai luoghi della prodigiosa gioventù bachiana. Un percorso al cui centro s’accampano le terre luterane della Germania centro-orientale la Turingia e la Sassonia-Anhalt, in cui nacquero e/o furono attivi gran parte degli autori in programma, in un dialogo fecondo con l’Italia, patria di forme (il concerto) e modelli (Domenico Scarlatti, maestro di Soler), che s’irradia ai quattro angoli d’Europa, verso Madrid, Londra e persino Dublino, dove il coro del Messiah «For unto us a Child is born» risuonò per la prima volta.
Il banchetto offerto da Ton Koopman e Tini Mathot si apre con due canzoni polifoniche del primo Seicento, a firma di altrettanti autori di rilievo nel panorama coevo. Gioseffo Guami, allievo di Willaert e collega di Giovanni Gabrieli in San Marco a Venezia, si stabilì a Lucca, dov’era nato e dove fu maestro di Adriano Banchieri, che se ne dichiarava orgogliosamente «discepolo». Due sue Canzoni a 8 voci compaiono, accanto a lavori di Gabrieli, Frescobaldi e Merulo, nella raccolta di Canzoni per sonare con ogni sorte di stromenti, pubblicata a Venezia nel 1608. Un anno più tardi rientrava nella natìa Halle Samuel Scheidt, rampollo d’una famiglia di organisti e organari, allievo di Sweelinck, organista e di lì a un decennio maestro di cappella del margravio di Brandeburgo Cristiano Guglielmo. In questa veste Scheidt realizzò nei primi anni Venti un’importante produzione editoriale, in cui rientrano quei Ludi musici, usciti ad Amburgo nel 1621, che costituiscono il primo libro di musica polifonica strumentale dell’Autore e includono la canzone sul motivo popolare alla moda O nachbar Roland, rielaborato anche da William Byrd col titolo di Lord Willoughby's Welcome Home.
Nato anch’egli a Halle un secolo più tardi, Händel riservò all’organo – di cui era virtuoso, come s’avvidero al suo arrivo a Roma, il 14 gennaio 1707 in S. Giovanni in Laterano, dove fece «pompa della sua virtù con stupore di tutti» – una collocazione singolare nella propria produzione e non meno eccentrica nel panorama musicale dell’epoca. Impiegò infatti l’organo (portativo, non il grande strumento chiesastico) come solista nei concerti da lui stesso interpretati in teatro negli intervalli degli oratori: una ventina, pubblicati in diverse raccolte. Quello che qui si ascolta posto a coronamento dell’op. IV, preparata personalmente da Händel e pubblicata a Londra nel 1738, era nato in realtà con l’arpa come solista, e come tale risuonò per la prima volta al Covent Garden il 19 febbraio 1736, abbinato all’Alexander’s Feast. La forma formidabile del concerto è adottata anche dal catalano padre Antonio Soler, organista dell’Escorial, nei Seis conciertos de dos órganos obligados scritti «per l’intrattenimento» del talentuoso figlio del re Carlo III, l’Infante di Spagna Don Gabriele di Borbone, suo allievo dal 1766.
C’è poi il continente Bach, di cui il concerto di questa sera abborda quattro lavori composti entro la stagione di Weimar, vale a dire entro 1717, in quella prima metà dell’esistenza in cui l’organo, mai peraltro trascurato, godeva d’una centralità assoluta. Inaugura la piccola serie il giovanile Preludio e fuga in do minore (forse scritto originariamente nella variante in re, rielaborata molto dopo), la cui esuberanza gestuale è fondata su una profonda unitarietà tematica che ne accresce ulteriormente l’intensità; la misteriosa, brillante Fantasia tripartita in sol maggiore, singolare Pièce d’orgue composta probabilmente già entro il 1712, corredata da indicazioni agogiche in francese e caratterizzata da tratti stilistici inconsueti presso Bach (uno su tutti, l’assenza di movimenti fugati); infine due preludi corali dal cosiddetto Autografo di Lipsia, scritti in realtà in una prima versione già a Weimar ma ripresi ben più tardi, nell’ultimo decennio di vita del Thomaskantor. In queste pagine il giovane organista tende la mano al maestro maturo, attraversando i decenni tramite la voce dello strumento che fu il compagno più fidato di quella eccezionale, come peraltro di tante altre, biografie musicali.

2018_06_25 Milano Arte Musica primo appuntamento Accademia dell’Annunciata

Associazione Culturale La Cappella Musicale
Milano Arte Musica
XII edizione 2018
Direzione Artistica Maurizio Salerno
Per informazioni:
Associazione Culturale La Cappella Musicale
Via Vincenzo Bellini 2, 20122 Milano
Tel / fax 02.76317176
e-mail lacappellamusicale@libero.it
sito www.lacappellamusicale.com
Milano Arte Musica programma XII edizione 2018

Lunedì 25 giugno 2017_06_25, ore 20.30
Basilica di Santa Maria della Passione
via Conservatorio 16, Milano
Sonar in Ottava
Musiche di Vivaldi e J. S. Bach
Accademia dell’Annunciata
Giuliano Carmignola, violino
Mario Brunello, violoncello piccolo
Riccardo Doni, direzione e clavicembalo

PROGRAMMA
Antonio Vivaldi(1678-1741)
Concerto in do maggiore per archi e b.c. RV 116
Allegro - Andante - Allegro

Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Concerto in do minore BWV 1060
versione per violino, violincello, archi e b.c.
Allegro - Adagio - Allegro

Antonio Vivaldi
Sinfonia in re maggiore per archi e b.c. RV 125
Ricostruzione di Olivier Fauré
Allegro - Adagio - Allegro

Antonio Vivaldi
Concerto in la maggiore per violino e violoncello piccolo RV 515
Allegro - Largo - Allegro

Johann Sebastian Bach Concerto in re minore BWV 1043
versione per violino, violoncello piccolo, archi e b.c.
Vivace - Largo ma non tanto - Allegro

Johann Gottlieb Goldberg(1727-1756)
Sonata in do minore per archi e b.c.
Largo - Allegro - Grave - Giga

Antonio Vivaldi
Concerto in do maggiore RV 508
per violino, violoncello piccolo, archi e b.c.
Allegro - Largo - Allegro

Lunedì 25 giugno alle ore 20.30, la Basilica di Santa Maria della Passione ospita il concerto inaugurale della dodicesima edizione del festival internazionale di musica antica Milano Arte Musica. L’inaugurazione è affidata all’Accademia dell’Annunciata diretta da Riccardo Doni, solisti Giuliano Carmignola al violino e Mario Brunello al violoncello piccolo, per la prima volta ospite del festival.
“Sonar in Ottava” presenta un repertorio centrato su Bach e Vivaldi e mette in campo uno strumento, il violoncello piccolo ovvero “Violincello” a quattro corde, accordate come quelle del violino ma un’ottava sotto, raramente ascoltato nelle sale da concerto. Uno strumento davvero curioso che ha fatto nascere l’idea, cominciando da Vivaldi, di suonare il repertorio per due violini con il violoncello piccolo al posto del secondo violino o di un secondo strumento solo, per una curiosa e insolita sfida a colpi d’archetto, tessendo una sottile trama tra il barocco italiano e quello tedesco.
Il programma che l’Accademia dell’Annunciata con Giuliano Carmignola e Mario Brunello si apprestano a portare nelle sale da concerto e in una inedita registrazione discografica, si sviluppa dall’ipotesi che alcune importanti composizioni concepite per il violino potessero essere eseguite anche da un altro strumento di tessitura più grave ma con la stessa accordatura.
È il caso del Violoncello piccolo o “Violincello” che Mario Brunello, nei suoi percorsi concertistici, utilizza per eseguire alcune sonate e partite di Johann Sebastian Bach, di cui non esistendo manoscritto autografo, si presuppone potessero essere forse concepite per la sua “Viola pomposa”.
Allargando le prospettive, è parsa un’ottima soluzione quella di sostituire il Violincello all’Oboe solo per il Concerto in do minore BWV 1060. La stessa efficacia è data dal Concerto in re minore BWV 1043 eseguito in questa soluzione strumentale, dove alla freschezza degli allegri risponde con altrettanta sensualità il famoso adagio che riporta una delle due parti - quella del II violino fatta dal Violincello - alla calda spontaneità della voce umana.
Da qui è nata l’idea di riproporre anche dei concerti di Antonio Vivaldi per due violini, archi e b.c. utilizzando il Violincello al posto di uno dei due strumenti solisti.
Evidentemente connessi sono i due brani di Vivaldi che completano il programma, di cui uno, la Sinfonia RV 125 è una ricostruzione di Olivier Fauré, essendo mancanti alcune battute della viola e del basso.
Di Johann Gottlieb Goldber, il più amato discepolo di J. S. Bach, è la Sonata in do minore. Questa composizione si svolge in un clima di estrema severità e utilizza tutti gli artifici del contrappunto che rivelano la profonda assimilazione della lezione bachiana.

