2010_10_15 Cagnoni in trasferta per sinfonica e lirica

Annunciato il calendario dei concerti e delle opere liriche che i vigevanesi potranno seguire presso il Teatro Fraschini utilizzando un traporto in pulmann gratuito messo a disposizione dal Comune di Vigevano.
Il primo concerto sarà il 18 gennaio 2011 ma già dal 15 ottobre 2010 ci sarà il primo spettacolo di opera lirica con Medea, seguita da Sonnambula e Flauto Magico.

 Teatro Cagnoni di Vigevano
 
Stagione 2010/2011


 MUSICA Abbonamento sinfonica € 74,00


Sabato 18 gennaio 2011 ore 21.00
I VIRTUOSI ITALIANI CON PAOLO FRESU
Orchestra d'archi I Virtuosi Italiani
Alberto Martini, direttore e violino solista
Paolo Fresu, tromba e filicorno
"BACK TO BACH"
improvvisazioni e musiche di Bach, Colombo,
Galliano, Fresu, Bach, Di Bonaventura, Vivaldi,
Tartini, Piazzolla, Giannelli, Caine, Händel
Lunedì 7 febbraio 2011 ore 21.00
I SOLISTI DI PAVIA
Elgar – Elegy op.58 (5) Nuova composizione
commissionata (Ivan Fedele?)
Elgar – Serenade in Mi minore op. 20 (12)
Rota – Concerto per archi
Sabato 12 febbraio 2011 ore 21.00
FILARMONICA ARTURO TOSCANINI
Christian Arming, direttore
Ivo Pogolerich, pianoforte
Frédéric François Chopin Concerto n. 2 in fa
minore per pianoforte e orchestra op. 21
Johannes Brahms Sinfonia n. 4 in mi minore op. 98
Venerdì 11 marzo 2011 ore 21.00
FESTIVAL STRINGS LUCERNE
Achim Fiedler, direttore
Ramin Bahrami, pianoforte
Lunedì 28 marzo 2011 ore 21.00
EMANUEL AX
Emanuel Ax, pianoforte solista


LIRICA Biglietto opera lirica € 34,00


Venerdì 15 ottobre 2010, ore 20.30 (Turno A)
Domenica 17 ottobre 2010, ore 15.30 (Turno B)
MEDEA
Tragedia in tre atti di François Benoît Hoffmann
Musica di Luigi Cherubini
Versione italiana di Carlo Zangarini
Venerdì 29 ottobre 2010, ore 20.30 (Turno A)
Domenica 31 ottobre 2010, ore 15.30 (Turno B)
LA SONNAMBULA
Melodramma in due atti
Musica di Vincenzo Bellini
Libretto di Felice Romani, dal ballo pantomimo
La somnambule, ou L'arrivée d'un nouveau
seigneur di Eugène Scribe e Jean-Pierre Aumer
Mercoledì 12 gennaio 2011, ore 20.30 (Turno A)
Venerdì 14 gennaio 2011, ore 20.30 (Turno B)
DIE ZAUBERFLÖTE (IL FLAUTO MAGICO)
Opera in due atti di Emanuel Schikaneder
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart


MUSICA SINFONICA e LIRICA al Teatro Fraschini di Pavia
I concerti e le opere liriche si svolgeranno al Teatro Fraschini di Pavia, l'abbonamento per la musica sinfonica e i biglietti per la lirica si potranno acquistare presso la biglietteria del teatro Cagnoni.
Il servizio di trasporto sarà garantito solo se si raggiungerà il numero minimo di quindici adesioni per ogni evento.

 Direzione e Ingresso Artisti:   via Guido da Vigevano, 2 - Vigevano
 Biglietteria e Ingresso del Pubblico:   c.so Vittorio Emanuele II, 45 - Vigevano
 Informazioni e Biglietteria:   Tel. 0381 82242 
 Ufficio Direzione:   Tel. 0381 82242 Fax 0381 694185
 
e-mail :cagnoni@comune.vigevano.pv.it

2010_09_19 Nuove musiche al Dal verme di Milano

CONCERTOSIMC - SCONFINARTE
Domenica 19 Settembre 2010, ore 20.00
Teatro Dal Verme
Via S. Giovanni sul Muro, 2

