2017_11_20 INNER_SPACES al San fedele tocca a Wolfgang Mitterer e Giuseppe Ielasi

Auditorium San Fedele (Via Ulrico Hoepli, 3/b)  – Milano
INNER_SPACES 2017-2018
identità sonore elettroniche
IV Edizione
San Fedele Musica e Plunge presentano
Lunedì 20 novembre 2017, ore 21.00
Wolfgang Mitterer / Giuseppe Ielasi 
Primo concerto del dittico in omaggio all’opera sinfonica di Anton Bruckner, rivisitata in chiave elettronica. Ne sarà protagonista Wolfgang Mitterer, compositore austriaco tra i più rappresentativi della nuova musica, noto per aver realizzato un’originale sintesi musicale che riunisce le sue esperienze di strumentista e improvvisatore, di compositore e di sperimentatore nel campo della musica elettroacustica.
Va anche segnalato il suo interesse, sin dagli anni ’90, verso la musica elettronica non accademica.
Introdurrà la serata il compositore milanese Giuseppe Ielasi, con un'opera in creazione Untitled, 2017. In un testo di presentazione della sua nuova produzione, Ielasi scrive: “sono sempre stato restio a dare una struttura 'chiusa' ai miei brani: su disco preferisco quasi sempre presentare sequenze di frammenti, a volte ricombinabili dall'ascoltatore; questi frammenti sono anche alla base dei miei concerti. Vengono stratificati, modificati e spazializzati con modalità prevalentemente improvvisative....”.
Concerto in co-produzione con il 26° Festival di Milano Musica e inserito nella Milano Music Week
in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura a Milano
Acquista on line e in prevendita €8 invece che €12 la sera del concerto
Biglietteria Auditorium: via Hoepli 3a - MI
Orari: lun-ven 10 / 12.30 - 14 / 18
tel.02 86352231 - www.centrosanfedele.net
Iscriviti all'evento facebookScarica il coupon di sconto

2017_11_17 Carmina Bohemica di Praga

Data :17/11/2017
Carmina Bohemica di Praga
Sede Santa Francesca Romana, via Cadamosto 5
Città: Milano
Sezione #concertodautunnonews: concerto
Descrizione: Venerdì 17 Novembre ore 21.00
Associazione Musicale Choralia
ospita il coro
Carmina Bohemica di Praga
INGRESSO LIBERO
in programma musiche di Mozart, Haendel, Smetana, Dvorak, Lukas
Direttore: Cera Hrdinkova
Pianoforte Ludmilla Cermakova
Contatti: Associazione Choralia · Via Roentgen 14 · Milano, Mi 20136 · Italy
Choralia prova ogni lunedì dalle 21.00 alle 23.00  presso i locali adiacenti alla Basilica in Piazza Sant'Eustorgio di Milano.
E' possibile assistere alle prove, previa mail di richiesta.
Indirizzo e-mail : info@associazionechoralia.it
Numero di cellulare: 335 8395489
Numero fisso:
Sito Web: http://associazionechoralia.it/

2017_11_12 GHISLIERI CHOIR & CONSORT AL QUIRINALE

Data :12/11/2017
GHISLIERI CHOIR & CONSORT AL QUIRINALE
Sede Sala del Bronzino del Palazzo del Quirinale
Città: Roma
Sezione #concertodautunnonews: concerto
Descrizione: Domenica 12 Novembre 2017, alle ore 11:50, Ghislieri Choir & Consort si esibirà a Roma presso la Sala del Bronzino del Palazzo del Quirinale.

Francesco Durante (1684 – 1755)
Magnificat in si bemolle maggiore per coro, archi e continuo
Niccolò Jommelli (1714 - 1774)
Sinfonia in re minore per due violini e continuo
Emanuele D'Astorga (1680 – 1757?)
Stabat Mater per coro, archi e continuo

Sonia Tedla, soprano
Marta Fumagalli, contralto
Luca Cervoni, tenore
Jean Cristophe Lanièce, basso
Ghislieri Choir & Consort
Giulio Prandi, direttore


Contatti: Potete seguire il concerto in diretta su Rai Radio 3 o in streaming online
Ghislierimusica
Piazza Ghislieri 5
27100 Pavia



Indirizzo e-mail : musica@ghislieri.it
Numero di cellulare:
Numero fisso: +39 0382 3786266
Sito Web: http://musica.ghislieri.it/

2017_11_12 Mercatino Enogastronomico della Certosa a Morimondo

Data :12/11/2017
Mercatino Enogastronomico della Certosa a Morimondo
Sede Corte dei Cistercensi
Città: Morimondo (Mi)
Sezione #concertodautunnonews: altro
Descrizione: 12 Novembre, ultima trasferta 2017 per il MEC a Morimondo

Il farmers' market della Certosa alle porte di Milano per l'ultimo appuntamento del 2017 con il suo catalogo del gusto a chilometro vero

Certosa di Pavia, Novembre 2017. Domenica 12 Novembre il Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia va in trasferta con il suo carico di eccellenze enogastronomiche made in Pavia, Oltrepo e Lomellina alle porte di Milano, a Morimondo. A partire dalle 10 del mattino presso la suggestiva Corte dei Cistercensi vicino all'Abbazia gioiello dell'architettura romanica lombarda, le bancarelle dei produttori che aderiscono al Farmers' Market della Certosa di Pavia porteranno i loro prodotti ad altissimo tasso di genuinità. Ultima trasferta del 2017, glie enogastronauti potranno trovare il Varzi DOP (prodotto con l'utilizzo del filetto che è la parte più pregiata del maiale), il salame d'oca di Mortara IGP, pregiata produzione lomellina. E poi distillati, birre artigianali, grappe, digestivi, liquori e creme per torte e gelati; specialità casearie di latte vaccino e per quanti tengono d'occhio il tasso di colesterolo, anche di pecora e capra del vicino Monferrato. Non mancheranno poi i prosciutti ed il paté di fegato d'oca della Lomellina, vini DOC dell' Oltrepo Pavese e del Monferrato, formaggi tipici, riso del Pavese, miele, funghi, le dolci offelle di Parona, succhi di frutta e salse, pane di farro e frutta secca, integrale, Senatore Cappelli, grano saraceno e riso in purezza. Per i golosi del dolce anche confetture e composte. Patate e per i più coraggiosi cipolle e aglio appena raccolti. Da Mornico Losana poi lo zafferano della fattoria La Robinia.

Una domenica a tutto gusto, occasione per coniugare al piacere del buon cibo quello della meraviglia di trovarsi in un luogo bellissimo e carico di storia e spiritualità come l'abbazia di Morimondo. Piccolo comune alle porte di Milano, Morimondo è stata dichiarata Città Slow e fa parte del circuito dei Borghi Più Belli d'Italia.

Domenica 12 Novembre 2017

Dalle 10 alle 18

Corte dei Cistercensi, Morimondo (Mi)

Ingresso gratuito

Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it; www.prolocomorimondo.eu

L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522. Si compone di 70 stalli divisi in 2 ordini; negli scranni sono raffigurati motivi simbolici.Sul fianco destro della chiesa si apre il chiostro, dove affacciano le varie parti del monastero, più volte riprese e rimaneggiate nel tempo. Il lato est è il piu' antico, con la sala capitolare, il sovrastante dormitorio, il "parloir" e la "sala di lavoro" dei monaci. Sul lato sud si affacciano il "calefactorium" (unico locale riscaldato) e il refettorio. L'ala dei conversi, lato ovest, è quella che ha subito maggiori trasformazioni.
Contatti: Per informazioni 347 7264448; www.agenziareclam.it; www.prolocomorimondo.eu
Indirizzo e-mail :
Numero di cellulare: 347 7264448
Numero fisso:
Sito Web: http://www.agenziareclam.it

2017_11_11 Palazzina Liberty in Musica

Sabato 11 novembre 2017 ore 21.00
Palazzina Liberty Dario Fo e Franca Rame,
largo Marinai d'Italia I, Milano
Palazzina Liberty in Musica - stagione 2017/18
I Concerti della Civica Orchestra di Fiati di Milano
IL SUONO DELL'IDEA
300 anni di musica massonica

Civica Orchestra di Fiati di Milano
Rosangela Bonardi, arpa
Emanuela Medea, flauto
Mario Carbotta, flauto solista e direttore

Musiche di W.A. Mozart, G.F. Handel, J.C. Naudot, J.P. Rameau, M. Blavet, F.J. Gossec, W. Disney, R. Marenco

INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
www.palazzinalibertyinmusica.it

2017_11_17 Canone inverso, due appuntamenti dedicati a Monteverdi

Venerdì 17 Novembre 2017_11_17 ore 21
Chiesa di San Giovanni in Laterano
Piazza Bernini, Milano
MONTEVERDI450#1 “EXULTA FILIA SION”
Cantate e Mottetti del barocco italiano
Musiche di Monteverdi, Merula, Bassani
Soprano: Beatrice Palumbo
Organo: Carlo Centemeri

Un concerto dedicato ad alcune tra le principali opere del grande compositore di Cremona per voce sola e basso continuo, affiancate a brani di autori che ne raccolsero l’eredità nelle generazioni immediatamente successive, come Tarquinio Merula o Giovanni Battista Bassani. Protagonisti del concerto, il soprano Beatrice Palumbo, tra i più interessanti protagonisti della scena musicale barocca italiana, e l’organista Carlo Centemeri, direttore dell’Astrarium Consort, organista titolare della Basilica di San Lorenzo
Ingresso 5 euro