BIGLIETTI
25 giugno posto unico 15 €
Giovani fino 26 anni: posto unico 5 euro (disponibilità limitata)
Gruppi: sconto 20% (minimo 10 persone)
Trenord: sconto 20% per abbonati IO VIAGGIO / ITINERO (solo acquisto online)
Abbonamenti: 150 euro
Vendita sul posto, secondo disponibilità, 40 minuti prima di ogni concerto; in sede presso la segreteria parrocchiale di S. Maria della Passione (via Conservatorio 16) dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.00; online (con diritto di prevendita): Circuito Vivaticket www.vivaticket.it

SEDE
Basilica di Santa Maria della Passione
via Conservatorio 16
MM San Babila, tram 9, 23, bus 54, 61, 94

2018_06_18 Teatro alla Scala al via la vendita dei biglietti e un ricordo di Claudio ABBADO

Martedì 26 giugno 2018_06_26 alle 18 
Fondazione Abbado e il Teatro alla Scala organizzano nel Ridotto dei Palchi un incontro dal titolo “Claudio Abbado e la riscoperta di Fierrabras” per ricordare il grande Maestro nel giorno in cui avrebbe compiuto 85 anni.
L’incontro, organizzato grazie al sostegno di Fedora – The European Circle of Philanthropists of Opera and Ballet, è a ingresso libero fino a esaurimento posti e potrà essere seguito in live streaming su Facebook e YouTube.
La nuova produzione di Fierrabras di Franz Schubert, in scena per la prima volta alla Scala dal 5 al 30 giugno 2018 con la direzione di Daniel Harding e la regia di Peter Stein, è l’occasione ideale per questa commemorazione. Infatti essa è la realizzazione di un desiderio di lungo corso di Abbado, che fece riscoprire questa partitura a Vienna nel 1988 in una storica edizione e che avrebbe voluto portarla anche a Milano.

L’incontro ripercorrerà momenti ed aspetti della rinascita moderna dell’opera a partire dallo spettacolo di Ruth Berghaus con la partecipazione di Daniele Abbado, Alexander Pereira e contributi di Daniel Harding e del tenore Josef Protschka, che interpretava Fierrabras nel 1988.


Per poter meglio esaudire le richieste degli spettatori, il calendario di apertura delle vendite degli spettacoli autunnali del Teatro alla Scala è stato maggiormente suddiviso rispetto a quanto precedentemente comunicato. L’apertura delle vendite degli spettacoli autunnali seguirà questo calendario, come di consueto dalle ore 9 in Biglietteria Centrale e dalle ore 12 online:

Fin de partie Lunedì 18 giugno 2018
Ali Babà e i 40 ladroni Mercoledì 20 giugno 2018
Recital Sonya Yoncheva Mercoledì 20 giugno 2018
La finta giardiniera Mercoledì 20 giugno 2018
Recital Jonas Kaufmann Mercoledì 20 giugno 2018
L’histoire de Manon Venerdì 22 giugno 2018
La Bayadère Lunedì 25 giugno 2018
La bisbetica domata Lunedì 25 giugno 2018
Ernani Martedì 26 giugno 2018
Elektra  Martedì 4 settembre 2018
Recital Ildar Abdrazakov Mercoledì 5 settembre 2018
Recital Michael Volle Mercoledì 26 settembre 2018

Anche il calendario di vendita delle date ScalAperta è stato aggiornato, in questo caso con vendite in Biglietteria Centrale dalle ore 9. Eventuali biglietti invenduti saranno messi in vendita online 24 ore dopo la data indicata:

Ali Babà e i 40 ladroni (17 settembre 2018) Mercoledì 27 giugno 2018
La finta giardiniera (20 ottobre 2018) Mercoledì 27 giugno 2018
L’histoire de Manon (20 ottobre 2018) Mercoledì 27 giugno 2018
Ernani (13 ottobre 2018) Giovedì 13 settembre 2018
Elektra (29 novembre 2018) Lunedì 29 ottobre 2018

Si informa inoltre il gentile pubblico che la Biglietteria Centrale e il Servizio Infotel saranno chiusi al pubblico il giorno 16 giugno per motivi di ordine pubblico. In sostituzione sarà aperta la Biglietteria Serale - via Filodrammatici, 2 - dalle 12 alle 18.

La chiusura per ferie estive della Biglietteria sarà dal giorno dal 4 al 19 agosto.
A partire dal 20 agosto, le Biglietterie saranno trasferite presso il Teatro alla Scala, Largo Ghiringhelli, nei locali attualmente occupati da La Scala Shop.

www.teatroallascala.org

2017_11_19 FESTIVAL LIEDERIADI STAGIONE 2017-2018

Il Festival dedicato alla liederistica, in  collaborazione con MILANO CLASSICA.
FESTIVAL LIEDERIADI
STAGIONE 2017-2018
I concerti si tengono nella
PALAZZINA LIBERTY di Milano
Largo Marinai d'Italia
Parco Vittorio Formentano (ex Parco di Largo Marinai d'Italia)

www.festival-liederiadi.it

12ª stagione FESTIVAL LIEDERÌADI
Per chi vuole avvantaggiarsi e assicurarsi l'ingresso,
può comprare il biglietto su vivaticket

Stagione 2017-2018 (Palazzina Liberty, Milano)


Domenica 19 Novembre 2017_11_19 , ore 15.30
INAUGURAZIONE XII STAGIONETerzo appuntamento della rassegna “Un Requiem per ogni anno della Prima Guerra Mondiale”
I. Pizzetti, Messa da Requiem (prima assoluta milanese)
W.A. Mozart, Requiem (versione C. Czerny)
Alfredo Blessano pianoforte
Maddalena Miramonti pianoforte
INTENDE VOCI Chorus
Coro Aldeia
Mirko C. Guadagnini maestro concertatore

Sabato 27 Gennaio 2018_01_27 , ore 15.30
GIORNATA DELLA MEMORIA
Special Day dedicato a Mario Castelnuovo Tedesco
Iniziativa nell’ambito del progetto “Novecento Italiano” del Comune di Milano – Assessorato alla Cultura
CONFERENZA-CONCERTO SU MARIO CASTELNUOVO TEDESCO
W. Shakespeare “Sonnets”
Valentina Coladonato soprano
Mirko Guadagnini tenore
Claudio Proietti pianoforte

Domenica 25 Febbraio 2018_02_25, ore 15.30
SERGEJ VASIL'EVIČ RACHMANINOV
Il Tataro
Oksana Lazareva contralto
Marino Moretti pianoforte
Piero Rattalino, voce recitante
INTENDE VOCI Chorus
Mirko C. Guadagnini maestro concertatore

Venerdì 16 Marzo 2018_03_16 , ore 20.30
CHIESA DI SAN MARCO, Piazza San Marco 2
Iniziativa nell’ambito del progetto “Novecento Italiano” del Comune di Milano – Assessorato alla Cultura
Appuntamento speciale - 50° Anniversario della morte di Mario Castelnuovo Tedesco
EVANGÉLION (THE STORY OF JESUS)
di Mario Castelnuovo-Tedesco
Part I -The Infancy
Part II - The Life
Part III - The Words
Part IV – The Passion
Claudia Koll voce recitante
Alessandro Marangoni pianoforte
Stefano Sgarella regia e proiezioni