Nuove musiche dall'omonima collana editoriale
Andrea Ceccomori - flauto
Sergio Sorrentino - chitarra
Massimo Munari - clarinetto
Igor Riva - violino
Stefano Borsatto - pianoforte
Musiche di: S. Bo, C Rebora, B. Putignano, F. Pavan, E. Ballio, F. Maggio, A. Gemelli
PROGRAMMA
Sonia Bo - PAX per fl auto
C. Rebora - NUEVA CANCIóN ANTIGUAper chitarra
Biagio Putignano - ESERCIZI DAL SILENZIO ASSENTE per chitarra
Francesco Pavan - SIRENE per clarinetto
Emanuela Ballio - NARCISO per clarinetto
Francesco Maggio - POSTLUDIO ALLA NOTTE...ED E' QUASI L'ALBA per clarinetto
Anna Gemelli - NEBBIE per violino e pianoforte

EDIZIONI SCONFINARTE
Italy 25038 Rovato (BS) via C. Beccaria, 16
+39 3294721404
fax - 0293661023
sconfinarte@sconfinarte.it
edizioni@sconfinarte.it
www.sconfinarte.it
Società Italiana di Musica Contemporanea (SIMC)
International Society for Contemporary Music
(ISCM) / Italian Section
Italy 20149 Milano via Domenichino, 12
simc@fastwebnet.it
www.simc-italia.it
+39 349 8443313

2010_09_18 Osservare Milano dall'Alto - una mostra e visite guidate

Le Voci della Città ANTICHI  ORGANI  Un Patrimonio di Milano
Sabato 18 settembre 2010_09_18, dalle ore 10.00 alle ore 17.00
Basilica di San Vittore al Corpo
Piazza San Vittore 25, Milano
Osservare Milano dall'alto
Apertura con visite guidate alla torre campanaria
Nella sacrestia della Basilica sarà allestita la mostra
Otto secoli di campane a Milano
a cura della Federazione Campanari Ambrosiani di Milano
La visita al campanile si svolge previa rigorosa prenotazione del posto
da effettuare telefonando al numero 331 1387427
 
La visita alla basilica e alla mostra è, invece, ad ingresso libero e gratuito
 
INFO:
Le Voci della Città
info@levocidellacitta.org
tel 02. 3910 4149
www.levocidellacitta.org
prenotazioni esclusivamente telefonando al numero 331 1387427
 
 
Dopo il grande successo del concerto di campane tenuto lo scorso 25 giugno, sul campanile della Basilica di S. Vittore, si ripete un'esperienza unica dedicata alla riscoperta di questo meraviglioso scrigno d'arte e di storia milanese. Sabato 18 settembre avrà luogo una giornata di apertura straordinaria della Basilica con la rara ed esclusiva possibilità di salire sul campanile, accompagnati dai volontari della Federazione Campanari Ambrosiani che proprio in questa Basilica hanno la loro sede.
 
La Basilica verrà aperta alle visite alle 10.00 e rimarrà disponibile senza soluzione di continuità fino alle 17.00. Durante questo intero periodo sarà possibile svolgere la salita al campanile, in piccoli gruppi guidati previa prenotazione da effettuare telefonicamente al numero 331 1387427. Percorse le scalinate e giunti sulla cima del campanile, a circa 50 metri d'altezza, oltre al panorama affascinante che si affaccia sul centro di Milano, si potranno toccare direttamente le campane e capirne i meccanismi di funzionamento e le tecniche che permettono di suonarle armoniosamente. I campanari saranno a disposizione per illustrare e spiegare al pubblico i particolari la storia e le tradizioni dei campanili milanesi.
La giornata vuole essere l'occasione per un rilancio di questo luogo d'arte che purtroppo non è ancora sufficientemente apprezzato e conosciuto, sia dai milanesi che dai flussi turistici internazionali, nonostante la collocazione geografica favorevolissima che vede San Vittore a due passi da Sant'Ambrogio, dal Cenacolo e da Santa Maria delle Grazie.