Sabato 18 Novembre 2017_11_18 Ore 21
CHIESA DI SAN GIOVANNI IN LATERANO
PIAZZA BERNINI, MILANO
MONTEVERDI450#2 “ARIANNA… IL SUON DEI BEI LAMENTI”
Una drammatizzazione sonora in quattro stazioni sul “Lamento d’Arianna” di Claudio Monteverdi
Laura Faoro, flauto
Silvia Cignoli, chitarra elettrica
Mario Mariotti, tromba
Elia Moretti, percussioni
Ingresso 5 euro

Il secondo appuntamento del ciclo Monteverdi450 e’ realizzato in collaborazione con la Società Italiana di Musica Contemporanea e inserito, altresì, nella rassegna “Risvegli di città”. La performance vedrà la presenza di un ensemble formato da Mario Mariotti (tromba), Laura Faoro (flauto), Elia Moretti (percussioni) e  Silvia Cignoli (chitarra elettrica) che proporrà una spazializzazione sonora, drammaturgica e scenografica, con cui rileggere/ricomporre il “Lamento d’Arianna”, universalmente considerato uno dei capolavori di Claudio Monteverdi. La performance si sviluppa lungo quattro stazioni che sono contemporaneamente ambienti acustici, emotivi e fisici, a partire dalle quattro sezioni dell’aria monteverdiana, unica parte residua della perduta partitura della tragedia per musica “L’Arianna”, considerata uno degli esiti più alti del declamato arioso usato dal compositore cremonese di cui cadono nel 2017 i quattrocentocinquant’anni dalla nascita. Il Lamento di Arianna diventa anzitutto un lavoro sulla “plasticità” dei timbri degli strumenti moderni mettendo in stretta relazione i musicisti e il pubblico, “immerso” nell’installazione labirintica realizzata a partire dall’arredo sacro di San Giovanni in Laterano. Ma, tanto per la sua origine performativa di elaborazione sonora estemporanea, quanto per il carattere fortemente narrativo del materiale di partenza – il mito d’Arianna – il progetto non rinuncia ad una compiuta resa scenica, in linea con le tendenze più innovative e di ricerca del vicino mondo teatrale contemporaneo. Non ancora una “scrittura” scenica, bensì una drammatizzazione che tiene conto e rielabora in un insieme coerente la drammaturgia sonora già insita nella partitura monteverdiana, le possibilità installative e scenografiche offerte dallo spazio e le potenzialità del movimento attoriale stesso dei musicisti. In questo progetto dunque si trascende il ruolo del musicista interprete, che perde le briglie di una musica solo scritta. In un gioco sempre più attuale, specialmente negli ambiti di sperimentazione underground e di confine fra il mondo accademico e non, i musicisti si fanno registi degli avvenimenti musicali e di un pensiero progettuale scenicamente strutturato.

vedi sito http://www.canoneinverso.org/

1995_06_04 Omaggio a Marilyn Horne al Teatro alla Scala

Domenica 4 giugno 1995 - ore 21.00
Teatro alla Scala - Milano
OMAGGIO A MARILYN HORNE
Mezzosoprano MARILYN HORNE
Pianista MARTIN KATZ

Canti su testi di William Shakespeare

Harvey Worthington Loomis - Hark! hark the lark
Roger Quiltcr - Come away, death
Francis Poulenc - Fancy
Joseph Haydn - She never laici her love
Gerald Finzi - Ll'ho is Silvia?
Johannes Brahms - Unbewegte, lane Luft op. 57/8
Johannes Brahms - Salome op. 69/8
Johannes Brahms - Da unten im Tale (da 49 Deutsche Volkslieder)
Johannes Brahms - Sapphische Ode op. 94/4
Johannes Brahms - Botschaft op. 47 n.1
Gioacchino Rossini - Quali voci quai note
Gioacchino Rossini - Il trovatore
Gioacchino Rossini - Francesca da Rimini
Gioacchino Rossini - La pastorella
Gioacchino Rossini - Adìeux a la vie (Elegie sur une seule note)

Ninnenanne da tutto il mondo

Ethelbert Nevin & Frank L. Stanton - A fighty lik'a rose (da Dumbo arr. William Brohn)
Hugo Wolf - Wiegenlied in Sommer
Alberto Ginastera - Arroro (da Ciuco canciones populares argentinas)
Giacomo Puccini - El'uccellino
Canto tradizionale giapponese - Japanese Lullaby arr. Yamada
Darius Milhaud - Berceuse (da Chants popolaires hébraiques)
Canti tradizionali indie occidentali - By'm Bye
Canti tradizionali indie occidentali - Cum - by -yah (arr. William Brohn)
Canti tradizionali indie occidentali - Siwple gifts
Canzoni popolari - Ching-a-ring-chaw
Canzoni popolari - Long time ago
Canzoni popolari - I bought me a cat
Canzoni popolari - At the river (arr. Aaron Copland)

Marilyn Horne sarà protagonista dell'omaggio che la Scala intende tributare a uno dei più popolari e amati mezzosoprani d'oggi. Assente da tempo dal nostro palcoscenico, la celebre cantante ha legato il suo "mito" a Gioachino Rossini e alla Rossini Renaissance. La Horne è stata un'indubbia protagonista in questo itinerario culturale, regalando al pubblico straordinarie interpretazioni dei personaggi di Tancredi, Arsace, Isabella e Rosina. Pur privilegiando la produzione rossiniana, Marilyn Horne spazia in un repertorio che comprende i lavori delle scuole più diverse: dopo il debutto a venticinque anni a Los Angeles ne La sposa venduta di Bedrich Smetana, intraprende presto un percorso artistico tutto in ascesa, che la vede protagonista nei più importanti teatri del mondo. E' Marie in Wozzeck a San Francisco e al Covent Garden, Adalgisa in Norma a Londra e al Metropolitan, Carnieri ancora a New York. Indossa poi le vesti verdiane in Trovatore, Simon Boccanegra e Aida; pucciniane in Bohème, Fanciulla del West, danni Schicchi. Debutta alla Scala nel 1969 in Oedipus Rex di Igor Stravinskij, nel ruolo di Gioca-sta, e vi torna nello stesso anno con L'assedio di Corinto; nel 1975 è Isabella ne L'Italiana in Algeri, la sua ultima esibizione in un'opera alla Scala, dove è tornata più volte in fortunatissimi recital. Da un paio di anni la Horne ha ridotto le sue partecipazioni a produzioni liriche, dedicandosi soprattutto ai concerti. Nel recital del 4 giugno, sarà possibile ascoltarla in pagine rossiniane, a testimonianza che Marilyn Horne è veramente Madame Rossini.



2017_11_18 Musica al Tempio Valdese di Milano musica popolare brasiliana

Tempio Valdese di Milano
via F. Sforza 12/a. MM1 S.Babila - Duomo
Musica al Tempio 2017/2018
info: www.musicaaltempio.it

L’ingresso è come sempre libero con libera offerta per sostenere l’attività di Musica al Tempio in favore della musica e dei musicisti.

Sabato 18 Novembre 2017_11_18 
Trio Choro da Madunina
Musica popolare brasiliana

CHORO DA MADUNINA
Kal Dos Santos - Percussioni
Raffaele Brancati - Fiati
Oliviero Cerrini - Chitarra

Un viaggio nelle atmosfere del Brasile del secolo scorso dove dai caffè e dalle piazze carioca e di San Paolo cominciava a farsi sentire una musica popolare e virtuosa che nel tempo conquisterà l’ascolto e l'interesse di tutto il mondo fino ai giorni nostri. La promiscuità di generi distanti come la musica classica la musica popolare mediterranea, I ritmi afro e l'improvvisazione è stata feconda in un nuovo mondo nascente come quello del Brasile. Dalla grande immigrazione proveniente da ogni angolo del pianeta gli incontri tra musicisti hanno permesso la nascita e la definizione di un nuovo genere di musica senza confini: il Choro.