Domenica 25 Marzo 2018_03_25 , ore 15.30
OMAGGIO A CLAUDE DEBUSSY
La Damoiselle élue
Trois chansons de Charles D’Orléans
Printemps
Clair de lune
INTENDE VOCI Chorus
Mirko C. Guadagnini direttore

Domenica 15 Aprile 2018_04_15 , ore 15.30
Il ROSSINI SERIO

Mercoledì 09 Maggio 2018_05_09 , ore 20.30
CHIESA DI SAN MAURIZIO AL MONASTERO MAGGIORE - Corso Magenta, 15
OMAGGIO A CARL PHILIPP EMANUEL BACH
I primi Lieder, Sonate e Cantate per tenore e ensemble



Giovedì 21 Giugno 2018_06_21 , ore 20.30
FESTA DEL SOLSTIZIO D’ESTATE
Recital ALTI & BASSI
Alberto Schirò, Paolo Bellodi, Andrea Thomas Gambetti, Diego Saltarella e Filippo Tuccimei
Giovedi 21 giugno alle ore 21 il Festival Liederìadi presenta l'appuntamento dedicato alla festa per il solstizio d’estate della sua stagione, in residenza presso la Palazzina Liberty “Dario Fo e Franca Rame” di Milano.
Quest'anno il direttore artistico del Festival, Mirko Guadagnini, porta sul palcoscenico della Palazzina Liberty gli ALTI & BASSI, gruppo vocale maschile a cappella nato nel 1994 a Milano i cui componenti, con l'esclusivo uso delle voci e 5 microfoni, costruiscono armonie senza far uso di strumenti ma imitandone all'occorrenza alcuni. Cinque timbri differenti che riescono a ottenere un impasto vocale unico offrendo nel contempo uno spettacolo molto divertente.
Per l'occasione presentano un programma che spazia da Jesus gave me water e Nobody Knows a Come fly with me fino a Aria sulla quarta corda e Va' pensiero, passando per Vorrei che fosse amore, Il volo del calabrone, Chattanooga Choo Choo.
Per l'occasione si è scelto di dedicare il concerto al tema della “giustizia sociale”, aderendo alla campagna di promozione del Manifesto “La musica contro il lavoro minorile”. La campagna è ideata dall’Associazione “Forte?Fortissimo!” che collabora alle iniziative dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) , agenzia delle Nazioni Unite (ONU), che da molti anni pone l'attenzione sul problema dello sfruttamento dei minori, sulla dimensione sociale della globalizzazione, sulla riduzione delle disuguaglianze e dunque la promozione della giustizia sociale.
BIGLIETTERIA ON LINE VIVATICKET  15 euro
(si consiglia vivamente di acquistare in prevendita i biglietti)



2018_10_16 La stagione 2018-2019 CENTRO EVENTI IL MAGGIORE A VERBANIA

CENTRO EVENTI IL MAGGIORE A VERBANIA
27 SPETTACOLI TRA PROSA, DANZA, MUSICAL, LIRICA E OPERA, CONCERTI, COMICITÀ E FORMAZIONE.
La stagione 2018-2019
Biglietti in vendita on line e presso dal 27 agosto 2018
IAT di Pallanza (via Ruga 44) dal lunedi al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.00
uffici URP di Pallanza e Intra: dal lunedi al venerdì
www.ilmaggioreverbania.it

Centro Eventi Il Maggiore 
Via San Bernardino 49, 28922 Verbania Pallanza
Facebook:  Il Maggiore Verbania
Per informazioni info@ilmaggioreverbania.it

2018_06_23 Concerto della Camerata dei Bardi

Sabato 23 giugno 2018 alle ore 21
nella Chiesa Giubilare di San Luca a Pavia
Concerto per chitarra e orchestra n.1 op.99
di Mario Castelnuovo Tedesco.
Chitarra solista: Diego Autelitano.
Orchestra universitaria di Pavia "Camerata de' Bardi"
Direttore Nicola Bisson
Il programma prevede inoltre musiche di F. Doppler, G. Troccoli, G. Fauré.
L'ingresso è libero.
www.cameratadebardi.it

2018_07_11 Fraschini Music festival MOGWAI e CAETANO VELOSO

Fraschini Music festival
CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA
“Iride Fraschini Music Festival – musica per i vostri occhi”
 è realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Fraschini e sostenuto dal Comune di Pavia

mercoledì 11 luglio 2018_07_11
MOGWAI 

venerdì 13 luglio 2018_07_13
CAETANO VELOSO IN CONCERTO

Venerdì 13 luglio 2018 sul palco di IRIDE  CAETANO VELOSO, uno dei promotori del tropicalismo insieme a Gilberto Gil. Vincitore di numerosi Latin Grammy Awaed e due Grammy. Sarà in  concerto con i figli Moreno, Tom, Zeca “CMTZ_V”
prezzi dei biglietti:
poltronissima: 80,00 € + d.p.
platea numerata: 65,00 € + d.p.
gradinata non numerata: 45,00 € + d.p.
Informazioni su come acquistare i biglietti:
www.fraschinimusicfestival.com - info@fraschinimusicfestival.com

Compositore, cantautore e chitarrista brasiliano, Caetano Veloso è colui che, forse più di tutti, ha consegnato al futuro la musica brasiliana: partito dalla tradizione, ha mescolato la bossanova con la cultura pop, la sua passione per il cinema (Fellini su tutti) e per la letteratura (Pessoa, Proust e Oscar Wilde). Insieme a Gilberto Gil è stato padre del Tropicalismo, genere musicale che fonde in sé la tradizione brasiliana con il rock e la musica d’avanguardia. E proprio come Gilberto Gil, anche Caetano Veloso ha conosciuto la prigione ed è poi stato costretto all’esilio a Londra dalla dittatura militare. Nel 1972, al ritorno in Brasile, la sua vita musicale, inizialmente orientata alla bossa nova e successivamente alla musica popolare brasiliana, prende nuove derive internazionali. Negli anni Ottanta la sua popolarità cresce in tutto il mondo, anche grazie all’incontro con Arto Lindsay nelle vesti di produttore e a collaborazioni sempre più eterogenee, come quelle con Riyuchi Sakamoto e David Byrne.  Nel 1990 a Sanremo riceve il “Premio Tenco”. Nel marzo del 2003 prende parte alla settantacinquesima edizione degli “Academy Awards” a Los Angeles.
La sua carriera è molto prolifica, con oltre cinquanta dischi all’attivo, tra cui decine di brani utilizzati per le colonne sonore di film di tutto il mondo. Caetano Veloso è definito uno dei più importanti cantautori del secolo, al pari di artisti come Bob Dylan, Bob Marley e la coppia Lennon/McCartney. Ha vinto nove “Latin Grammy Award”, due “Grammy Award”, e nel novembre del 2012 è stato premiato come “Latin Recording Academy Person of the Year”.
Nel 2012 viene pubblicato “Un Tributo a Caetano Veloso”, con la partecipazione di artisti come Beck e Devendra Banhart. Nel febbraio del 2013, il chitarrista e cantautore brasiliano si esibisce sul palco dell’Ariston in occasione del Festival di Sanremo, con “Você è linda” e “Piove (Ciao Ciao Bambina)”, concludendo la sua partecipazione con la canzone “Come Prima” accompagnato al piano da Stefano Bollani.
L’appuntamento che porterà Caetano Veloso sul palco della corte del Castello Visconteo di Pavia venerdì 13 luglio sarà uno spettacolo davvero suggestivo e particolare, in cui Veloso si esibirà insieme ai suoi tre figli, Moreno, Tom e Zeca, in occasione di “CMTZ_V” tour.
“Ho sempre desiderato fare musica con i miei figli in concerto. Da quando sono piccoli ho sempre amato stargli vicino. Ognuno ha le sue particolarità. Ho sempre cantato per farli dormire. Seguendo percorsi diversi, tutti si sono avvicinati alla musica in un momento della loro vita.  Avere dei figli è la cosa più importante nella mia vita adulta. Quello che ho imparato dalla nascita di Moreno - e confermato con gli arrivi di Zeca e Tom - non ha un nome e non ha un prezzo. Credo, veramente, che la nostra non sia una famiglia di musicisti qualunque: c’è un carattere genetico dedicato alla musica. Qualche anno fa, in risposta ad una specifica chiamata, ho fatto uno spettacolo con Moreno, ed ho scoperto che è stata una delle esperienze migliori della mia vita mia. In questo nuovo show faremo canzoni impossibili da dimenticare e da tralasciare  come "Un angolo Afoxé per il blocco Ilê" o "Hinterland", senza tralasciare i brani composti con i miei figli. Durante lo spettacolo, introdurremo alcune di quelle cose che sono cresciute in noi, da noi, con noi. E le mie canzoni scelte da loro. "O Leãozinho", che i bambini chiedono spesso ai genitori, come i miei, che la chiedono ancora. E canzoni come "Reconvexo" che ci devono essere e devono essere lì a confermare la tradizione. Ci sono classici di Moreno e nuove canzoni di tutti (incluso alcune mie). Nelle prime conversazioni, abbiamo immaginato di chiamare un piccolo gruppo di musicisti per arricchire gli arrangiamenti. Ma provando, abbiamo deciso di rimanere da soli sul palco. Il suono sarà acustico e molto semplice. Sono l'unico che suona solo la chitarra. Gli altri alternano vari strumenti. È uno show per famiglie, nato dal mio desiderio di essere felice. Gli spettacoli sono dedicati alle loro madri, Cézar Mendes e al ricordo di mia madre” afferma Caetano Veloso.
www.caetanoveloso.com.br - www.facebook.com/falacaetano