2010_09_17 Settembre musicale a Salice Terme

17-23-30 Settembre 2010
Auditorium Centro "E. Diviani"
via Damiano Chiesa
Salice Terme (Pavia)
Settembre musicale a Salice Terme

Posto unico 10 euro
Prenotazioni: 349.1880328 - 335.6680112
Per info: Ufficio I.AT della provincia di Pavia 0383-91207



Salice Terme, rinomata località termale dell'Oltrepò Pavese, si avvia verso un settembre all'insegna della musica di qualità e di interpreti d'eccezioni: venerdì 17 Settembre prende il via infatti il Settembre Musicale a Salice Terme, piccolo festival dedicata al melodramma e all'operetta organizzato dagli Amici della Musica Città di Voghera e patrocinato dalla Pro Loco di Salice Terme e dal Comune di Godiasco.
In programma tre concerti che si terranno presso l'auditorium centro "E. Diviani" di via Damiano Chiesa. Si parte venerdì 17 settembre 2010_09_17 alle ore 21,15 con Tenorissimi! spettacolo lirico con brani dedicati all'opera, all'operetta e alla canzone napoletana. Ad avvicendarsi sul palcoscenico allestito presso l'auditorium, accompagnati al pianoforte da Angiolina Sensale, i tenori Paolo Antognetti, Mauro Pagano (di recente tra i protagonisti del concerto del Festival Ultrapadum Libertà e arbitrio: oppressori e vinti in occasione della chiusura del Festival dei Saperi di Pavia) e David Righeschi.
Si continua poi giovedì 23 settembre 2010_09_23 alle ore 21,15 con Lettere d'amore per Chopin, omaggio al grande compositore polacco di cui quest'anno ricorre il bicentenario della nascita. In programma le celeberrime mazurche, polacche e i notturni dell'autore romantico riproposte con maestria dal pianista Giorgio Costa.
A chiudere l'appuntamento musicale settembrino ...E' che donne! , originalissimo spettacolo di cabaret musicale tutto al femminile con Graziella Barbaricini, Silvia Felisetti e Martina Pezzoli, qui impegnate ad interpretare personaggi folli e sopra le righe nati dalla fervida fantasia di Pino Nugnes, collaboratore di Sandro Massimini e autore de "Il primo libro dell'operetta". Cresciute con l'operetta sui palcoscenici di tutta Italia, ci danno appuntamento per giovedì 30 settembre 2010_09_30 sempre alle ore 21,15, accompagnate al pianoforte da Angiolina Sensale.


Al termine di ogni spettacolo, brindisi e degustazioni di vini doc Oltrepò a cura dell'azienda agricola Marco Milanesi di Casteggio.


Salice Terme (PV)
Rinomata località termale dell'Oltrepò Pavese, situata sulla riva sinistra dello Staffora, Salice era già conosciuta ai tempi dei Romani che ne apprezzavano le acque salmastre e solforose. La costruzione degli stabilimenti termali, delle ville e delle palazzine ad essi connessi, risale però solo all'Ottocento. Il complesso, che fa parte del Consorzio Termale Lombardo, si trova in un vasto parco secolare con preziose piante d'alto fusto.

2010_09_16 Milano Teatro Out off Celtic-Metal per un Amleto barbaro ed edipico

Giovedì 16 settembre 2010_09_16 ore 20.45
Venerdì 17 settembre 2010_09_16 ore 20.45
Teatro OUT OFF - Milano 

William Shakespeare
AMLETO
regia, scene, costumi e revisione del testo: John Alexander Petricich
Compagnia del Teatro Popolare Italiano
John Alexander Petricich, Laura Zeolla, Anna Plebani, Marco Favia, Alessandro Bosi,
Stefania Canevalli.
musiche originali eseguite da Furor Gallico
Davide Cicalese, voce
Stefano Centineo, chitarra - voce
Luca Rossi, chitarra
Laura Brancorsini, violino
Becky Rossi, arpa celtica
Maurizio Cardullo, flauti, bouzouky, cornamusa
Simone Sgarella, percussioni
Fonico: Roberto Brogliato