JACOB DO BANDOLIM (bittencourt) - NOITES CARIOCAS 
ERNESTO NAZARETH - BREJEIRO
PIXINGUINHA - LAMENTOS
PIXINGUINHA - NAQUELE TEMPO 
WALDIR AZEVEDO - BRASILEIRINHO 
WALDIR AZEVEDO - FLOR DO CERRADO 
ERNESTO NAZARETH - APANHEITE CAVAQUINHO
ERNESTO NAZARETH - ODEON 
IRIO DE PAULA - FEIJOADA
TOQUINHO - CHORANDO PRA 
PIXINGUINHAPIXINGUINHA - CARINHOSO
MARCOS VALLE - SUMMER SAMBA 
HEITOR VILLA LOBOS - BACHIANA N°5
LOUIS AMERICANO - E’ DO QUE HA ! 
ANTONIO LAURO - VALSE VENEZOLANO N2
HERMETO PASCOAL - BEBE’
ZEQUINHA DE ABREU - TICO TICO NO FUBA' 
BADEN POWELL - BLUES A VOLONTE’ 
PIXINGUINHA - UM A ZERO
JACOB DO BANDOLIM (BITTENCOURT) - DOCE DE COCCOARY BARROSO - AQUARELA DO BRASIL 
CHIQUINHA GONZAGA - CORTA JACA 
SAVERIO SERRACINI – GRAZIE DEI FIORI



2017_11_23 TieffeTeatro Milano PLAY STRINDBERG prima milanese

STAGIONE  2017 | 2018
TieffeTeatro Milano
Stagione 48… il viaggio continua
@TieffeTeatro 
CALENDARIO SPETTACOLI TEATRO MENOTTI
Via Ciro Menotti 11, Milano - tel. 02 36592544 - biglietteria@tieffeteatro.it

ORARI BIGLIETTERIA
Dal lunedì al sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00
domenica ore 14.30 | 16.30 solo nei giorni di spettacolo

Acquisti online con carta di credito su www.teatromenotti.org

ORARI SPETTACOLI
martedì, giovedì e venerdì ore 20.30
mercoledì e sabato ore 19.30 (eccetto le prime ore 20.30)
domenica ore 16.30



23 novembre | 3 dicembre
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Artisti Riuniti - Mittelfest 2016
presentano
PLAY STRINDBERG
prima milanese
di Friedrich Dürrenmatt
traduzione Luciano Codignola
con Maria Paiato, Franco Castellano, Maurizio Donadoni
regia Franco Però
scene Antonio Fiorentino
costumi Andrea Viotti
luci Luca Bronzo
musiche Antonio Di Pofi

Dopo l’anteprima estiva al Mittelfest 2016 e l’applaudito debutto nazionale al Politeama Rossetti di Trieste, reduce da una tournée di successo, dopo Chiasso, Genova, Udine, Parma e Roma, arriva finalmente a Milano al Teatro Menotti Play Strindberg, testo che Friedrich Dürrenmatt rielabora dallo strindberghiano Danza macabra per tratteggiare uno spettacolo cinico e molto divertente.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, è firmato da Franco Però che dirige un terzetto d’attori di assoluto livello – Maria Paiato, Franco Castellano, Maurizio Donadoni – capaci d’interpretare ogni sfumatura dei loro personaggi, di dare evidenza ad ogni potenzialità offerta dall’asciutta e intrigante scrittura.

Play Strindberg nasce al Teatro di Basilea nel 1969, scritta dall’autore svizzero tedesco proprio per la messinscena, molto applaudita. La pièce viene creata perché Dürrenmatt, che era parte della direzione del teatro, era affascinato dalle possibilità interpretative che Strindberg aveva ideato per gli attori nel dramma originale, ma profondamente insoddisfatto delle traduzioni e degli adattamenti esistenti. Così affronta egli stesso quella materia: ed il risultato si rivela molto più di un adattamento.

Sotto le livide luci di un ring che contiene gli elementi essenziali di un interno borghese (la scena è di Antonio Fiorentino), Maria Paiato (Alice), Franco Castellano (Edgar) e Maurizio Donadoni (Kurt), si confrontano in un eterno triangolo: si attaccano, si corteggiano, si colpiscono e si affrontano, si mettono alle corde come in un vero incontro di boxe. I costumi sono creazioni di Andrea Viotti, le suggestive luci sono firmate da Luca Bronzo e le musiche da Antonio Di Pofi.

Dürrenmatt si prende gioco di noi, della nostra vita famigliare, con tutte le armi che gli sono proprie, il sarcasmo, l’ironia che trascolora nel grottesco, il gusto del comico, ma anche la violenza del linguaggio e lo fa prendendo uno dei più formidabili testi di Strindberg, Danza macabra, e riscrivendolo da quel grande costruttore di storie teatrali qual’è.
Prende i tre protagonisti – il capitano, la moglie e il cugino/amante che ritorna – e li posiziona sotto le luci glaciali di un ring; seziona il testo strindberghiano e ne tira fuori undici round, intervallati dai gong – proprio come un incontro di boxe o di lotta – con la sola differenza che i combattenti sono tre.
Tutta l’essenza del testo originale rimane, ma Dürrenmatt ne esalta l’attualità, asciugando fin dove è possibile il linguaggio – già di per sé scarno – come in un continuo corpo a corpo, che solo il gong ferma per qualche istante, dando ai contendenti il tempo di un riposo per riprendere fiato e agli spettatori l’attimo di riflessione su quanto, nel round precedente, hanno visto.
Sono immagini veloci come flash di una lotta famigliare in cui arriva all’ improvviso il desiderato – da entrambi i coniugi – straniero, che veste i panni del cugino e rimette in gioco rapporti e conflittualità.
Il riso e il pugno allo stomaco, il sorriso e l’amarezza si alternano continuamente su questo palcoscenico-ring, riportando davanti agli occhi dello spettatore gli angoli più nascosti di quel nucleo, amato od odiato, fondamentale – almeno fino ad oggi… – delle nostre società: la famiglia.
Franco Però

1996_08_28 RE LEAR in scena per la ESTATE NOVARESE con Regia, Scene e Costumi di John - Alexander Petricich

Comune di Novara
Assessorato per la Cultura
ESTATE NOVARESE 1996
Cortile Conservatorio Palazzo Gallarmi 
28 Agosto 1996 - ore 21.30
RE LEAR
Tragedia in Cinque Atti di William Shakespeare

PERSONAGGI E INTERPRETI
Lear, Re di Bretagna JOHN - ALEXANDER PETRICICH
Cordella, sua Figlia GIORGIA BOTTA 
Goneril e Regan, sue Figlie   STEFANIA CANEVALLI
Matto ALESSANDRO MARTINISI
Due Narratori MASSIMO BECCARIA e DIEGO GUIDA
Prologo ALIOSCIA MARIA PETRICICH
Regia, Scene e Costumi: John - Alexander Petricich
FILODRAMMATICA LA GIOVANE

I NOSTRI ATTI
PROSEGUONO UN CAMMINO
CHE NON CONOSCE TERMINE 
SCACCIAI LA MIA ADORATA FIGLIA 
LA UCCISI NELL'ANIMA 
PERCHE' SHAKESPEARE 
ORDISSE LA SUA TRAGEDIA

L'Antiteatro
II nostro Re Lear è frutto di un incubo. I personaggi di Shakespeare fanno e dicono sempre non solo ciò che non è conforme a loro, ma che è anche assolutamente inutile. Basta leggere Lear, con la sua pazzia, con le sue uccisioni, con gli occhi cavati, gli avvelenamenti, le ingiurie...per convincersi di questo. Solo un uomo completamente privo di senso di misura e di gusto, delirante ed eccessivo ha potuto deformare così spietatamente il vecchio dramma King Leir. Per moltissimi aspetti, addito Re Lear ad esempio di come una tragedia non deve essere. Come trovare un filo conduttore per riuscire a sbrogliare l'infernale matassa di un intreccio torrenziale, senza perdere effetto drammatico? La soluzione che ho adottato è radicalissima, ma non voglio certo anticiparla. Noi siamo solo dei poveracci. La grandezza di Lear, del personaggio, non sta nelle dimensioni fisiche, ma in quelle intellettuali: le esplosioni della sua passione sono terribili come quelle di un vulcano: sono tempeste che sconvolgono e rivelano fin nel profondo quel mare che è la sua mente, con tutti i suoi tesori. E' la mente di un vecchio che viene messa a nudo. La guaina di carne appare troppo insignificante perché ci si possa pensare; ed egli stesso infatti non la cura...il dramma va al di là di ogni arte. Questa è la più grande, la oiù titanica delle tragedie di Shakespeare. forse di tutte le tragedie che siano mai state scritte. La torrenziale espressività dello stile che colpisce più a fondo che non quello di Amieto o di Otello; le malvage passioni dei nemici di Lear, i suoi errori e l'inutile riconoscimento di essi; la selvaggia tempesta che manda in frantumi le sue ultime difese: tutto questo si fonde per produrre un effetto di energia irresistibile, misteriosa e maligna, alla quale le risorse umane non possono opporsi. Questo dramma magnifico ci mostra la follia che insidia da ogni parte il re vacillante e perseguitato. La parola FOOL ritorna incessantemente, alternata con la parola MAD. Un vento di demenza soffia sulla terra, come per ghermire le ultime faville della ragione. Di tutti i drammi shakespeariani, Re Lear è spesso considerato il più intimamente senechiano nello spirito. Ma la differenza fra il fatalismo della tragedia greca, il fatalismo delle tragedie di Seneca e il fatalismo degli elisabettiani procede per sfumature delicate, a parer mio; c'è continuità ed anche contrasto violento se li guardiamo a distanza. In Seneca si avverte l'etica greca sotto lo stoicismo romano. Negli elisabettiani si avverte lo stoicismo romano sotto l'anarchia rinascimentale. In Lear ci sono parecchie frasi significative e c'è un tono di fatalismo senechiano; fatis agimur. Ma c'è anche molto di più, o meno...Io non sono mai riuscito a vedere in Shakespeare né un deliberato scetticismo, come quello di Montaigne, né un deliberato cinismo,come quello di Macchiavelli, né una deliberata rassegnazione, come quella di Seneca, lo vedo che egli si valse di tutte queste cose per scopi drammatici: forse Montaigne è preponderante in Amieto, Macchiavelli in Otello (Macbeth) e Seneca in Lear. Il nostro Re Lear raffigurerà il caos del mondo moderno e la caduta di tutti i valori della cosiddetta società umana: il trionfo del male e il nichilismo imperante, la totale assenza di Dio. La lettura che ne effettueremo non potrà che essere isterica e delirante. La rappresentazione più geniale e assoluta di questa tragedia è di Akira Kurosawa. NOTE DI John - Alexander Petricich

1996_10_19 Borgolavezzaro, concerto d'organo di Karol Golebiowski

il Comune di Borgolavezzaro organizza per
Sabato 19 Ottobre 1996 alle ore 21.00
presso la Chiesa di S. Rocco
CONCERTO D'ORGANO
del Maestro:
KAROL GOLEBIOWSKI

Causa lavori in corso nella chiesa parrocchiale, il concerto previsto non ha potuto avere luogo nella Chiesa parrocchiale dell'architetto Antonelli.