2018_06_21 Festa della musica con il FESTIVAL DEL SOLSTIZIO NOTTE NEL PARCO a Magenta

Villa Naj Oleari e Parco dell’Unità d’Italia - Magenta
FESTIVAL DEL SOLSTIZIO
NOTTE NEL PARCO
Totem la tribù delle Arti e l’Amministrazione Comunale presentano FESTIVAL DEL SOLSTIZIO: da giovedì 21 giugno a sabato 23 giugno tre giorni di eventi, musica, animazione, drinks&food nel parco dell’Unità d’Italia che circonda Villa Naj Oleari.

“Per festeggiare i propri 20 anni Totem ha voluto dare vita a una iniziativa assolutamente nuova per Magenta e ha scelto di coinvolgere attivamente altre associazioni del territorio in una rassegna rivolta a un pubblico di grandi e piccoli”, commenta Antonella Piras, presidente di Totem.“Lo spirito di questo evento riflette quello che l’associazione è stata in tanti anni di attività: un gruppo di persone che credono nella capacità dell’arte di aggregare, unire, offrire occasioni per vivere il bello. Saranno tre giorni molto intensi e spero che saremo in tanti intorno al “Totem” nell’inedita cornice di uno dei parchi più belli della città, con l’auspicio che l’iniziativa ne possa valorizzare le potenzialità.”
“E’ con entusiasmo che l’Amministrazione comunale ha deciso di supportare questa manifestazione che celebra uno storico traguardo per una delle associazioni più attive in Città in ambito culturale ed artistico e che tanto ha saputo dare negli anni; prima come cittadina e ora da Sindaco, ho potuto constatare la passione e la professionalità della presidente, dei tanti volontari e di quanti hanno saputo fare rete con e intorno a Totem. Tante collaborazioni e relazioni intessute con moltissime altre realtà associative che hanno permesso di offrire proposte sempre di altissimo livello e che hanno contribuito a fare di Magenta una città dalla grande vocazione musicale e artistica. E poi non dimentichiamo l’attenzione particolare rivolta ai giovani: in tanti anni di attività Totem ha formato bambini e ragazzi che ora, ormai adulti, si stanno facendo strada professionalmente nel mondo della musica”, spiega il Sindaco Chiara Calati.

Giovedì 21 Giugno 2018_06_21
L’apertura ufficiale del Festival sarà giovedì 21 giugno alle 21 con la proiezione del VideostoryTotem20anni seguito dal concerto dell’Orchestra Giovanile Totem “Mozart sotto le stelle” e dall’avvio del Music Marathon Photo Contest, concorso fotografico a tema musicale che proseguirà per i tre giorni della manifestazione organizzato in collaborazione con l’associazione Foto In Fuga.

Venerdì 22 Giugno 2018_06_22 
Venerdì 22 giugno a partire dalla 19 prenderà il via TUTTO IN UNA NOTTE, una non stop di molteplici iniziative per tirar tardi sotto le stelle e fare “after” la mattina di sabato 23 giugno con cornetti e caffè. In questa notte magica proporremo 
    • una Grande Maratona Musicale dal tramonto all’alba che vedrà avvicendarsi sul palco musicisti, band, artisti che in questi 20 anni hanno collaborato con Totem. Tanta musica, tanti generi per aspettare insieme l’alba
    • la prosecuzione del Music Marathon Photo Contest che avrà due sezioni: “smartphone”, per chi realizza immagini con il proprio smartphone, e “camera” per chi utilizza macchine professionali
    • la rassegna Attori Fuori Scena a cura dei gruppi teatrali Dedalus, Cariotipi, Ciridì e gli Attacca Brighe
    • l’osservazione notturna delle stelle con telescopi professionali Platenario nel Parco a cura dell’Associazione Astrofili Ponte Nuovo
    • una zona ristoro organizzata dall’associazione Ragazzi di Magenta con stand di Drinks&Food tra cui le pizze della pizzeria Pasquale Moro e i gelati di Rosso Cappuccetto
A chi vorrà unirsi a noi suggeriamo di attrezzarsi con coperte, sdraio, sacchi a pelo e canadesi per godersi una delle notti più magiche dell’anno.

Sabato 23 Giugno 2018_06_23 
Alle 8 di sabato 23 giugno la maratona di musica si chiuderà con cornetti freschi e un buon caffè. A seguire il programma prevede:
    • alle 12 l’esibizione della Piccola Orchestra Totem, la chiusura del Photo Contest e l’arrivo della 1°Rotarbike, biciclettata non competitiva organizzata dai ragazzi del Club Rotaract Magenta a favore della associazione La Quercia Onlus.
    • dalle 12.30 il parco della villa sarà a disposizione per chi vorrà fare un picnic e approfittare delle zone ristoro organizzate da Club Rotaract e il cui ricavato sarà devoluto a La Quercia Onlus.
    • dalle 14.30 animazione teatrale organizzata da Dedalus e Giochiamo con gli asinelli organizzato dalla Tribù degli Zoccoli

Il Festival ha la collaborazione di Radio Magenta come Media Partner e di Olivares Printing Evolution come main sponsor.

2018_06_21 JazzAscona 34esima edizione sulle rive del lago Maggiore

New Orleans sulle rive del lago Maggiore
34° JazzAscona 
e le mille sorprese di un festival sempre diverso

I 10 giorni del jazz festival
Giovedì 21 Giugno 2018_06_21
Venerdì 22 Giugno 2018_06_22
Sabato 23 Giugno 2018_06_23
Domenica 24 Giugno 2018_06_24
Lunedì 25 Giugno 2018_06_25
Martedì 26 Giugno 2018_06_26
Mercoledì 27 Giugno 2018_06_27
Giovedì 28 Giugno 2018_06_28
Venerdì 29 Giugno 2018_06_29
Sabato 30 Giugno 2018_06_30

Ascona vale sempre il viaggio, ma è durante i 10 giorni del jazz festival che dà il meglio di sé. Uno dei principali eventi mondiali dedicati al jazz e al New Orleans Beat, JazzAscona offre un’entusiasmante New Orleans Experience con oltre 180 concerti, jam session ed eventi, il meglio della produzione musicale della Città del Delta e degustazioni di specialità culinarie della Louisiana. Il Mississippi in riva al Lago Maggiore! È a una vera festa del jazz alla quale Ascona vi invita per la 34esima volta dal 21 al 30 giugno 2018. Ricca di fermenti musicali, l’edizione 2018 proporrà non meno di 180 concerti, 40 band, quasi 300 artisti con un variegato programma che punta all’intrattenimento di qualità, spaziando dal jazz allo swing, dal blues al gospel, dall’R&B al funk, alla bossanova.