La compagnia novarese del Teatro Popolare Italiano e la band “Furor Gallico” a Milano per uno spettacolo teatral-musicale sperimentale che si segnala per la sua originalità “In un mondo ideale, tutti dovremmo avere la possibilità, almeno una volta nella vita, di riflettere sull’Uomo del Nord, sul Principe del Nord”. Comprendere Amleto, interpretare Amleto: uno sforzo che può durare una vita e non essere coronato dal successo. “Potremo però accontentarci di esplorarlo, cercando di appropriarci, se non altro, del testo, con quella stessa frammentarietà di sforzi e di stili con cui fu composto”. Con questo programma e obiettivo John Alexander Petricich e la compagnia del Teatro Popolare Italiano, da quasi vent’anni protagonisti della vita culturale ed artistica della città di Novara, si propongono all’attenzione degli spettatori e degli appassionati milanesi presso il teatro di sperimentazione Out off di via Mac Mahon 16, in un’originale realizzazione del tragico capolavoro di William Shakespeare. Una rappresentazione pensata in chiave celtica grazie alla musica della band “Furor Gallico”, che intervallerà e accompagnerà lo spettacolo con suoni ispirati al genere del folkmetal. Un connubio che ha già riscosso notevole successo presso il Teatro Coccia di Novara e il teatro-auditorium Lux di Gattinara (Vercelli), del quale Petricich, attore protagonista e regista di questa rappresentazione, è fresco direttore artistico. Petricich aveva inoltre legato il suo nome all'”impresa” della lettura integrale della Divina Commedia, eseguita il 5 settembre 2008 e senza pause, in Piazza Duomo, a Novara, per una durata complessiva di 14 ore e 10 minuti. “Ogni volta che rappresento un'opera di Shakespeare mi sembra sempre l'ultima volta che possa rappresentarla", suole ripetere lo stesso attore e regista, sottolineando l’amore, la passione, ma anche il timore e il rispetto che l’opera del genio inglese infondono anche oggi. Un personaggio Amleto, quello del Teatro Popolare Italiano, che si identifica in un certo senso con Edipo, come aveva già colto il padre della psicanalisi Sigmund Freud (seguito in questo dal suo allievo e biografo Ernest Jones), ma anche interprete paradigmatico della contemporaneità, pensatore geniale ma dalla volontà incerta e imprecisa, quasi soffocata da una riflessione non chiusa in se stessa, bensì china sul dolore e la sofferenza che attraversano la vita di ciascuno di noi. “Ho sempre trovato naturale che l'origine del nostro rapportarsi col mondo fosse il legame che abbiamo con nostra madre”, chiosa Petricich, che lancia una domanda: perché Amleto nella sua furia interpretativa e speculativa si perde, non riuscendo ad analizzare il suo problema (l’amore, la vendetta, il rapporto con il padre e con la madre) con quella stessa potentissima lente che adopera per decifrare il mondo e il destino ultimo dell'uomo? A ciascuno,ad ogni spettatore la sua risposta. Certo è che sarà un Amleto violento, duro e barbaro. “Avrei voluto che Amleto – conclude Petricich - si abbandonasse definitivamente al pasto totemico del genitore e fosse in grado di interpretarlo; che smettesse di avvolgersi in un mantello di lutto per cercare di condividere la dignità dei defunti, delle vittime, che non gli appartiene”. In questo clima si colloca il “Furor Gallico”, ossia ciò che gli antichi Romani dicevano dello stato di bramosia del sangue dei guerrieri celti, pronti ad attaccare in battaglia per difendere il proprio popolo e le proprie terre. 
La band che prende il suo nome proprio da questa definizione e composta da otto elementi (divisi in una sessione elettrica di chitarre, basso e batteria e una sessione acustica composta da arpa celtica, violino, whistles, bouzouki e cornamuse) mescola appunto le melodie delicate e folkloristiche del mondo celtico alla potenza del metal narrando leggende e tradizioni ispirate alla Gallia Cisalpina, alla storia della mitica fondazione celtica di Milano, alle radici pagane della terra d’Insubria. Da Elsinore a Milano, dalla Danimarca al Nord-Italia lo spettatore verrà accompagnato in un percorso musicale in cui le atmosfere celtiche create dagli strumenti tradizionali vengono pindaricamente incalzate dai ritmi sostenuti e graffianti del metal, creando un vortice di sonorità, di volta in volta spigolose o idilliache, che lasciano una "lucida confusione" nella mente dello spettatore, proprio come nel cuore di Amleto. La band ha da poco pubblicato il suo primo album che sta promuovendo in Italia e all'estero. 