E' stato quindi programmato nella chiesa di S. Rocco dove è ubicato uno storico organo Montasti ad una tastiera, ancora da restaurare.




Programma :

Johan helmich Roman 1694-1758
Suite "Drottningholmsmusiken"
Grave Allegro
Lento
Vivace

Anonimo (Intavolatura Jan de Lublin)
Cinque Danze Rinascimentali

John James
2 Trumpet Voluntaries

Johann Sebastian Bach 1685-1750
Pastorale BWV 590 (quattro movimenti)

C. Philipp Emanuel Bach 1714-1788
Sonata in Fa maggiore
Allegro Largo
Allegretto

Joseph Haydn 1732-1809
Sei pezzi per organo a cilindro

Luis J.A. Lefebure Wely 1817-1869
Sortie in Mi bemolle maggiore

KAROL GOLEBIOWSKI, ha svolto gli studi presso il Conservatorio di Varsavia sotto la guida di Joachim Grubich, e successivamente ai Conservatori di Ginevra e Bruxelles, ottenendo il Primo Premio di "Virtuositè" con distinzione nel 1976 ed il Primo Premio speciale d'Organo. Si è poi distinto in importanti Concorsi Internazionali, classificandosi ai primi posti a Norimberga, Bruges, Monaco, Speyer a Roma. Ha iniziato quindi un'intensa attività concertistica, invitato a suonare in tutti i paesi europei e nei più importanti Festivals organistici: Bergen, Berlino, Bratislava, Festival delle Fiandre, Ginevra, Losanna, Leningrado, Linz, Lucerna, Magadino, Mosca, Monaco, Norimberga, Oslo, Stoccolma, Varsavia... Ha inoltre effettuato numerose registrazioni radiofoniche e televisive: RIAS-Berlino, Sdddeutsche Rundfunk, Stldwestfunk Baden-Baden, Radio eTV Suisse Romande, RSI, RAI e naturalmente Radio eTV Polacca. Numerose sono anche le incisioni discografiche, tra le quali spiccano le opere complete per organo di W.A. Mozart, J.S. Bach, J. Branms, e opere scelte di M. Reger, F. Liszt, J. Reubke, O. Messiaen, D. Buxtehude.

1996_04_14 I PURITANI in edizione - deluxe - al Regio di Torino

Domenica 14 Aprile 1996
TEATRO REGIO TORINO
Vincenzo Bellini 
I PURITANI
Melodramma serio in tre parti
Libretto di Carlo Pepoli da Tétes rondes et Cavaliers di Jacques Ancelot e Joseph Saintine
Edizione musicale: Edwin F. Kalmus, New York

Personaggi e Interpreti
Elvira, figlia di Lord Valton MARIELLA DEVIA soprano
Lord Arturo Talbo, cavaliere e partigiano degli Stuardi GIUSEPPE SABBATINI tenore
Sir Giorgio Valton, colonnello, puritano MICHELE PERTUSI basso
Sir Riccardo Forth, colonnello, puritano ROBERTO SERVILE baritono
Lord Gualtiero Valton, generale Governatore, puritano ENRICO TURCO basso
Enrichetta di Francia, vedova di Carlo I, sotto il nome di «Dama di Villa Forte» CLAUDIA NICOLE BANDERA mezzosoprano
Sir Bruno Roberton, ufficiale, puritano IORIO ZENNARO tenore
Soldati di Cromwell, araldi e armigeri di Lord Arturo e di Valton
puritani, castellani e castellane, damigelle, paggi, servi
Nella prima e seconda parte l'azione si svolge in una fortezza in vicinanza di Plymouth
Nella terza parte in una campagna presso la fortezza

Orchestra e Coro del Teatro Regio
Direttore d'orchestra BRUNO CAMPANELLA
Regia GIORGIO MARINI
Bozzetti e figurini GIORGIO DE CHIRICO
Impianto scenico EDOARDO SANCHI
Costumi a cura di ETTORA D'ETTORRE
Assistente alla regia ELENA BARBALICH
Assistente alla scenografìa SIMONA FERRARI
Maestro del coro BRUNO CASONI
Direttore tecnico e dell'allestimento scenico SILVANO COVA
Allestimento Teatro Comunale di Firenze realizzato da Raffaele Del Savio
Attrezzeria E. Rancati di G. Sormani & C. Cornaredo
Costumi Casa D'Arte Cerratelli, Firenze
e Farani Sartoria Teatrale di Pietro Faverzani, Roma
Calzature Artistiche Sacchi, Firenze Parrucche e trucco Mario Audello, Torino

2017_11_16 QUADRIFOGLIO SONORO, rassegna musicale sesta Edizione

Rassegna Musicale-Quinta Edizione 2017
QUADRIFOGLIO SONORO
Organizzato da Associazione Culturale Due Spade

Giovedì 16 novembre 2017_11_16 ore 21:00
Teatro Marcello Mastroianni
via Piemonte 8/b, 27028 San Martino Siccomario
Concerto SWING
"Da Duke Ellington a George Gershwin"
(Pro loco di San Martino Siccomario)
Artisti:
ROSSANO SPORTIELLO - pianoforte
ALFREDO FERRARIO - clarinetto
ROBERTO PICCOLO - contrabbasso
MASSIMO CARACCA – batteria
Biglietto 15€
Info e prenotazioni 327 894 2351


Sabato 25 novembre 2017_11_25 ore 20:00
Teatro degli Agricoltori
Via Dottor Mazzini, 27030 Sant'Angelo Lomellina PV, Italia
Cena Concerto
”Dall’America del Rag all’Italia dello Swing” 
(Lions Club Cilavegna Sant’Anna)
(Circolo Società Agricola Santangelese)
Artisti:
MARCO CLERICI – tenore
FABIO BALDINA – pianoforte
CARLO CALEGARI-Contrabbasso
RENATO TASSIELLO-Batteria
Biglietto 30€
Info e prenotazioni  3296745780
CENA - CONCERTO: II ricavato al netto delle spese sarà devoluto al restauro degli affreschi della chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo di Sant'Angelo Lomellina.
MENU:
- Antipasto all'italiana
- Insalata Russa
- Tortino al radicchio con crema di
- Risotto ai funghi
- Raviolini del plin in brodo
- Brasato con polenta
- Frutta e Torta
- Acqua, Vino, Caffè e Liquori
Prenotazioni entro
Lunedì 20 Novembre 2017
Sig.ra Manuela 329 986 8032

Il Trio Joplin si esibirà il prossimo 25 Novembre 2017 alle ore 20,00 presso il Teatro degli Agricoltori a Sant’Angelo Lomellina per una “Cena Concerto” dal sapore Jazz. Il pubblico infatti, oltre ad assaggiare i prodotti culinari tipici della Lomellina, potrà immergersi nelle calde note del Rag e dello Swing accompagnati dalla voce di Marco Clerici, dal pianoforte del M° Fabio Baldina, dal contrabbasso del M° Carlo Calegari e dalla batteria del M° Renato Tassiello.  Un grazie particolare a Roberto Pisani “anima” di queste interessanti iniziative.


Domenica 3 dicembre 2017_12_03 ore 16:00
Teatro Polifunzionale
Via Papa Giovanni XXIII Cilavegna 27024
“Melodie indimenticabili ”
(Lions Club Cilavegna Sant’Anna)
(Associazione Culturale Due Spade di Cilavegna)
Artisti:
ELENA D’ANGELO – soprano
FRANCESCO TUPPO – tenore
ANDREA ALBERTINI - pianoforte
Biglietto 15€
Info e prenotazioni 3296745780

Riferimenti alle edizioni precedenti:

2017_11_15 Debutto europeo del Concerto n.1 per pf. e orch. di Giovanni Allevi


Orchestra I Pomeriggi Musicali 2017-2018
Direttore artistico M° Maurizio Salerno
Teatro Dal Verme dal 12 ottobre 2017 al 19 maggio 2018
il giovedì alle ore 21:00 e il sabato alle ore 17:00
Musica a Colori

Mercoledì 15 Novembre 2017_11_15, ore 21:00
Teatro Dal Verme concerto fuori abbonamento
Giovanni Allevi, Piano Concerto n. 1 e altri braniOrchestra Sinfonica Italiana
Pianoforte: Giovanni Allevi, Jeffrey Biegel
Direttore: Jeffrey Reed

Programma

W.A.Mozart Le nozze di Figaro, ouverture

Giovanni Allevi, Piano Concerto n. 1
1. Mosso
2. Adagio
3. Allegro
Pianoforte: Jeffrey Biegel

PIANISTA SOLO: Giovanni Allevi
BORN TO FLY
OXYGEN
CARIÑO
NO MORE TEARS


PIANISTA: Giovanni Allevi
ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA
FLOWERS
NO WORDS
TOGETHER
SCENT OF YOU
A LIFE IN A DAY

EQUILIBRIUM è il nuovo progetto discografico di Giovanni Allevi contenente brani inediti per pianoforte solo e pianoforte e orchestra raccolti in un doppio CD

Equilibrium è l’ultimo album di studio contenente brani inediti del compositore Giovanni Allevi, il “prodigio della Musica Classica Contemporanea” (Premio Kinéo, Biennale di Venezia 2017).