Highlights: da Paolo Jannacci a Franco Ambrosetti

Il festival proporrà in apertura il popolare bluesman svizzero Philipp Fankhauser, che terrà un unico ed atteso concerto ad entrata gratuita, giovedì 21 giugno, con la presentazione del suo ultimo album registrato presso i leggendari Malaco Studios di Jackson, Mississippi.
Il giorno dopo, venerdì 22 giugno, la Paolo Tomelleri Big Band ricorderà lo storico concerto che Benny Goodman tenne nel 1938 alla Carnegie Hall di New York e che contribuì non poco a far entrare il jazz fra le musiche considerate “rispettabili”.
Altro momento “clou”, domenica 24 giugno, quando il festival ospiterà il celebre trombettista ticinese Franco Ambrosetti, cui sarà consegnato lo Swiss Jazz Award 2018, il premio del jazz svizzero, a ricompensa di una carriera che dagli anni ‘60 in poi lo ha visto protagonista a livello mondiale.  Con lui sul palco un quartetto che include anche Dado Moroni al piano.
Appuntamento da non perdere anche quello di giovedì 28 giugno con il cantante e pianista Paolo Jannacci e lo spettacolo “In concerto con Enzo”, un omaggio a suo padre, Enzo Jannacci, uno dei più grandi ed indimenticabili interpreti ed autori della canzone italiana del dopoguerra.
Il sempre affollatissimo concerto gospel del 29 giugno nella chiesa del Collegio Papio vedrà protagonista quest’anno la cantante inglese Denise Gordon, artista che si è affermata come una delle voci femminili più richieste nel circuito del jazz classico e tradizionale europeo.
Il nuovo spettacolo di Francesco Salvi
Protagonista come comico di programmi cult della TV italiana degli anni ’80 e cantante di successo con canzoni ironico-demenziali tipo Esatto!, Francesco Salvi presenterà  in anteprima assoluta ad Ascona (il 29 e 30 giugno) “Louis Prima, Jimmy Durante, Salvi Dopo”, spettacolo fra umorismo e riscoperta delle canzoni di grandi cantanti italo-americani degli anni 50 in cui l’artista di Luino interpreterà classici swing di Louis Prima, Jimmy Durante, Frank Sinatra, Dean Martin e tanti altri e alcune sue nuove canzoni. Con lui sul palco il sestetto di Paolo Tomelleri.

New Orleans Experience
JazzAscona proporrà come sempre una bella selezione di band da New Orleans, presenti in esclusiva al festival per più giorni. Sono attesi, fra gli altri Jeff Tyson & The Ka-Nection Band, la più popolare e longeva band di Bourbon Street;  The Andrews Family Brass Band, formata in buona parte da giovanissimi membri della famiglia Andrews, una delle principali dinastie musicali della città del delta; la giovane cantante Meschiya Lake, ripetutamente premiata come miglior vocalist feminile ai "Best of the Beat" Awards; la stella nascente del jazz vocale Quiana Lynell, vincitrice nel 2017 del prestigioso Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition; la band dall’acclamato bassista Roland Guerin comprendente giovani musicisti di punta di New Orleans, come il trombettista Ashlin Parker, il pianista Kyle Roussel o il percussionista cubano Alexey Marti, che a loro volta daranno vita a formazioni di vario tipo.

Il nuovo album di Serena Brancale
Due progetti discografici saranno presentati in anteprima il 29 e 30 giugno: l’organista svizzero Frank Salis e il trombonista e cantante di New Orleans Michael Watson daranno seguito alla collaborazione nata l’anno scorso al festival con la presentazione dell’album di inediti, registrato a New Orleans, “Frank Salis meets Michael Watson”; la cantante pugliese Serena Brancale presenterà dal canto suo “Serena”, il suo secondo album di inediti fra jazz e altri confini sonori prodotto dal direttore artistico di JazzAscona, Nicolas Gilliet, che conferma l’eccezionale talento di questa musicista.

Premi alla carriera per Paolo Tomelleri e Bernard Purdie, maestro del groove
L’Ascona Jazz Award 2018, il premio che il festival attribuisce a grandi personaggi della musica, ricompenserà quest’anno due artisti: il già citato clarinettista, band leader e icona del jazz milanese Paolo Tomelleri per i suoi 60 anni di carriera, e il leggendario batterista americano Bernard Pretty Purdie, un maestro del grrove che ha lavorato con i più grandi, da Louis Armstrong ad Aretha Franklin, da Miles Davis a James Brown. Bernard Purdie sarà ad Ascona con il suo gruppo dal 26 al 30 giugno.
Altro maestro del groove, il sassofonista Pee Wee Ellis sarà ospite di spicco dei Re:funk, band italo-ticinese che torna al festival con il suo festoso tributo al grande James Brown, di cui Pee Wee Ellis è stato uno dei sassofonisti più importanti.

Bossanova e tanto altro
Ulteriori presenze di rilievo comprendono il trio acustico del chitarrista e cantante brasiliano Luiz Meira (26-30.6), un personaggio importante della bossanova, conosciuto anche per la sua lunga collaborazione con la cantante Gal Costa; la giovane band newyorkese Bryan Carter & the Young Swangers, che con la sua energia e la sua forza creativa sta conquistando il pubblico con spettacoli sold-out in tutto il mondo (23.6-1.7); il vincitore del Premio del pubblico 2017, il cantante londinese Randolph Matthews, che tornerà ad esplorare le matrici della musica black con il suo Afro Blues Project (22-25.6).

Numerose anche le band svizzere ed europee. Da Ginevra da non perdere ad esempio il tributo a Fats Waller dei Fats Boys; dal Ticino l’omaggio alla canzone milanese di Danilo Boggini e Swing Power; dall’Italia gli amatissimi Sugarpie & the Candymen e l’omaggio a Joe Venuti e Stuff Smith del duo Mauro Porro e Martino Pellegrini; dalla Francia la cantante JJ Thames, dall’Austria la divertente proposta di Marina & the Kats.

Concerti al buio e jam sessions
Una proposta nuova e sorprendente sono i “Concerti al buio” con il chitarrista Sandro Schneebeli, il sassofonista Max Pizio e vari artisti ospiti: ascoltando musica in una tenda e nel buio più assoluto, il pubblico vivrà un'esperienza sensoriale davvero fuori dal comune. 
Fra gli eventi speciali da segnalare le jam session ogni sera alla Cambüsa, occasione per vedere all’opera, in un contesto informale, i migliori musicisti del festival e gli ospiti di sempre di JazzAscona: dal chitarrista David Blenkhorn al trombettista Patrick Artero. 

Copertine di dischi della Riverside Records in mostra e specialità della Louisiana
Altra interessante novità del 2018, la mostra organizzata dal Municipio di Ascona e il Museo Comunale d’Arte Moderna negli spazi di Casa Serodine, che presenterà circa 200 magnifiche copertine di dischi (della serie “race records”) realizzate fra il 1954 e il 1964 dal noto graphic designer Paul Bacon per la casa discografica americana Riverside.
Per gli appassionati di sapori esotici ci sarà anche quest’anno, in alcuni ristoranti del lungolago di Ascona, un’offerta di piatti tipici della Louisiana e della cucina creola.
Da segnalare che la Radiotelevisione svizzera RSI garantirà a JazzAscona un’amplissima copertura radiofonica con oltre 60 ore di interviste e momenti musicali in diretta su Rete Uno e Rete Due.

Info & biglietti
Per maggiori informazioni sul festival e sugli artisti si rinvia al sito www.jazzascona.ch. Per informazioni turistiche www.ascona-locarno.com (tel +41 (0)848 091 091).

I concerti serali sul lungolago sono a pagamento nei giorni di venerdì e sabato e giovedì 28 giugno e gratuiti in settimana.