2010_09_12 Ultrapadum al Festival dei Saperi

18a Edizione Festival Ultrapadum
Domenica 12 Settembre 2010, ore 21,15
Piazza del Carmine, Pavia
Libertà e arbitrio: oppressori e vinti
Orchestra Sinfolario Coro Amintore Galli diretto da Roberto Giarola
con il tenore Mario Pagano e il soprano Raffaella Battistini
Ingresso libero
per info: 335/66.80.112, 349/18.80.328, www.festivalultrapadum.com
Il concerto fa parte del calendario del Festival Ultrapadum che con questo spettacolo chiude il Festival dei Saperi di Pavia, in corso fino al 12 settembre. Il palco allestito in piazza del Carmine si animerà dei personaggi e delle storie dei protagonisti del melodramma, in un ideale filo rosso che li accomuna, quello della tensione tra libertà e arbitrio, tra oppressori e vinti, tema sul quale si snoda tutto il Festival dei Saperi pavese.
Programma
G. Verdi da Nabucco
Ouverture
Gli arredi festivi
P.Mascagni da Cavalleria Rusticana
Regina Coeli
Tu qui Santuzza
Intermezzo
A.Giordano da Andrea Chénier
Un di all'azzurro spazio,  Improvviso
G.Verdi da La Forza del Destino
La Vergine degli Angeli
G.Verdi da I Lombardi alla Prima crociata
O Signore del tetto natio
G.Puccini da Tosca
Vissi d'arte
R.Leoncavallo da Pagliacci
esti la giubba
G.Verdi da Nabucco
Va Pensiero
C.Orff da Carmina Burana
Fortuna Imperatrix Mundi
G.F.Haendel da Messia
Halleluja
G.Verdi da Traviata
Brindisi
foto della serata:

2010_09_19 RICE presenta i CANTOSOCIALE

Nell'ambito di "Rice – I sapori del riso"
Domenica 19 settembre 2010_09_19 dalle 21.30
Vigevano (Pv) Cavallerizza del Castello
i CANTOSOCIALE
presentano
Chi l'è mei a nas un'oca
As lavura dì e nòt e la paga l'è sempar poca!
Storie e Canti d'aia e risaia
 
I musicisti :
Carcano Piero : voce narrante, canto, kazoo, percussioni armonica a bocca…
Rota Gianni: chitarra acustica ed elettrica ,flauto, percussioni,voce
Anzaldi Cristian: fisarmonica, chitarra acustica elettrica e classica, dobro, banjo…
Buratti Davide: contrabbasso
 