L’intero lavoro è percorso da due anime musicali che s’incontrano in un equilibrio instabile, e che da sempre infondono le note del compositore Allevi di una inimitabile energia.
Il progetto di stampo internazionale vede la partecipazione del virtuoso pianista americano Jeffrey Biegel (che vanta collaborazioni da Leonard Bernstein a Keith Emerson) per la registrazione del primo Concerto per Pianoforte e Orchestra Sinfonica del compositore.
In “Equilibrium” Giovanni Allevi mantiene stretto il rapporto con il suo strumento prediletto in tutte le composizioni per pianoforte e orchestra d’archi e per solo pianoforte, mentre J. Biegel è alla tastiera nel “Concerto per Pianoforte e Orchestra n.1”, sotto la direzione dello stesso Allevi, dopo averlo eseguito in prima mondiale negli Stati Uniti lo scorso 26 agosto.

JEFFREY BIEGEL
Jeffrey Biegel, virtuoso del pianoforte e conoscitore delle più importanti pagine contemporanee per pianoforte e orchestra, ad agosto 2017, si è esibito negli Stati Uniti nella Prima Mondiale del ‘Concerto per Piano e Orchestra’ di Giovanni Allevi con l’Orchestra Kentucky e sarà presente al Teatro dal Verme di Milano il 15 novembre per il concerto evento di presentazione dell’album “Equilibrium”, registrato a Milano sotto la direzione dello stesso Giovanni Allevi.

ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA
L’Orchestra Sinfonica Italiana nasce dalla fusione delle esperienze classiche e liriche di alcuni tra i migliori professori d’orchestra italiani provenienti da importanti teatri nazionali. L’Orchestra Sinfonica Italiana dimostra una straordinaria versatilità e conoscenza dei linguaggi sia del repertorio classico che di quello contemporaneo, e sotto la guida del M° G. Allevi dal 2009 ad oggi ha realizzato numerose tournées, portando in scena composizioni originali in prima esecuzione mondiale.

La première-evento nazionale di “Equilibrium”, dopo la recente anteprima mondiale in America, si terrà il 15 novembre al Teatro dal Verme di Milano con l’Orchestra Sinfonica Italiana

2017_11_14 Pellegrinaggio musicale nell'Europa di Carlo V

martedì 14 novembre 2017, ore 21
Basilica di Santa Maria presso S. Satiro
Via Torino 17/19 Milano
el caminode Flandes
un pellegrinaggio musicale nell'Europa di Carlo V
MUSICA FICTA
Veronica Plata - Manon Chauvin, soprani
Gabriel Diaz - Beatriz oleaga, contralti
Ariel Hernandez - Javier Martinez Carmena, tenori
Javier Cuevas - Victor Cruz, bassi
RAUL MALLAVIBARRENA, direttore 
Ingresso libero e gratuito


questo interessantissimo concerto vocale è promosso in collaborazione con l'Instituto Cervantes di Milano e le più alte istituzioni culturali di Spagna. Lo stesso programma viene eseguito in sei importanti città europee. Il concerto in San Satiro sarà infatti riproposto a Madrid, Lione, Francoforte, Lussemburgo e Bruxelles.
Ispirandosi al titolo del famoso libro di Geoffrey Parker L’esercito spagnolo e la strada delle Fiandre, questo programma presenta l’itinerario dei battaglioni di fanteria spagnoli durante la cosiddetta guerra degli ottant'anni (1568-1648), anche se non viene inteso come un percorso militare, bensi come un viaggio attraverso alcuni dei centri artistici e culturali più rilevanti dell’Europa dei secoli XVI e XVII. 

PROGRAMMA

MADRID
Tomas Luis de Victoria (1548-1611)
Oficium Defunctorum, Madrid, 1605
Taedet animam team
Offertorium Motectum: Versa est in luctum 

DUCADO DE MILAN
Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594)
Viri Galilei Assumpta est Maria

FRANCIA
Pierre Certon (ca. 1452-1518)
Misa Sus le pont d’Avignon
Kyrie, Gloria, Agnus Dei

TERRITORIOS BORGONONES
Pierre de la Rue (ca. 1452-1518)
Salve Regina
Heinrich Isaac (1450-1517)
ich muß dich Lassen
P. de la Rue
Kyrie (de la Misa L’homme armé)

FLANDES
Josquin Desprez (ca. 1450-1521)
Gaude Virgo Mater Christi
Pedro Ruimonte (1565-1627)
El que a partir se atreve
De la piel de sus ovejas


Il gruppo Musica Ficta è considerato uno dei più celebri innovatori dell’interpretazione della musica antica in Spagna. Dalla sua fondazione nel 1992, ha realizzato tour e concerti nei più importanti festival nazionali, ma anche in Italia, Grecia, Francia, Norvegia, Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Tunisia, Egitto, Giordania, Libano, Siria, Argentina, Uruguay, Colombia, Perù, Messico, Stati Uniti, Cina e Giappone. Fino ad oggi la loro discografia comprende venti registrazioni, alcune delle quali hanno ottenuto premi e riconoscimenti in Spagna, Francia e Stati Uniti. Nel 2005 hanno iniziato una serie di registrazioni dell’epoca del Chisciotte per il marchio Enchiriadis, offrendo alcuni gioielli mondiali come il Canzoniere di Torino o il Parnaso spagnolo di Pedro Ruimonte. Insieme all’Ensemble Fontegara hanno interpretato il Musikalische Exequien (Requiem), di Schutz; il Dixit dominus di Haendel; lo Stabat Mater di Pergolesi; La Senna festeggiante di Vivaldi, la Messe des morts di Charpentier, oltre ad altre opere di Purcell, Buxtehude o Bach. Nell’agosto del 2007 hanno completato i tre volumi della prima registrazione mondiale della versione integrale delle Villanescas espirituales (Villanelle spirituali), di Francisco Guerrero. A febbraio del 2010 è apparsa, con straordinaria accoglienza da parte della critica, la loro registrazione dei diciotto Responsorios de tinieblas di Tomas Luis de Victoria, il primo di una serie di progetti con il fine di celebrare nel 2011, il 400° anniversario della morte del compositore di Avila. Nel 2012 è apparso Musicas viajeras, con repertorio delle Tres Culturas. A novembre del 2014 hanno presentato il loro Live in New York che riprende il concerto tenutosi presso la Società Ispanica di New York con el programma «Columbus: musica vicereale americana». Nel 2015 nasce Victoria: alio modo, dove vengono ripresi i brani di Tomas Luis de Victoria. Nell’ottobre del 2016 hanno debuttato nel prestigioso Festival Cervantino di Guanajuato (Messico) con un programma sulla musica ai tempi del Chisciotte. Musica Ficta è un membro fondatore dell’Associazione dei Gruppi Spagnoli di Musica Antica (GEMA).


ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti
INFORMAZIONI
Le Voci della città
tel. 02 – 3966 3547
info@levocidellacitta.it
www.levocidellacitta.it

2017_11_15 Atir in tournèe forzata approda al Teatro Gerolamo

Il Teatro Gerolamo ospita Atir Teatro Ringhiera nella stagione “On the road” con due monologhi di Testori presentati da Arianna Scommegna, il 15 e 16 “Mater Strangosciàs” e il 17 “Cleopatras”, allego comunicato e foto, cordiali saluti Maurizia Leonelli – 347.5544357
15-16-17 novembre 2017
Teatro Gerolamo, piazza Beccaria 8 Milano
Atir Teatro Ringhiera presenta
GIOVANNI TESTORI - ARIANNA SCOMMEGNA 
Il Teatro Gerolamo ospita Atir Teatro Ringhiera, nella sua stagione “On The Road”, con due monologhi di Testori presentati da Arianna Scommegna.
Il 15 novembre, prima dello spettacolo “Mater Strangosciàs” ci sarà una breve presentazione a cura di Giuseppe Frangi, Presidente dell’Associazione Giovanni Testori. Il 17 novembre la presentazione sarà a cura di Davide Dall’Ombra, docente dell’Università Cattolica di Milano.
15 e 16 novembre – ore 20 – MATER STRANGOSCIÀS
di Giovanni Testori / regia Gigi Dall’Aglio / con Arianna Scommegna / alla fisarmonica Giulia Bertasi / scene Maria Spazzi / luci Pietro Paroletti / produzione Atir Teatro Ringhiera
Mater strangosciàs è l'ultimo dei "Tre lai", i tre monologhi scritti da Giovanni Testori negli ultimi giorni della sua vita. Tre lamenti funebri ispirati a tre straordinarie figure femminili: Cleopatra, Erodiade e La Madonna. Mater strangosciàs è una donna del popolo, umile, semplice, pura.  La sua terra: la Valassina brianzola. 
Piange la perdita del figlio. Si rivolge a Lui. Gli chiede perché gli uomini debbano patire così tanta sofferenza. Gli domanda la ragione, il senso di quel "Sì" che lo ha portato al sacrificio più grande di tutti: la perdita della propria vita. Lo fa in dialetto brianzolo, la lingua della terra sua e dello stesso Testori. Una lingua che il poeta ha reinventato mescolandola con il latino, lo spagnolo, il francese. Mater strangosciàs è l'ultima opera di Testori. E' un addio. Una preghiera. Un testamento. Un lascito di speranza.
'Lora stringiati
e strangosciati incosì
e insema anca
in 'sta strana manera fiduciati,
diso al sipario:
prendi, o fradel
e, insema, gran vesta del teatro,
prenditi a muovare...
Ce dobbiamo, amici tanti e cari,
saludare?
No,
che 'sto imbrassamento va per semper sè sè a durare,
'des, chi,
duman, altrove
e dopu ammò!"