Biglietti: Adulti 20 franchi - Studenti e Apprendisti 10 franchi - Ragazzi fino a 14 anni gratis. I biglietti possono essere acquistati direttamente alle casse serali, dalle 18.00.
Biglietti per il concerto gospel del 29 giugno 10 franchi. Acquistabili solo allo sportello dell’ente turistico ad Ascona durante il festival .

AreaLIVE Tour dell'estate 2018

JAMES SENESE E NAPOLI CENTRALE
Il 25 maggio 2018, dopo due anni dal bellissimo O Sanghe (vincitore della Targa Tenco nel 2017 nella sezione album in dialetto) e dopo oltre 200 concerti in Italia ed Europa, l’instancabile artista partenopeo pubblica il doppio album live Aspettanno o' Tiempo. Il disco è stato registrato durante il tour invernale 2017, e contiene tutti i suoi grandi successi oltre due inediti (lo strumentale Route 66  e 'Ll America, quest’ultimo scritto da Edoardo Bennato per James) e una rilettura di Manha de Carnaval di Astrud Gilberto e Herb Otha, qui intitolata Dint’ ‘o core. Testimone e protagonista assoluto di uno spaccato della musica napoletana, intriso innanzitutto di innovazione, e che ancora fa scuola, ha legato il suo inimitabile suono, oltre che ai Napoli Centrale e agli Showmen, ovviamente a Pino Daniele, di cui è stato suono autentico e struggente. La formazione attuale dei Napoli Centrale  vede James Senese  alla voce e sax, Ernesto Vitolo  alle tastiere, Gigi De Rienzo  al basso e Agostino Marangolo  alla batteria. Questa è anche la band che ha registrato Nero a metà di Pino Daniele, forse il disco più famoso dello scomparso artista napoletano. Questa formazione ha anche partecipato a Pino è il recente tributo svoltosi allo Stadio San Paolo di Napoli, dove oltre 45.000 persone hanno più accolto entusiasticamente Senese, riconoscendolo come uno suoi dei suoi grandi compagni di viaggio.
IL TOUR
06/01/2018 @ Rai1 - Concerto dell'Epifania
31/01/2018 @ Napoli - Teatro Sannazaro
17/02/2018 @ Sparanise (CE) - Gran Carnevale Caleno
21/02/2018 @ Udine - Palamostre
08/03/2018 @ Rovereto (TN) - Teatro Melotti
10/04/2018 @ Pagani (SA) - Madonna delle Galline
14/04/2018 @ Roma - Auditorium Parco della Musica Sala Sinopoli 18/04/2018 @ Poggibonsi (SI) - Teatro Politeama
19/04/2018 @ Pisa - Teatro Lumiere
21/04/2018 @ Potenza - Auditorium Gesualdo da Venosa
22/04/2018 @ Stornara (FG) - Piazza della Repubblica
23/04/2018 @ Gravina di Puglia (BA) - Piazza Benedetto XXIII
07/06/2018 @ Napoli - Stadio San Paolo Pino E'
11/06/2018 @ Napoli - Arena Flegrea
16/06/2018 @ Chiasso (CH) - Festate
LE PROSSIME DATE

25/06/2018 @ Foiano / San Marco (BN) - Piazza (da definire)
28/06/2018 @ Vallo della Lucania (SA) - Lab5401/07/2018 @ Pescara - Piazza Garibaldi
21/07/2018 @ Gaeta (LT) -
Gaeta Jazz
03/08/2018 @ Monte di Procida (NA) - Piazza (da definire)
06/08/2018 @ Cava de' Tirreni (SA) - Piazza (da definire)
25/08/2018 @ Melpignano (LE) - Notte della Taranta
02/09/2018 @ Angri (SA) - Pomodoria Festival
09/09/2018 @ Sestu (CA) - Festival in Progress...One
11/10/2018 @ Mestre (VE) - Teatro Toniolo
 12/10/2018 @ Bologna - Locomotiv Club

TERESA DE SIO
Reduce dal successo del fortunatissimo tour Teresa Canta Pino atto devozionale e omaggio in chiave folk d'autore all'amico e collega Pino Daniele. Teresa De Sio, nel 2018 porterà nei principali teatri, club e festival italiani ed europei, il suo nuovo progetto: Pensiero Meridiano. Accompagnata da un power trio acustico, Il Pensiero Meridiano è un concerto che recupera i migliori brani folk rock della Brigantessa, oltre ai suoi grandi successi Pop e ad alcuni brani di Pino Daniele. Un concerto denso di emozioni e carico di ritmo, forza propulsiva dolcezza ed infinita energia vitale, esattamente come il pensiero meridiano. Teresa De Sio così descrive il concerto: Per dare l’idea di come sarà il mio acoustic power trio , prendo spunto da alcune frasi di Franco Cassano : il Sud è lentezza, attesa, sensualità e torpore, ma anche ebbrezza e pienezza insostenibile della vita. E’ luce piena ed ombre, stato di grazia e maledizione, è estasi e perdita di controllo, assenza di bussole. E’ demone meridiano, magia e sortilegio, uno spazio abitato dai demoni. Il corpo e i sensi come inizio, come conoscenza forte del mondo: il Ritmo e la Danza.
IL TOUR
04/01/2018 @ Piano di Sorrento (NA) - Teatro delle Rose13/01/2018 @ Enna - Teatro Garibaldi 
25/01/2018 @ Jesolo (VE) - Teatro Vivaldi
04/03/2018 @ Mestre (VE) -
Centro Culturale Candiani
09/04/2018 - 12/04/2018 @ Torino - Scuola Holden
Lectio Magistralis13/04/2018 @ Settimo Torinese (TO) - La Suoneria
28/04/2018 @ Maccarese/Fiumicino (RM) -
Castello di San Giorgio
01/05/2018 @ Taranto - Concerto del Primo Maggio
18/05/2018 @ Chianciano Terme (SI) - Chianciano Music Festival 01/06/2018 @ Gaeta (LT) - Molo Turistico
07/06/2018 @ Napoli - Stadio San Paolo Pino è
15/06/2018 @ Sicignano degli Alburni (SA) - Piazza Rosalia
16/06/2018 @ Teramo - Festival del Saltarello
LE PROSSIME DATE

20/06/2018 @ Genova - Suq Festival
21/06/2018 @ Teramo - Donne in Summer
04/07/2018 @ Padova - Pride Village
09/07/2018 @ Castel San Pietro Terme (BO) - Giardino degli Angeli
14/07/2018 @ Torino - Parco della Tesoreria
20/07/2018 @ Mendicino (CS) - Radicamenti
21/07/2018 @ Catona (RC) - Face Festival
27/07/2018 @ Venaus (TO) - Festival Alta Felicità
28/07/2018 @ Boville Ernica (FR) - Contrada Madonna delle Grazie
31/07/2018 @ Agerola (NA) - I Suoni degli Dei
25/08/2018 @ Brienza (PZ) - Piazza (da definire)
10/11/2018 Bari - Teatro Forma

PEPPE SERVILLO E SOLIS STRING QUARTET
Appena terminata l'ultima edizione del Festival di Sanremo che ha visto protagonista il Maestro Peppe Servillo in duo con Enzo Avitabile, non si ferma il progetto che vede l’artista casertano condividere il palco con i Solis String Quartet. E’ infatti prevista per i primi di Febbraio la ristampa di Spassiunatamente (arricchito di due inediti) e l’inizio di un nuovo Tour. Il concerto è un omaggio alla cultura e alla canzone classica napoletana da parte di un napoletano doc, una delle figure di riferimento insieme al fratello attore Tony della napolenità contemporanea. Un evento unico nel suo genere, che propone una lettura raffinata e popolare di un repertorio di classici che vanno da Raffaele Viviani ad E. A. Mario fino a Renato Carosone e si racconta una Napoli non oleografica bensì una città che è stata ed è a pieno titolo una autentica capitale culturale europea. Questa formula e questa scelta artistica ben precisa spoglia di tutti gli orpelli questi capolavori rendendoli assolutamente eleganti e raffinati senza perdere quella forza e quell’incisività che ne hanno decretato il successo mondiale. Torneremo a risentire hit indimenticabili che sono a pieno titolo nella nostra memoria personale e collettiva, quali Maruzzella, Che t'aggia di, Dicitencello vuie, O' Munasterio 'e Santa Chiara, Te voglio bene assai, Te vurria vasa, Guapparia, O surdato 'nnamurato, Dove sta Zaza'.
IL TOUR
03/01/2018 @ Roccella (RC) - Roccella Jazz Festival
02/03/2018 @ Pagani (SA) - Teatro S. Alfonso Maria De Liguori
21/04/2018 @ Pescara - Summeat Festival
18/05/2018 @ Lacco Ameno (NA) - Torri in festa Torri in luce
09/06/2018 @ Pisa - Piazza dei Cavalieri
LE PROSSIME DATE