Il canto della fatica ma anche del divertimento della socialità a far rivivere la civiltà contadina nella pianura lombardo-piemontese con particolare riferimento alla Lomellina. I racconti, le filastrocche da contare, cantare, ricordare insieme. Il piacere di riascoltare il suono perduto del dialetto, di canti e canzoni di risaia vero collante dei rapporti sociali, capaci di rappresentare tanto i momenti ludici quanto quelli del lavoro e del progresso civile. Per finire il recupero del repertorio e della musica popolare riarrangiato e riproposto con rispetto.
Spettacolo di musica ,risate e divertimento ma anche storie di passioni , di recupero delle tradizioni, del dialetto, dei balli e dei canti di un tempo, espressioni della civilta'contadina fino agli albori delle grandi fabbriche, tra risaie e nebbie della pianura lombardo-piemontese. Un percorso di recupero della memoria attraverso il canto e la poesia popolare: i detti, le filastrocche,le ninnananne persino i rituali "magici" medicamentosi … in poche parole la cultura orale che rischia di perdersi per sempre. A questi si aggiungono, rielaborati in forma di monologhi , i racconti di autentica vita vissuta ,recuperati dalle voci accorate e appassionate di anziani ex contadini , mondariso Viene riproposto il clima sociale della cascina,il senso della cultura contadina, il rapporto con la terra ,le stagioni; si ridà così voce al mondo dei paisan: i cavalant ,i famej, i perdapè.. si ricordano lavori ormai scomparsi : al mulitta,al magnan, al caretè….
A poco a poco emergono le storie,gli amori,le passioni collettive ,le feste su "l'èra"e nella "curta"; aie e cortili dove intensi erano i rapporti sociali e tutti si era parte di un'unica famiglia. Quando la coltura andava a braccetto con la cultura in particolare quella del riso in grado di aggregare nel periodo della monda gente proveniente dalle aree geografiche più disparate.
Il ricco repertorio di canti contadini è composto sia da temi molto noti del repertorio tradizionale lombardo che daranno spunto per cantate collettive con il pubblico, sia da quelli recuperati dalle ricerche nel territorio lomellino e novarese come quella che da il titolo allo spettacolo "ricostruita " recuperando strofe di periodi diversi tramandati fino a noi con frasi diverse "in progressione".
I testi spaziano da quelli corali evocativi del duro lavoro a quelli legati alle feste calendariali,dagli strambotti (stornelli) satirici e improvvisati che parlavano di amori ai canti di lotta , dalle preghiere religiose a quelli più "irriverenti" a sfondo sessuale, fino alle marcette e ai veri e propri canti a ballo.
Vengono recuperate anche alcune rare ballate(epico-liriche) antiche ,a contare di storie cruenti di Re di principesse affiancate da alcune interessanti e rare controfiabe ironiche e dissacranti.
Una particolare ricerca si è orientata verso i cantastorie ,alcuni particolarmente attivi in Lomellina , che di cascina in cascina, nelle fiere,nelle feste cantavano di fatti reali, storie di cronache con le proprie canzoni essendo spesso l'unica fonte di informazione. Tutti questi i canti sono stati appositamente riarrangiati in chiave più "moderna" pur mantenendo i suoni acustici e popolari dell'epoca.
Non mancheranno a completamento della serata le canzoni originali del gruppo ispirate alla civiltà contadina delle nostra terra con specifici riferimenti a fatti di cronaca e a famosi personaggi come nel caso della ballata del " Biundin el Murèt "dedicato ai 2 briganti di risaia che imperversarono tra vercellese e Lomellina tra la fine dell'800 e i primi del 900',. "Don cuntra la guèra" sulle proteste "pacifiste" contadine e operaie nel Maggio del 1917 a Vigevano. Per finire i Cantosociale , proporranno una gustosa anticipazione dello spettacolo "Woody Guthrie tra le risaie" immaginario incontro culturale,musicale soprattutto di vita tra il mitico folksinger (padre del folk americano in particolare spirituale di Bob Dylan) e le nostre mondariso capeggiate dall'altrettanta "mitica" Rusèta Franchi detta "La Pencia", mondina sannazzarese, grande poetessa popolare autrice di epici canti di risaia come "Mondina dal cuore dolente". Un confronto- incontro di terre e di genti ,l'Oklahoma e la Lomellina , una sorta di " on the road musicale" per scoprire che sono maggiori le affinità che le differenze sia tra i testi che nelle storie cantate; come se la nostra terra fosse stata la sua terra.
"Chi l'è mei a nas un oca" è il frutto di un lavoro progressivo dei Cantosociale di analisi, ricerca e spettacolarizzazione della cultura popolare,in particolare contadina, iniziato nel 1997 con lo spettacolo "Ris,pabi e arbuslin" sulle storie personali e collettive delle mondariso, e proseguito con "Cant ad Lavur " sui canti che accompagnavano i lavori e sui mestieri artigianali ormai scomparsi e " Festa par chi resta" sulle feste calendariali e il rapporto dei paisàn con le stagioni, " fino all'ultimo successo avuto recentemente a Milano con la versione teatrale proprio dello spettacolo "Dla Curta a la Ringhèra " basato sugli ultimi ricordi della civiltà contadina dei paisàn che nel dopoguerra lasciano i paesi lomellini per andare a lavorare nella "grande" Milano, realizzato in collaborazione con l'attrice-cantante Gianna Coletti e la partecipazione dello straordinario attore milanese Piero Mazzarella.

2010_09_16 Concerto a Salsomaggiore Terme

Giovedì 16 settembre 2010 ore 21.00
Sala delle Cariatidi - Palazzo delle Esposizioni
Salsomaggiore Terme, Italy
Concerto lirico
Parteciperà
il soprano Anna Pirozzi
il tenore Stefano La Colla
il basso Alessandro Spina
accompagnerà al pianoforte Claudio Cirelli
Saranno eseguite arie di Donizetti,Puccini, Verdi, Bellini, Mozart e Ponchielli