Come in Cleopatràs, il monologo diventa un dialogo con lo strumento della musica dal vivo. La fisarmonica di Giulia Bertasi accompagna il respiro poetico dell'opera. Il mantice, come un polmone, segue il canto della Mater fino all'ultima nota.
17 novembre – ore 20 – CLEOPATRÀS
di Giovanni Testori / regia Gigi Dall’Aglio / con Arianna Scommegna / al violoncello Antony Montanari / scene Maria Spazzi / luci Pietro Paroletti / produzione Atir Teatro Ringhiera
“Ormai, i soli nomi che riesco a scrivere senza essere sopraffatto da un’impressione di falsità, sono i nomi dei luoghi d’origine della mia famiglia: Lasnigo, Sormano... Per me, deve esistere sempre, mentre scrivo, una precisa incarnazione, o co-incarnazione. Così, man mano che scrivo, questi nomi mi vengono fuori per necessità naturale. Cos’hanno di speciale Lasnigo, Chiavenna, Magreglio, il lago del Segrino? Eppure, letti nel contesto, questi nomi acquistano un potere di evocazione capace, credo, di toccare anche chi non ha conosciuto quei luoghi”. Giovanni Testori
La forza interpretativa di Arianna Scommegna si sprigiona tutta in questo spettacolo della sua trilogia di monologhi. Un allestimento semplice, tribale, dove la parola è regina con il suo suono al di là della comprensione, accompagnata dall’improvvisazione musicale della calda voce di un violoncello.
“Oh Cleopatra, oh poera gaina Cleopatràs, anch’io voglio potermi addossare tutto il monte di una felicità negata e, con l’autore, voglio pure avere la forza visionaria di portare questo peso con un corpo che si dilata, si radica e si specchia nella dimensione di una coscienza grande come tutto il mio mondo conosciuto. Da Como a Lecco, preso nella cerchia delle acque del lago Segrino, si estende poi da un passato di ricordi, di suoni, di musiche, di cibo, di vino, di tramonti, di parole, di lingua a un futuro di vuoto, di assenza, di nichil, di nient e vive in un presente che si consuma qui in questo teatro, davanti a questo pubblico mentre mi arrabatto con i turbamenti di una sessualità prepotente e frustrata ed il senso “delle cose della natura” che ci abbandonano nella morte, ci riempiono la bocca di parole nate col nostro corpo, con la nostra terra e che si disperdono nei nostri teatri.”
ARIANNA SCOMMEGNA - Premio Hystrio 2011 all’interpretazione – Premio Associazione Nazionale dei Critici di Teatro
ORARI: feriali ore 20
BIGLIETTI: da 6 a 28 euro
PRENOTAZIONI
Tel. 02.36590120 - 02.45388221 (negli orari e giorni di apertura) - vendita online www.vivaticket.it
Mail: biglietteria@teatrogerolamo.it

TEATRO GEROLAMO
Piazza Cesare Beccaria, 8 – 20122 Milano - tel 02.36590120 – fax 02.36590130
info@teatrogerolamo.itwww.teatrogerolamo.it

2017_11_09 Teatro alla Scala ANDREA CHENIER Convegno

#PrimaScala
Giovedì 9 novembre 2017 dalle ore 11:00 alle ore 19:00
Teatro alla Scala, Via Filodrammatici 2, 20121 Milano
ANDREA CHENIER Convegno
Ridotto dei palchi A. Toscanini
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

Convegno di studi
Ridotto dei palchi A. Toscanini
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

Dalle ore 11:

Gerardo Tocchini
Dove si uccidono i poeti.
Andrea Chénier e la leggenda del Terrore nella crisi di fine secolo

Sandro Cappelletto
Sua grandezza la miseria!
L'irruzione del quarto Stato nell'Andrea Chénier

Michele Girardi
Un dì all’azzurro spazio, improvviso o monologo?

Pausa

Dalle ore 15:00:

Riccardo Chailly
Aspetti della musica di Andrea Chénier

Angela Pachovsky
“Una delle nuove opere di maggiore effetto”
Gustav Mahler e l’Andrea Chénier

Agostino Ruscillo
Le souffle de la liberté: lo Chénier alla Scala.
Alcune inedite osservazioni del maestro Giordano.

Giancarlo Landini
“La melodrammaturgia dell'attore-cantante”.

Massimo Venuti
“Verismo espressionista? Appunti per una teoria della ricezione”

Andrea Estero
Giordano, Andrea Chénier e la nascita del disco: una storia scaligera

Il Teatro alla Scala organizza per giovedì 9 novembre dalle 11 alle 19 nel Ridotto dei Palchi un convegno di studi dal titolo “Andrea Chénier oggi”, a cura di Franco Pulcini e con la partecipazione del Maestro Riccardo Chailly e di alcuni tra i più importanti critici e musicologi che si siano occupati della materia. Nella mattinata parleranno Gerardo Tocchini, Sandro Cappelletto, e Michele Girardi mentre dalle ore 15 in poi sono previsti gli interventi di Riccardo Chailly, Angela Pachovsky, Agostino Ruscillo, Giancarlo Landini, Massimo Venuti e Andrea Estero.
Il capolavoro di Umberto Giordano, su libretto di Luigi Illica, ebbe la sua prima rappresentazione assoluta alla Scala il 28 marzo 1896 ma vi manca dal 1985, quando vi fu proposto con la direzione dello stesso Riccardo Chailly e la regia di Lamberto Puggelli. Ma ad essere poco rappresentato alla Scala negli ultimi decenni è tutto il repertorio cosiddetto verista: basti ricordare che l’unico 7 dicembre dedicato a un autore di questo periodo risale al 1963, quando Gianandera Gavazzeni diresse l’Amico Fritz e Cavalleria rusticana nel centenario di Mascagni. E proprio Cavalleria Rusticana, insieme a Pagliacci, era l’unico titolo rimasto nel repertorio scaligero. Oggi il Teatro ha intrapreso per impulso del Maestro Chailly e del Sovrintendente Pereira un progetto culturale complessivo teso al recupero e alla valorizzazione di questo patrimonio: ne sono testimonianza la ripresa de La cena delle beffe dello stesso Giordano (con la direzione di Carlo Rizzi e la fortunata regia e scenografia della coppia Mario Martone e Margherita Palli impegnata anche nell’Andrea Chénier) e la Francesca da Rimini di Zandonai che sarà presentata nel prossimo aprile in un nuovo allestimento di David Pountney diretto da Fabio Luisi.
Tanto più necessario dunque accompagnare le proposte musicali con occasioni di scoperta e approfondimento che facciano emergere la ricchezza di esperienze e percorsi differenti che vengono sbrigativamente accomunati sotto l’etichetta verista, e contribuiscano a sfatare i molti luoghi comuni che riguardano questi compositori.
Il convegno affronterà i diversi aspetti, innanzitutto musicali ma anche estetici e culturali dello Chénier con una particolare attenzione alla ricezione dell’opera, dall’apprezzamento internazionale ai risvolti discografici.
Per maggiori informazioni http://bit.ly/2zkuAP3

2017_11_18 MADAME BOVARY scritto e diretto da Luciano Colavero

TEATRO LIBERO
18 novembre – 23 novembre 2017 | Compagnia ospite
MADAME BOVARY
scritto e diretto da Luciano Colavero
con Chiara Favero
scenografia Alberto Favretto e Marcello Colavero
suono Michele Gasparini
luci Elisa Bortolussi
costumi Stefania Cempini
produzione Strutture Primarie
vincitore STAZIONI DI EMERGENZA – ATTO VI

In una piccola striscia di spazio che può percorre solo andando avanti e indietro, Emma vive la sua fuga immaginaria