24/06/2018 @ Teramo - Teatro Romano
16/07/2018 @ Langhirano (PR) - Festival Torre Chiara
19/07/2018 @ Mendicino (CS) - Radicamenti
29/07/2018 @ Fratte (SA) - Estate a Villa Guariglia..in Tour
02/02/2019 @ Altamura (BA) - Teatro Mercadante

ENZO GRAGNANIELLO E SOLIS STRING QUARTET
Esiste un territorio musicale di confine, sospeso tra sogno e realtà, in cui non conta la lingua che si adoperi, perché l’unico alfabeto ammesso è quello delle emozioni, dei sentimenti. In quel territorio, appunto, si muovono Enzo Gragnaniello (la cui Vasame, canzone colonna sonora dell'ultimo film di Ozpetek può essere a tutti gli effetti considerato come uno dei nuovi classici della musica napoletana) e i Solis String Quartet attraverso questo progetto. Il loro può essere letto come un viaggio appassionato nella galassia dei cantautori di ogni paese, ma assomiglia ai viaggi romantici di Salgari, di quelli compiuti senza mai muoversi da casa perché quello che conta, nel mondo della canzone, è l’universo che si coltiva dentro, nel profondo dell’anima. Un universo infinitamente sfaccettato, seducente, magico eppure declinabile da un’unica voce d’interprete, italiana e mediterranea solo per caso, o forse no. Jacques Brel, Tom Waits, Chico Buarque,Leonard Cohen e tanti altri poeti della musica diventano, dunque, ideali compagni d’avventura in una passeggiata d’autore, compiuta e raccontata con spirito libero ed il doveroso rispetto che si deve, in ogni circostanza, alle cose più belle.
LE PROSSIME DATE
30/06/2018 @ Salerno - Duomo
22/08/2018 @ Sorrento (NA) - Sorrento Incontra
23/11/2018 @ Roma - Auditorium Parco della Musica

FRANCESCO DI BELLA
Si prepara a festeggiare i vent'anni di carriera Francesco Di Bella, poeta e musicista: un interprete unico ed autentico della scena alternativa italiana, autore seminale e fondativo dell'onda che dalla fine degli Anni 90 ha dato vita alla nascita del rock d'autore contemporaneo. Di Bella, il cantautore che restituisce voce alla periferia, con il suo dolce inconfondibile disincanto, dona al proprio pubblico l’ingresso in una dimensione altra, che non è passato, presente, né futuro ma un tempo interiore, sintesi di tutti e tre: un luogo dell’anima. Ad attendere i fan dell'ex frontman dei 24 Grana, un fitto calendario di concerti: grazie ad una scaletta densa e dai passaggi significativi, l'intera carriera di Francesco, dagli esordi nella band grunge nostrana fino all'ultimo progetto solistico, verrà ripercorsa di live in live. Nell'autunno del 2018, dopo un’ estate di concerti e progetti speciali (in un rapporto più intimo col proprio pubblico), Francesco Di Bella concluderà l'anno con la pubblicazione di un nuovo disco di inediti: disco che si preannuncia di rottura, di innovazione, e a cui farà seguito un ricco indoor tour, consacrando così O Cardillo napoletano come uno tra i migliori esponenti del cantautorato rock d'autore. Per festeggiare i vent'anni di carriera, dunque, si comincia con cinque appuntamenti d'eccezione: Milano (La Salumeria della Musica, 5 aprile), Roma (Largo Venue, 6 aprile), Castelcivita in provincia di Salerno (Piazza Santa Sofia, 8 aprile) Pisa (Lumiere, 7 Aprile) e Napoli (Lanificio 25, 13 aprile). Cinque concerti irripetibili, che segneranno l'inizio del nuovo cammino di Francesco Di Bella, in attesa dell'imminente lavoro discografico. Gli stessi musicisti dediti alla realizzazione dell'album lo affiancheranno in questa nuova avventura live: Alfonso Bruno, chitarre; Andrea "Fish" Pesce, tastiere; Alessandro Innaro, basso; Cristiano de Fabritiis, batteria.

IL TOUR
05/01/2018 @ Baiano (AV) - Piazza Napolitano
05/04/2018 @ Milano - La Salumeria della Musica
06/04/2018 @ Roma - Largo Venue
07/04/2018 @ Pisa - Lumiere
08/04/2018 @ Castelcivita (SA) - Piazza Santa Sofia
13/04/2018 @ Napoli - Lanificio 25
01/05/2018 @ Taranto - Concerto del Primo Maggio
LE PROSSIME DATE

07/07/2018 @ Santa Maria La Carità (CE) -
Asini a tutta birra 13/07/2018 @ Esperia (FR) - Festa della Birra
21/07/2018 @ Treviso - Suoni di Marca
25/07/2018 @ Sorrento (NA) - Sorrento Incontra
27/07/2018 @ Venaus (TO) - Festival Alta Felicità
03/08/2018 @ Montemiletto (AV) - Le quattro notti dei briganti

MALDESTRO
Astro nascente della scena cantautorale contemporanea. Vera rivelazione dell'edizione 2017 del Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte che ha visto il brano Canzone per Federica ricevere i maggiori riconoscimenti tra i quali il Premio della Critica Mia Martini, il Premio Lunezia, il Premio Enzo Jannacci, il Premio Assomusica e il Premio Miglior Videoclip. Entro fine Gennaio 2018 uscirà il video di Arrivederci Allora, 4° singolo estratto dall'album I Muri di Berlino (Arealive/Warner). L’album, presentato dal cantautore in un lunghissimo tour da poco concluso, contiene anche Abbi cura di te, colonna sonora del film Beata Ignoranza di Massimiliano Bruno, candidato ai David di Donatello 2018. Maldestro è anche autore del brano Senza fa Rummore presente nella colonna sonora del film Veleno presentato al 74° Festival di Venezia.
IL TOUR
07/03/2018 @ Napoli - Piccolo Bellini
10/03/2018 @ Bruxelles - Piolalibri
15/03/2018 @ Castrovillari (CS) - Dome Club
16/03/2018 @ Salerno - Modo
17/03/2018 @ Bari - Officina degli Esordi
18/03/2018 @ Potenza - Teatro Francesco Stabile
21/03/2018 @ Firenze - Circolo Arci Progresso
22/03/2018 @ Milano - Serraglio
23/03/2018 @ Parma - Wopa Club
24/03/2018 @ Asparetto (VR) - Teatro Aperto
25/03/2018 @ Roma - Na Cosetta
04/04/2018 @ Bologna - Bravo Caffè
05/04/2018 @ Pavia - Spazio Musica
06/04/2018 @ Torino - Officine Ferroviarie
LE PROSSIME DATE
24/06/2018 @ Capodarco (FM) - L'Altro Festival
27/06/2018 @ Prato - Corte delle Sculture
30/06/2018 @ San Gimignano (SI) - Nottilucente
08/07/2018 @ Roma - Na Cosetta
11/07/2018 @ Sassari - Abbabula Festival
13/07/2018 @ Torino - Fuori Tutti Festival
22/07/2018 @ Rovigo - Tra Ville e Giardini