Non un semplice adattamento del romanzo di Gustave Flaubert ma una scrittura originale. “Ho osato una riscrittura radicale”, dice l'autore. “Ho imprigionato Emma nel momento del suicidio. L’ho lasciata da sola, a morire sulla scena per un’ora. Volevo farla parlare liberamente, perché volevo dissezionarla ed estrarne il cuore: il suo desiderio di essere altrove, di vivere un’altra vita, di essere qualcun altro.”
Perché Madame Bovary? “Quando ho cominciato a scriverlo”, continua Luciano Colavero, “questo testo non era Madame Bovary. Era solo un breve monologo nato dalla lettura di Consumo dunque sono di Zygmunt Bauman, un saggio molto interessante che individua nella nostra società una vera e propria fame di felicità che il consumismo tiene in vita all’infinito senza mai soddisfarla. Su questo tema avevo qualcosa da dire. Ho capito solo in un secondo momento che quel materiale poteva dialogare con il romanzo di Flaubert.”
La Bovary che vediamo in scena è un essere umano in gabbia, che non può mai raggiungere ciò che desidera. Chiara Favero è intrappolata in una pedana lunga quattro metri e larga 50 centimetri. Un palcoscenico troppo stretto per recitare, dal quale non scende mai per tutta la durata dello spettacolo. Messo in queste condizioni il corpo dell’attrice non può mai essere del tutto al sicuro, vuole istintivamente cambiare la sua condizione, vuole fuggire. Ma non può fuggire.
“Quando immagino madame Bovary”, conclude il regista, “vedo una donna che ha fame, vedo una donna drogata di desiderio. La sua droga non sono gli oggetti, la sua droga è l’immagine, la visione, il sogno di ciò che non possiede. Lei vede qualcosa che non ha, lo desidera e corre. Il desiderio l’avvelena, ma nello stesso tempo la rende viva. Lei vuole l’impossibile e questo la rende viva. Di fronte a lei, alle spalle del pubblico, c’è un obiettivo che non può raggiungere, e in mezzo un marito, degli amanti, una vita che si deve spostare, togliere di mezzo per farle raggiungere ciò che desidera: morire e, insieme, vivere a Parigi.”



Stralci di rassegna stampa
“Più che un monologo, si tratta del diario di un martirio claustrofobico. Colavero essicca Flaubert in una versione contemporanea e minimale di Bovary, riuscendo a condensare – e far ugualmente esplodere – il dramma su una panca/non luogo beckettiano che è simultaneamente vetrina, galera, rifugio, trampolino pronto per il salto decisivo e patibolo d’esecuzione. Di cui la stessa Bovary – una convincente Chiara Favero – è l’artefice. L’ultima cosa che sentiamo, prima del buio finale, è un microfono che amplifica il battito affannato del suo cuore”.
Francesca Saturnino – La Repubblica

“L'interprete sale sul palco che il regista ha sfrondato di ogni riferimento temporale, lasciando solo una passerella-pontile al centro della scena, sollevata dalla realtà su cui a fatica, nella vita, ha cercato di non poggiare i piedi. Una passerella che sarà percorsa dalla Favero avanti e indietro, come a perdere lo slancio verso quell’infinito che l’anima non riuscirà mai ad abbracciare, e dove alla fine si ritroverà a penzoloni, nel silenzio. Il desiderio infinito si trova così non nella realtà ma nell’immaginazione che armeggia con speranza, illusioni, amore, comprime il petto, ingabbia il respiro; e ha l’essenza dell’arsenico, veleno insapore che lentamente brucia anima e corpo. Il continuo ronzare di mosche tiene in sospeso il personaggio tra il morire e l’essere già morta, e in questa terra di mezzo Emma/Chiara rivive il dramma della libertà e il dramma del desiderio”.
Rita Borga – Krapp's Last Post

“Costretta per tutto il tempo a muoversi su uno stretto e lungo praticabile perpendicolare alla platea, un corridoio nel vuoto senza alcuna uscita, l’attrice costruisce con precisione le azioni fisiche che la portano a contorcersi sull'orlo della ribalta negli spasmi causati dal veleno, a volteggiare col suo pastrano nero nell’episodio del ballo, a lanciarsi in fughe impossibili. [...] E il dramma del desiderio rifiuta di chiudersi in rimpianto per tramutarsi in una estrema affermazione di libertà”.
Fernando Marchiori – Venezia Musica e dintorni

“L’Emma Bovary interpretata da Chiara Favero non sembra affetta da alcun paradigmatico bovarismo: la noia che la affligge non è più la deformazione angosciosa di un sogno da ceto medio, bensì una fame di vita popolana e popolare, una confusa voracità primitiva. È un’ingordigia che divora lo spazio, che la fa muovere ferina come un animale in cattività, è una pulsione che le agita le membra e le ubriaca la voce, e che sembra essere il riflesso di un caos suburbano contemporaneo, piuttosto che della quieta sonnolenza della campagna francese”.
Alessandro Iachino – Teatro e Critica

Note di regia
“Nel nostro spettacolo Emma entra correndo. La sua casa è vuota. Per pagare i suoi debiti hanno sequestrato tutto. Hanno messo le mani dappertutto. Hanno portato via tutto. Sul palco c’è solo una pedana lunga e stretta. Nient’altro. Una semplice pedana di legno e ferro che forse è un corridoio. Ma anche un confine, una lama di rasoio, una passerella, un trampolino, un luogo da cui spiccare il volo, una fessura attraverso cui infilarsi e scivolare via, un sentiero da percorrere fino in fondo, un palcoscenico che è troppo stretto per recitare e dal quale si potrebbe cadere in ogni istante.
Penso spesso che Emma Bovary, oggi, non sarebbe diversa da molti di noi. La sua fuga nell'impossibile, i suoi desideri irrealizzabili, la sua compulsione al consumo, tutto questo lo conosciamo anche noi. Anche oggi si è raramente felici di ciò che si è. Si desidera spesso avere di più, oppure di meno, di ciò che si ha. Per cambiare, per essere diversi si compra un'infinità di cose inutili. E spesso non si può pagare, non si arriva a pagare, ma si continua a comprare, perché non si corrisponde ancora all'immagine che si vorrebbe avere di sé, perché mentire su se stessi, sul proprio ruolo, sulle proprie ricchezze, sui propri titoli è molto più facile che essere semplicemente se stessi.
È in questo modo che Emma ha finito per perdere tutto. E proprio in questo frangente noi la incontriamo, quando tutto è già successo”. Luciano Colavero



LUCIANO COLAVERO
Regista e drammaturgo, dopo essersi diplomato come regista all'Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” collabora con Peter Stein come “dramaturg” ed è assistente alla regia (dal 2005 al 2010). Tra i riconoscimenti ricevuti il Premio Internazionale Ennio Flaiano (2000) e il Premio Selezione Campiello Giovani (1996). È stato finalista al Premio Platea (2016), al Premio Riccione (2001, 2007) e al Premio Patroni Griffi (2006). Realizza regie per l’INDA di Siracusa, l'ERT di Modena, il TAU l'AMAT e il Teatro Stabile delle Marche, il CRT e il CRT Artificio di Milano. I suoi testi e i suoi spettacoli vanno in scena in Germania, Austria, Brasile, Messico, Grecia, Spagna, Albania, Tunisia. Nel 2012 ha fondato con Chiara Favero la compagnia Strutture Primarie.

CHIARA FAVERO
Attrice, si forma presso la “School After Theatre” diretta da Jurij Alschitz in collaborazione con l’istituto G.I.T.I.S. di Mosca. Studia con Tage Larssen e Donald Kitt all'Odin Teatret di Holstebro e con Michele Abbondanza, Renato Gatto, Toni Cafiero, Serena Sinigaglia. Lavora con Adriano Jurissevich, Giampaolo Gotti, Fabio Cherstich, Luciano Colavero. Ha studiato anche danza classica e contemporanea con Laura Boato, Nicoletta Cabassi e Silvia Gribaudi. Nel 2012 ha fondato con Luciano Colavero la compagnia Strutture Primarie.


DATE E ORARI:
da sabato 18 a giovedì 23 novembre 2017
domenica ore 16.00, giorni feriali e sabato ore 21.00
biglietti: interi 18 euro, ridotti 13 euro
INFO BIGLIETTERIA:
biglietteria@teatrolibero.it
telefono: 02.8323126
www.teatrolibero.it
Pr acquisto online: https://www.teatrolibero.it/madamebovary

2017_11_15 PAOLO ROSSI, la sua versione de Pierino e il Lupo ai Pomeriggi

73ª STAGIONE SINFONICA
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
Musica a Colori

Direttore Artistico, M° Maurizio Salerno
Sabato 11 novembre 2017 ore 17.00
Teatro Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano

Chopin/Stravinskij, Notturno n. 2
Šostakovič, Hamlet, suite dalla musica di scena, op. 32a
Prokof’ev, Pierino e il lupo, op. 67
 
Direttore: Marco Angius
Voce recitante: Paolo Rossi
Orchestra di Padova e del Veneto

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L’Orchestra di Padova e del Veneto, gradita ospite anche per questa stagione 2017/2018 nel cartellone dei Pomeriggi Musicali, sabato 11 novembre 2017, alle ore 17:00, farà al pubblico del Teatro Dal Verme il regalo di un concerto imperdibile. Il M° Marco Angius, Direttore Musicale della formazione veneta, guiderà l’esibizione dell’orchestra nel Notturno n. 2 di Chopin trascritto da Stravinskij e nella suite Hamlet di Šostakovič, dopodiché il programma si fregerà di un ospite d’eccezione. L’attore Paolo Rossi darà infatti voce a Pierino e il lupo di Prokof’ev, favola musicale celeberrima, interpretata in passato dai più grandi attori, che la platea del Teatro Dal Verme avrà la possibilità di ascoltare nell’originale versione di Rossi.

2017_11_09 Orchestra da Camera di Mantova ospite al Dal Verme

Giovedì 9 novembre  2017 ore 21.00
Teatro Dal Verme Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano
73ª STAGIONE SINFONICA
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI
Musica a Colori Direttore Artistico, M° Maurizio Salerno
CONCERTO SINFONICO
Respighi, Suite n. 3 da Antiche arie e danze
Haydn, Concerto n. 2, in Re maggiore per violoncello e orchestra, Hob.VIIb:2
Rossini, Une larme
Mozart, Sinfonia n. 40, in sol minore, K 550
Violoncello: Trey Lee
Orchestra da Camera di Mantova
Direttore: Umberto Benedetti Michelangeli

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Giovedì 9 novembre 2017, alle ore 21:00 il palco del Teatro Dal Verme ospiterà l’Orchestra da Camera di Mantova guidata dalla bacchetta del M° Umberto Benedetti Michelangeli, graditi ospiti e amici dei Pomeriggi Musicali. Fiore all’occhiello della serata sarà l’esibizione del grande violoncellista Trey Lee, definito dall’autorevole rivista “Gramophone” vero e proprio “Miracolo”. La serata sarà aperta dalla Suite n. 3 dalle Antiche arie e danze di Respighi, poi lo spazio sarà tutto per il superbo archetto di Trey Lee, il quale si esibirà nel Concerto n. 2, in Re maggiore per violoncello e orchestra di Haydn e nel tema e variazioni Une larme di Rossini. Una conclusione piena di allegria galante sarà regalata alla platea con l’esecuzione della Sinfonia n. 40 di Wolfgang Amadeus Mozart.

Biglietti per la 73ª Stagione Sinfonica, Musica a Colori

Interi Primo Settore (Platea, da fila 1 a 30) € 20,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea, da fila 31 a 40) € 14,50 + prevendita
Balconata € 11,00 + prevendita

Ridotti* Primo Settore (Platea da fila 1 a 30) € 16,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea da fila 31 a 40) € 12,50 + prevendita
Balconata € 9,00 + prevendita


Carnet Liberi di scegliere (15 concerti scelti all’atto dell’acquisto):

Interi Primo Settore (Platea, da fila 1 a 30) € 236,25 + prevendita
Secondo Settore (Platea, da fila 31 a 40) € 186,75 + prevendita
Balconata € 147,00 + prevendita

Ridotti* Primo Settore (Platea da fila 1 a 30) € 177,00 + prevendita
Secondo Settore (Platea da fila 31 a 40) € 165,75 + prevendita
Balconata € 107,25 + prevendita

Carnet Beethoven (Abbonamento ai nove concerti che presentano le sinfonie di Beethoven):

Interi Primo Settore (Platea, da fila 1 a 30): € 141,75 + prevendita
Secondo Settore (Platea, da fila 31 a 40): € 112,05 + prevendita
Balconata: € 88,20 + prevendita
Ridotti* Primo Settore (Platea da fila 1 a 30) € 106,20 + prevendita
Secondo Settore (Platea da fila 31 a 40) € 99,45 + prevendita
Balconata € 64,35 + prevendita

* (Giovani under 26; Anziani over 60; Cral; Associazioni Culturali; Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)

Biglietteria TicketOne - Teatro Dal Verme
Via San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano
Tel. 02 87.905.201 - dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00
www.ipomeriggi.it www.ipomeriggi.it/facebook www.ipomeriggi.it/youtube
Biglietteria on-line: www.ticketone.it

2017_12_03 STEFANO MHANNA & GRANDE ORCHESTRA NOVI TONI COMITES IN TCHAIKOVSKY, PAGANINI, MOZART E BACH, ROMA

Associazione Novi Toni Comites organizzerà nel mese di dicembre 2017.
AUDITORIUM EUROPA, BV Oly Hotel, via Santuario Regina degli Apostoli, 36, Roma. (parcheggio interno, fermata metro San Paolo)
DOMENICA 3 DICEMBRE, ORE 17.30
STEFANO MHANNA 
(VIOLINISTA, VIOLISTA, PIANISTA, ORGANISTA, DIRETTORE D'ORCHESTRA E COMPOSITORE Nato a Roma l'11 luglio 1995)
SOLO SU PRENOTAZIONE TELEFONANDO AL 3284139258, POSTI NUMERATI
Programma:
Bach: Cantata BWV 147
Mozart: Ave Verum
Paganini: Moto Perpetuo
Tchaikowsky: Concerto op. 35

Stefano Mhanna (violinista, violista, pianista, organista, direttore d'orchestra e compositore)
Nato a Roma l'11 luglio 1995.
Formazione: -Diploma in violino (2007), viola (2012), pianoforte (2012), organo e composizione organistica (2012)
- Tirocinio didattico biennale in violino e triennale in organo 
Premi e riconoscimenti (principali):-Premio Rotary per la sezione archi 
-Premio di Via Vittoria di Roma
-Premio SIAE
-Ministero degli Affari Esteri
-5 concorsi nazionali e 2 internazionali
-Menzione speciale dalla Società Umanitaria di Milano
-Nuove Carriere CIDIM
-Premio Pressenda
-Riconoscimento AIARP
-Riconoscimento dal Comune di Sorrento
-Riconoscimento dal Governatorato dello Stato Città del Vaticano
-Comune di Roma 
Attività concertistica (in generale):All'attivo diverse centinaia di concerti. Tra i più rilevanti
Concertista solista presso: Teatro Regio (Torino), Teatro Piccinni (Bari), Filarmonica (Trento), Auditorium Parco della Musica (Roma), Argentina (Roma), Gran Teatro di Tor di Quinto (Roma), Teatro Sociale (Alba), Teatro Savoia (Campobasso), Accademia di Musica di Tirana (Albania), Governatorato dello Stato Città del Vaticano e molti altri.
Solista accompagnato da orchestre italiane e estere (russe e ucraine).
Televisione (ospite):Uno Mattina (Giurato), Fatti Vostri (Magalli), In Famiglia (Timperi e altri), Tappeto Volante (Rispoli), Maurizio Costanzo Show (Costanzo), Ieri oggi e domani (Baudo), Community (Rinaldi), TV7, telegiornali vari (tg1, tg2, tg3 e altri).
Incarichi e progetti propri:Organista titolare/onorario presso: 
-Basilica Sacro Cuore di Gesù a Castro Pretorio (Roma)
-Basilica Sant'Eustachio in Campo Marzio (Roma)
Direttore Stabile dell'Orchestra "Novi Toni Comites"
 
 Stefano Mhanna, violinista, violista, pianista, organista, compositore e direttore / violinist, violist, pianist, organist, composer and conductor. tel. 3389610038 Roma, Italy. e-mail alternativa/ alternative mail: mhanna@libero.it

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2017_11_12 Spazio Teatro 89 Jeffrey Swann con Rythm (R)evolution

Domenica 12 novembre 2017, ore 17.00
Spazio Teatro 89 e Coop Lombardia presentano:
“In Cooperativa per Amare la Musica - Concerti Fior Fiore Coop”
17a Rassegna: “Rivoluzioni, Evoluzioni, Apparizioni"
in collaborazione con Serate Musicali
Rythm (R)evolution
Jeffrey Swann, pianista

All’inizio del XX Secolo, i ritmi sincopati e le sonorità ruvide del ragtime conquistano il cuore e l’orecchio di tanti musicisti; il programma proposto da Jeffrey Swann parte da un omaggio a Scott Joplin (con i due dieliziosi ragtimes "Peacherine"  e "Fig-leaf"), di cui ricorre il 150° anniversario, per esplorare poi gli influssi della musica afro-americana in Gershwin (con gli chopiniani 3 Preludi), Debussy (con l’ironia di "Minstrels"  "General Lavine" e "Golliwog's Cakewalk"), Stravinsky (con lo straniante "Ragtime", talmente cubista da meritarsi un disegno di Picasso sulla copertina dell’edizione a stampa), Barber (con le rare "4 Excursions") e Gottschalk (che fu soprannominato "lo Chopin Creolo", con la sua virtuosistica "Bamboula"). Com’è sua consuetudine, sarà lo stesso Jeffrey Swann a introdurre il programma, grazie alla sua colta, fluente e carismatica eloquenza. Il concerto è realizzato in collaborazione con Serate Musicali.

Programma:
S. Joplin (1867-1917): 2 Ragtime  ("Peacherine"  e "Fig-leaf")
G. Gershwin (1898-1939): 3 Preludi
1. Allegro ben ritmato e deciso  2. Andante con moto  3. Agitato
C. Debussy (1862-1918):
dai Preludi: "Minstrels" e  "General Lavine";
dal Children’s corner: "Golliwog's Cakewalk"
I. Stravinsky (1882-1971): Ragtime
S. Barber (1910-1981): 4 Excursions op.20
L. Gottschalk (1829-1869): Bamboula

Spazio Teatro 89
via Fratelli Zoia 89 20153, Milano
Autobus: 49, 78; nelle vicinanze MM5 S.Siro Stadio
Accesso disabili: sì
info@spazioteatro89
www.spazioteatro89.org
tel: 0240914901 - 3358359131