ENZO GRAGNANIELLO
Musicista ed autore raffinato, interprete autentico della musica della Napoli che vive e respira quotidianamente la città, miscelando sapientemente ritmi sinceri ed atavici con la musica classica napoletana e sonorità mediterranee, porta in scena un concerto intenso, in cui la sua voce graffiante diventa collante unico di musicalità e poesia. Reduce dal successo tributatogli al 74° Festival del Cinema di Venezia in qualità di autore della colonna sonora del film Veleno e del brano L’Erba cattiva presente nella colonna sonora de La Gatta Cenerentola si prepara con rinnovata energia ad affrontare i principali teatri e club della penisola con un live che propone oltre ai suoi ultimi lavori presentati a Venezia i suoi successi storici. Un programma che spazia dai classici della canzone napoletana come Passione e Scetate, a composizioni come O’ mare e tu (scritta per Andrea Bocelli), Senza Voce e Cu’mmè. Infine Vasame, canzone colonna sonora dell'ultimo film di Ozpetek può essere a tutti gli effetti considerato come uno dei nuovi classici della musica napoletana. Una esperienza emozionale più che un semplice concerto.
IL TOUR
15/03/2018 @ Civitanova Marche (MC) - Teatro Rossini
18/03/2018 @ Potenza - Auditorium Conservatorio Napule è
19/03/2018 @ Matera - Auditorium Gervasio Napule è
21/03/2018 Taranto - Teatro Orfeo Napule è
26/03/2018 @ Molfetta (BA) - Auditorium Regina Pacis Napule è14/04/2018 @ Giugliano (NA) - Piazza Annunziata
05/05/2018 @ Montefredane (AV) - Piazza
26/05/2018 @ Gragnano (NA) -  Piazza San Leone
07/06/2018 @ Napoli - Stadio San Paolo Pino è
LE PROSSIME DATE

24/06/2018 @ Telese Terme (BN)  - Piazza (da definire)
14/07/2018 @ Massa Lubrense - Festa dei Limoni (Duo)
15/07/2018 @ Salerno - Piazza San Francesco
20/07/2018 @ Ercolano (NA) - Villa Signorini (Duo)
22/07/2018 @ Napoli - Nadir Festival
07/08/2018 @ Matera - Palazzo Lanfranchi Napule è
08/08/2018 @ Grumento Nova (PZ) - Piazza Umberto I Napule è 16/08/2018 @ Rivisondoli (AQ) - Piazza Garibaldi
25/08/2018 @ Melpignano (LE) - Notte della Taranta

RAIZ E RADICANTO
Dopo l’esperienza cinematografica che lo ha visto nei panni di un killer in Ammore e Malavita, premiatissimo film dei Manetti Bros al 74° Festival di Venezia, Raiz (voce storica degli Almamegretta) riparte in tour con il progetto Musica Immaginaria Mediterranea. Un concerto potente e raffinato al tempo stesso, in cui l’universo sonoro di voci che si intrecciano a ritmi cadenzati, gli echi delle corde, delle pelli e dei papiri, scivolano come rivoli di un racconto che sembra non avere mai fine. Brani d’autore di Raiz e degli Almamegretta riletti con ritmicità ed eleganza in una chiave destrutturata e riportata in filigrana alla propria essenza: la dimensione del viaggio. Canzone napoletana, salmi, fado portoghese, ritmi nordafricani, mediorientali, asiatici: lingue e linguaggi che si inseguono, una democrazia del pentagramma, il mediterraneo come una realtà panregionale, senza frontiere.
IL TOUR
10/01/2018 @ Napoli - Teatro Sannazaro
13/01/2018 @ Sorrento (NA) - Teatro Comunale Tasso
02/06/2018 @ Ischia (NA) - P.ta Sant'Angelo
LE PROSSIME DATE

22/09/2018 @ Avella (AV) - Pane Ammore e Tarantella
07/10/2018 @ Bitonto (BA) - Teatro Traetta
13/10/2018 @ Avellino - Tilt Club
25/10/2018 @ Salerno - Modo Club

TASKAYALI
Compositore e pianista italo-turco, Animo mediterraneo e cuore cosmopolita, ha già raccolto consensi tra il pubblico dei quattro angoli del globo. Nonostante la giovane età, Francesco Taskayali porta con sé un bagaglio musicale e culturale enorme, frutto delle sue origini e di una vita tutta spesa a suonare sui principali palchi internazionali: Londra, Parigi, Colonia, Caracas, Roma, Istanbul, Salonicco, Atene, Marsiglia, Addis Abeba, Nairobi, Bucarest, Jakarta, Berlino, Tbilisi, Kiev, Los Angeles sono solo alcune delle città che lo hanno visto protagonista. Il suo talento, in grado di innestare sullo studio di autori classici stili moderni e contemporanei che vanno dal minimalismo di Ludovico Einaudi al jazz di Keith Jarrett, unito alla straordinaria capacità di sperimentazione di tecniche e stili di composizione musicale e ad una ispirazione sempre viva e sensibile lo rendono un compositore eclettico e di straordinaria contemporaneità. Già Autore di colonne sonore per il cinema e la televisione ha all’attivo quattro album: Emre (2010), LeVent (2011) e Flying (2014). Il suo quarto album Wayfaring uscito il 19 Maggio 2017 per l’etichetta INRI Classic, nata dall’unione di intenti dell’etichetta indipendente INRI e Warner Music Italy è entrato direttamente nei 100 album più venduti della settimana. Già star del web è seguito da un foltissimo pubblico che rende ogni suo concerto un evento affollato e di sicuro successo. Un giovane musicista nuovo astro del pianismo internazionale.
IL TOUR
27/01/2018 @ Sorrento (NA) - Sorrento Incontra
28/01/2018 @ Napoli - Villa di Donato
02/02/2018 @ Policastro Bussentino (SA) - Teatro Di Benedetto
14/02/2018 @ Mestre (VE) - Centro Culturale Candiani
17/02/2018 @ Torino - La Suoneria
23/03/2018 @ Perugia -
Palazzo della Penna
11/04/2018 @ Roma - Teatro Quirinetta
09/05/2018 @ Firenze - Spazio Alfieri
19/05/2018 @ Milano - Piano City
09/06/2018 @ Firenze - Il Fiorino
LE PROSSIME DATE

21/06/2018 @ Cracovia - Location da definire
13/07/2018 @ Ostuni (BR) - PianOstuni
21/07/2018 @ Latina - Location da definire
01/08/2018 @ Vasto (CH) - Vasto Jazz
07/08/2018 @ Sabaudia (LT) - Suoni dal Lago
10/10/2018 @ Roma - Auditorium Parco della Musica

TOMMASO PRIMO
Da Napoli un nuovo sound Pop/World. Il giovane cantautore napoletano autore dell’album Fate, Sierene e Samurai (Arealive/Graf 2015) propone un concerto caratterizzato da una forte originalità sonora, fatta di contaminazioni tra diverse culture in cui la world music incontra il pop. Si parte dalle fate che richiamano il tropicalismo del Brasile, passando per le Sirene di tradizione napoletana, per arrivare all’esotismo dei samurai, un omaggio al Giappone come simbolo dell’unione tra tradizione e modernità. Il cinema felliniano, i testi di Caetano Veloso e la genialità di Disney ispirano uno spettacolo che vuole cantare l’amore, ma anche l’immigrazione, la guerra e i valori dettati dalla natura, attraverso metafore e suggestioni, che scorrono nel perfetto accordo tra parole e musica.
IL TOUR
14/06/2018 @ Milano - Cicco Simonetta 13/06/2018 @ Roma - Na Cosetta
11/06/2018 @ Salerno - Mondadori Bookstore09/06/2018 @ Pomigliano d'Arco (NA) - Feltrinelli
08/06/2018 @ Napoli - Feltrinelli
LE PROSSIME DATE
22/06/2018 @ Napoli - Università Monte Sant'Angelo
29/06/2018 @ Torre Annunziata (NA) - Rena Nera
13/07/2018 @ Nocera Superiore (NA) - Pizza e non solo
22/07/2018 @ Roma - Na Cosetta
02/08/2018 @ Montemiletto (AV) - Le quattro notti dei briganti